Matrimonio tra persone dello stesso sesso in Europa

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Europa viene riconosciuto - a febbraio del 2024 - legalmente e realizzato in 21 stati ovvero: Andorra, Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi[1], Portogallo, Regno Unito[2], Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Estonia.

Situazione legale delle coppie composte da persone dello stesso sesso in Europa.

     Matrimonio

     Unione civile

     Registro di coabitazione.

     Riconoscimento limitato del matrimonio omosessuale realizzato in altri paesi

     Senza unione civile

     Matrimonio proibito costituzionalmente

Dal 1º gennaio 2025 sarà ammesso anche in Liechtenstein.[3]

A questi si aggiungono altri 10 Paesi i quali riconoscono una qualche forma di unione civile, vale a dire Cipro, Croazia, Italia, Monaco, Montenegro, Repubblica Ceca, San Marino e Ungheria.

La Polonia consente la coabitazione seppur con effetti molto limitati. L'Armenia riconosce i matrimoni omosessuali celebrati all'estero in qualsiasi giurisdizione ove questi siano consentiti; la Slovacchia riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso svolti all'interno dell'Unione europea e comprendenti almeno un cittadino UE.

Tra i paesi che riconoscono ed eseguono i matrimoni omosessuali alcuni di essi continuano a consentire alle coppie anche la possibilità di entrare in un'unione civile, ad esempio i paesi del Benelux, la Francia e il Regno Unito[4]; considerando che la Germania, l'Irlanda e i paesi nordici hanno chiuso la loro legislazione sull'unione civile pre-matrimoniale pur facendo in modo che le unioni già esistenti possano rimanere valide a tutti gli effetti, ma non essendone possibili di nuove.

Diversi paesi europei infine non riconoscono alcuna forma di unione tra coppie di persone dello stesso sesso. Il matrimonio viene definito in forma esclusiva come un'unione tra uomo e donna nella carte costituzionali di Armenia, Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Georgia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Montenegro, Russia, Serbia, Slovacchia, Ucraina e Ungheria.

Tra questi ultimi tuttavia l'Armenia riconosce i matrimoni omosessuali svoltisi all'estero[5], mentre la Croazia e l'Ungheria riconoscono le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

Il dibattito sorto sulle proposte di legalizzare il matrimonio omosessuale e le unioni civili tra persone dello stesso sesso prosegue in tutto il continente europeo. Alla metà del 2018 29 delle 50 nazioni e 8 dei 9 territori dipendenti[6] riconoscono una qualche forma di unione omosessuale, tra cui a maggior parte dei membri dell'UE (in 23 su 28).

Situazione corrente

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A livello internazionale

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Giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani

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Situazione legale per le coppie composte da persone dello stesso sesso nell'Unione europea.

     Matrimonio

     Unione civile

     Unione civile con diritti limitati

     Registro di coabitazione

     Diritti di residenza

Nel corso degli anni la Corte europea dei diritti dell'uomo ha gestito una numerosa serie di casi che hanno finito col mettere in discussione la mancanza di un qualche riconoscimento legale alle coppie composte da persone dello stesso sesso in alcuni degli Stati membri.

La Corte ha pertanto dichiarato che la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali impone a tutti gli appartenenti all'Unione europea di fornire un riconoscimento legale, pur non spingendosi fino a chiedere che l'istituto del matrimonio venga aperto anche alle coppie omosessuali.

Nella sentenza riguardante il caso Schalk e Kopf contro l'Austria (24 giugno 2010) la Corte ha deciso che la Convezione non obbliga gli Stati membri a legiferare per poter rendere legali i matrimoni omosessuali; tuttavia, per la prima volta, ha accolto il riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso nella loro qualità di "forma di vita familiare".

In Vallianatos e altri contro Grecia (7 novembre 2013)[7] la Corte ha sentenziato che l'esclusione delle coppie dello stesso sesso dalla registrazione di un'unione civile - una forma di partenariato accessibile alle coppie di sesso opposto - viola la Convenzione. La Grecia aveva fatto emanare una legge nel 2008 la quale stabiliva le unioni civili solamente per le coppie eterosessuali; la successiva legislazione del 2015 ha quindi esteso i diritti di partenariato anche alle coppie dello stesso sesso.

