Il giardino dei Finzi Contini (film)
Il giardino dei Finzi Contini è un film drammatico del 1970 diretto da Vittorio De Sica, tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani.
TramaModifica
Corre l'anno 1938: i Finzi Contini sono una ricca famiglia ebrea dell'alta borghesia di Ferrara. Le leggi razziali provocano l'espulsione degli ebrei dal circolo del tennis della città: la famiglia decide quindi di permettere agli amici dei due figli Micòl e Alberto di frequentare il magnifico parco della propria villa dove c'è un campo da tennis. Fra costoro ci sono Giorgio, anch'egli ebreo e figlio di un commerciante, e il comunista milanese Giampiero Malnate. Giorgio fin dalla prima adolescenza è innamorato di Micòl, che però prova per lui solo un sentimento fraterno.
Nel frattempo la guerra è prossima e la situazione per gli ebrei si fa sempre più pesante: Ernesto, fratello di Giorgio, fugge in Francia, mentre Giorgio, vicino alla laurea, decide di rimanere a Ferrara, dove gli viene però impedito di frequentare la biblioteca dell'Università, costringendolo a studiare presso la biblioteca privata dei Finzi Contini, messa a sua disposizione dal capofamiglia, professor Ermanno. Micòl trascorre qualche tempo a Venezia per finire l'università e al suo ritorno a Ferrara respinge definitivamente Giorgio, il quale scopre casualmente il motivo: Micòl ha una relazione segreta con Malnate, che trascorre con lei l'ultima notte prima di partire per la Russia.
Gli eventi precipitano: Malnate cade sul fronte orientale e Alberto muore in poco tempo a causa di una malattia. Giorgio è costretto a nascondersi per non finire prigioniero dei nazifascisti, mentre tutta la famiglia Finzi Contini è prelevata in casa dai repubblichini e condotta in una scuola, dove viene separata, forse per sempre. Micòl si ritrova con sua nonna nella stessa aula che aveva frequentato da bambina. Lì incontra il padre di Giorgio, che la informa della fuga di questi da Ferrara con gli altri suoi parenti. I due si abbracciano guardando fiduciosi dalla finestra verso un futuro nebbioso come il panorama della città.
ProduzioneModifica
Il regista prese in seria considerazione di affidare il ruolo della protagonista alla cantante Patty Pravo che dovette rifiutare per i troppi impegni di lavoro.[1]
SceneggiaturaModifica
Contrariamente al romanzo di Bassani, il film diretto da De Sica non utilizza la tecnica dell'io narrante, che per il romanzo viene dalla critica rapportato allo stesso autore. Tuttavia, pur seguendo il regista una narrazione filmica tutta dialogata, l'io narrante del romanziere coincide col ruolo del protagonista Giorgio. Contrariamente al romanzo di Bassani, il film diretto da De Sica si chiude con l'episodio della deportazione. Nel romanzo, Giorgio, fuggito in tempo all'estero, racconterà la storia della sua giovinezza e del suo primo amore impossibile, rievocando i fatti a distanza di 14 anni.
De Sica e BassaniModifica
Inizialmente Giorgio Bassani cooperò alla stesura dei dialoghi e della sceneggiatura del film ma dopo alcuni disaccordi e malintesi, lo scrittore e il regista entrarono in aperto conflitto (anche a causa del fatto che nel film la relazione tra Micòl e Malnate viene resa esplicita, cosa non presente nel romanzo). Bassani chiese ed ottenne che venisse tolto il suo nome dai titoli di coda del film.[2]
CastModifica
Il regista Alessandro D'Alatri ha interpretato nel film il ruolo di Giorgio da ragazzino, mentre una giovanissima Cinzia Bruno ha il ruolo di Micòl ragazzina.
RipreseModifica
- Per il giardino è stata utilizzata Villa Ada presso Roma, mentre l'immaginaria villa Finzi Contini è la villa Litta Bolognini di Vedano al Lambro, comune della Brianza, adiacente al Parco di Monza.
