Luciano Bartoli

attore italiano (1946-2019)

Luciano Bartoli (Roma, 17 ottobre 1946Roma, 1º febbraio 2019[1]) è stato un attore italiano.

Bartoli in Edipo re (1967)

Biografia modifica

Il suo esordio cinematografico, ancora giovanissimo, avviene nel 1967 come interprete del padre di Edipo nell'Edipo Re di Pier Paolo Pasolini, accanto a Silvana Mangano e Alida Valli.

«In occasione della pellicola che l'ha fatto esordire (Edipo Re di Pasolini), si era presentato in una divisa da ufficiale degli Anni Trenta. Eravamo tutti nel suo sguardo quando algido offriva un'occhiata priva di emozioni verso il suo primogenito, forse già avvertendo quella rivalità maschile che gli avrebbe fatto perdere per sempre il cuore della bellissima Silvana Mangano. Non parlò, ma i sottotitoli esprimevano i suoi pensieri: «Tu sei qui per prendere il mio posto nel mondo, ricacciarmi nel nulla e rubarmi tutto quello che ho. La prima cosa che mi ruberai sarà lei, la donna che io amo. Anzi già mi rubi il suo amore». La pellicola fu uno dei capolavori del grande maestro e Bartoli fu un genio nel solo mostrare alla cinepresa quello sguardo semplice, ma sadico e di studiata raffinatezza. Uno sguardo acuto sulla profonda natura dell'uomo che ha poi attraversato il cinema intero[2]

Nei primi anni settanta recita in diversi film diretti da Sergio Martino e partecipa ad alcuni b-movies italiani.

Successivamente interpreta alcune pellicole accanto a grandi attori quali Jean Gabin in La gang dell'anno santo, Rod Steiger in Il leone del deserto e Marcello Mastroianni nell'Enrico IV di Marco Bellocchio.

A partire dalla fine degli anni ottanta alterna il cinema alla televisione, interpretando film (tra cui Donna d'ombra, del 1990) e mini-serie TV. Nel 2002 fa parte della produzione internazionale Heaven di Tom Tykwer, accanto a Remo Girone, Stefania Rocca, Mattia Sbragia, Gianfranco Barra, Giovanni Ribisi e Cate Blanchett.

Vita privata modifica

Nel 2002 viene coinvolto in un incidente stradale a seguito del quale riporta trauma cranico e frattura. Questo evento gli impedisce di partecipare a due produzioni, motivo per cui decide di intentare una causa che durerà 12 anni e che lo porterà a dover pagare le spese processuali. Nel frattempo inizia a soffrire di insufficienza renale e sarà costretto alla dialisi. Il pignoramento della pensione e i problemi di salute lo inducono in uno stato di bisogno che durerà fino al termine della sua vita[3].

Filmografia parziale modifica

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Enrico Lancia, Roberto Poppi (a cura di), Dizionario del Cinema Italiano - vol.1 A-L, Roma, Gremese, 2003

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Collegamenti esterni modifica

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