Le lingue elleniche sono un ramo della famiglia linguistica indoeuropea formato dalla lingua greca e da altre varietà linguistiche antiche e moderne imparentate a quest'ultima.[1][2][3]

Lingue elleniche
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
Codici di classificazione
Linguist Listhell (EN)

Antichità

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti greci antichi.

Le lingue elleniche discendono da una comune lingua proto-greca parlata nella penisola balcanica meridionale attorno al III millennio a.C.[4][5] e alcuni suoi elementi linguistici sembrano manifestare tracce di un substrato linguistico precedente.[1] La variante linguistica più attestata durante la tarda età del bronzo è la lingua micenea, mentre nell'età del ferro compaiono le attestazioni della lingua letteraria usata nei poemi omerici ed emerge una documentazione frammentaria – formata da testimonianze onomastiche, antichi glossari e fonti epigrafiche come la tavola di Pella[6][7][8] – di una varietà vernacolare macedone, alternativamente classificata come una discendente del protogreco[9][10] parallela al cosiddetto "gruppo elladico"[11][12] oppure come un dialetto del greco nord-occidentale[13][14][15][16][17][18] o in alternativa come un dialetto greco eolico.[19][20] Ad ogni modo, la maggior parte delle iscrizioni pubbliche e private sopravvissute trovate nell'antica Macedonia furono scritte in greco attico, dal quale si sviluppò la koinè ellenistica, rimasta in uso sino alla tarda antichità.[21][22] Il processo di colonizzazione portò anche alla formazione di dialetti con tratti provenienti dai vari gruppi, quali le varietà siceliote e italiote.

Modernità

modifica

Durante i secoli del Medioevo la principale varietà di greco attestata fu il greco bizantino, dalla quale discenderebbero le varianti ancora esistenti. Uno status linguistico separato è spesso postulato per lo zaconico,[23] che si pensa possa essere disceso unicamente dal dialetto dorico. Ad oggi il gruppo ellenico è usato per riferirsi al greco moderno (demotico e katharevousa) in senso stretto e ad altre varietà, che vengono considerate tradizionalmente dialetti[2][24][25] o, in alternative, lingue separate in caso di mancata intelligibilità con la stessa lingua greca.[23] Tra queste ultime sono solitamente annoverate il cappadocico, il pontico e il taurico,[26] nonché il grico e il grecanico, parlati nell'Italia meridionale, e il cargese della Corsica.[27] Viceversa, più controversa è la natura del cipriota.[28]

Già nella antichità si erano verificati fenomeni di creolizzazione, dovuti all'esistenza di comunità ebraiche di lingua greca, che portarono alla formazione della koinè giudaica greca, attestata nella Septuaginta, e allo ievanico.[28] Altri fenomeni di creolizzazione si ebbero con la formazione della lingua greco-romaní.

Classificazione

modifica

Essendo una delle lingue antiche meglio documentate, la classificazione del greco antico è stata oggetto di dibattito sin dagli albori dell'Indoeuropeistica. Infatti, quando venne avanzata l'ipotesi dell'esistenza di una comune famiglia linguistica, tra le prime proposte per designarla vi furono indo-germanica e greco-aria. Il primo dipendeva dal fatto la prima formulazione coerente degli studi sul protoindoeuropeo avvenne in Germania,[29] mentre la seconda dall'ipotesi che la legge di Grassmann avesse un'origine comune in greco e sanscrito.[30] Tuttavia, la legge di Grassmann in greco sembra essere successiva a certi cambiamenti fonetici avvenuti solo in greco e non in sanscrito. In seguito sono state suggerite anche legami genetici stretti con l'armeno e con il frigio, con le quali andrebbe a comporre la famiglia linguistica greco-frigia,[31] ma quest'ultima e il proto-armeno non sono documentate abbastanza bene da fornire prove decisive a sostegno di questa ipotesi. Un'altra ipotesi, invece, ha suggerito l'esistenza delle lingue greco-albanesi, che raggrupperebbe assieme le lingue elleniche e le lingue albanoidi.[32] Questa ipotesi, però, è stata criticata sulla base del tatto che una serie di potenziali tratti comuni tra la lingua greca e la lingua albanese potrebbero non dipendere da una comune origine, bensì essere legate a un'influenza esercitata dal proto-greco sulla coeva lingua proto-albanese.[33]

