Gli Stati Uniti vennero sorteggiati nel Gruppo B insieme a Canada, Haiti e Martinica. Nella prima partita, essi batterono l'Haiti per un modesto 1-0 grazie alla rete di Sam Vines a soli otto minuti dal fischio d'inizio. La partita successiva contro il Martinica finì invece con un clamoroso 6-1: il primo tempo vide il vantaggio statunitense con gol di Daryl Dike al 14° e l'autogol di Samuel Camille nove minuti dopo, mentre nel secondo Miles Robinson segnò il gol del 3-0, e nonostante il martinicano di Emmanuel Rivière accorciò le distanze con un rigore, Dike segnò di nuovo, seguito da Gyasi Zardes e Nicholas Gioacchini. La partita contro il Canada finì 1-0, ma gli Stati Uniti poterono fregiarsi del gol più veloce della competizione, con Shaquell Moore che segnò l'unico gol della partita a solo un minuto dal fischio d'inizio. Gli Yanks finirono dunque primi a punteggio pieno, seguiti dal Canada, che aveva battuto le altre due nazionali con un duplice 4-1.
L'avversario degli statunitensi ai quarti fu la Giamaica, seconda classificata nel Gruppo C: la partita fu molto combattuta, e solo un gol di Matthew Hoppe all'83° poté portare gli Stars and Stripes in semifinale. Lì, essi incontrarono un sorprendente Qatar, ospite del torneo, esordiente della competizione insieme al Suriname, primo classificato del Gruppo D e vincitore anche dell'Honduras. Anche questa partita dovette risolversi con un gol nella parte finale del secondo tempo, e stavolta a segnare fu Gyasi Zardes, all'86°. Il gol consentì agli USA di disputare la loro dodicesima finale nella Gold Cup, e la terza consecutiva.
Il Messico finì nel Gruppo A insieme a El Salvador, Guatemala e Trinidad e Tobago. La prima partita contro quest'ultimo finì con un deludente pareggio a reti bianche, quindi il Messico dovette riscattarsi nella successiva, contro il Guatemala: ci riuscì con un 3-0 grazie alla doppietta di Rogelio Funes Mori e al gol di Orbelín Pineda. Luis Alfonso Rodríguez fu invece l'unico marcatore contro l'El Salvador, che si classificò secondo dietro al Messico dopo una buona prestazione grazie a un duplice 2-0 contro il Trinidad e Tobago e contro il Guatemala.
Ai quarti, gli Aztecas dovettero vedersela con l'Honduras, secondo del Gruppo D, e lo sconfissero 3-0 grazie a Mori, dos Santos e Pineda. Toccò quindi al Canada, che sarebbe stato sconfitto per 2-1: al secondo di recupero nel primo tempo, Pineda trasformò il rigore del vantaggio del Tricolor; il secondo tempo vide però il canadese Tajon Buchanan segnare il gol del pareggio. Proprio mentre la partita sembrava volgersi verso i supplementari, al nono minuto di recupero Héctor Herrera segnò il gol decisivo che pose termine anche alla semifinale e portò il Tricolor in finale per la decima volta nella Gold Cup.
Per gli Stati Uniti, la vittoria segnò il settimo trionfo nella competizione. Questa fu inoltre la settima finale in cui entrambe le nazionali si affrontarono tra di loro, dopo il 1993 (persa), 1998 (persa), 2007 (vinta), 2009 (persa), 2011 (persa) e 2019 (persa).
^Fino al 1989 la competizione si chiamava Campionato CONCACAF, e trattava una serie di gironi all'italiana che finiva con un girone finale. A partire da quell'anno, la vittoria finale della competizione si sarebbe decisa tramite un torneo a eliminazione diretta, culminante con una finale per il primo posto.