Jaroslav Huleš

pilota motociclistico ceco
Jaroslav Huleš
Nazionalità Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio 1993 in classe 125
Miglior risultato finale 15º
Gare disputate 100
Punti ottenuti 163
Giri veloci 2
 

Jaroslav Huleš (Písek, 2 luglio 1974Písek, 8 luglio 2004) è stato un pilota motociclistico ceco.

Carriera modifica

Esordisce nel motomondiale nel 1993, prendendo parte al Gran Premio casalingo nella classe 125 a bordo di una Honda e partecipando allo stesso evento anche nel 1994 e nel 1995. Nello stesso periodo partecipa alle competizioni del campionato europeo 125, classificandosi al 10º posto nel '93[1] e al 6º nel '94, con una vittoria all'attivo,[2] mentre nel '95 è 4º, con due vittorie[3] e nel 1996 si piazza 8º, con una vittoria.[4] Sempre nel '96 disputa la sua prima stagione completa nel mondiale con una Honda del Team Pileri, giungendo 23º nella classifica finale, mentre è 21º nel 1997 con il team L.B. Racing e 20º nel 1998 con il Team UGT 3000.

Nel 1999 partecipa nuovamente all'europeo, piazzandosi al 4º posto in classifica con la Italjet,[5] con cui corre anche due Gran Premi del mondiale come wild card. Nel 2000 corre l'intera stagione su Italjet eccetto l'ultima gara, quando ricopre il ruolo di sostituto per il team Semprucci Biesse con un'Aprilia, e ottiene la 19ª piazza in classifica. Nel 2001 passa a guidare una Honda per il team Matteoni Racing, concludendo al 15º posto generale. Rimane con la stessa squadra, ma con moto Aprilia, anche nella prima parte della stagione 2002, prima di passare nella seconda metà dell'anno alla classe 250, alla guida di una Yamaha del team Kurz, finendo 24º in classifica. Resta con lo stesso team per la parte iniziale della stagione successiva, passando in seguito a gareggiare con una Honda RS 250 R del team Elit Grand Prix negli ultimi Gran Premi dell'anno e giungendo 25º nella classifica finale.

L'8 luglio 2004 muore in un ospedale di Písek, per le ferite riportate a seguito di un tentativo di suicidio, lasciando la moglie Eva e un figlio di 4 anni.[6]

Risultati nel motomondiale modifica

1993 Classe Moto                             Punti Pos.
125 Honda 23 0
1994 Classe Moto                             Punti Pos.
125 Honda Rit 0
1995 Classe Moto                           Punti Pos.
125 Honda 20 0
1996 Classe Moto                               Punti Pos.
125 Honda 14 17 14 22 15 Rit Rit 17 18 17 17 13 13 15 Rit 12 23º
1997 Classe Moto                               Punti Pos.
125 Honda 11 Rit 14 Rit Rit 11 13 Rit NP Rit 14 Rit 20 Rit 17 21º
1998 Classe Moto                             Punti Pos.
125 Honda Rit 14 6 Rit Rit 12 15 Rit Rit Rit Rit 19 8 18 25 20º
1999 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 Italjet Rit Rit 0
2000 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 Italjet e Aprilia Rit Rit Rit 14 Rit 14 NP Rit 8 Rit 9 10 21 Rit 15 26 19º
2001 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 Honda 17 22 9 9 15 Rit 8 Rit 6 7 7 Rit 14 14 15 10 62 15º
2002 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 Aprilia Rit Rit Rit Rit Rit 21 17 0
2002 Classe Moto                                 Punti Pos.
250 Yamaha Rit Rit 11 15 15 12 16 11 24º
2003 Classe Moto                                 Punti Pos.
250 Yamaha e Honda 17 16 16 16 NP 15 Rit 15 8 Rit 10 25º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Note modifica

  1. ^ (FR) Championnats d'Europe de vitesse moto 1993 - 125cc, su racingmemo.free.fr.
  2. ^ (FR) Championnats d'Europe de vitesse moto 1994 - 125cc, su racingmemo.free.fr.
  3. ^ (FR) Championnats d'Europe de vitesse moto 1995 - 125cc, su racingmemo.free.fr.
  4. ^ (FR) Championnats d'Europe de vitesse moto 1996 - 125cc, su racingmemo.free.fr.
  5. ^ (FR) Championnats d'Europe de vitesse moto 1999 - 125cc, su racingmemo.free.fr.
  6. ^ Morto Hules a sei giorni dal tentativo di suicidio, in Corriere della Sera, 9 luglio 2004, p. 46 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2012).

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN85458167 · ISNI (EN0000 0000 5592 6688