Sperlonga

comune italiano

Sperlonga (Špëlònghë, IPA: [ʃp(ə)ˈlɔŋɡə] in dialetto locale) è un comune italiano di 3 043 abitanti[1] della provincia di Latina nel Lazio meridionale. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.

Sperlonga
comune
Sperlonga – Stemma
Sperlonga – Bandiera
Sperlonga – Veduta
Sperlonga – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Latina
Amministrazione
SindacoArmando Cusani (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate41°16′N 13°26′E / 41.266667°N 13.433333°E41.266667; 13.433333 (Sperlonga)
Altitudine55 m s.l.m.
Superficie19,49 km²
Abitanti3 043[1] (30-11-2023)
Densità156,13 ab./km²
FrazioniFontana della Camera
Comuni confinantiFondi, Itri
Altre informazioni
Cod. postale04029
Prefisso0771
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT059030
Cod. catastaleI892
TargaLT
Cl. sismicazona 3B (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 175 GG[3]
Nome abitantisperlongani
Patronosan Leone Magno e san Rocco
Giorno festivo10 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sperlonga
Sperlonga
Sperlonga – Mappa
Sperlonga – Mappa
Posizione del comune di Sperlonga nella provincia di Latina
Sito istituzionale
Museo Archeologico di Sperlonga "Gruppo di Polifemo" rinvenuto all'interno della Grotta di Tiberio
Grotta di Tiberio, sulla cima Ganimede rapito dall'aquila

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Sperlonga sorge su uno sperone di roccia, la parte finale dei monti Aurunci, che si protende nel mar Tirreno e nel golfo di Gaeta confluendo nel monte di San Magno.

Il territorio circostante è perlopiù pianeggiante. La spiaggia di fine e dorata sabbia bianca si alterna a vari speroni di roccia che si gettano in mare, formando calette meravigliose, spesso raggiungibili solo in barca. Queste formazioni rocciose sono presenti a sud della cittadina, in direzione del promontorio di Gaeta.

Clima modifica

Classificazione climatica: zona C, 1175 GR/G

Storia modifica

Nel territorio si trovano tracce di attività umana a partire dal paleolitico superiore.

Secondo una tradizione mitica, presso Sperlonga sorgeva la città di Amyclae (in greco Αμύκλαι), fondata dagli Spartani.

In età romana sorsero nel territorio, inquadrato nella giurisdizione del municipio di Fundi, numerose ville, la più celebre delle quali è quella cosiddetta dell'imperatore Tiberio, comprendente una grotta naturale modificata e decorata con sculture del ciclo di Ulisse. Le ville fungevano anche da centri di produzione per l'industria della pesca (vasche per l'allevamento).

Nel VI secolo i ruderi della villa imperiale furono adoperati come rifugio, ma il paese si sviluppò sul vicino promontorio di San Magno (65 m s.l.m.), uno sperone dei monti Aurunci, a difesa dalle incursioni via mare dei saraceni. Il nome deriva probabilmente dalla grande grotta (spelunca) inglobata nella villa di Tiberio.

 
Angolo del centro storico

Il castrum Speloncae viene menzionato in un documento del X secolo: comprendeva una piccola chiesa dedicata a san Pietro, patrono dei pescatori. Il paese si sviluppò intorno al castello progressivamente, per cerchi concentrici. Nell'XI secolo l'abitato fu cinto da mura, di cui restano due porte: la "Portella" o "Porta Carrese" e la "Porta Marina"; entrambe portano lo stemma della famiglia Caetani.

 
La spiaggia

Sperlonga restò un piccolo paese di pescatori, continuamente minacciato dalle incursioni dei pirati, i quali, come ricordano vari murales, arrivarono a rapire gli abitanti per ridurli in schiavitù. Malgrado la costruzione di una serie di torri di avvistamento con la funzione di difesa costiera, la cittadina venne assalita e saccheggiata una prima volta nel 1534 dall'ammiraglio ottomano Khair Ad-Dìn, detto il Barbarossa; nel 1623 una flotta di corsari barbareschi vi fece un'altra incursione, di cui resta memoria nel poema Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623 del chirurgo e poeta Curzio Mattei di Lenola.

Ricostruita fra i secoli XVII e il XIX, assunse la forma attuale, detta "a testuggine", e vi vennero erette chiese e palazzi signorili.

Appartenente da secoli al Regno di Napoli e poi al Regno delle Due Sicilie, Sperlonga era compresa nell'antica provincia di Terra di Lavoro, in particolare nel distretto di Gaeta. Anche dopo la sconfitta militare di Francesco II di Borbone ad opera di Garibaldi e la successiva annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna (diventato nel 1861 Regno d'Italia), Sperlonga continuò a far parte della sopraddetta provincia. Nel 1927, volendo il regime fascista ridimensionare la provincia di Terra di Lavoro, il territorio del comune di Sperlonga fu annesso al Lazio (provincia di Frosinone, poi alla Provincia di Roma) togliendolo alla Campania, dove in quello stesso periodo veniva fondata la provincia di Caserta. Dal 1934 la cittadina fu incorporata nella neocostituita provincia di Latina (all'epoca Littoria).

