Agostino Gerli modifica

Agostino Gerli (Milano, 1744Milano, 3 giugno 1821) è stato un architetto italiano.

Biografia modifica

Nato a Milano nel 1744 da Paolo Gerli e Anna Tagliabue, si formò a partire dal 1759 nella città di Bologna, presso la scuola di Ercole Lelli, celebre anatomista, scultore e pittore, al tempo direttore dell'Accademia Clementina. Vi restò fino al 1764, anno del trasferimento a Parigi, dove sarebbe rimasto fino al 1769 eseguendo diverse opere di decorazione, alcune delle quali destinate ai cantieri delle residenze reali. Il Gerli lavorava infatti come allievo e aiutante dello scultore ebanista Honoré Guibert, il quale a sua volta era impegnato presso Ange-Jacques Gabriel, noto per essere l'architetto che aveva progettato il Petit Trianon, nei giardini della Reggia di Versailles. Successivamente considerata l'opera anticipatrice del gusto neoclassico, il Gerli vi si trovò a partecipare attivamente ai cantieri fra il 1766 e il 1768.[1] Di ritorno verso l'Italia nel 1769, decise di fermarsi per un certo tempo a Digione, ospite del marchese Jean-Philippe Fyot de La Marche, per cui avrebbe eseguito alcuni lavori al Castello di Montmusard.[2]

A Milano, promosse e portò avanti la nuova sensibilità neoclassica, ricevendo fra il 1776 e il 1780 diversi incarichi per conto di vari nobili milanesi: in questi anni lavorò con architetti come il Piermarini e il Cantoni e con pittori come Giocondo Albertolli, Giuseppe Levati, Martin Knoller e Andrea Appiani. Ad oggi tuttavia la gran parte della sua produzione risulta perduta.[3] È invece del 1775 un suo progetto per il completamento della Basilica di San Giuseppe, a Seregno, per la quale fu tuttavia scelto il progetto realizzato da Giulio Galliori.[4][5] Risale sempre a quegli anni inoltre la realizzazione di una particolare pavimentazione interna che, pur impiegando alcuni smalti speciali al posto del marmo, poteva essere ugualmente essere utilizzata per formare qualsiasi forma decorativa; tale tecnica innovativa venne per la prima volta applicata - proprio a partire da un suo disegno - nella residenza milanese del marchese Moriggi.[6]

Note modifica

  1. ^ Agostino Gerli (1785), p. 38
  2. ^ Baccheschi (1990), p. 90
  3. ^ Baccheschi (1990), pp. 91-92
  4. ^ Agostino Gerli (1785), p. 77
  5. ^ S.A. (1992), p. 3336
  6. ^ Agostino Gerli (1785), pp. 43 e seguenti

Bibliografia modifica

  • Agostino Gerli, Opuscoli, Parma, 1785. ISBN non esistente
  • Edi Baccheschi, Un decoratore italiano "compagnon sculpteur" di H. Guibert: disegni di Agostino Gerli, in Antologia di belle arti IX, 1990. ISBN non esistente
  • S.A., Dizionario della Chiesa ambrosiana, V, Milano, 1992. ISBN non esistente

Collegamenti esterni modifica

Agostino Gerli, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 26 settembre 2012.

Donato I Silva modifica

 
Donato I Silva
Conte di Biandrate
SuccessoreGerardo Antonio Silva
Nome completoDonato Silva
NascitaLezzeno, 1607
Morte1675
DinastiaSilva
FigliGerardo Antonio Silva

Donato Silva (Lezzeno, 16071675) è stato un nobile italiano.

Originario di Lezzeno, sul lago di Como e di modesti natali, Donato Silva si trasferì ben presto a Milano, dove cominciò la propria ascesa economica e sociale, agevolata da una serie di alleanze matrimoniali strategiche. Riuscì in seguito ad ottenere il titolo di Conte di Biandrate. Intorno alla metà del Settecento acquisto diverse terre a Cinisello, Dugnano e Paderno, avviando in seguito la costruzione di tre resienze, a Rovescala (1656), Cinisello (Villa Silva, 1660) e Biandrate (1667).

