Enrico Federico di Hannover

Enrico Federico di Hannover, duca di Cumberland e Strathearn[1] (Leicester House, 7 novembre 1745Leicester House, 18 settembre 1790), era il sesto figlio di Federico, principe di Galles, e della moglie Augusta, nata principessa di Sassonia-Gotha-Altenburg, nonché fratello minore di re Giorgio III del Regno Unito.

Enrico Federico di Hannover
Duca di Cumberland e Strathearn
Stemma
Stemma
In carica1765 –
1790
PredecessoreGuglielmo Augusto di Hannover
SuccessoreErnesto Augusto I di Hannover
Nome completoHenry Frederick
Trattamento
Sua altezza reale
NascitaLeicester House, 7 novembre 1745
MorteLeicester House, 18 settembre 1790 (44 anni)
DinastiaHannover
PadreFederico, principe di Galles
MadreAugusta di Sassonia-Gotha-Altenburg
ConsorteAnne Luttrell
ReligioneAnglicanesimo

Biografia modifica

Infanzia e gioventù modifica

Il principe Enrico Federico nacque il 7 novembre 1745 a Leicester House, a Londra, come figlio del principe di Galles Federico, figlio di Giorgio II di Gran Bretagna e di Carolina di Brandeburgo-Ansbach, e della moglie Augusta. Venne battezzato in casa ventritré giorni dopo la nascita.[2]

Il 22 ottobre 1766, poco prima del suo ventunesimo compleanno, Enrico Federico venne creato duca di Cumberland e Strathearn e conte di Dublino.[3]

Supposizioni modifica

Il 4 marzo 1767, Enrico Federico presumibilmente sposò Olive Wilmot (in seguito mrs Payne), una donna comune, con cerimonia segreta; dall'unione probabilmente nacque una figlia, Olivia Wilmot (1772-1834), benché la paternità del duca non venne mai provata. Paesaggista e scrittrice, Olivia Wilmot in seguito sposò John Thomas Serres (1759-1825) ed in seguito, controversamente, prese ad utilizzare il titolo di principessa Olivia di Cumberland.

Royal Navy modifica

Nel 1768, all'età di ventidue anni, il principe Enrico Federico entrò come cadetto nella Royal Navy e venne spedito in Corsica sulla HMS Venus; in settembre fece ritorno a casa quando la nave venne richiamata in patria a causa dell'invasione francese della Repubblica Corsa. L'anno seguente venne promosso contrammiraglio e vice-ammiraglio nel 1770.[4]

Matrimonio modifica

Regno di Gran Bretagna e Irlanda
Hannover
 

Giorgio I (1714-1727)
Figli
Giorgio II (1727-1760)
Figli
Giorgio III (1760-1820)
Figli
Giorgio IV (1820-1830)
Figli
Guglielmo IV (1830-1837)
Figli
  • Elisabetta (1819)
  • Carlotta (1820-1821)
Vittoria (1837-1901)
Figli

Il matrimonio del duca con la donna comune Anne Horton, o Houghton, (1743-1808), celebrato il 2 ottobre 1771, causò l'incrinamento dei rapporti con il re e fu il catalizzatore per l'approvazione del Royal Marriages Act 1772, che proibì ad ogni discendente di Giorgio II di sposarsi senza il permesso del monarca. Dal matrimonio non nacquero figli. Anne, benché di nobile famiglia – era la figlia del visconte (in seguito conte) di Carhampton, e vedova di Christopher Horton di Catton Hall – sembrava che fosse piuttosto generosa nel concedere i propri favori, secondo il commento di un burlone che disse che lei era «mrs Houghton del duca di Grafton, mrs Houghton del duca di Dorset, mrs Houghton di chiunque».[5]

Il matrimonio tra Anne Horton ed il principe Enrico Federico, duca di Cumberland, venne descritto come una «conquista a Brighthelmstone» (ora Brighton) di mrs Horton, che, secondo Horace Walpole, «scherzò per molti mesi con la sua passione, finché, sic, lei decise di fissarlo in una prospettiva che lui non aveva mai considerato».[6]

Bisogna però notare che la mrs Houghton alla quale si riferisce Walpole potrebbe essere stata Nancy ("Anne") Parsons, figlia di un sarto di Bond Street, nota prostituta dotata di bellezza ed arguzia. A quanto riferisce Walpole, Nancy era una figurante all'opera quando iniziò ad incrementare le sue entrate lavorando come prostituta d'alto bordo; la sua gioventù e la sua innegabile bellezza (attestata dai dipinti di Thomas Gainsborough e Joshua Reynolds) in seguito catturarono l'attenzione di un membro della dinastia Haughton di mercanti di schiavi nelle Indie Occidentali, che la sposò e la portò con sé in Giamaica. Alla morte del marito fece ritorno a Londra ritornando alla vecchia professione.