Lo sviluppo di Sperlonga, basato soprattutto sul turismo, iniziò dopo l'apertura della via Flacca, una strada litoranea che unisce Terracina a Gaeta, passando per il litorale di Fondi, inaugurata il 9 febbraio 1958. Da allora, infranto il secolare isolamento, il paese uscì gradualmente dall'estrema povertà che lo caratterizzava.

Forte impulso gli fu dato anche dalla scoperta delle sculture della villa di Tiberio (1957).

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

Architetture militari modifica

Torri di avvistamento
 
Torre Truglia

La Torre centrale, detta localmente Torre Maggiore, apparteneva al sistema di torri di avvistamento impiantato nel XVI secolo: ne sopravvive solo una porzione nell'attuale centro del paese.

La Torre Truglia, edificata nel 1532 sulla punta del promontorio su cui sorge il paese. Venne distrutta durante un'incursione del Barbarossa e ricostruita nel 1611 e di nuovo distrutta nel 1623.

Al sistema difensivo appartenevano anche la "Torre del Nibbio", inclusa in un castello baronale prospiciente la piazzetta centrale del paese, e la "Torre di Capovento", a 3 km a sud del paese, anch'essa costruita nel 1532 e utilizzata come dogana dal 1820.

Siti archeologici modifica

 
Veduta della Villa di Tiberio
 
La grotta di Tiberio

Aree naturali modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti modifica

Bunnì, bunnè, tènte ènne chèmpe sta préta tent'ènne puozze campè tu "Quent' enn te'? Te' n'enn. N'enn te'? Tent'te'"

Il dialetto di Sperlonga è, andando da nord a sud, l'ultimo dialetto classificato come mediano nella costa laziale[5]. Il dialetto presenta tuttavia fortissime influenze meridionali. Sperlonga entrò infatti a far parte del Lazio nel 1927. Fino a quella data, a partire dall'Unità d'Italia era compresa nella provincia di Terra di Lavoro, prima nel Regno di Napoli. Dal punto di vista linguistico sono tuttora rimaste marcate caratteristiche fonetiche che ricordano questa secolare appartenenza amministrativa al Regno di Napoli. La parlata sperlongana, come le altre della zona costiera o dei suoi pressi, è però abbastanza diversa da altri dialetti della zona più interna.

Il dialetto è caratterizzato dalla metafonesi napoletana tipica di gran parte di quest'area, cioè dal conguaglio in ə di tutte le vocali finali. A Sperlonga, però, vi sono alterazioni anche delle vocali interne, che fanno somigliare la sua parlata, nel complesso, ai dialetti pugliesi e anche a quelli molisani. Ciò è forse dovuto all'importazione di pescatori dalla Puglia o anche alla presenza dei principi di San Severo (i Di Sangro) che hanno amministrato il comune. Il fenomeno in questione si verifica anche in vari dialetti dei comuni vicini.

Alcuni esempi lessicali confermano l'impressione suddetta: ad esempio, tu chèmpe ("tu campi"), ruffiène (ruffiano/i), mulignèna (melanzana), acché (qui), allè (là), dumméne (domani) ecc. Molti altri elementi, anche verbali, riconducono ai dialetti campani in generale, come, ad esempio, i possessivi suje (suo), soja (sua), o anche nuje (noi), je agge state (io sono stato), ncoppa (su).

Non mancano però elementi tipici dell'area linguisticamente "mediana" del Lazio, come l'articolo gliù (il), doppo (dopo), la tripartizione accussì-assussì-allussì (in questo modo, in codesto modo, in quel modo) tipica di tutto il Lazio meridionale e dell'Abruzzo. Vi sono fenomeni particolari, come il cambio di genere tra singolare e plurale: ad esempio, la parola gl'achiuovo (il chiodo), che al plurale diviene l'achiorve. A differenza dei dialetti campani veri e propri, non è presente la trasformazione di p in ch, infatti abbiamo ad es. piègne per dire "piangere" (nel napoletano è chiàgnere), o anche più che rimane come in italiano. È presente in alcuni casi la modifica di f in sc, anche questa tipica delle parlate campane (es. sciuscià = soffiare).

Tradizioni e folclore modifica

La festa patronale si svolge nei giorni che precedono e seguono la prima domenica di settembre, in onore di san Leone e san Rocco, nella chiesa della Madonna Assunta. Le due importanti processioni percorrono quasi tutto il territorio di Sperlonga, sia la città alta che quella marina in quanto la parrocchia dell'Assunta è l'unica in tutto il comune. Caratteristica la processione di san Rocco che giunge di sera fino al mare, dove vengono sparati fuochi d'artificio: poi la statua ritorna nel centro storico passando per la cappella a lui dedicata e per i tipici vicoli e scale di Sperlonga. Allietano le serate i concerti e i diversi spettacoli pirotecnici.