Bibliografia modifica

  • Gabriella Guerci, Villa Ghirlanda Silva, Comune di Cinisello Balsamo, 1997. ISBN non esistente - pp. 11-12

Depositi ATM Milano modifica

Depositi metropolitanti modifica

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Deposito ATM Precotto
Apertura: 1964
Indirizzo: via Anassagora 11, Q.re Precotto, Milano
A servizio della Linea M1
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Deposito ATM Gallaratese
Apertura: 1986
Indirizzo: via f.lli Rizzardi, Q.re Gallaratese, Milano
A servizio della Linea M1
 
Deposito ATM Famagosta
Apertura: 2001
Indirizzo: via San Paolino 7, Milano
A servizio della Linea M2
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Deposito ATM Gorgonzola
Apertura: 1972
Indirizzo: via Trieste 65, Gorgonzola
A servizio della Linea M2
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Deposito ATM Cologno Nord
Apertura: 1981
Indirizzo: località Bettolino, Cologno Monzese
A servizio della Linea M2
File:Milano, Deposito san donato VL01.JPG
Deposito ATM Rogoredo
Apertura: 1991
Indirizzo: via Giuseppe Impastato, Milano
A servizio della Linea M3

Depositi tramviari urbani modifica

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Deposito ATM Messina
Apertura: 1912
Indirizzo: via Messina 41, Milano
A servizio della Rete tramviaria di Milano
 
Deposito ATM Leoncavallo
Apertura: 1928
Indirizzo: via Leoncavallo 32, Q.re Casoretto, Milano
A servizio della Rete tramviaria di Milano
 
Officine Generali ATM Teodosio
Apertura: 1928 (?)
Indirizzo: via Teodosio 89, Q.re Casoretto, Milano
A servizio della Rete tramviaria di Milano
 
Deposito ATM Baggio
Apertura: 1929
Indirizzo: via Forze Armate 80, Milano
A servizio della Rete tramviaria di Milano
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Deposito ATM Ticinese
Apertura: 1880
Indirizzo: via Custodi 7, Milano
A servizio della Rete tramviaria di Milano
 
Deposito ATM Precotto
Apertura: 2007
Indirizzo: via Anassagora 11, Q.re Precotto, Milano
A servizio della Rete tramviaria di Milano

Depositi tramviari interurbani modifica

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[[Immagine:|250px]]
Deposito ATM Varedo
Apertura: 1915
Indirizzo: corso Milano 4, Varedo
A servizio della Tramvia Milano-Limbiate

Depositi filoviari modifica

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Deposito ATM Molise
Apertura: 1943
Indirizzo: viale Molise 60, Milano
A servizio della Rete filoviaria di Milano
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Deposito ATM Novara
Apertura: 1959
Indirizzo: via Novara 41, Milano
A servizio della Rete filoviaria di Milano

Depositi automobilistici urbani modifica

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Deposito ATM Molise
Apertura: 1939
Indirizzo: viale Molise 60, Milano
A servizio della
[[Immagine:|centre|250px]]
Deposito ATM Novara
Apertura: 1959
Indirizzo: via Novara 41, Milano
A servizio della
[[Immagine:|250px]]
Deposito ATM Palmanova
Apertura: 1960
Indirizzo: via Esterle 10, Milano
A servizio della
[[Immagine:|250px]]
Deposito ATM Sarca
Apertura: 1968
Indirizzo: viale Sarca 10, Milano
A servizio della
 
Deposito ATM San Donato
Apertura: 2011
Indirizzo: via Giuseppe Impastato, Milano
A servizio della

Depositi automobilistici interurbani modifica

Immagine Dettagli
[[Immagine:|250px]]
Deposito ATM Trezzo
Apertura:
Indirizzo:
A servizio della

Sestiere di Porta Comasina modifica

 
Stemma del sestiere di porta Comasina

Il sestiere aveva un proprio stemma la cui blasonatura era: scaccato di rosso e di bianco, il numero di tiri (sette o sei) poteva variare a seconda delle raffigurazioni.

