Linea M2 (metropolitana di Milano)

linea della metropolitana di Milano

La linea M2 è una linea della metropolitana di Milano che collega la città da nord-est, con doppio capolinea a Cologno Nord (nel comune di Cologno Monzese) e Gessate (nel comune di Gessate) a sud, attestandosi ai due capolinea di Piazza Abbiategrasso (nel comune di Milano) e Assago Forum (nel comune di Assago).

Linea M2
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ReteMetropolitana di Milano
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMilano
Apertura1969
Ultima estensione2011
GestoreATM
Caratteristiche
Stazioni35
Lunghezza39,9[1] km
Distanza media
tra stazioni
1154 m
Trazione1500 V CC
Scartamento1435 mm
Materiale rotabileMeneghino
Leonardo
Statistiche
Passeggeri giornalieri340000
Passeggeri annuali120000000[2]
Mappa della linea
pianta
pianta

Viene soprannominata "linea verde" per via del colore con cui è disegnata nelle mappe. Il verde è anche il colore principale utilizzato nella decorazione delle stazioni e dei treni. Con quasi 40 km di estensione e 35 stazioni, la M2 è la linea di metropolitana più lunga di Milano e d'Italia ed una delle più lunghe in Europa. È finora l'unica delle linee della metropolitana milanese ad avere tratti in superficie, tra Cimiano e i due capolinea di Gessate e Cologno Nord e sulla diramazione tra Famagosta ed il capolinea di Assago Milanofiori Forum.

Incrocia la linea M1 nelle stazioni di Loreto e Cadorna FN, la linea M3 nella stazione Centrale FS e la linea M5 nella stazione Garibaldi FS. Incrocerà la linea M4 nella fermata di Sant'Ambrogio.

Storia modifica

Le prime tratte modifica

La prima tratta della linea fu aperta il 27 settembre 1969 tra le stazioni di Caiazzo e Cascina Gobba[3], con la parte tra Cascina Gobba e Cimiano in superficie. Il 27 aprile dell'anno successivo seguì il prolungamento fino a Centrale FS[4][5] e il 12 luglio 1971 il prolungamento a Garibaldi FS[6][7].

Fin dall'inizio si decise di fornire l'alimentazione elettrica alla linea 2 tramite linea aerea anziché tramite terza rotaia come sulla linea 1; a causa del ritardo nella costruzione dei treni appositamente progettati, inizialmente la linea aerea venne alimentata alla tensione di 750 V, la stessa della linea 1, e vennero utilizzati alcuni treni della linea 1 riadattati e dotati di pantografi allargati, idonei per il servizio in linea, in sostituzione dei piccoli pantografi utilizzati solo per le manovre di servizio nel deposito di Precotto. Tale situazione ebbe termine l'8 novembre 1971, data in cui, essendo stata completata la consegna delle nuove elettromotrici, la tensione poté essere aumentata a 1200 V, valore comune alla "linea celere" Milano-Gorgonzola[8], e l'anno successivo, con l'integrazione di quest'ultima nella metropolitana, al valore definitivo di 1500 V[9].

La tratta Cascina Gobba-Gorgonzola modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linee celeri dell'Adda.
 
Scavi in piazza Udine per la realizzazione della linea 2 della Metropolitana di Milano

Le cosiddette "Linee celeri dell'Adda", in funzione dal maggio 1968 fino a Gorgonzola, sostituivano la tranvia interurbana per Vaprio e Cassano. A partire dal dicembre 1972 la tratta fu percorsa dai treni della metropolitana, sostituendo con autobus la tratta per Cassano e mantenendo i tram interurbani sulla tratta terminale Gorgonzola-Vaprio d'Adda. Nel febbraio 1978 anche quest'ultima fu soppressa, sostituita da autobus. Le stazioni di Cascina Burrona, Villa Fiorita, Bussero e Villa Pompea non erano previste nel progetto originale, e sono quindi state realizzate in parte con metodi economici, ricorrendo a strutture prefabbricate.

