Gressoney-Saint-Jean

comune italiano

Gressoney-Saint-Jean (pron. francese AFI: [ɡʁɛsɔnɛj sẽ ʒã]; in walser Greschòney Zer Chilchu) è un comune italiano di 824 abitanti[1] della Valle d'Aosta orientale, posto ai piedi del Monte Rosa, rinomato luogo di villeggiatura estiva e invernale.

Gressoney-Saint-Jean
comune
(IT) Comune di Gressoney-Saint-Jean
(FR) Commune de Gressoney-Saint-Jean
(DE) Gemeinde Gressoney-Saint-Jean
Gressoney-Saint-Jean – Stemma
Gressoney-Saint-Jean – Bandiera
Gressoney-Saint-Jean – Veduta
Gressoney-Saint-Jean – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoMattia Alliod (lista civica Greschòney fer more) dal 23-9-2020
Lingue ufficialiFrancese, italiano, tedesco
Territorio
Coordinate45°47′N 7°49′E / 45.783333°N 7.816667°E45.783333; 7.816667 (Gressoney-Saint-Jean)
Altitudine1 385 m s.l.m.
Superficie69,65 km²
Abitanti824[1] (31-12-2020)
Densità11,83 ab./km²
FrazioniTra parentesi i toponimi in tedesco standard: Bieltschòcke (Bieltschucken), Bode, Chaschtal, Chreffo, Dresal, Loomatto (Loomatten), Méttelteil (Mittelteil), Mettie (Mettien), Noversch, Òbre Biel (Ober Biel), Òbre Champsil (Ober Champsil), Òbro Verdebio (Ober Verdebien), Ònderteil (Unterteil), Òndre Biel (Unter Biel), Òndre Champsil (Unter Champsil), Òndro Verdebio (Unter Verdebien), Perletoa, Predeloasch, Stobene, Trentostäg (Trentosbrück), Tschemenoal (Chemonal), Tschoarde, Tschossil, Woald (Wald)
Comuni confinantiAlagna Valsesia (VC), Ayas, Brusson, Gaby, Gressoney-La-Trinité, Rassa (VC)
Altre informazioni
Cod. postale11025
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007033
Cod. catastaleE168
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 726 GG[3]
Nome abitanti(IT) gressonari
(FR) gressonards
(DE) Greschoneyer
(titsch) Greschòneyra
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gressoney-Saint-Jean
Gressoney-Saint-Jean
Gressoney-Saint-Jean – Mappa
Gressoney-Saint-Jean – Mappa
Posizione del comune di Gressoney-Saint-Jean all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Si trova nella valle del Lys (o valle di Gressoney) a 1.385 m s.l.m. ai piedi del Monte Rosa. A est confina con il Piemonte nel territorio di Alagna Valsesia, a ovest con la Val d'Ayas. Dal capoluogo Obre Platz chiude la visuale della valle il Monte Rosa con il ghiacciaio del Lys (1078 ettari, il più esteso del versante italiano del gruppo e il secondo della Valle d'Aosta) e con le cime del Castore (4226 m), dei Lyskamm (Occidentale, 4481 m e Orientale, 4527 m) e della Piramide Vincent (4215 m). Nel territorio comunale è ubicata la stazione meteorologica di Gressoney-Saint-Jean.

La punta più alta del massiccio si trova invece più distante, a cavallo tra Macugnaga e Zermatt (Svizzera). Il versante del Monte Rosa di Gressoney, condivide le caratteristiche morfologiche del confinante versante valdostano di Champoluc: forme ampie, grandi ghiacciai, ampi pianori in quota, tutti elementi molto distanti dal pur confinante e vicino versante Piemontese la cosiddetta parete valsesiana del Monte Rosa. Qui le forme si fanno molto più aspre e grandiose: ai grandi ghiacciai si sostituiscono pareti strapiombanti e versanti a picco.

Origini del nome modifica

Tradizionalmente, i due comuni di Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean formano un'entità territoriale e culturale unica, denominata Gressoney in francese, Greschòney (ufficiale) o Creschnau[5][6] nel dialetto locale della lingua walser (il Greschòneytitsch o più semplicemente Titsch) e Kressenau[7] (forma desueta[8]) in tedesco, e Greschunej in töitschu[9].

Al toponimo Gressoney sono stati associati nel tempo vari significati:

  • Chreschen-eye: "piana dei crescioni"
  • Grossen-eys: "grande ghiacciaio"
  • Chreschen-ey: "uovo depositato fra i crescioni".

Il significato più attendibile è il primo, sebbene nessun documento lo attesti.

