Sovrani di Piombino

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Il seguente è un elenco dei sovrani di Piombino, ovvero coloro che governarono un piccolo Stato toscano con capitale Piombino dal 1399 al 1814.

La sua creazione si deve alla vendita nel 1399 della Repubblica di Pisa ai Visconti e ai territori da essa ricavati per creare un piccolo Stato a sé stante: la Signoria di Piombino, per l'appunto. Al momento della sua creazione, lo Stato comprendeva il territorio di Piombino (con Scarlino, Buriano, Suvereto, Vignale e Populonia) e le isole d'Elba, di Pianosa e di Montecristo. Successivamente, nel 1594, Piombino venne elevato a Principato e Populonia a Marchesato. Poi, dopo l'iniziale dominio di Napoleone Bonaparte e la successiva concessione a sua sorella Elisa e al di lei marito, Felice Baciocchi, nel 1805 il Principato di Piombino venne unito all'ex-Repubblica di Lucca: nacque così il Principato di Lucca e Piombino. Infine, nel 1814, l'indipendenza di questi territori arrivò a termine in conseguenza alla caduta di Napoleone; così, Lucca venne trasformata in Ducato e Piombino venne annesso al Granducato di Toscana.[1]

Le casate regnanti di questi territori furono, in ordine di successione e salvo brevi periodi di dominio esterno: gli Appiano, i Ludovisi, i Boncompagni-Ludovisi, i Bonaparte-Baciocchi.

Signori di Piombino, 1399–1594 modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Signoria di Piombino.

  Co-regnanti in qualità di consorti (jure uxoris)   Dominio pontificio (15011503); dominio fiorentino (15481557)

Sovrano/a
(nascita–morte)
Immagine Stemma Regno
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Diritto di successione N.
Nel 1399 la Repubblica di Pisa, di cui Gherardo Appiano n'era signore, fu venduta ai Visconti di Milano per 200.000 fiorini. Gherardo riserbò per sé le isole d'Elba, di Pianosa, di Montecristo e il territorio di Piombino (con Scarlino, Buriano, Suvereto, Vignale e Populonia).
Appiano
Gherardo Appiano
(...–1405)
  1399 Paola Colonna
1 figlio e 3 figlie
Nessuno, fu il primo Signore
1405
Jacopo II Appiano
(13991441)
  1405 Donatella Fieschi dei Conti di Lavagna
nessun figlio
Figlio del precedente, Gherardo
Sotto la reggenza materna fino al 1419
1441
Alla morte senza eredi del figlio Jacopo II Appiano, Paola Colonna prese le redini del governo della Signoria, contro le disposizioni testamentarie del marito che ponevano la successione nelle mani di Emanuele Appiano, zio di Jacopo II.
Colonna
Paola Colonna
(13801445)
  1441 Gherardo Appiano
1 figlio e 3 figlie
Prese il potere contro il testamento del marito. Madre del precedente, Jacopo II
Già signora reggente dal 1405 al 1419
1445
Morti sia il fratello sia la madre, Caterina Appiano riuscì a farsi riconoscere padrona della Signoria, sempre contro i diritti dello zio Emanuele Appiano.
Appiano
Caterina Appiano
(14011451)
  1445 Rinaldo Orsini
nessun figlio
Figlia di Gherardo Appiano e Paola Colonna, e sorella di Jacopo II
19 febbraio 1451
Rinaldo Orsini
(14021450)
  1445 Caterina Appiano
nessun figlio
Signore congiunto con la moglie Caterina Appiano, signora per suo proprio diritto
1450
Emanuele Appiano
(13801457)
  1451 Colia de' Giudici
1 figlio
+ 1 figlio illegittimo
Zio della precedente, Caterina Appiano; egli era per diritto testamentario il successore del fratello Gherardo Appiano
1457
Jacopo III Appiano
(14391474)
  1457 Battistina Fregoso
5 figli e 1 figlia
+ 2 figlie illegittime
Figlio del precedente, Emanuele
22 marzo 1474
Jacopo IV Appiano
(14591511)
  22 marzo 1474 Vittoria Piccolomini Todeschini
2 figli e 3 figlie
Figlio del precedente, Jacopo III
1501
(fuga)
Avvertito dell'arrivo delle truppe di Cesare Borgia, il signore Jacopo IV fuggì dalla Signoria, che cadde sotto l'assedio del figlio del Papa.
Borgia
Cesare Borgia
il Valentino
(14751507)
 
