Faeto
Faeto (Faìt in dialetto faetano[5]) è un comune italiano di 612 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.
Faeto comune | |
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(IT) Faeto (FRP) Faìte[1] | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Pavia (lista civica Trasparenza e riconciliazione) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 15-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 41°19′30″N 15°09′39″E |
Altitudine | 820 m s.l.m. |
Superficie | 26,1 km² |
Abitanti | 612[2] (31-1-2024) |
Densità | 23,45 ab./km² |
Comuni confinanti | Biccari, Castelfranco in Miscano (BN), Celle di San Vito, Greci (AV), Orsara di Puglia, Roseto Valfortore |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 71020 |
Prefisso | 0881 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 071023 |
Cod. catastale | D459 |
Targa | FG |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 525 GG[4] |
Nome abitanti | faetani (in francoprovenzale faitar) |
Patrono | san Prospero martire |
Giorno festivo | seconda domenica di agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Faeto nella provincia di Foggia | |
Sito istituzionale | |
Costituisce, unitamente al comune limitrofo di Celle di San Vito, l'unica minoranza francoprovenzale dell'Italia meridionale.
Geografia fisica
modificaSituato sui monti della Daunia, nell'alta valle del Celone, Faeto è il secondo comune più elevato della regione Puglia[6][7]. Il centro abitato si erge infatti a un'altitudine di 820 m s.l.m.[8] sul confine regionale con la Campania (province interne di Avellino e di Benevento).
Nell'agro di Faeto sorgono le alture del monte Cornacchia (la vetta più alta della Puglia con i suoi 1151 m), monte Difesa (1062 m), monte San Vito (1015 m) da cui sono visibili il promontorio del Gargano, il golfo di Manfredonia nonché la pianura del Tavoliere delle Puglie.
Il bosco di Faeto, una grande selva naturale d'alto fusto con vegetazione mista a dominanza di faggi e cerri, si sviluppa alle spalle del centro abitato. Il territorio comunale, attraversato dalla linea spartiacque appenninica, si estende anche sul versante tirrenico fino a comprendere le sorgenti del fiume Miscano, affluente dell'Ufita.
Origini del nome
modificaPresso l'attuale Faeto vi erano, in epoca medievale, un cenobio benedettino Sancti Salvatoris de Fageto e un monastero Sanctae Mariae de Faieto o Fageto[9]. Il toponimo Faieto o Fageto o anche Faìto, derivato dall'abbondante vegetazione naturale a dominanza di faggio, diede dunque il nome al paese.
Storia
modificaIl comune è citato per la prima volta nel 1343, in un atto del giustiziere di Capitanata, mentre nel 1354 la regina Giovanna d'Angiò assegna Faeto alla diocesi di Troia.
Agli inizi del 1440 Faeto perse la sua autonomia e venne annesso alla baronia della Valmaggiore, che comprendeva anche Castelluccio e Celle di San Vito. La baronia appartenne, nel corso dei secoli, a diversi casati, fra i quali spiccano i Carafa e i Caracciolo; sarà soltanto agli inizi dell'Ottocento che, abolito il feudalesimo, il comune riacquisterà la piena autonomia.[9]
Fino al Settecento Faeto appartenne al Principato Ultra, e nel quadriennio 1743-46 fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano.[10]
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[11]
Lingue e dialetti
modificaInsieme al contiguo centro di Celle di San Vito forma l'unica minoranza linguistica francoprovenzale in Puglia, riconosciuta dallo stato italiano mediante la legge n. 482 del 1999[12]. Trattandosi di un'importante isola linguistica vi sono stati molteplici studi sull'argomento; in particolare vi è una bibliografia di ricerca sul dialetto faetano[13] che fa parte del progetto Heritage Language Variation and Change in Toronto, Canada. Faeto confina inoltre (sul lato meridionale) con un'altra isola linguistica, quella arbëreshë di Greci.
Cultura
modificaMusei
modificaNel cuore del centro storico di Faeto, all'interno della quattrocentesca Casa del Capitano[14], sono ospitati il Museo etnografico della civiltà francoprovenzale[15] e il Museo civico del territorio[16]. Al loro interno sono custoditi molti reperti legati all'antica cultura agro-pastorale, analoga a quella della vicina Celle di San Vito ma ben differenziata da quelle delle realtà circostanti.
Eventi
modificaLa prima domenica di febbraio e di agosto si tiene la festa del prosciutto di Faeto (Fféte de lu Cajunne in dialetto faetano), in auge fin dal secondo dopoguerra.[17]
Geografia antropica
modificaIl centro abitato si estende sul versante orientale del monte Difesa, ad altitudini comprese fra i 798 e gli 866 m s.l.m., laddove l'intero territorio comunale si estende fra i 603 e i 1151 metri di altitudine.
A sud del centro abitato vi è lo storico casale San Vito, situato alle falde del monte omonimo, con una fontana e i ruderi della chiesa. Il casale è ubicato lungo il tratturello Camporeale-Foggia, il cui percorso ricalca quello dell'antica via Traiana e della medievale via Francigena. Nei pressi è possibile ammirare il Castiglione, un'altura scoscesa sulla quale sorgeva, in epoca medievale, una grande fortezza: il castello di Crepacore (Castrum Crepacordis secondo i documenti dell'epoca)[18]. Alla fine del Novecento, lungo la strada che conduce a San Vito, è sorto un grande complesso turistico.