Gressoney si divide in tre parti[10]:

  • Onderteil, che significa "la parte inferiore", dal pont de Trenta (in titsch, Trentostäg) fino al capoluogo di Gressoney-Saint-Jean (Greschòney Zer Chilchu);
  • Méttelteil, che significa "la parte di mezzo", comprendente il capoluogo di Saint-Jean (Greschòney Zer Chilchu) e il territorio a monte fino al villaggio di Léschelbalmo;
  • Oberteil, che significa "la parte superiore", che corrisponde all'attuale comune di Gressoney-La-Trinité.

Nel 1939, assume il nome - italianizzato - di Gressonei San Giovanni, parte del comune di Gressonei, poi soppresso nel 1946.

Storia modifica

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Giunta Regionale del 16 giugno 2003[11]

Stemma

«Partito, il primo di rosso a tre fasce d'argento, quella in capo caricata di una crocetta accostata da due stelle, il tutto del campo, che è di Vallaise; e di nero al leone d'argento, armato e linguato di rosso, che è del Ducato d’Aosta; al capo sul tutto di rosso, alla croce d'argento, che è di Savoia. Ornamenti esteriori: lo scudo è timbrato da una corona muraria merlata, munita di quattro torri (tre visibili) merlate di tre pezzi e aperte, il tutto d'oro; sostegni da Comune.»

Gonfalone

«Drappo partito di nero e di rosso, riccamente ornato d’argento e caricato dello stemma municipale, con le iscrizioni centrate d'argento: «Comune di Gressoney-Saint-Jean», «Commune de Gressoney-Saint-Jean», «Gemeinde Gressoney-Saint-Jean». Lo stemma è accompagnato in punta da uno scudo partito d'argento e di rosso, caricato di 10 stelle poste in palo, 3, 4 e 3, le tre a destra di rosso, le quattro attraversanti sulla partizione partite dell'uno e dell'altro dell'uno nell'altro, le tre a sinistra d'argento; lo scudo è accollato a una marca gentilizia raffigurante un'ancora d'argento, e sostenuto da due palme in decusse di verde. Le parti metalliche, le frange e i cordoni sono d'argento. L'asta è coperta di velluto rosso, fissato da bullette d’argento posate a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune. Cravatta con nastri portanti i colori dello Stato.»

Lo scudetto che accompagna lo stemma in punta al gonfalone è simbolo delle comunità walser.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 40 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingue e dialetti modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua walser.

Gressoney-Saint-Jean è un'isola linguistica tedesca appartenente alla comunità dei Walser.

Nel 1660, la popolazione chiede ed ottiene dalla diocesi di Aosta la possibilità di avere il tedesco come lingua di culto, in quanto la parrocchia più vicina era Issime, francofona. È quindi fondata la parrocchia di San Giovanni, il cui primo parroco è Sebastian Menabreaz, nativo di Gressoney, come tutti i suoi successori ininterrottamente fino al 1883. L'elemento germanofono si riflette anche nei pellegrinaggi tradizionali della popolazione locale, che oltre ai santuari di Oropa e di Vourry, si effettuavano verso l'abbazia di Einsiedeln.

Nel 2001, il Greschòneytitsch, o semplicemente Titsch è la lingua materna di circa il 15% della popolazione, mentre il 2,13% dichiara di avere come lingua madre sia il walser sia l'italiano.[13] Il dialetto è comunque conosciuto dal 51% della popolazione.[14] Un esempio di Greschòneytitsch è dato dal Padre Nostro:

Greschòneytitsch Tedesco Italiano

Endsche Attò
das béscht em Hémmel,
dass héilege sígge Dín Noame.
Chéeme Dín Herrschaft.[15]

Vater unser
der Du bist im Himmel,
geheiligt werde Dein Name.
Dein Reich komme.

Padre Nostro
Che sei nei cieli,
Sia santificato il tuo Nome.
Venga il Tuo Regno,

Dei proverbi:

(WAE)

«D'scheitò spréngt nid witt vòm stock.»

(IT)

«Il truciolo non cade lontano dal ceppo.»

(WAE)

«Waster neut an Groat wennt neut mascht troa.»

(IT)

«Non caricarti una montagna se non sei capace a portarla.»

(WAE)

«Morgen root, Abend Koth.»

(IT)

«Rosso il mattino, fango la sera.»

Il titsch di Gressoney presenta inoltre dei prestiti provenienti dalle lingue limitrofe, il francese e il patois valdostano:

  • mutschur (< fr. mouchoir) = "fazzoletto"
  • tretwar (< fr. trottoir) = "marciapiede"
  • rido (< fr. rideau) = "tenda"
  • verdscháts (= "scoiattolo") dal patois di Ayas/Brusson verdjáts[16].
 