 
1501 Charlotte d'Albret
1 figlia
+ altri 11 figli illegittimi
Nessuno: assedio di Piombino
1503
(fuga)
Nel 1503 morì papa Alessandro VI Borgia e con lui anche l'impero del figlio Cesare crollò. I piombinesi si ribellarono, Cesare fuggì e Jacopo IV venne restaurato.
Appiano
Jacopo IV Appiano
(14591511)
  1503
(restaurazione)
Vittoria Piccolomini Todeschini
2 figli e 3 figlie
Già signore dal 1474 al 1501
1511
Jacopo V Appiano
(14801545)
    1511 (1) Maria d'Aragona dei Duchi di Villahermosa
nessun figlio
(2) Emilia Ridolfi
nessun figlio
(3) Clarice Ridolfi
nessun figlio
(4) Elena Salviati
2 figli
+ 1 figlio illegittimo
Figlio del precedente, Jacopo IV
1545
Jacopo VI Appiano
(15291585)
  1545 Virginia Fieschi di Genova
1 figlio e 5 figlie
+ altri 3 figli illegittimi
Figlio del precedente, Jacopo IV
1548
(fuga)
Nel 1548 il signore Jacopo VI fuggì da Piombino, che era stata occupata dal duca Cosimo I de' Medici su concessione dell'imperatore Carlo V d'Asburgo: infatti, l'Imperatore non era soddisfatto delle scorrerie che i Turchi Ottomani attuavano sulle coste della Signoria, mal difese dagli Appiano, e, sollecitato dal Medici, desideroso di ampliare i propri domini, gliel'affidò proprio mentre stava allestendo una potente flotta.
Medici
Cosimo I de' Medici
(15191574)
    1548 (1) Eleonora di Toledo
7 figli e 4 figlie
(2) Camilla Martelli
1 figlia
+ altre 2 figlie e 1 figlio illegittimi
Occupazione di Piombino su ordine dell'Imperatore e successiva investitura imperiale
20 maggio 1557
(rinuncia)
Quasi subito dopo l'occupazione fiorentina di Piombino, vari eventi si accumularono: infatti, gli scontenti Appiano premevano per la restituzione dello Stato perduto, mentre, dall'altro lato, Cosimo I vedeva ritirarsi inaspettatamente l'investitura imperiale, per alcuni dissapori interni; ma, ad aggiungersi a tutto questo fu lo scoppio della Guerra di Siena, che vide occupati sia Firenze sia l'Impero stesso. La situazione confusionaria si risolse nel 1557 con la restituzione dello Stato agli Appiano, ad eccezione di Portoferraio sull'Isola d'Elba, che venne invece lasciato nelle mani di Cosimo I.
Appiano
Jacopo VI Appiano
(15291585)
  20 maggio 1557
(restaurazione)
Virginia Fieschi di Genova
1 figlio e 5 figlie
+ altri 3 figli illegittimi
Già signore dal 1545 al 1548
15 maggio 1585
Alessandro Appiano
(15581590)
  15 maggio 1585 Isabella de Mendoza
2 figli e 1 figlia
+ 1 figlia illegittima
Figlio illegittimo (poi legittimato) del precedente, Jacopo VI
29 settembre 1590
(assassinio)
Jacopo VII Appiano
(15811603)
  1590 Spinola Bianco
nessun figlio
Figlio del precedente, Alessandro
1594
(divenne Principe)

Principi di Piombino, 1594–1801 modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Principato di Piombino.