- L'ingresso del giardino nel film è veramente a Ferrara, in Corso Ercole I d'Este, vicino a dove l'aveva immaginato Bassani. Gli altri esterni sono stati girati nei pressi e nel centro di Ferrara; da notare sono il castello Estense e le mura cittadine, il Palazzo dei Diamanti, la Cattedrale di San Giorgio e anche alcune celebri vie.
RestauroModifica
La versione digitale restaurata, curata dall'Istituto Luce Cinecittà[3] ed eseguita presso i laboratori "Studio Cine" di Roma e "L’Immagine ritrovata" di Bologna,[4] è stata presentata nella primavera del 2015.
AccoglienzaModifica
CriticaModifica
Il soggetto, tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Bassani, sviluppa in maniera approfondita il clima di negazione dei fatti e passività da parte della borghesia ebraica italiana, profondamente legata agli ideali liberali dell'Italia prefascista e semplicemente incredula della possibilità di venire realmente perseguitata nel proprio Paese per la sola ragione di un credo differente.
Il film fu un grande successo di pubblico, mentre più discordante fu la critica, che nel caso di Morando Morandini ne contestò la rappresentazione eccessivamente melensa, mentre per Tullio Kezich si trattò di uno dei migliori lavori del regista da molti anni a quella parte.
Il film si aggiudicò l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1971 e l'Oscar al miglior film straniero nel 1972.
Sul sito web Rotten Tomatoes, Il giardino dei Finzi Contini detiene il record di essere il solo film ad aver ricevuto il completo 100% delle recensioni professionali positive, con un voto e un indice di apprezzamento pieni.[5]
RiconoscimentiModifica
- 1972 - Premio Oscar[6]
- Miglior film straniero (Italia) a Vittorio De Sica
- Candidatura per la migliore sceneggiatura non originale a Ugo Pirro e Vittorio Bonicelli
- 1971 - Festival di Berlino
- 1971 - David di Donatello
- 1971 - Nastro d'argento
- 1971 - Globo d'oro
- 1973 - Premio BAFTA
- Premio UN a Vittorio De Sica
- Candidatura per la miglior fotografia a Ennio Guarnieri
- 1973 - Grammy Award
- Candidatura per la migliore colonna sonora per un film o per un film tv a Manuel De Sica
NoteModifica
- ^ Patty Pravo ondarock.it
- ^ (EN) Anna Saxon-Forti, Masolino d'Amico e Tim Parks, Bassani’s Father, in The New York Review of Books, 20 ottobre 2005. URL consultato il 21 giugno 2018.
- ^ SemiColonWeb, Il giardino dei Finzi Contini restaurato, su cinecitta.com. URL consultato il 31 gennaio 2018.
- ^ Restaurato Il giardino dei Finzi Contini - Cinematografo, in Cinematografo. URL consultato il 31 gennaio 2018.
- ^ (EN) The Garden of the Finzi-Continis. URL consultato il 10 settembre 2022.
- ^ (EN) 1972 | Oscars.org | Academy of Motion Picture Arts and Sciences, su www.oscars.org. URL consultato il 10 settembre 2022.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Il giardino dei Finzi Contini
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il giardino dei Finzi Contini
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Il giardino dei Finzi Contini, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Il giardino dei Finzi Contini, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Il giardino dei Finzi Contini, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Il giardino dei Finzi Contini, su Movieplayer.it.
- Il giardino dei Finzi Contini, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Il giardino dei Finzi Contini, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Il giardino dei Finzi Contini, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il giardino dei Finzi Contini, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Il giardino dei Finzi Contini, su FilmAffinity.
- (EN) Il giardino dei Finzi Contini, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (DE, EN) Il giardino dei Finzi Contini, su filmportal.de.
- Il giardino dei Finzi-Contini Hollywood Party Cinema alla radio RadioRai3 (puntata 26/01/2013) (MP3), su radio.rai.it.