Un'altra rilevante struttura ricettiva è sorta nel bosco di Faeto, una grande selva naturale di faggi e querce che si estende a ovest del centro abitato, cinto da alte montagne.
Economia
modificaAgricoltura
modificaL'agricoltura e l'attività silvo-pastorale rappresentano da sempre le basi dell'economia locale. Di grande rilievo è soprattutto la produzione di salumi e, in particolare, del prosciutto di Faeto. Ottenuto da allevamenti suini allo stato brado, questo prosciutto crudo si fregia del marchio di prodotto agroalimentare tradizionale. Un evento rilevante a tema è la Fet' d' lu cajunn che si tiene ogni sei mesi, la prima domenica di febbraio e la prima domenica di agosto[17].
Turismo
modificaPer via delle condizioni climatico-ambientali ben diverse da quelle del resto della regione, il comune può contare su di un buon afflusso di turisti. Nell'ambito del territorio comunale sono presenti un villaggio turistico e alcune strutture ricettive.
Amministrazione
modificaDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.[19]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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10 giugno 1985 | 7 giugno 1990 | Savino Vincenzo Rubino | Democrazia Cristiana | Sindaco | [20] |
7 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Savino Vincenzo Rubino | Democrazia Cristiana | Sindaco | [20] |
4 aprile 1995 | 30 dicembre 1995 | Savino Vincenzo Rubino | Sindaco | [20] | |
11 gennaio 1996 | 10 giugno 1996 | Ernesto Liguori | Democrazia Cristiana | Sindaco | [20] |
10 giugno 1996 | 17 aprile 2000 | Vito Salvatore Carosielli | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [20] |
17 aprile 2000 | 5 aprile 2005 | Antonio Marella | centro | Sindaco | [20] |
5 aprile 2005 | 30 marzo 2010 | Antonio Marella | patto | Sindaco | [20] |
30 marzo 2010 | 7 dicembre 2011 | Giuseppe Cocco | lista civica | Sindaco | [20] |
7 dicembre 2011 | 7 maggio 2012 | Nicolina Miscia | Comm. pref. | [20] | |
7 maggio 2012 | 25 maggio 2017 | Antonio Melillo | lista civica Per Faeto | Sindaco | [20] |
25 maggio 2017 | 10 giugno 2018 | Carmela Palumbo | Comm. pref. | [21] | |
10 giugno 2018 | 15 maggio 2023 | Michele Pavia | lista civica Trasparenza e riconciliazione | Sindaco | [20] |
15 maggio 2023 | in carica | Michele Pavia | lista civica trasparenza e riconciliazione | sindaco |
Note
modifica- ^ Faeto, su e-borghi.com. URL consultato il 2 settembre 2023.
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Stefania Mola, Faeto (FG): Comunità francofone per ripopolare l'Appennino, in La storia della Puglia in 100 luoghi memorabili, Newton Compton Editori, 2018, ISBN 9788822726414.
- ^ Faeto, su laprovinciadifoggia.it. URL consultato il 19 maggio 2016 (archiviato il 25 maggio 2016).
- ^ Faeto, su montidaunidascoprire.it. URL consultato il 19 maggio 2016 (archiviato l'11 giugno 2016).
- ^ Faeto, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 17 dicembre 2017 (archiviato il 14 dicembre 2018).
- ^ a b Vincenzo Rubino, Celle San Vito - Colonia francoprovenzale di Capitanata, Foggia, Leone Editrice, 1996.
- ^ Tommaso Vitale, Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi, Roma, Salomoni, 1794, p. 174.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 30 giugno 2023.
- ^ Legge 15 dicembre 1999, n. 482 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche", su camera.it. URL consultato l'11 settembre 2012 (archiviato il 12 maggio 2015).
- ^ Heritage Language Variation and Change in Toronto, su projects.chass.utoronto.ca. URL consultato il 10 aprile 2013 (archiviato il 15 dicembre 2013).
- ^ La casa del Capitano, su Comune di Faeto. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 24 agosto 2019).
- ^ Museo etnografico della civiltà franco-provenzale, su Musei on line (archiviato il 24 agosto 2019).
- ^ MuCivite - Museo civico del territorio - Faeto, su Touring Club Italiano (archiviato il 24 agosto 2019).
- ^ a b Il mondo dei salumi: il prosciutto di Faeto (P.A.T.), su Il mondo del gusto. URL consultato il 17 dicembre 2017 (archiviato il 1º dicembre 2018).
- ^ San Vito, su Comune di Faeto. URL consultato il 17 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2018).
- ^ Amministrative, a Faeto nessuno vuole fare il sindaco. URL consultato il 15 maggio 2017 (archiviato il 16 maggio 2017).
- ^ a b c d e f g h i j k Copia archiviata, su amministratori.interno.it. URL consultato il 20 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).
- ^ A Faeto arriva il Commissario: è il Viceprefetto aggiunto Carmela Palumbo. URL consultato il 13 giugno 2017 (archiviato il 27 giugno 2017).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Faeto
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.faeto.fg.it.
- Faeto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Faéto, su sapere.it, De Agostini.
- Comune di Faeto, su Facebook.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150086038 · LCCN (EN) n79096357 · J9U (EN, HE) 987007550230305171 |
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