Iscrizione in Greschòneytitsch dedicata a Henrich Welf, originario di Gressoney-La-Trinité, presidente del Walser Kulturzentrum.

L'eredità culturale e linguistica walser di Gressoney è oggetto di studio e divulgazione da parte del Walser Kulturzentrum, che dispone inoltre di una nutrita biblioteca. Negli ultimi anni sotto la presidenza di Heinrich Welf, dalla collaborazione con l'Associazione Augusta di Issime è stato edito, tra le altre opere, un dizionario delle due varianti della lingua walser di Gressoney (Titsch) e Issime (Töitschu).

Oltre ad essere trilingue italiano-francese-tedesco (lingue di istruzione ufficiali per i comuni germanofoni della Valle del Lys), nel territorio di Gressoney-Saint-Jean, la popolazione conosce il patois francoprovenzale valdostano e, in virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con l'adiacente Valsesia, il piemontese.

Istituzioni, enti e associazioni modifica

A Gressoney-Saint-Jean si trova la sede della Compagnia delle guide Gressoney - Monte Rosa fondata nel 1963.

Cultura modifica

Biblioteche modifica

Sulla strada regionale 44 ha sede la biblioteca comunale.

Musei modifica

Eventi modifica

 
L'Hôtel du Mont Rose
  • Sankt Johanns Feuer, la notte del 23 giugno[17] - I fuochi di San Giovanni;
  • San Kloas, che significa "San Nicola" in titsch, l'8 dicembre: evento ispirato alla tradizione germanica di San Nicola di Bari che porta i doni ai bambini;
  • Bierfest, in giugno[18] - La festa della birra;
  • Walser Nacht, a metà agosto[19].

Eventi tradizionali modifica

La sera del 31 dicembre, i giovani del paese si recano in visita alle case dei villaggi cantando il Neujahrslied (« Canto del nuovo anno »):

Ein glückseliges neues Jahr
Wünschen wir Euch von Herzens Grund
Gottes Gnad'viele Jahr bewahre
Euern Leib und Seel gesund.
Anstatt unserer Schenkung seje
Das geborene Jesulein
In dem Kripplein auf der Heide
Drücket's in Eueres Herz hinein.

Walsertreffen modifica

Le comunità walser disseminate lungo l'intero arco alpino si radunano, ogni tre anni, in una diversa colonia per il loro tradizionale incontro denominato Walsertreffen.

Calendario degli incontri modifica

  1. Saas Fee  /Alagna Valsesia   e Rimella   (7-14 settembre 1962)
  2. Triesenberg   (19-20 giugno 1965)
  3. Gressoney-Saint-Jean   (7-8 settembre 1968)
  4. Klosters   (4-5 settembre 1971)
  5. Brand in Vorarlberg   (21-22 settembre 1974)
  6. Briga   (10-11 settembre 1977)
  7. Triesenberg   (13-14 settembre 1980)
  8. Alagna Valsesia   (24-25 settembre 1983)
  9. Mittelberg   (19-21 settembre 1986)
  10. Davos   (2-3 settembre 1989)
  11. Saas Fee   (4-6 settembre 1992)
  12. Lech am Arlberg   (1-3 settembre 1995)
  13. Gressoney-Saint-Jean   (11-13 settembre 1998)
  14. Briga   (21-23 settembre 2001)
  15. Galtür   (8-13 settembre 2004)
  16. Alagna Valsesia   (21-23 settembre 2007)
  17. Triesenberg   (10-12 settembre 2010)
  18. Großes Walsertal   (13-15 settembre 2013)
  19. Arosa   (15-18 settembre 2016)
  20. Lötschental   (5-8 settembre 2019)
  21. Ornavasso   (2022)

Cinema modifica

Tra i film girati nel comune ci sono Lo vedi come sei... lo vedi come sei?, di Mario Mattoli (1939), Il peggior Natale della mia vita, di Alessandro Genovesi (2012), ed alcune scene di Tutta colpa del paradiso, di Francesco Nuti (1985).

Economia modifica

Prodotti tipici modifica

 
La Toma di Gressoney.

Turismo modifica

Gressoney-Saint-Jean è un rinomato luogo di villeggiatura estiva ed invernale. Dispone di un buon numero di impianti e piste da sci. Il comprensorio più importante è quello dei Weissmatten, e fa parte del comprensorio sciistico Monterosa Ski.