  Co-regnanti in qualità di consorti (jure uxoris)   Dominio imperiale (16031611); dominio spagnolo (16281634)

Sovrano/a
(nascita–morte)
Immagine Stemma Regno
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Diritto di successione N.
Nel 1594 l'imperatore Rodolfo II d'Asburgo elevò la Signoria di Piombino a Principato e il feudo di Populonia a Marchesato.
Appiano
Jacopo VII Appiano
(15811603)
  1594 Spinola Bianco
nessun figlio
Già signore dal 1590
5 gennaio 1603
Con la morte senza eredi nel 1603 di Jacopo VII Appiano vi fu una situazione di stallo per la successione. Da un lato vi erano le pretese da parte di Carlo Appiano del ramo cadetto discendente da Belisario Appiano (figlio di Jacopo III e fratello di Jacopo IV) e dall'altro le rivendicazioni di Isabella Appiano, sorella di Jacopo VII. Vi fu anche la questione tra Spagna e Impero su chi avesse diritti su Piombino. In questa situazione intervenne l'imperatore Rodolfo II d'Asburgo, che occupò il Principato.
Asburgo
Rodolfo II d'Asburgo
(15521612)
    1603 Non si sposò mai, ma ebbe vari figli illegittimi Imperatore del Sacro Romano Impero
1611
(rinuncia)
Nel 1611, dopo una rivolta, Isabella Appiano riuscì ad ottenere l'investitura del Principato da parte della corte di Spagna.
Appiano
Isabella Appiano
(15771661)
  1611 (1) Giorgio de Mendoza, conte di Binasco
2 figlie
(2) Paolo Giordano II Orsini, duca di Bracciano
nessun figlio
Investitura reale. Sorella di Jacopo VII Appiano
1628
(investitura revocata)
Giorgio de Mendoza
(...–1618)
1611 Isabella Appiano
2 figlie
jure uxoris
1618
Paolo Giordano II Orsini
(15911656)
    1622 Isabella Appiano
nessun figlio
+ 1 figlio illegittimo
jure uxoris
1628
L'investitura di Isabella venne revocata e lei spodestata da Filippo IV d'Asburgo, re di Spagna, che prese possesso legale dello Stato.
Asburgo
Filippo IV d'Asburgo
(16051665)
    1628 (1) Elisabetta di Borbone-Francia
2 figli e 6 figlie
(2) Maria Anna d'Asburgo
3 figli e 2 figlie
+ 1 figlio illegittimo
Re di Spagna
1634
(rinuncia)
Niccolò I Ludovisi, marito di Polissena de Mendoza, figlia di Isabella Appiano, poté rivendicare ed ottenere (anche a seguito del pagamento di un milione di fiorini) la cessione del Principato di Piombino per sé e i suoi discendenti.
Ludovisi
Niccolò I Ludovisi
(16101664)
 
 
1634 (1) Isabella Gesualdo
nessun figlio
(2) Polissena de Mendoza
nessun figlio
(3) Costanza Pamphilj
1 figlio e 4 figlie
ex uxor
25 dicembre 1664
Giovan Battista I Ludovisi
(16471699)
 
 
1º settembre 1665 (1) Maria de Moncada
nessun figlio
(2) Anna Maria Arduino
1 figlio
Figlio del precedente, Niccolò I
24 agosto 1699
Niccolò II Ludovisi
(16991700)
 
27 ottobre 1699 - Figlio del precedente, Giovan Battista I
Regnò sotto la reggenza della madre, Anna Maria Arduino
17 gennaio 1700
Olimpia Ludovisi
(16461700)
 
9 marzo 1700 - Zia del precedente, Niccolò II, e figlia di Niccolò I
Monaca di clausura, governò dal monastero
27 novembre 1700
Ippolita Ludovisi
(16631733)
 
 
27 gennaio 1701 Gregorio II Boncompagni
6 figlie e 1 figlio
Sorella della precedente, Olimpia, e figlia di Niccolò I
29 dicembre 1733
Gregorio II Boncompagni
(16421707)
    27 gennaio 1701 (1) Giustina Gallio
1 figlio
(2) Ippolita Ludovisi
6 figlie e 1 figlio
jure uxoris
1º gennaio 1707
Dopo l'estinzione diretta in linea maschile e successivamente, con la morte di Ippolita, anche femminile, l'eredità del titolo e dei beni dei Ludovisi venne continuata da Maria Eleonora Boncompagni Ludovisi, figlia di Ippolita, che sposò lo zio paterno Antonio I Boncompagni.
Boncompagni-Ludovisi
Maria Eleonora Boncompagni Ludovisi
(16861745)
 