In Oliari e altri contro Italia (21 luglio 2015)[8] si è proceduti oltre stabilendo un obbligo positivo per gli Stati membri di fornire un riconoscimento legale alle coppie omosessuali. L'Italia ha quindi violato la Convenzione e alla fine ha dovuto implementare le unioni civili nel 2016.

Quest'ultima decisione ha creato un precedente per potenziali casi futuri riguardanti i 23 Stati membri, alcuni territori britannici, danesi e olandesi e gli Stati con riconoscimento limitato (escluso il Kosovo) i quali attualmente non riconoscono per le coppie omosessuali il "diritto alla vita familiare".

La sentenza Chapin e Charpentier contro Francia (9 giugno 2016) ha ampiamente confermato il precedente austriaco, affermando che negare ad una coppia omosessuale l'accesso al matrimonio "non" viola la Convenzione. Proprio in quel momento si è permesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Francia, tuttavia il caso aveva avuto la sua origine nel 2004 quando solamente il "pacte civil de solidarité" (PACS) risultava essere disponibile per le coppie omosessuali.

 
Decriminalizzazione dell'omosessualità e legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso in Europa dal 1900 al 2016.

Mutuo riconoscimento nell'Unione europea

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All'interno del sistema governativo dell'Unione europea si è discusso sulle modalità da imporre agli Stati membri perché si potesse addivenire al riconoscimento dei matrimoni omosessuali nelle diverse legislazioni nazionali, nonché delle unioni civili o della registrazione di partnership per i cittadini europei, facendo in tal maniera garantire il diritto alla libera circolazione dei cittadini stessi in quanto "membri di una famiglia"[9].

Nel 2010 l'attivista rumeno Adrian Coman e il suo partner americano Robert Claibourn Hamilton si sono sposati in Belgio e successivamente hanno tentato di trasferirsi in Romania; le autorità nazionali hanno però rifiutato di riconoscere il loro matrimonio e il caso è quindi passato alla Corte di giustizia dell'Unione europea[10].

L'11 gennaio del 2018 l'avvocato generale della Corte Melchior Wathelet ha emesso un parere legale ufficiale in base al quale un paese membro dell'UE non può rifiutare i diritti di residenza al coniuge omosessuale di un cittadino europeo solo per il fatto che non riconosce nella propria legislazione il matrimonio omosessuale[11].

Il 5 giugno seguente la Corte si è pronunciata a favore di Coman dichiarando che il termine "coniuge" è neutro rispetto al genere e che quindi - gli Stati membri sono obbligati a riconoscere i diritti di residenza dell'UE anche per i partner dei cittadini europei. La Corte ha tuttavia confermato che spetterà comunque ai singoli Stati membri autorizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso[12][13].