Cultura modifica

Istruzione modifica

La città ha l'istituto comprensivo Michelangelo Buonarroti, che incorpora una scuola per l'infanzia (materna), scuola primaria (elementare) e scuola secondaria (media). Per le superiori ci si deve necessariamente rivolgere ai paesi vicini.

Musei modifica

Economia modifica

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[6]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Sperlonga 314 0,8% 0,07% 844 0,69% 0,05% 318 823 308 820
Latina 39.304 8,43% 122.198 7,75% 39.446 120.897 39.915 123.310
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 314 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,8% del totale provinciale (39.304 imprese attive), hanno occupato 844 addetti, lo 0,69% del dato provinciale (122.198 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2,69).

Agricoltura modifica

Anche se l'agricoltura non è mai riuscita a far decollare l'economia del paese, si coltivano intensivamente pomodori San Marzano in serra ed altri ortaggi, tra cui il sedano bianco.

Pesca modifica

Nel porto turistico è attiva una flottiglia di barche da pesca di piccolo cabotaggio.

Turismo modifica

L'apertura nel 1958 della via litoranea Flacca, opera di ardita innovazione tecnologica realizzata dal prof. G. Maresca, progettata su incarico della Cassa del Mezzogiorno, che corre da Terracina a Gaeta, ha aumentato notevolmente il flusso turistico di Sperlonga. Ma già il ritrovamento nel 1957 ad opera del prof. Giulio Iacopi di reperti archeologici e la campagna di scavi della Grotta di Tiberio, nota fin dal 1908, furono da stimolo per un'affluenza sempre più copiosa sia di studiosi che di turisti. I molti alberghi e le altre strutture (complessivamente 39) offrono una grande ricettività che, unita alla ristrutturazione delle case del centro storico da parte di turisti che nel tempo ne sono diventati proprietari, fa aumentare notevolmente la popolazione di Sperlonga nel periodo estivo.

La Darsena, progettata dall'ing. Francesco Piergianni e realizzata nel 1972 a cura dell'impresa Mario Leone di Fondi, stimolò il turismo nautico. Nel 2013 sono stati ultimati i lavori di ampliamento e riqualificazione del porto turistico, che dispone ora di 185 posti barca dotati di servizi.

Oltre al turismo estivo legato al mare, Sperlonga è nota agli arrampicatori per la presenza di importanti falesie.

Infrastrutture e trasporti modifica

Ferrovie modifica

È raggiungibile tramite la linea ferroviaria Roma-Napoli con fermata presso la stazione di Fondi-Sperlonga, la più vicina alla cittadina costiera e situata a Fondi, con la quale è collegata da un servizio di bus di linea.

Strade modifica

È lambita per tutta la sua estensione dalla SR213 Flacca.

Amministrazione modifica

Fino al 1927, Sperlonga faceva parte della provincia di Terra di Lavoro. In quell'anno ebbe luogo il riordinamento delle circoscrizioni provinciali a opera del governo fascista, che soppresse tale provincia. Sperlonga passò, dunque, alla provincia di Roma nel Lazio; nel 1934 passa dalla provincia di Roma alla nuova provincia di Littoria.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
22 giugno 1988 17 giugno 1991 Giuseppe La Rocca Partito Comunista Italiano Sindaco
17 giugno 1991 29 novembre 1991 Giulio Tuccinardi Lista civica Sindaco
29 novembre 1991 2 luglio 1992 Antonio Reppucci Comm. pref.
2 luglio 1992 26 aprile 1997 Paolo Cerilli Lista civica Sindaco
26 aprile 1997 13 maggio 2001 Armando Cusani Forza Italia Sindaco
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Armando Cusani Forza Italia Sindaco
28 maggio 2006 15 maggio 2011 Rocco Scalingi Forza Italia Sindaco
15 maggio 2011 6 luglio 2015 Rocco Scalingi Il Popolo della Libertà Sindaco [7]
6 luglio 2015 6 giugno 2016 Francescantonio Faiola Forza Italia Visindaco f.f.
6 giugno 2016 4 ottobre 2021 Armando Cusani Forza Italia Sindaco
4 ottobre 2021 in carica Armando Cusani Energie per l'Italia Sindaco

Altre informazioni amministrative modifica

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Dialetto e poesia nei 33 comuni della Provincia di Latina, su Poeti del Parco, 6 novembre 2018. URL consultato il 10 settembre 2021.
  6. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 7 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  7. ^ Deceduto.

Bibliografia modifica

  • Giulio Scalfati, Splonga Sperlonga, Marina di Minturno 1997. (ISBN 88-86261-43-8)
  • Vincenzo Guglietta, Sperlonga – storia e leggenda, a cura della Pro-Loco di Sperlonga, Sperlonga 1999.
  • Giovanni Pesiri (a cura di), Curzio Mattei, Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623, edizione, in Tra teologia e storia: la preghiera di intercessione; il Santuario del Colle e l’incursione corsara del 1623 su Sperlonga nel poema del chirurgo Curzio Mattei di Lenola, Lenola 2020 (Quaderni de La Madonna del Colle. Bollettino del Santuario, 10), pp. 11-58.

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