Greer Garson

attrice britannica

Greer Garson, nome completo Eileen Evelyn Greer Garson (Londra, 29 settembre 1904Dallas, 6 aprile 1996), è stata un'attrice e cantante britannica naturalizzata statunitense.

Greer Garson
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1943

Fu candidata sette volte al premio Oscar e vincitrice dell'Oscar alla miglior attrice protagonista nel 1943 per l'interpretazione in La signora Miniver.

Biografia modifica

 
Greer Garson (a destra) con Teresa Wright e Walter Pidgeon nel film La signora Miniver (1942)

Nata a Manor Park, nell'Essex, i suoi genitori erano George Garson (1865–1906), un commesso di origini scozzesi, e Nancy ("Nina") Sophia Greer (morta nel 1958), di origini irlandesi. Frequentò il corso di Belle Arti all'Università di Londra, con l'intenzione di diventare insegnante. Iniziò però a lavorare in un'agenzia di pubblicità e contemporaneamente comparve in alcune produzioni teatrali locali filodrammatiche a Birmingham, sino al debutto nel 1933 con Laurence Olivier in Gold Arrow.

 
Greer Garson nel film La saga dei Forsyte (1949)

Venne scoperta nel 1936 da Louis B. Mayer, che si trovava a Londra in cerca di nuovi talenti, e si trasferì nel 1937 a Hollywood, dove iniziò a lavorare con un contratto alla Metro-Goldwyn-Mayer. Debuttò sugli schermi americani con il film Addio, Mr. Chips! (1938), che le fece guadagnare la prima candidatura agli Oscar, premio che ottenne poi nel 1943 per il film La signora Miniver (1942). Dopo il trasferimento negli Stati Uniti divenne una delle attrici più popolari interpretando con efficacia ruoli di donne dotate di nobili sentimenti.

Nel 1962, quando Sophia Loren vinse l'Oscar per La ciociara, fu Greer Garson a ritirare il premio, a causa dell'assenza dell'attrice italiana,[1] che fu intervistata il giorno dopo a Roma da Lello Bersani. Non fu la prima volta che la Garson ritirò un Oscar vinto da un'altra attrice: nel 1952 ritirò quello vinto da Vivien Leigh per Un tram che si chiama Desiderio.

Vita privata modifica

Garson si sposò tre volte. Il suo primo matrimonio, il 28 settembre 1933, fu con Edward Alec Abbot Snelson (1904–1992); successivamente sposò Sir Edward, un funzionario britannico che divenne un noto magistrato e un esperto di problemi indiani. Dopo la luna di miele in Germania, egli tornò al suo incarico a Nagpur, una città nel centro dell'India, mentre lei scelse di tornare da sua madre e al teatro in Gran Bretagna.[2] Si seppe che Snelson soffri nel perderla ed avrebbe visto più volte tutti i film di lei che recitava a Nagpur. Il matrimonio fu formalmente sciolto solo nel 1943.

Il suo terzo matrimonio, il 24 luglio 1943,[3] fu con Richard Ney (1916–2004), un giovane attore che aveva interpretato suo figlio in Mrs. Miniver. La relazione era sotto continuo interesse mediatico a causa della differenza di età tra loro di 12 anni. La MGM sosteneva che Garson fosse solo tre anni più anziana di Ney e tentò di dipingerli come una coppia felice, ma il matrimonio era tormentato. Essi divorziarono nel 1947, dopo vari tentativi di riconciliazione.[4][5] Ney infine divenne un analista di Borsa, consulente finanziario e autore.[4]

 
Buddy Fogelson e Garson nel 1948
 
Residenza a Forked Lightning Ranch, Nuovo Messico

Il suo terzo matrimonio ebbe luogo nel 1949[6] con E.E. "Buddy" Fogelson (1900–1987), un petroliere milionario e allevatore di cavalli. Nel 1967, la coppia si ritirò nel loro Forked Lightning Ranch in Nuovo Messico. Essi acquistarono la US Hall of Fame Ack Ack dalla proprietà di Harry F. Guggenheim nel 1971,[7] ed ebbero successo come allevatori.[8] Essi tennero anche una casa a Dallas, dove Garson fondò il Greer Garson Theatre alla Southern Methodist University.[9] Ella istituì una dotazione permanente per il Fogelson Honors Forum presso la Texas Christian University (TCU), alma mater di Buddy Fogelson,[8][10] nei pressi di Fort Worth.