A livello nazionale

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Status Paese A partire dal Popolazione
(Secondo l'ultimo Censimento nazionale disponibile)
Matrimonio
(20 paesi)
* In 10 paesi che hanno approvato il matrimonio,
sono disponibili anche altri tipi di unione.
  Austria* 2019[14] 8.504.850
  Belgio* 2003[15] 11.198.638
  Danimarca 2012[16] 5.655.750
  Finlandia 2017[17][18] 5.470.820
  Francia* 2013[19] 66.030.000
  Germania 2017[20] 80.716.000
  Grecia 2024 10.430.000
  Irlanda 2015[21] 4.609.600
  Islanda 2010[22] 325.671
  Liechtenstein 2025[23] 39.327
  Lussemburgo* 2015[24] 549.680
  Malta* 2017[25] 446.547
  Norvegia 2009[26] 5.136.700
  Paesi Bassi[1]* 2001[27][28] 16.856.620
  Portogallo* 2010[29] 10.427.301
  Regno Unito[2]* 2020[30][31][32] 67.647.579
  Slovenia* 2022[33] 2.061.085
  Spagna* 2005[34] 46.704.314
  Svezia 2009[35] 10.161.797
  Svizzera 2022[36] 8.183.800
Totale parziale 350.686.752
(46,97% dell'intera popolazione europea)
Unioni civili
(10 paesi)
* In quattro dei paesi che hanno approvato le unioni civili,
è disponibile più di un tipo di riconoscimento di coppia.
** Sono riconosciuti i matrimoni contratti all'estero.
  Andorra* 2014[37] 85.082
  Cipro[38] 2015[39] 1.117.000[40]
  Croazia 2014[41] 4.284.889
  Estonia** 2016[42] 1.315.819
  Italia* 2016[43] 60.782.668
  Monaco 2020[44] 36.371
  Montenegro 2021[45] 647.905
  Repubblica Ceca* 2006[46] 10.513.209
  San Marino 2019[47] 32.570
  Ungheria* 2009[48] 9.877.365
Totale parziale 99.546.296
(13,33% dell'intera popolazione europea)
Coabitazione non registrata
(2 paesi)
  Polonia 2012[49] 38.483.957
  Slovacchia 2018[50][51] 5.415.949
Totale parziale 43.899.906
(5,08% dell'intera popolazione europea)
Totale 494.132,954
(66,18% dell'intera popolazione europea)
Nessun riconoscimento
(8 paesi)
  Albania 3.020.209
  Azerbaigian 9.494.600
  Bosnia ed Erzegovina 3.871.643
  Città del Vaticano 842
  Kazakistan 17.948.816
  Macedonia del Nord 2.058.539
  Romania 19.942.642
  Turchia 76.667.864
Totale parziale 133.005.155
(17,81% dell'intera popolazione europea)
Divieto costituzionale del matrimonio omosessuale
(14 paesi)
* Sono riconosciuti i matrimoni contratti all'estero.[5]
** Sono disponibili altri tipi di unione.
  Armenia* 2015[52] 3.018.854
  Bielorussia 1994[53] 9.475.100
  Bulgaria 1991[54] 7.364.570
  Croazia** 2013[55][56] 4.284.889
  Georgia 2018[57] 4.935.880
  Lettonia 2006[58][59] 1.990.300
  Lituania 1992[60] 2.944.459
  Moldavia 1994[61] 3.557.600
  Montenegro** 2007[62] 647.905
  Russia 2020 143.700.000
  Serbia 2006[63] 7.209.764
  Slovacchia 2014[64][65] 5.415.949
  Ucraina 1996[66] 44.291.413
  Ungheria** 2012[67][68] 9.877.365
Totale parziale 248.714.048
(33,31% dell'intera popolazione europea)
Totale 381.719,203
(51,13% dell'intera popolazione europea)

Stati a riconoscimento limitato

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Status Paese A partire dal Popolazione totale
(Ultime stime conteggiate)
Senza alcun riconoscimento
(5 Stati)
  Abcasia 243.564
  Kosovo 1.907.592
  Cipro del Nord 313.626
  Ossezia del Sud 51.547
  Transnistria 475.665
Totale 2.991.994

A livello sub-nazionale

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Status Paese Giurisdizione A partire dal Popolazione totale
(Ultimo Censimento ufficiale)
Matrimonio
(8 giurisdizioni)
  Danimarca   Fær Øer 2017[69][70] 49.198
  Regno Unito   Akrotiri e Dhekelia 2014[71] 15.700
  Alderney 2018[72] 2.020
  Gibilterra 2016[73][74] 32.194
  Guernsey 2017[75][76] 62.948
  Isola di Man 2016[77] 84,497
  Jersey 2018[78] 100.080
  Sark 2020[79] 600
Totale 347.237
(0,05% della popolazione europea)

Legislazioni in via di definizione

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Matrimonio

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Proposte governative o di maggioranza parlamentare

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Il 13 giugno del 2018 46 deputati di ANO 2011, Partito Pirata Ceco, Partito Social Democratico Ceco, Partito Comunista di Boemia e Moravia, TOP 09 e "Sindaci e indipendenti" (Starostové a nezávislí) hanno presentato un disegno di legge per legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il Partito Democratico Civico, "Libertà e democrazia diretta - Tomio Okamura" e l'Unione Cristiana e Democratica - Partito Popolare Cecoslovacco si sono dichiarati contrari[80].