Il prolungamento Garibaldi FS-Cadorna FN modifica

Il prolungamento da Garibaldi FS a Cadorna FN venne approvato dal Consiglio Comunale con delibera del 9 marzo 1970. Il nuovo tronco, interamente sotterraneo, comprendeva le stazioni intermedie di Moscova e Lanza[10].

A causa della scarsità di spazio in superficie la costruzione della tratta fu complessa e difficoltosa: Moscova fu la prima a Milano ad essere scavata a foro cieco anziché a cielo aperto, ad esclusione del mezzanino; Lanza, invece, venne scavata a cielo aperto, ma in un tratto in cui i due binari corrono in due canne separate[11][12][13].

A Cadorna FN si fece incrociare la linea M2 con la preesistente linea M1; il manufatto d'incrocio era già stato predisposto all'epoca di costruzione della prima linea nel 1964, ma, a causa di errori nei rilievi delle quote, furono necessari importanti lavori di riadattamento[14].

La tratta, lunga circa 2,2 chilometri, venne attivata il 3 marzo 1978[11][15].

La diramazione Cascina Gobba-Cologno Nord modifica

 
Tratta Cascina Gobba-Cologno Nord

La diramazione extraurbana da Cascina Gobba a Cologno Monzese, già inclusa nel progetto delle linee celeri dell'Adda come primo tronco della diramazione che avrebbe dovuto raggiungere Vimercate, fu approvata dal Consiglio Comunale con delibera del 9 marzo 1970. Il nuovo tronco, interamente fuori terra, comprendeva le stazioni di Metallino, Cologno e Bettolino[10]. Il tratto iniziale, dal bivio presso Cascina Gobba fino ad oltre la stazione di Cologno, venne previsto in viadotto, per non interrompere la viabilità stradale; per minimizzare l'impatto ambientale vennero progettati pilastri con forma a "V" con interasse di 29 metri[16].

Successivamente i nomi delle stazioni furono mutati: Metallino, Cologno e Bettolino divennero rispettivamente Cologno Sud, Cologno Centro e Cologno Nord[17].

Il tronco, lungo 3,36 km, venne attivato il 7 giugno 1981; presso il capolinea venne realizzato un punto d'interscambio ferro-gomma, comprendente un'autostazione e un parcheggio direttamente collegato alla tangenziale est[18].

Nei pressi del capolinea fu costruito un deposito che si estende su 21404 m² (di cui 6945 coperti), con capacità di 54 vetture e sviluppo totale dei binari di 2035 m[19].

Il prolungamento Cadorna-Porta Genova FS modifica

Il prolungamento da Cadorna a Porta Genova FS, comprendente le due stazioni di Sant'Agostino e Sant'Ambrogio, venne approvato dal Consiglio Comunale con le delibere del 28 gennaio e del 24 novembre 1976; i lavori iniziarono nel secondo semestre del 1978[20].

Il nuovo tronco, interamente sotterraneo e di quasi 2 km di lunghezza, fu attivato il 30 ottobre 1983. Una parte di tale tratto, comprendente la stazione di Sant'Agostino, fu realizzato a gallerie sovrapposte, per evitare il passaggio sotto gli edifici e acquisire esperienza in vista della costruzione della linea 3[21].

Il prolungamento Gorgonzola-Gessate modifica

Il 13 aprile 1985 la linea fu prolungata a nord-est da Gorgonzola a Gessate, interamente in superficie, con la stazione intermedia di Cascina Antonietta[22].

Il prolungamento Porta Genova FS-Romolo modifica

I lavori per il prolungamento da Porta Genova FS a Romolo iniziarono nel secondo semestre del 1980. Il nuovo tronco, interamente sotterraneo e di 980 metri di lunghezza, non comprendeva stazioni intermedie; presso il capolinea di Romolo fu previsto l'interscambio con le autolinee interurbane e con la futura fermata ferroviaria[23].

