Canaro

comune italiano
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Canaro (Canàr in veneto[4]) è un comune italiano di 2 604 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto, situato a sud-ovest del capoluogo.

Canaro
comune
Canaro – Stemma
Canaro – Bandiera
Canaro – Veduta
Canaro – Veduta
La parrocchiale di Santa Sofia ed il municipio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Rovigo
Amministrazione
SindacoAlberto Davì (FdI - lista civica di centro-destra Canaro cambia) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate44°56′N 11°40′E / 44.933333°N 11.666667°E44.933333; 11.666667 (Canaro)
Altitudinem s.l.m.
Superficie32,65 km²
Abitanti2 604[1] (30-6-2022)
Densità79,75 ab./km²
FrazioniGarofolo, Paviole, Vallone
Comuni confinantiFerrara (FE), Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Occhiobello, Polesella, Riva del Po (FE)
Altre informazioni
Cod. postale45034
Prefisso0425
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT029009
Cod. catastaleB578
TargaRO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 355 GG[3]
Nome abitanticanarini-canaresi
Patronosanta Sofia
Giorno festivo30 settembre e prima domenica di ottobre (festa del patrono)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Canaro
Canaro
Canaro – Mappa
Canaro – Mappa
Posizione del comune di nella provincia di Rovigo
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Canaro è situato nella parte sud occidentale del Polesine. L'abitato sorge sulle sponde del Po. A nord, confina con Frassinelle e Fiesso Umbertiano, a est con Polesella e a ovest con Occhiobello, mentre a sud il fiume Po segna il confine con Ferrara. Il territorio comprende 3 frazioni: Paviole, Garofolo, Vallone. E 13 località: Baruchella, Boccalara, Ca' Benvenuto Tisi, Ca' Matta, Ca' Mella, Ca' Ruggieri, Croce del Sud, Giaretta, La Frattina, Mezzavia, Tenasi, Valiera , Viezze.

Storia modifica

Benché le prime testimonianze storiche legate a Canaro risalgano all'XI secolo, la vicinanza dell'abitato al fiume Po ed al Poazzo, al tempo uno dei suoi rami principali, fa ragionevolmente presupporre un insediamento abitativo precedente legato alle opportunità che i vicini corsi d'acqua offrivano agli abitanti, sia per le risorse ambientali, come la pesca e la raccolta di legname che garantivano il sostentamento alla piccola comunità, sia per il commercio, che vedeva nel Po una via di comunicazione prioritaria.[5]

Nei secoli medievali tutto il Polesine rientrava nell'orbita ferrarese, come parte del più vasto sistema di possedimenti dei conti di Canossa, che comprendevano anche le zone dell'Oltrepò mantovano, del Modenese e del Reggiano. Alla morte di Matilde di Canossa, la città di Ferrara mantenne il controllo sul territorio, noto come Transpadana Ferrarese, che comprendeva anche l'abitato di Canaro.

La prima documentazione storica risale comunque al 1082 quando la località viene citata in un atto nel quale si attesta la donazione da parte del Vescovo di Ferrara a Gerardo di Grazioso. La vita della comunità fu scandita dalle frequenti rotte ed esondazioni delle quali vi è testimonianza indiretta dalla scomparsa di un importante centro nelle sue vicinanze, Villa Lerizza, avvenuta nel 1168. Un successivo manoscritto del 1178 la inserisce tra i possedimenti del monastero benedettino di Pomposa.[5]

Il controllo del Ducato di Ferrara favorì la prosperità del centro e la sua crescente importanza fino al XIV secolo data la sua posizione strategica, in quanto permetteva di controllare parte del Po che oltre ad essere considerato un confine naturale continuava ad evolversi come una delle primarie vie di comunicazione e commerciali della zona. Nel 1482 lo scoppio della Guerra di Ferrara, citata anche come Guerra del sale, ebbe conseguenze disastrose per Canaro. La sua particolare posizione determinò la necessità di conquista da parte delle truppe della Repubblica di Venezia che nelle vicende belliche durate fino al 1484 causarono alle sue strutture gravi danneggiamenti.[5]

Il conflitto, vinto dai veneziani, si risolse con la pace di Bagnolo ed il territorio di Canaro ed in generale il Polesine passo sotto il controllo della Serenissima fino al tardo XVIII secolo.

La caduta della Repubblica di Venezia del 1797 ad opera della Grande Armata, l'esercito che Napoleone Bonaparte schierò a partire dal 1805, segnò una nuova annessione del territorio. Le clausole del Trattato di Campoformio consegnarono Canaro e tutto il territorio veneziano all'Austria che però rimase sovrana per un tempo limitato. Già dal 18 marzo 1805, con la firma del trattato di Presburgo, l'Austria cedette la Provincia Veneta austriaca alla Francia: il successivo 26 maggio Napoleone, da poco divenuto Imperatore dei francesi, si incoronò Re d'Italia a Milano, cingendo la Corona ferrea. Canaro tornò così sotto il controllo francese nella nuova identità nazionale, il Regno d'Italia napoleonico.[5]