Ironicamente, il fascino di Nancy Parson sopravvisse a molti dei suoi aristocratici detrattori: oltre al grande ritratto ad opera di Reynolds, ora conservato al Metropolitan Museum of Art di New York, un ritratto del 1769 della Parson in costume turco di George Willison è esposto allo Yale Center for British Art di New Haven, in Connecticut. Non cadde mai l'interesse per lei nemmeno quando rifiutò l'amore platonico del duca; all'età di quarant'anni, Nancy Parsons si rivolse al giovane ed impressionabile ventiquattrenne John Frederick Sackville, 3º duca di Dorset. Nel 1776 Nancy ammaliò e sposò un altro giovane aristocratico, Charles Maynard, 2° visconte Maynard. In tarda età, si disse, Nancy iniziò invece a dedicarsi ad opere caritatevoli.

Ultimi anni modifica

Nel 1775 Enrico Federico costituì la Cumberland Fleet (Flotta di Cumberland), che in seguito sarebbe divenuta la Royal Thames Yacht Club (Yacht Club reale del Tamigi); fu promosso ad ammiraglio nel 1778, benché gli venne proibito di assumere qualunque comando.[4] Il duca ebbe inoltre un ruolo attivo nello sviluppo della cittadina di Brighton (all'epoca chiamata Brighthelmstone) in una popolare località di villeggiatura; la visitò per la prima volta nel 1771 e nel 1783 il principe di Galles vi si recò in visita allo zio.

 
Lo stemma personale del principe Enrico Federico, duca di Cumberland e Strathearn.

Enrico Federico, duca di Cumberland e Strathearn, morì a Londra il 18 settembre 1790; la sua vedova gli sopravvisse per altri diciotto anni fino al 1808.

Titoli nobiliari e stemma modifica

Titoli modifica

  • 7 novembre 1745 – 22 ottobre 1766: sua altezza reale principe Enrico[1]
  • 22 ottobre 1766 – 18 dicembre 1790: sua altezza reale il duca di Cumberland e Strathearn

Stemma modifica

Enrico Federico utilizzò lo stemma del regno, differenziato mediante un lambello d'argento a cinque punte, delle quali quella centrale con una croce rossa di San Giorgio, mentre quelle esterne ognuna con un giglio azzurro.[7]

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giorgio I d'Inghilterra Ernesto Augusto di Brunswick-Lüneburg  
 
Sofia del Palatinato  
Giorgio II d'Inghilterra  
Sofia Dorotea di Celle Giorgio Guglielmo di Brunswick-Lüneburg  
 
Éléonore d'Esmier d'Olbreuse  
Federico di Hannover  
Giovanni Federico di Brandeburgo-Ansbach Alberto II di Brandeburgo-Ansbach  
 
Margherita Sofia di Oettingen-Oettingen  
Carolina di Brandeburgo-Ansbach  
Giovanna Elisabetta di Baden-Durlach Federico VI di Baden-Durlach  
 
Cristina Maddalena del Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg  
Enrico Federico di Hannover  
Federico I di Sassonia-Gotha-Altenburg Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Altenburg  
 
Elisabetta Sofia di Sassonia-Altenburg  
Federico II di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Maddalena Sibilla di Sassonia-Weissenfels Augusto di Sassonia-Weissenfels  
 
Anna Maria di Meclemburgo-Schwerin  
Augusta di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Carlo Guglielmo di Anhalt-Zerbst Giovanni di Anhalt-Zerbst  
 
Sofia Augusta di Holstein-Gottorp  
Maddalena Augusta di Anhalt-Zerbst  
Sofia di Sassonia-Weissenfels Augusto di Sassonia-Weissenfels  
 
Anna Maria di Meclemburgo-Schwerin  
 

Note modifica

  1. ^ a b È chiamato semplicemente (His Royal Highness) Prince Henry nelle edizioni della London Gazette dell'8 settembre 1761, 25 maggio 1765, 28 dicembre 1765 e 14 dicembre 1771
  2. ^ Yvonne's Royalty Home Page: Royal Christenings, su users.uniserve.com. URL consultato il 26 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2011).
  3. ^ Yvonne's Royalty Home Page: Peerage, su mypage.uniserve.ca. URL consultato il 26 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  4. ^ a b The Oxford Dictionary of National Biography
  5. ^ Walpole, Horace, Memoirs and Portraits, p. 195
  6. ^ Walpole, Horace, Memoirs and Portraits, p. 244
  7. ^ Marks of Cadency in the British Royal Family

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN38370228 · ISNI (EN0000 0000 5561 510X · CERL cnp02049329 · LCCN (ENn85305973 · GND (DE1020585366 · BNE (ESXX5435999 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n85305973