Albero delle lingue elleniche

modifica
  1. ^ a b (EN) Brian D. Joseph, Facts about the World's Languages: An Encyclopedia of the World's Major Languages, Past and Present, H. W. Wilson Company, 2001, p. 256, ISBN 9780824209704.
  2. ^ a b Browning (1983), Medieval and Modern Greek, Cambridge: Cambridge University Press.
  3. ^ Joseph, Brian D. and Irene Philippaki-Warburton (1987): Modern Greek.
  4. ^ Robert Drews, The Coming of the Greeks: Indo-European Conquests in the Aegean and the Near East, Princeton University Press, 1994, p. 14, ISBN 0-691-02951-2.
  5. ^ Asko Parpola e Christian Carpelan, The cultural counterparts to Proto-Indo-European, Proto-Uralic and Proto-Aryan : matching the dispersal and contact patterns in the linguistic and archaeological record, in Edwin Bryant e Laurie L. Patton (a cura di), The Indo-Aryan Controversy: Evidence and Inference in Indian History, Psychology Press, 2005, pp. 107–141, ISBN 978-0-7007-1463-6. URL consultato il 21 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2023).
  6. ^ Sarah B. Pomeroy, Stanley M. Burstein, Walter Donlan, Jennifer Tolbert Roberts, A Brief History of Ancient Greece: Politics, Society, and Culture, Oxford University Press, 2008, p.289
  7. ^ Emilio Crespo, Studies in Ancient Greek Dialects: From Central Greece to the Black Sea, Walter de Gruyter, 2017, p. 329, ISBN 978-3-11-053081-0.
  8. ^ Simon Hornblower, The Greek World, 479-323 BC, Third, Routledge, 2002, p. 90, ISBN 0-415-16326-9.
  9. ^ Roger D. Woodard.
  10. ^ Benjamin W. Fortson.
  11. ^ Vladimir Georgiev, "The Genesis of the Balkan Peoples", The Slavonic and East European Review 44:103:285-297 (July 1966)
  12. ^ Eric Hamp & Douglas Adams (2013) "The Expansion of the Indo-European Languages", Sino-Platonic Papers, vol 239.
  13. ^ (EN) Miltiades B. Hatzopoulos, The speech of the ancient Macedonians, in Ancient Macedonia, De Gruyter, 2020, pp. 64, 77, ISBN 978-3-11-071876-8.
  14. ^ (EN) Olivier Masson, [Ancient] Macedonian language, in Hornblower e Spawforth (a cura di), The Oxford Classical Dictionary, revised 3rd, Oxford University Press, 2003, pp. 905–906, ISBN 978-0-19-860641-3.
  15. ^ Michael Meier-Brügger, Indo-European linguistics, Walter de Gruyter, 2003, p.28,on Google books
  16. ^ Roisman, Worthington, 2010, "A Companion to Ancient Macedonia", Chapter 5: Johannes Engels, "Macedonians and Greeks", p. 95
  17. ^ J. Méndez Dosuna, Ancient Macedonian as a Greek dialect: A critical survey on recent work (Greek, English, French, German text), in Georgios K. Giannakis (a cura di), Ancient Macedonia: Language, History, Culture, Centre for Greek Language, 2012, p. 145, ISBN 978-960-7779-52-6.
  18. ^ (EN) Claude Brixhe, Macedonian, in Jared Klein, Brian Joseph e Matthias Fritz (a cura di), Handbook of Comparative and Historical Indo-European Linguistics, vol. 3, De Gruyter, 2018, pp. 1862–1867, ISBN 978-3-11-054243-1.
  19. ^ (EN) N.G.L Hammond, Collected Studies: Further studies on various topics, A.M. Hakkert, 1997, pp. 79.
  20. ^ (EN) Ian Worthington, Alexander the Great: A Reader, Routledge, 2012, pp. 71, ISBN 978-1-136-64003-2.
  21. ^ Joseph Roisman e Ian Worthington, A Companion to Ancient Macedonia, John Wiley & Sons, 7 luglio 2011, p. 94, ISBN 978-1-4443-5163-7.
    «Many surviving public and private inscriptions indicate that in the Macedonian kingdom there was no dominant written language but standard Attic and later on koine Greek.»
  22. ^ D. M. Lewis e John Boardman, The Cambridge ancient history, 3rd edition, Volume VI, Cambridge University Press, 2000, p. 730, ISBN 978-0-521-23348-4.
  23. ^ a b Tapani Salminen, Encyclopedia of the World's Endangered Languages, Routledge, 2007, pp. 211–284.
  24. ^ G. Horrocks (1997), Greek: A History of the Language and its Speakers.
  25. ^ P. Trudgill (2002), Ausbau Sociolinguistics and Identity in Greece, in: P. Trudgill, Sociolinguistic Variation and Change, Edinburgh: Edinburgh University Press.
  26. ^ Ethnologue: Family tree for Greek
  27. ^ N. Nicholas (1999), The Story of Pu: The Grammaticalisation in Space and Time of a Modern Greek Complementiser.
  28. ^ a b Brian Joseph e Georgios Tserdanelis, Variationstypologie: Ein sprachtypologisches Handbuch der europäischen Sprachen, de Gruyter, 2003, p. 836.
  29. ^ André Martinet, Des steppes aux océans - L'indo-européen et les "Indo-européens", Paris, Payot, 1986, ed. ital. L'indoeuropeo. Lingue, popoli e culture, Laterza, Bari, 1987, p. 4
  30. ^ Henry M. Hoenigswald, "Greek," The Indo-European Languages, ed.
  31. ^ I. M. Diakonoff The Problem of the Mushki (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2011). in The Prehistory of the Armenian People
  32. ^ Holst, 2009.
  33. ^ van Beek, Lucien. "Chapter 11: Greek". In Thomas Olander (a cura di), The Indo-European Language Family: A Phylogenetic Perspective, Cambridge University Press, 2022, DOI:10.1017/9781108758666, ISBN 978-1-108-49979-8.