Il secondo dominio francese durò fino alla caduta di Napoleone. Il 20 aprile 1814 il Veneto, ed anche Canaro, venne restituito agli asburgici e con la caduta del Regno, quello stesso mese, la città e l'intero Veneto tornarono all'Impero d'Austria, che incorporò,dal 1815, i territori nel Regno Lombardo-Veneto. Nel 1838 Canaro viene elevato a municipio e tale rimase fino alla sua annessione al Regno d'Italia.[5]

In seguito Canaro seguì le vicissitudini storico politiche legate al Polesine ed al suo capoluogo Rovigo.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Canaro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 gennaio 1959.[6][7]

«D'argento, al garofano fogliato, accostato da due canne decussate in punta, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

 
La parrocchiale intitolata a Santa Sofia.
  • Chiesa di Santa Sofia. Non si conosce la data di costruzione. Di certo una chiesa dedicata a Santa Sofia esisteva fin dall’inizio del millennio, probabilmente ampliata o ricostruita nel corso del 1400 e quindi assestata con consistenti modifiche nel 1700. Al suo interno vi sono pregevoli opere d’arte. Il bassorilievo in marmo (sec.XVIII) raffigurante l’Ultima Cena sull’altare maggiore, attribuito alla scuola del Canova, era destinato ad una chiesa veneziana, ma l’insorgenza di una venatura scura sulla superficie bianca lo ha fatto dirottare a Santa Sofia. Di notevole rilievo artistico sono anche la statua della Madonna del Rosario, riconducibile allo stile e all’opera del carrarese Pietro Baratta, e le tavolette della “via crucis” eseguite dal bolognese Braccioli nel 1740.
  • Chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire. Si trova nella frazione Garofolo. Fu edificata alla fine del 1500, in sostituzione della precedente costruita nel 1289 e distrutta da una rotta del Po.
  • Chiesa di Maria Santissima Immacolata. La chiesa si trova nella località Paviole.

Architetture civili modifica

 
La Villa Martelli-Piccioli vista dall'argine del Po.
  • Villa Martelli-Piccioli (XIX secolo), in località Paviole.
  • Villa Vendramin-Calergi, in località Saline, sul confine con Fiesso Umbertiano;
  • MuViG - Museo Virtuale del Garofalo, presso la casa natale, recentemente restaurata, di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, sita nella frazione Garofolo.
  • Teatro Comunale, nato dalla ricostruzione dell'ex Casa del Fascio.
  • Scuola primaria e secondaria di Canaro, inserite nell'istituto comprensivo di Occhiobello

Altro modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[9]

Cultura modifica

Eventi modifica

Le principali feste di Canaro e delle sue frazioni sono il Carnevale di Canaro, la Fiera delle Brogne, il concorso di poesia "Cosmo d'Oro" ed il Palio di Ca' Naro (quest'ultimo si svolge entro l'ultima domenica di settembre), la biciclettata per le vie del paese che si svolge ogni prima domenica di giugno.

Arte modifica

  • Compagnia teatrale "Briciole d'Arte", porta in scene commedie per la gran parte scritte in dialetto locale.

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Lo statuto comunale di Canaro non menziona nessuna frazione. In base al 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni[10], i principali centri abitati sono:

  • Garofolo: 186 abitanti 5 m s.l.m.;
  • Vallone: 254 abitanti 7 m s.l.m..

Altre località abitate sono: Baruchella, Boaria Vanzelli, Boccalara, Ca' Matta, C.Mella, Croce del Sud, Crociara, C Ruggieri, Giaretta, La Frattina, Mezzavia, Paparinetto, Paviole, Tenasi, Valiera, Viezze.

Economia modifica

Infrastrutture e trasporti modifica

  • La località è interessata dalla Strada statale 16 Adriatica.
  • È presente una fermata della linea ferroviaria Bologna-Venezia, in cui fermano treni regionali diretti a Rovigo, Padova, Venezia, Ferrara e Bologna.

Amministrazione modifica

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Giuseppe Zogno Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1999 2004 Antonio Dal Ben Lista Civica (Centro-destra) Sindaco
2004 2009 Antonio Dal Ben Lista Civica (Centro-destra) Sindaco
2009 2011 Claudio Giorgio Garbellini Lista Civica Sindaco
2011 2016 Nicola Garbellini Lista Civica (Centro-sinistra) Sindaco
2016 2021 Nicola Garbellini Lista Civica (Centro-sinistra) Sindaco
2019 in carica Alberto Davì Lista Civica (Centro-destra) Sindaco

Gemellaggi modifica

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 126, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ a b c d e Il Veneto paese per paese, Volume 1: Canaro.
  6. ^ a b Canaro, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 novembre 2023.
  7. ^ Comune di Canaro, Stemma e gonfalone, in Statuto Comunale. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2021).
  8. ^ Antonello Nave, Virgilio Milani e la scultura del Novecento nel Polesine, Rovigo, Minelliana, 2004, pp. 145, 147
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ 14º Censimento, su dawinci.istat.it. URL consultato il 25 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia modifica

  • AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
  • Claudio Garbellini, Canaro, una comunità nella storia, Rovigo, Associazione culturale Minelliana, 2016, ISBN 978-88-656-6056-0.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Sito ufficiale, su comune.canaro.ro.it.  
  • Canaro, su Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo, polesineterratraduefiumi.it. URL consultato il 25 luglio 2013.
Controllo di autoritàVIAF (EN151723837 · GND (DE4446672-9
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