Il tronco venne attivato il 13 aprile 1985[22].

Il prolungamento Romolo-Famagosta modifica

Il 1º novembre 1994, nell'ambito delle celebrazioni per il trentesimo anniversario della metropolitana di Milano, fu attivato il prolungamento da Romolo al nuovo capolinea di Famagosta, senza stazioni intermedie[24].

Il prolungamento Famagosta-Piazza Abbiategrasso modifica

Il 17 aprile 2005 fu attivato il tronco Famagosta-Piazza Abbiategrasso, senza stazioni intermedie[25].

La diramazione Famagosta-Assago modifica

Il 20 febbraio 2011 venne attivata la nuova diramazione da Famagosta ad Assago Milanofiori Forum, costruita in superficie a fianco dell'autostrada per Genova e comprendente la stazione intermedia di Assago Milanofiori Nord[26].

I lavori di scavo modifica

I lavori di scavo della parte più vecchia della linea sono stati realizzati in un periodo (dalla seconda metà degli anni sessanta alla metà degli anni ottanta) in cui il livello della falda acquifera era notevolmente basso (per motivi sia naturali che antropici, dato il suo pesante utilizzo da parte delle industrie).

Successivamente il livello della falda acquifera ha iniziato progressivamente a salire, causando la comparsa in galleria di infiltrazioni d'acqua (due zone notevolmente soggette al fenomeno sono la tratta tra Loreto e Lambrate e la canna inferiore della fermata di Sant'Agostino). Per contrastare il fenomeno sono in corso lavori di impermeabilizzazione delle gallerie e sono costantemente in funzione delle pompe idrovore per abbassare il livello della falda in prossimità della galleria.[27]

Le date delle aperture modifica

Caratteristiche tecniche modifica

 
Schema linea presente sui treni
 Linea M2   
   
Gessate
   
Cascina Antonietta
       
Deposito di Gorgonzola
   
Gorgonzola
   
Villa Pompea
   
Bussero
   
Cassina de' Pecchi
   
Villa Fiorita
   
Cernusco sul Naviglio
   
Cascina Burrona
   
Vimodrone
   
Deposito di Cologno
   
Cologno Nord
   
Cologno Centro
   
Cologno Sud
   
           
Cascina Gobba MeLA
   
Crescenzago
   
Cimiano
   
   
Udine
   
Lambrate FS      
   
Piola
   
Loreto  
   
raccordo con M1
   
Caiazzo
       
raccordo con M3
   
Centrale FS      
   
Gioia
   
Garibaldi FS        
   
Moscova
   
Lanza
   
Cadorna FN      
   
Sant'Ambrogio
   
Sant'Agostino
   
Porta Genova FS  
   
Romolo  
   
Famagosta
       
Piazza Abbiategrasso
   
       
Deposito di Famagosta
   
Assago Milanofiori Nord
   
Assago Milanofiori Forum
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La linea 2 è dotata di alimentazione elettrica tramite linea aerea di contatto (a pantografo) con tensione di 1 500 volt in corrente continua su tutto il percorso, è composta in totale da 35 stazioni e si estende per 39,9 km.

La linea è interrata nella parte cittadina, mentre esce in superficie a partire dalla stazione di Cimiano, verso la periferia nord-est, e dalla stazione di Assago Milanofiori Nord, verso la periferia sud. Nel tratto che va da Cascina Gobba a Cologno Nord è sopraelevata: al momento è l'unico tratto della metropolitana milanese nel quale si è adottata tale soluzione. Lo scartamento è quello ordinario di 1 435 mm.

 
Il livello inferiore della stazione di Sant’Agostino.
 