Palazzi modifica

  Fatto Palazzo Silva di Biandrate, XVII secolo - via del Lauro 9
  Fatto Palazzo Aliverti, XVI secolo - via Broletto 20
  Fatto Palazzo Carmagnola, XV secolo - via Rovello 2

  Fatto Palazzo Amman (Palazzo Porcari Cozzi Amman), XVII secolo (rifatto XVIII secolo) - via Arrigo Boito 8

  Fatto Casa Porro-Lambertenghi, XIX secolo - via Monte di Pietà 15

  Fatto Casa Beccaria (Palazzo Beccaria), XVIII secolo (rifatto XIX secolo) - via Brera 6

Sestiere di Porta Nuova modifica

 
Stemma del sestiere di Porta Nuova

Porta Nuova identificava uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città. Lo stemma stemma del sestiere aveva la seguente blasonatura: "inquartato di argento e di nero[1]". In precedenza era un inquartato di argento e di rosso, prima ancora un leone d'argento su scudo nero.

Palazzi modifica

  Fatto Palazzo Cusani, XVII secolo (rifatto 1712-1719; 1775-1779) - via Brera 13-15

  Fatto Palazzo Sannazzari, XVIII secolo (distrutto) - via Marino
  Fatto Palazzo Imbonati, XVI secolo (distrutto)- via Marino

  Fatto Palazzo Tarsis, 1836-1838 - via San Paolo 1
  Fatto Palazzo Orrigoni, XVIII secolo (distrutto) - via San Paolo 9
  Fatto Palazzo Spinola, 1580 (rifatto XIX secolo) - via San Paolo 10

Sestiere di Porta Orientale modifica

 
Stemma del Sestiere di Porta Orientale.

Blasonatura: leone rampante nero in campo argento,[2] talvolta il leone veniva raffigurato armato e lampassato di rosso (in precedenza il leone era scaccato argento e nero e prima ancora si avevano tre leoncini neri, passanti uno su l'altro, su fondo argento).

Palazzi modifica

  Fatto Palazzo Borgazzi (Palazzo Stampa di Soncino Borgazzi), 1828-1829 - corso di Porta Vittoria 16

Sestiere di Porta Romana modifica

 
Stemma del sestiere di Porta Romana

Porta Romana identificava uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città, con un suo stemma dalla blasonatura in vermiglio[3].

Palazzi modifica

Sestiere di Porta Ticinese modifica

 
Stemma del sestiere di Porta Ticinese

Porta Ticinese identificava anche uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città, il sestiere aveva uno stemma la cui blasonatura era: sgabello rosso (o ligneo) a tre gambe semplici e con tre fori nel sedile, su fondo argento (in precedenza lo stemma era completamente bianco, ovvero argento, senza figure)[4]

Palazzi modifica

  Fatto Palazzo Arcimboldi, XVII secolo (distrutto) - via dell'Unione 12
  Fatto Palazzo Cicogna, XVI secolo (distrutto) - via dell'Unione 14

  Fatto Palazzo Mazenta, XVII secolo - via Amedei 2

  Fatto Palazzo Recalcati (Palazzo Litta Recalcati Prinetti), XVI secolo (ampliato XVII-XVIII secolo) - via Amedei 8

Sestiere di Porta Vercellina modifica

 
Stemma del sestiere medievale di Porta Vercellina[5]

Porta Vercellina identificava anche uno dei sei sestiere storici in cui era divisa la città, il sestiere aveva uno stemma la cui blasonatura era: troncato di rosso e di argento.

Palazzi modifica

Note modifica

  1. ^ De magnalibus Mediolani, capitolo V, capo XXII
  2. ^ De magnalibus Mediolani, capitolo V, capo XXII
  3. ^ De magnalibus Mediolani, capitolo V, capo XXII
  4. ^ Così lo descrive nel 1288 il De magnalibus urbis Mediolani, capitolo V, capo XXII
  5. ^ De magnalibus Mediolani, capitolo V, capo XXII