29 dicembre 1733 Antonio I Boncompagni
3 figli e 2 figlie
Figlia della principessa regnante Ippolita Ludovisi e di Gregorio II Boncompagni
5 gennaio 1745
Gaetano I Boncompagni Ludovisi
(17061777)
 
 
5 gennaio 1745 Laura Chigi
4 figli e 5 figlie
Figlio della precedente, Maria Eleonora
24 maggio 1777
Antonio II Boncompagni Ludovisi
(17351805)
 
 
24 maggio 1777 (1) Donna Giacinta Orsini dei Duchi di Gravina
nessun figlio
(2) Donna Vittoria Sforza Cesarini
2 figli e 1 figlia
Figlio del precedente, Gaetano I
1803
In ottemperanza del trattato di Firenze (1801), le truppe napoleoniche annetterono Piombino alla Francia, licenziando il principe Antonio II (che già nel 1796 aveva perso il Ducato di Sora). Successivamente, per volere di Napoleone, nel 1805 venne creato il Principato di Lucca e Piombino ed assegnato alla sorella Elisa Bonaparte e al di lei marito, Felice Baciocchi.

Principi di Lucca e Piombino, 1805–1814 modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Principato di Lucca e Piombino.
Sovrano/a
(nascita–morte)
Immagine Stemma Regno
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Diritto di successione N.
Il 18 marzo 1805 i territori dell'ex-Principato di Piombino, già annessi alla Francia, vennero consegnati da Napoleone Bonaparte a sua sorella Elisa e al di lei marito, Felice Baciocchi. Poco dopo, insieme al restaurato Principato di Piombino, vi furono annessi anche i territori dell'ex-Repubblica di Lucca. Per questo, Elisa e Felice regnarono con il titolo di "Principessa e Principe di Lucca e Piombino".
Bonaparte-Baciocchi
Elisa Bonaparte
(17771820)
    18 marzo 1805 Felice Baciocchi
3 figli e 1 figlia
Nominata dal fratello
Principessa co-regnante con il marito Felice
18 marzo 1814
(deposizione)
Felice Baciocchi
(17621841)
    18 marzo 1805 Elisa Bonaparte
3 figli e 1 figlia
Nominato dal cognato
Principe co-regnante con la moglie Elisa
18 marzo 1814
(deposizione)
Con la caduta di Napoleone Bonaparte anche il potere di Elisa e Felice crollò. I due coniugi si ritirarono a Trieste, mentre i territori dell'ormai decaduto Principato di Lucca e Piombino, secondo le decisioni del Congresso di Vienna, vennero suddivisi in questo modo: Piombino divenne indipendente (ad eccezione dell'Isola d'Elba, concessa all'esiliato Napoleone), mentre Lucca venne trasformata in Ducato e concessa a Maria Luisa di Borbone-Spagna.

Principi di Piombino, 1814–1815 modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Principato di Piombino.
Sovrano/a
(nascita–morte)
Immagine Stemma Regno
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Diritto di successione N.
Boncompagni Ludovisi
Luigi I Boncompagni Ludovisi
(17671841)
 
18 marzo 1814 Maddalena Odescalchi
3 figli e 4 figlie
Figlio di Antonio II
9 giugno 1815
Secondo le decisioni del Congresso di Vienna, il Principato di Piombino (con l'Isola d'Elba) venne annesso al Granducato di Toscana.

Note modifica

  1. ^ Mauro Carrara, Signori e principi di Piombino, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 1996, pp. 7-61.

Bibliografia modifica

  • Mauro Carrara, Signori e principi di Piombino, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 1996.
  • Goffredo Ademollo Valle, Rosso Fiorentino a Piombino. Il ritratto di Jacopo V Appiani, Pontedera, TraccEdizioni, 1994.
  • Licurgo Cappelletti, Storia della città e stato di Piombino: dalle origini fino all'anno 1814, Livorno, Giusti, 1897.
  • Nedo Tavera, "Elisa Bonaparte Baciocchi Principessa di Piombino", Firenze, 1982.
  • Nedo Tavera - Brunello Creatini, "Piombino Napoleonica (1805-1814) Il Principato dei Baciocchi", Firenze, 1996

Voci correlate modifica