Stazione di Loreto
 
Fermata di Vimodrone

Alcune stazioni della linea 2 sono realizzate con una banchina a isola per i passeggeri che serve entrambe le direzioni, mentre le rimanenti (la maggior parte) presentano due banchine ai lati, ognuna delle quali serve una specifica direzione. La circolazione è sul binario di destra, come nelle altre linee metropolitane di Milano. Nelle stazioni a due banchine laterali le porte che si aprono per la salita e la discesa dei passeggeri sono quelle sul lato destro rispetto al senso di marcia del treno, mentre nelle stazioni a banchina unica centrale vengono utilizzate le porte sul lato sinistro.

Sebbene in alcuni tratti i binari per le due direzioni siano collocati in due canne separate, nella maggior parte del percorso i binari sono collocati allo stesso livello a distanza di pochi metri. Nella tratta tra Sant'Ambrogio e Porta Genova FS i due binari sono collocati su due canne sovrapposte e la stazione di Sant'Agostino si sviluppa su due livelli. Questo tipo di disposizione è poi stato utilizzato nella tratta centrale della linea 3.

La fermata Lanza è una delle due stazioni della rete metropolitana di Milano, insieme alla fermata Pero della M1, con la peculiarità di avere i due binari in canne parallele, senza però avere una banchina a isola. Vi sono infatti due banchine laterali e i binari sono separati da un muro. Lanza è inoltre l'unica stazione della metropolitana milanese con la particolarità di avere un accesso all'interno di un palazzo.

Nella tratta compresa tra le stazioni di Centrale FS e Loreto sono presenti due coppie di tunnel di raccordo con le linee M1 ed M3. Sfruttando tali raccordi è possibile trasferire vetture fra le varie linee.

Le fermate di interscambio tra le diverse linee sono dotate di ascensori tra i diversi livelli; quasi tutte le fermate sono dotate di montascale a piattaforma per carrozzine, per una migliore accessibilità.

In caso di necessità per guasti o altro, i treni possono effettuare inversione di marcia, oltre che ai capilinea, nelle seguenti stazioni:

Materiale rotabile modifica

Cronologia modifica

Tutti i treni della M2 sono dotati di una luce posteriore che lampeggia, per essere maggiormente visibili nelle tratte in superficie durante le giornate di nebbia.

Depositi modifica

Tra le cinque linee metropolitane milanesi, la M2 è quella dotata del maggior numero di depositi, avendone tre (mentre la M1 ne ha due, per la M4 è previsto che ne vengano costruiti due e sia la M3 che la M5 ne hanno solo uno): Gorgonzola (dal 1972), Cologno Nord (dal 1981) e Famagosta (dal 1999), situati tutti in corrispondenza delle omonime stazioni.

Prolungamenti modifica

 
Tracciato del prolungamento verso Vimercate come previsto da progetto

È in fase di completamento, secondo Metropolitana Milanese, il progetto definitivo del prolungamento in direzione nord-est, da Cologno Nord a Vimercate, con fermate intermedie a Brugherio, Carugate, Agrate Colleoni, Concorezzo e Vimercate (2 fermate). Al momento il prolungamento è alla fase progettuale perché dopo vari tentativi falliti non sono stati reperiti sufficienti fondi necessari all'avvio dei lavori. [30]

È stata inoltre più volte prospettata negli ultimi anni l'idea di estendere la linea 2 dal capolinea di Assago Milanofiori Forum fino a Binasco, ma a causa degli alti costi di realizzazione dell'opera il progetto non ha ricevuto ancora oggi il via libera attuativo da parte degli enti preposti.[31][32]