Il giorno 22 giugno seguente il progetto legislativo ha ottenuto il sostegno ufficiale del governo ceco[81].

il 29 settembre 2021 il Landtag ha tenuto un dibattito in cui la maggioranza dei partiti politici ha concordato ampiamente che il matrimonio tra persone dello stesso sesso dovrebbe essere legalizzato. Hanno chiesto consultazioni pubbliche prima di legiferare sulla questione. L'11 marzo 2022, il governo ha presentato un disegno di legge per consentire alle coppie dello stesso sesso in unioni registrate di adottare i rispettivi figliastri in conformità con una sentenza del tribunale del 2021 e ha affermato che i futuri progetti di legge per la piena uguaglianza del matrimonio e l'adozione congiunta dovrebbero provenire da individui.[82]

Il partito di opposizione SYRIZA ha presentato un disegno di legge per consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'adozione nel 2022. Secondo quanto riferito, il governo ha anche studiato il proprio progetto di legge per il matrimonio tra persone dello stesso sesso, sebbene non sia stato introdotto.[83]

Il 12 luglio 2022, una petizione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso raggiunge 28 000 firme (25 000 firme necessarie per aprire il dibattito in parlamento), il presidente Volodymyr Zelens'kyj ha dichiarato il 2 agosto 2022 che mentre una modifica della costituzione, che definisce il matrimonio come unione di un uomo e una donna, non è consentita finché è in vigore la legge marziale, sostiene l'introduzione delle unioni civili per il momento e ha chiesto al suo governo di valutare.[84][85]

Partnership non coniugale

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Proposte governative di maggioranza parlamentare

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Il 30 maggio 2017 il Parlamento lituano ha approvato una proposta di modifica del codice civile per riconoscere gli accordi di coabitazione i quali concederebbero a due o più conviventi determinati diritti di proprietà pur senza l'intenzione di creare relazioni familiari. Con 46 voti favorevoli, 6 contrari e 17 astenuti il progetto di proposta è stato approvato per ulteriori considerazioni legislative[86].

Il disegno di legge nega esplicitamente il riconoscimento da parte dei partner delle relazioni familiari.

Proposte di opposizione o senza la maggioranza parlamentare

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Una legge sulla partnership civile è attualmente all'esame della Camera dei deputati. Sebbene sia stata respinta dal Senato il 24 ottobre del 2016, il dibattito è proseguito in diverse commissioni dell'Aula della Camera per tutto il 2017[87].

Il 12 febbraio del 2018 il partito Nowoczesna d'ispirazione liberale ha presentato una nuova proposta legislativa sulle registrazione delle unioni civili[88][89][90].

L'11 dicembre del 2017, a seguito di un incontro con i rappresentanti di "Iniciatíva Inakosť", il presidente della Slovacchia Andrej Kiska ha chiesto una discussione sui diritti delle coppie dello stesso sesso[91]; il "partito SaS" Libertà e Solidarietà ha ribadito la sua intenzione di introdurre il disegno di legge sulla registrazione delle unioni civili nel corso di quella stessa giornata[92]. SaS ha introdotto il progetto sul partenariato registrato nel luglio del 2018.

Secondo la proposta le partnership sarebbero aperte alle coppie dello stesso sesso e garantirebbero così diversi diritti e benefici di cui godono le coppie legalmente sposate, in particolare nell'area dell'eredità e dell'assistenza sanitaria, tra le altre cose[93]. Il Consiglio nazionale della Repubblica Slovacca dovrebbe iniziare a discuterla a partire da settembre.

Proibizione del matrimonio tra persone dello stesso sesso

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Proposte governative o di maggioranza parlamentare

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Opinione pubblica

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Il sostegno pubblico al matrimonio tra persone dello stesso sesso negli Stati membri dell'Unione europea, misurato in un sondaggio del 2015, è più alto nei Paesi Bassi (91%), in Svezia (90%), Danimarca (87%), Spagna (84%), Irlanda (80% ), Belgio (77%), Lussemburgo (75%), Regno Unito (71%) e Francia (71%)[94]. Negli ultimi anni esso è anche aumentato in una misura significativa a Malta, passando dal 18% nel 2006 al 65% nel 2015 e in Irlanda, dal 41% nel 2006 all'80% nel 2015[95].

Dopo l'approvazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso in Portogallo avvenuto nel gennaio del 2010 il 52% della popolazione portoghese ha dichiarato di essere a favore della legislazione adottata[96]. Nel 2008 il 58% degli elettori norvegesi sosteneva la legge sul matrimonio, introdotta in quello stesso anno (vedi matrimonio tra persone dello stesso sesso in Norvegia), mentre il 31% rimaneva contrario[97].

