Isola Dovarese

comune italiano

Isola Dovarese (Ìzula in dialetto cremonese) è un comune italiano di 1 097 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.

Isola Dovarese
comune
Isola Dovarese – Stemma
Isola Dovarese – Bandiera
Isola Dovarese – Veduta
Isola Dovarese – Veduta
Piazza Matteotti
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoGianpaolo Gansi (lista civica) dal 26-5-2014 (3º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate45°10′33″N 10°18′44″E
Altitudine35 m s.l.m.
Superficie9,47 km²
Abitanti1 097[1] (31-12-2021)
Densità115,84 ab./km²
Comuni confinantiCanneto sull'Oglio (MN), Casalromano (MN), Pessina Cremonese, Piadena Drizzona, Torre de' Picenardi, Volongo
Altre informazioni
Cod. postale26031
Prefisso0375
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019053
Cod. catastaleE356
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 389 GG[3]
Nome abitantiisolani
PatronoSan Nicola di Bari
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Isola Dovarese
Isola Dovarese
Isola Dovarese – Mappa
Isola Dovarese – Mappa
Posizione del comune di Isola Dovarese nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Territorio

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Isola si trova su un piccolo terrazzamento a forma di goccia, proteso nella golena del fiume Oglio.

Le acque dell'Oglio rendevano questo insediamento di particolare importanza. Già dal neolitico le popolazioni sfruttarono la posizione, riparata dalle frequenti esondazioni e dominante il guado. Dell'importanza strategica del luogo ci sono testimonianze della residenza di vari gruppi abitativi, culminata dalla presenza celtica nel terrazzamento a fronte quello di Isola.

Alla fine del IV secolo d.C. viene costruita una grande villa tardo imperiale, leggermente discosta dall'attuale centro abitato, su una posizione ancora più elevata. Oggi di quella imponente costruzione esistono le fondamenta e tracce dei materiali da costruzione.

In età altomedievale si afferma come punto d'approdo per le imbarcazioni che collegano il Po e il mar Adriatico provenienti da Occidente, si consolida la sua importanza come guado del fiume collegando così due sponde che poi saranno il confine naturale fra stati. Infatti la strada che qui attraversa il fiume è quella che giunge da Cremona e si dirige verso Asola ed il Lago di Garda.

Alla fine del Trecento Isola è composta da una rocca ed un borgo che sorge vicino ad una chiesa.

Nel 1322 Anna Dovara, discendente di Buoso da Duera, sposa Filippino Gonzaga, figlio di Ludovico I Gonzaga meglio conosciuto come Luigi, primo capitano del popolo di Mantova.

Nel 1405 la rocca viene distrutta durante una battaglia dalle truppe di Cabrino Fondulo. Forse in memoria di tale fatto i Dovara di Isola contrattano con i Gonzaga l'entrata del borgo nel dominio mantovano. Nel 1414 viene sancito definitivamente il patto con la signoria.

Isola si trova ad essere così una enclave territoriale circondata a sud e a ovest dalla signoria milanese e a nord dalla Repubblica di Venezia.

Nel 1476 i Dovara erigono il convento di San Bernardino, dove "può essere ospitata la famiglia Gonzaga".

Fra il 1587 e il 1590 viene edificata la nuova piazza per volere di Giulio Cesare Gonzaga.

Isola diventa parte del principato di Bozzolo e vi rimarrà sino alla fine del Settecento. Con l'arrivo prima di Maria Teresa d'Austria e poi di Napoleone subirà gli sconvolgimenti della storia sino al 1860, quando a seguito dell'unificazione del Regno d'Italia, diventerà comune della provincia di Cremona.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 12 settembre 1953.

«Stemma troncato: nel primo, d'azzurro alla losanga d'oro; nel secondo, fasciato di nero e di argento. Ornamenti esteriori da Comune.[4]»

La losanga d'oro rappresenta "l'isola" del territorio comunale; la parte inferiore del troncato riprende lo stemma della famiglia ghibellina cremonese dei da Dovara (fasciato di nero e d'argento; col capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata d'oro). Il gonfalone è un drappo interzato in palo d'azzurro, di nero e di bianco.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Piazza Matteotti di sera
 
Oratorio di S. Giuseppe
 
Chiesa della BV del Carmine

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

Cultura

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Istruzione

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La banda musicale intitolata a Poldino Vecchi ha eseguito concerti in tutta la provincia cremonese e mantovana.

I prodotti gastronomici locali sono: i biscotti "isolini", preparati dai fornai del paese, ed i tortelli di zucca. Nella zona si coltivano le vigne del vino "riboso".

Fiera di San Giuseppe

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Ultima domenica di aprile. Recentemente rispolverata si caratterizza per la presenza di moto d'epoca, bici d'epoca, manufatti artigianali e specialità culinarie.

Si svolge nei pressi dell'omonimo Oratorio dedicato a San Giuseppe.

Di interesse alcuni giochi storici come il "maj", l'albero della cuccagna.

Il Palio delle Contrade

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Il secondo fine settimana di settembre, ha luogo nel paese il "Palio delle Contrade", rievocazione dei costumi propri della società bassomedievale di fine Quattrocento, periodo che lascia tracce profonde nella sua storia, in particolare il connubio tra i Dovara e la potente famiglia mantovana dei Gonzaga, i quali durante le visite al borgo, attiravano schiere di figure d'ogni classe sociale.

È stata la volontà dei cittadini di celebrare le tradizioni locali a far nascere, nel 1967, il Palio, al quale partecipano gli abitanti delle quattro contrade in cui è divisa Isola Dovarese, rappresentando ciascuna i simboli e i vessilli che le contraddistinguono: Le gerre, Porta Tenca, S.Giuseppe, S.Bernardino. Il Palio è organizzato dalla Pro Loco di Isola Dovarese.

L'altro Risorgimento

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Nella magnifica cornice dell'Oratorio di San Giuseppe è stata allestita una mostra, dal giugno all'ottobre 2011, dedicata al generale Francesco Pistoia e al suo ruolo nel risorgimento italiano.

Geografia antropica

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Economia

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Agricoltura

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L'economia del paese si basa sull'agricoltura intensiva delle campagne circostanti e sullo sfruttamento dei prodotti della terra, sono presenti diverse aziende agricole di gestione familiare.

Industria

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In passato fiorivano le manifatture tessili e la produzione di macchinari agricoli, ora le grandi fabbriche sono scomparse. Sono però rimaste numerose piccole imprese che reggono l'economia del borgo. Diverse imprese edili, un mobilificio storico e diverse piccole imprese idrauliche sia industriali che domestiche.

Ristorazione

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Isola Dovarese vanta un ricco panorama gastronomico che rende famoso questo paese in Italia e nel mondo. Una trattoria che cucina i piatti della tradizione isolana, un hotel ristorante ubicato in un palazzo storico e un pub-pizzeria si trovano affacciati su piazza Matteotti.

Infrastrutture e trasporti

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I caratteristici numeri civici delle case

Ferrovie e tranvie

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Tra il 1927 e il 1955 Isola Dovarese era servita dalla stazione principale della tranvia Cremona-Asola, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[7].

Amministrazione

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Gemellaggi

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  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comune di Isola Dovarese, Statuto comunale, art. 2 Il territorio, la sede, lo stemma. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  5. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Isola Dovarese, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato l'8 ottobre 2024.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª edizione, Editrice Turris, Cremona, 1994. ISBN 88-85635-89-X.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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