Nel 1951, Garson acquisì la doppia cittadinanza del Regno Unito e degli Stati Uniti d'America. S'iscrisse al Partito Republicano, e nel 1966 le fu chiesto di candidarsi al Congresso per i Repubblicani contro i Democratici ma declinò l'invito.[11] Era una devota presbiteriana.[12]

Durante i suoi ultimi anni, a Garson fu riconosciuta la sua filantropia. Ella donò parecchi milioni di dollari per la costruzione del Greer Garson Theatre a entrambe le Santa Fe University of Art and Design e Meadows School of the Arts della Southern Methodist University a tre condizioni: 1) i palchi dovevano essere circolari 2) il primo spettacolo doveva essere A Midsummer Night's Dream (Sogno di Una Notte di Mezza Estate) di William Shakespeare e 3) dovevano esserci camerini ampi per la attrici.[13]

Decesso modifica

Garson trascorse gli ultimi anni della sua vita in una suite di attico al Presbyterian Hospital di Dallas, dove morì per un attacco cardiaco il 6 aprile 1996, all'età di 91 anni.[14] È sepolta di fianco al marito nello Sparkman-Hillcrest Memorial Park Cemetery di Dallas.[15]

Filmografia modifica

Cinema modifica

 
Greer Garson in Orgoglio e Pregiudizio (1940)
 
Greer Garson in La signora Miniver (1942)
 
Greer Garson in L'orfana senza sorriso (1953)

Televisione modifica

Teatro modifica

  • Zia Mame, di Jerome Lawrence e Robert E. Lee, regia di Morton Da Costa. Broadhurst Theatre di Broadway (1958)
  • St. Mark's Gospel, scritto e diretto da Alec McCowen. Playhouse Theatre di Broadway (1978)
  • The Playboy of the Weekend World, di Emlyn Williams, regia di Peter Woodthorpe. Playhouse Theatre di Broadway (1978)
  • On Golden Pond, di Ernest Thompson, regia di Craig Anderson. New Apollo Theatre di Broadway (1979)

Riconoscimenti modifica

Doppiatrici italiane modifica

  • Tina Lattanzi in Addio, Mr. Chips!, Una donna dimentica, Orgoglio e pregiudizio, Fiori nella polvere, La signora Miniver, Prigionieri del passato, Madame Curie, La signora Parkington, La valle del destino (dialoghi), Avventura, Desiderami, La saga dei Forsyte, Addio signora Miniver, L'avventuriera (dialoghi), L'orfana senza sorriso (dialoghi), Giulio Cesare, Tra due amori, La straniera
  • Giovanna Scotto in Quando le signore si incontrano, Dominique
  • Dhia Cristiani nelle parti cantate de La valle del destino e L'orfana senza sorriso
  • Wanda Tettoni nella parte cantata de L'avventuriera
  • Rosetta Calavetta in Il più felice dei miliardari
  • Vittoria Febbi nel ridoppiaggio di Orgoglio e pregiudizio
  • Angiola Baggi nel ridoppiaggio di Madame Curie

Note modifica

  1. ^ La premiazione è visibile su YouTube.
  2. ^ Michael Troyan, A Rose for Mrs. Miniver: The life of Greer Garson, The University Press of Kentucky, 1968, pp. 33–34, ISBN 0-8131-2094-2.
  3. ^ 24 luglio 1943, su familysearch.org. URL consultato il 19 marzo 2013.
  4. ^ a b Richard Ney Dies; Actor, Investment Adviser, in The Washington Post, 22 luglio 2004. URL consultato il 16 febbraio 2013.
  5. ^ Garson Hasn't Got Ney, in Life (magazine), 6 ottobre 1947, p. 50. URL consultato il 22 marzo 2013.
  6. ^ Forked Lightning Ranch, su nps.gov, National Park Service. URL consultato il 16 aprile 2011.
  7. ^ Edward L. Bowen, Legacies of the Turf: A Century of Great Thoroughbred Breeders, Eclipse Press, 2004, ISBN 978-1-58150-117-9.
  8. ^ a b Buddy Fogelson, husband of Greer Garson, dies, su upi.com, UPI. URL consultato l'8 maggio 2020.
  9. ^ The Life and Theater of Greer Garson, su D Magazine, agosto 1992. URL consultato il 7 maggio 2020.
  10. ^ (EN) E. E. Fogelson; Oilman and Philanthropist, su Los Angeles Times, 3 dicembre 1987. URL consultato l'8 maggio 2020.
  11. ^ Greer Garson Nixes Political Career, in The San Bernardino Sun, 12 gennaio 1966. URL consultato il subscription.
  12. ^ Michael Troyan, A Rose for Mrs. Miniver: The Life of Greer Garson, University Press of Kentucky: Lexington, Kentucky (1999), pp. 8–9. ISBN 978-0813120942
  13. ^ Andrea Sarvady, 2006, p. 83.
  14. ^ Janine Zuniga, Actress Greer Garson Dies After Lengthy Illness, in AP News, 6 aprile 1996. URL consultato il 30 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2019).
  15. ^ Scott Wilson, Resting Places: The Burial Sites of More Than 14,000 Famous Persons, 3d ed., McFarland, 22 agosto 2016, ISBN 978-0-7864-7992-4.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN2733115 · ISNI (EN0000 0000 8055 1718 · LCCN (ENn85151613 · GND (DE121758346 · BNE (ESXX1276807 (data) · BNF (FRcb146805881 (data) · J9U (ENHE987007325867005171 · CONOR.SI (SL49382755 · WorldCat Identities (ENlccn-n85151613