Note modifica

  1. ^ Risultati ATM 2022 (PDF), su risultati2022.atm.it. URL consultato il 3 luglio 2023.
  2. ^ 50 anni di linea verde
  3. ^ In funzione da ieri la linea 2 del metrò, in Corriere della Sera, Milano, 28 settembre 1969.
  4. ^ Da lunedì il metrò alla Centrale, in Corriere della Sera, Milano, 25 aprile 1970.
  5. ^ Il metrò arriva alla Centrale, in Corriere della Sera, Milano, 28 aprile 1970.
  6. ^ Meregalli (1971), p. 469.
  7. ^ Da oggi in metrò fino alla stazione di Porta Garibaldi, in Corriere della Sera, Milano, 12 luglio 1971.
  8. ^ Cornolò (1980), p. 318.
  9. ^ Cornolò (1980), p. 320.
  10. ^ a b Metropolitana Milanese S.p.A., Situazione lavori al 30-6-1977
  11. ^ a b Notizie flash, in Italmodel Ferrovie, n. 214, aprile 1978, p. 283.
  12. ^ M. Salvadori, Milano, la metropolitana si allunga, in Italmodel Ferrovie, n. 215, maggio 1978, p. 355.
  13. ^ Botti (1995), p. 898.
  14. ^ Botti (1995), p. 924.
  15. ^ M. Salvadori, Milano, la metropolitana si allunga, in Italmodel Ferrovie, n. 215, maggio 1978, p. 353.
  16. ^ Botti (1995), p. 922.
  17. ^ Metropolitana Milanese S.p.A., Situazione lavori al 30-6-1980.
  18. ^ Metropolitana Milanese S.p.A., Situazione lavori al 30-6-1981.
  19. ^ Beltrame (1995), p. 991.
  20. ^ Metropolitana Milanese S.p.A., Situazione lavori al 31-12-1978.
  21. ^ Alessandro Muratori, La linea 2 si allunga, in I Treni Oggi, n. 35, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, gennaio 1984, pp. 12-13, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  22. ^ a b Notizie flash, in I Treni Oggi, n. 50, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, maggio 1985, p. 6, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  23. ^ Metropolitana Milanese S.p.A., Situazione lavori al 31-12-1980
  24. ^ Metropolitana più lunga, in I Treni, anno XV, n. 155, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, dicembre 1994, p. 10, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  25. ^ Linea "verde" verso sud, in I Treni, n. 269, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, aprile 2005, p. 7, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  26. ^ Metropolitana ad Assago, in I Treni, n. 335, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, marzo 2011, p. 9, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  27. ^ Gianni Santucci, Metropolitana sott’acqua. E la falda torna ai livelli anni 50, in Corriere della Sera, 18 dicembre 2014. URL consultato il 17 novembre 2017.
  28. ^ Apertura delle nuove fermate M2 Assago Milanofiori Nord e Assago Milanofiori Forum ATM, Azienda Trasporti Milanesi Archiviato il 19 febbraio 2011 in Internet Archive.
  29. ^ Mappa dettagliata della metropolitana di Milano, su cartometro.com.
  30. ^ Stop alla M2 per Vimercate, esclusa dai fondi Pnrr. Il sindaco Sala: "Non si poteva fare tutto", su MBNews, 4 maggio 2022. URL consultato il 13 maggio 2022.
  31. ^ Sp 40 Binasca: i Comuni, «no ad un'autostrada o superstrada», su MilanoToday. URL consultato il 2 settembre 2022.
  32. ^ Binasco, riaperta dopo 3 anni la rotatoria all'uscita dell'A7: finita l'odissea, su MilanoToday. URL consultato il 2 settembre 2022.

Bibliografia modifica

  • Giorgio Meregalli, Gli impianti ferroviari della linea 2 della Metropolitana di Milano, in Ingegneria Ferroviaria, maggio 1971, pp. 469-492, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le Tranvie extraurbane milanesi 1876-1980, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\SBL\0312057.
  • Giuseppe Severi e Roberto Vasini, Metropolitana a Milano, Milano, Azienda Trasporti Municipali, 1989, ISBN non esistente.
  • Erberto Botti, La progettazione e la costruzione delle infrastrutture civili, in Ingegneria Ferroviaria, novembre 1995, pp. 892-924, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • Sergio Beltrame, Sviluppo della rete intermodale di pubblico trasporto al servizio dell'area urbanizzata, in Ingegneria Ferroviaria, novembre 1995, pp. 978-1000, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).

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