Nel gennaio del 2013 il 54,1% degli intervistati italiani sosteneva il matrimonio omosessuale[98]; sempre a fine gennaio il 77,2% sosteneva invece almeno il riconoscimento delle unioni omosessuali[99].

In Grecia il sostegno è più che raddoppiato tra il 2006 e il 2015, anche se è ancora relativamente molto basso. Nel 2006 il 15% ha risposto di essere d'accordo con i matrimoni omosessuali autorizzati in tutta Europa, mentre nel 2015 il 33% era d'accordo con la dichiarazione assunta[95].

In Irlanda un'indagine condotta nel 2008 ha rivelato che l'84% delle persone sosteneva le unioni civili per le coppie omosessuali (e il 58% per i matrimoni omosessuali)[100], mentre un sondaggio del 2010 mostrava il 67% di favorevoli al matrimonio omosessuale[101]; ma entro il 2012 questa cifra era salita sino a raggiungere il 73% di supporto[102]. Il 22 maggio del 2015 il 62,1% degli elettori ha votato per sancire il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Irlanda nella Carta costituzionale come equiparato al matrimonio eterosessuale.

Un'indagine di Taloustutkimus del marzo 2013 ha rilevato che il 58% dei finlandesi sosteneva il matrimonio tra persone dello stesso sesso[103].

In Croazia un sondaggio condotto nel novembre 2013 ha rivelato che il 59% dei croati ritiene che il matrimonio debba essere definito costituzionalmente come un'unione esclusivamente tra un uomo e una donna, mentre il 31% non si trova d'accordo con quest'idea[104].

In Polonia un sondaggio pubblico del 2013 ha rivelato che il 70% dei polacchi respinge l'idea delle unioni registrate[105]; un altro sondaggio svoltosi nel febbraio del 2013 ha constatato che il 55% era contrario, mentre il 38% dei polacchi sostiene l'idea di una partnership registrata per le coppie dello stesso sesso[106].

Nell'Unione europea il sostegno dato tende ad essere più basso in Bulgaria, Lettonia, Ungheria, Romania, Slovacchia e Lituania.

La percentuale media di supporto al matrimonio omosessuale nell'Unione europea a partire dal 2006, quando ancora constava di 25 membri, era del 44%, in discesa rispetto alla precedente percentuale del 53%. Il cambiamento è stato causato dall'adesione di più nazioni socialmente conservatrici all'UE[95]. Nel 2015, con 28 membri, il supporto medio era salito fino al 61%[94].

Sondaggi

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     Indica che il paese ha legalizzato il matrimonio omosessuale a livello nazionale


     Indica che il paese ha legalizzato le unioni civili a livello nazionale


     Indica che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale in alcune parti del paese