Energia modifica

Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Gressoney-Saint-Jean si produce energia idroelettrica. La centrale idroelettrica di Sendren, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Lys e Valdobbiola.[21]

Infrastrutture e trasporti modifica

La ferrovia Pont-Saint-Martin - Gressoney è stato un progetto di ferrovia che doveva collegare Pont-Saint-Martin alla Valle del Lys. Ne resta traccia nell'edificio detto La Remise che doveva fungere da stazione ferroviaria.

Amministrazione modifica

Il termine "sindaco", in francese valdostano syndic, è reso nel dialetto Titsch dal termine Sendég, che risente inoltre dell'influenza del patois valdostano senteucco. Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Walser (Union der Aostataler Walsergemeinden). Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
13 giugno 1985 24 maggio 1990 Augusto Linty - Sindaco [22]
24 maggio 1990 29 maggio 1995 Luigi Filippa - Sindaco [22]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Luigi Filippa - Sindaco [22]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Aldo Comé lista civica Sindaco [22]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Aldo Comé lista civica Sindaco [22]
24 maggio 2010 10 maggio 2015 Luigi Chiavenuto lista civica Sindaco [22]
28 maggio 2015 22 settembre 2020 Luigi Chiavenuto lista civica Greschòney zeéme Sindaco [22]
23 settembre 2020 in carica Mattia Alliod lista civica Greschòney fer more Sindaco [22]

Sport modifica

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ cLe zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  5. ^ Treccani
  6. ^ Michele Loporcaro, Profilo linguistico dei dialetti italiani
  7. ^ Hermann Suchier, Die französische und provenzalische Sprache und ihre Mundarten, Strassburg, Karl J. Trübner, 1906, p.7.
  8. ^ Le opere più recenti in tedesco standard riportano i nomi ufficiali in francese - cf. Liederbuch von Gressoney und Issime Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive. e Peter Zürrer, Sprachkontakt in Walser Dialekten: Gressoney und Issime im Aostatal (Italien).
  9. ^ Michele Musso, Imelda Ronco, D'Eischemtöitschu : vocabolario töitschu-italiano, Walser Kulturzentrum, Gressoney-Saint-Jean, ed. Musumeci, Quart, 1998, p. 299.
  10. ^ Sito ufficiale del comune di Gressoney-Saint-Jean - Storia-Economia - Cenni storici.
  11. ^ D.P.G.R n. 477 del 16 giugno 2003 (PDF).
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ (FR) Sondage linguistique – Résultats | Fondation Emile Chanoux, su fondchanoux.org. URL consultato il 30 aprile 2020.
  14. ^ (FR) Sondage linguistique – Résultats | Fondation Émile Chanoux, su fondchanoux.org. URL consultato il 30 aprile 2020.
  15. ^ (WAEDE) Das Vaterunser auf Walserisch (Greschòney) (JPG), su commons.wikimedia.org, Frankfurter Allgemeine Zeitung, 2006. URL consultato il 13 maggio 2011.
  16. ^ Ernest Schüle (1989), Les parlers Walser de la Vallée du Lys et les patois romans des alentours, Enrico Rizzi (a cura di), Lingua e comunicazione simbolica nella cultura Walser, Atti del VI Convegno Internazionale di Studi Walser, Anzola d’Ossola, Fondazione Enrico Monti, pp. 243–254.
  17. ^ Festa patronale di San Giovanni, su lovevda.it, Regione Autonoma Valle d'Aosta. URL consultato il 6 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2013).
  18. ^ Bierfest
  19. ^ Walser Nacht
  20. ^ Toma di Gressoney, www.fondazioneslowfood.com, consultato il 25 aprile 2020.
  21. ^ CVA, Gli impianti, su cva-ao.it. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  22. ^ a b c d e f g h Anagrafe degli amministratori locali e regionali

Bibliografia modifica

  • Valentin Curta, Gressoney einst und jetzt (ristampa 1994)
  • AA.VV. (Walser Kulturzentrum), Gressoney e Issime. I Walser in Valle d'Aosta, 1986
  • AA.VV. (Walser Kulturzentrum), Canzoniere di Gressoney e Issime - Liderbuch von Kressnau und Eischeme, 1991
  • AA.VV. (Walser Kulturzentrum), Greschôneytitsch und d'Eischemtöitschu, 1988-1998
  • Guida Rurale della Valle d'Aosta. Comunità Montana Mont Rose - Walser, Alta Valle del Lys, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2009.
  • Gui Tercinod, Louis Zumstein (De la Pierre) et la poésie dialectale de la Vallée du Lys, Aoste, 1957.
  • Michele F. Gregori, Jean-Nicolas Vincent, Le Château Edizioni, Aosta, 2005

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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