Sondaggio d'opinione sul matrimonio omosessuale
Nazione Sondaggista Anno Favorevoli Contrari Non sa. Non risponde Fonti
  Armenia Pew Research Center 2015 3% 96% 1% [107][108]
  Austria Pew Research Center 2017 72% 25% 3% [109]
  Belgio Pew Research Center 2017 82% 10% 8% [109]
  Bielorussia Pew Research Center 2015 16% 81% 3% [107][108]
  Bosnia ed Erzegovina Pew Research Center 2015–2016 13,5% 84% 3,5% [107][108]
  Bulgaria Pew Research Center 2015 18% 79% 3% [107][108]
  Cipro Eurobarometer 2015 37% 56% 7% [110]
  Croazia Pew Research Center 2016 31% 64% 5% [107][108]
  Danimarca Pew Research Center 2017 86% 9% 5% [109]
  Estonia Estonian Human Rights Center 2017 39% 52% 9% [111]
  Finlandia Pew Research Center 2017 64% 26% 10% [109]
  Francia Pew Research Center 2017 73% 23% 4% [109]
  Georgia Pew Research Center 2016 3% 95% 2% [107][108]
  Germania Pew Research Center 2017 75% 23% 2% [109]
  Grecia DiaNeosis 2017 50% 47% 3% [112]
  Irlanda Pew Research Center 2017 66% 27% 7% [109]
  Islanda Gallup 2004 87% - - [113]
  Italia Pew Research Center 2017 59% 38% 3% [109]
  Lettonia Pew Research Center 2016 16% 77% 7% [107][108]
  Lituania Pew Research Center 2015-16 11,5% 84,5% 4,5% [107][108]
  Lussemburgo Eurobarometer 2015 75% 20% 5% [110]
  Malta Business Leaders Malta 2016 61% 25% 14% [114]
  Moldavia Pew Research Center 2015 5% 92% 3% [107][108]
  Norvegia Pew Research Center 2017 72% 19% 9% [109]
  Paesi Bassi Pew Research Center 2017 86% 10% 4% [109]
  Polonia CBOS 2017 30% 64% 6% [115]
  Portogallo Pew Research Center 2017 59% 28% 13% [109]
  Regno Unito Ipsos 2018 73% 21%[116] 6% [117]
  Rep. Ceca CVVM 2018 50% 45% 5% [118]
  Romania Pew Research Center 2015 25,5% 74% 0,5% [107][108]
  Russia Pew Research Center 2016 5% 90% 5% [107][108]
  Serbia Pew Research Center 2015 12,5% 83% 4,5% [107][108]
  Slovacchia FOCUS 2016 27,3% 68,7% 4% [119]
  Slovenia Ninamedia 2015 38,3% 49,5% 12,2% [120]
  Spagna Pew Research Center 2017 77% 13% 10% [109]
  Svezia Pew Research Center 2017 88% 7% 5% [109]
  Svizzera Pew Research Center 2017 75% 24% 1% [109]
  Ucraina Pew Research Center 2016 9% 85% 6% [107][108]
  Ungheria Pew Research Center 2015–2016 27% 64% 9% [107][108]
  1. ^ a b Esclusa Aruba, Curaçao e Sint Maarten.
  2. ^ a b Esclusa Anguilla, Bermuda, le isole Cayman, le isole Turks e Caicos, le Isole Vergini britanniche e Montserrat.
  3. ^ (EN) Liechtenstein legalizes same-sex marriage in near-unanimous vote, su POLITICO, 17 maggio 2024. URL consultato il 17 maggio 2024.
  4. ^ Esclusa Guernsey e gli altri territori d'oltremare (con l'eccezione di Gibilterra).
  5. ^ a b Same-sex marriages registered abroad are valid in Armenia, su panarmenian.net.
  6. ^ Inclusa l'Armenia, ma esclusa la Groenlandia.
  7. ^ CASE OF VALLIANATOS AND OTHERS v. GREECE, European Court of Human Rights
  8. ^ CASE OF OLIARI AND OTHERS v. ITALY, European Court of Human Rights
  9. ^ REPORT on the proposal for a directive of the European Parliament and of the Council on measures facilitating the exercise of rights conferred on workers in the context of freedom of movement for workers - A7-0386/2013, su europarl.europa.eu. URL consultato il 29 giugno 2015.
  10. ^ ECJ plans to rule on same-sex marriage in Romania, su euractiv.com.
  11. ^ PRESS RELEASE No 02/18 (PDF), su Court of Justice of the European Union. URL consultato l'11 gennaio 2018.
  12. ^ Kit Gillet, Same-sex marriages are backed in E.U. immigration ruling, in The New York Times, 5 giugno 2018. URL consultato il 7 giugno 2018.
  13. ^ Same-sex spouses have EU residence rights, top court rules, in BBC News, 5 giugno 2018. URL consultato il 7 giugno 2018.
  14. ^ (DE) https://www.vfgh.gv.at/medien/Ehe_fuer_gleichgeschlechtliche_Paare.de.php
  15. ^ (NL) Wet tot openstelling van het huwelijk voor personen van hetzelfde geslacht en tot wijziging van een aantal bepalingen van het Burgerlijk Wetboek
  16. ^ (DA) Lov om ændring af lov om ægteskabs indgåelse og opløsning, lov om ægteskabets retsvirkninger og retsplejeloven og om ophævelse af lov om registreret partnerskab
  17. ^ (FI) Laki avioliittolain muuttamisesta
  18. ^ (SV) Lag om ändring av äktenskapslagen
  19. ^ (FR) LOI n° 2013-404 du 17 mai 2013 ouvrant le mariage aux couples de personnes de même sexe
  20. ^ (DE) Gesetz zur Einführung des Rechts auf Eheschließung für Personen gleichen Geschlechts (PDF), su bgbl.de, Bundesgesetzblatt, 28 luglio 2017. URL consultato il 28 luglio 2017.
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