Assicurazioni Generali

Impresa di assicurazioni

Le Assicurazioni Generali (comunemente note come Gruppo Generali) sono una compagnia di assicurazione italiana. I suoi mercati principali sono l'Europa occidentale, l'America settentrionale e l'Estremo Oriente. È la più grande compagnia italiana di assicurazioni, terza europea per fatturato dopo Allianz ed AXA.

Assicurazioni Generali
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Direzione Centrale di Trieste
StatoItalia Italia
Forma societariasocietà per azioni
Borse valoriBorsa Italiana: G
ISINIT0000062072
Fondazione1831 a Trieste
Fondata daGiuseppe Lazzaro Morpurgo
Sede principaleTrieste
Persone chiave
Settoreassicurazioni, finanza
Fatturato81,538 miliardi (2022)
Utile netto2,8912 miliardi di € (2022)
Dipendenti74.621 (2021[1])
Slogan«Partner di Vita»
Sito webwww.generali.com/

La società è quotata alla Borsa di Milano e rientra nell'indice FTSE MIB della stessa Borsa.

StoriaModifica

 
Quota del fondatore delle Assicurazioni Generali del 30 giugno 1832
 
Assicurazioni Generali: Polizza di assicurazione del 1919[2]

Sotto gli AsburgoModifica

La Imperial Regia Privilegiata Compagnia di Assicurazioni Generali Austro-Italiche è stata fondata nella città di Trieste il 26 dicembre 1831[3]. Promotore ne fu Giuseppe Lazzaro Morpurgo.[4] L'aggettivo "Generali" indicava il fatto che la compagnia si occupasse di ogni ramo assicurativo (incendi, vita, grandine, trasporto marittimo, terrestre e fluviale), orientamento non comune all’epoca: tutte le compagnie di assicurazione triestine erano attive nel solo ramo dei trasporti marittimi ad eccezione della Azienda Assicuratrice che si occupava anche del ramo grandine.[5]

“Austro-Italiche” era riferito alla doppia struttura direzionale: la sede principale a Trieste per curare la Compagnia e le relazioni con la monarchia asburgica e una sede direzionale a Venezia, responsabile del Lombardo-Veneto e delle operazioni nella penisola italiana.[6]

Il capitale sociale era di due milioni di fiorini, ripartito su di un azionariato abbastanza ampio[7] comprendente sia imprenditori triestini che provenienti Lombardo-Veneto; tra di loro c'erano Giovanni Cristoforo Ritter de Záhony, Giovanni Battista de Rosmini, Marco Parente, Samuele Della Vida, Pasquale Revoltella.[6]

La scelta del simbolo cadde sull'aquila asburgica, essendo Trieste austriaca dal 1382 (e fino al 1918).

La presenza in molti mercati fu fin dall'inizio una caratteristica del gruppo, vista la storica vocazione commerciale sia di Trieste che di Venezia. Nel primo decennio di vita la rete delle agenzie si espanse fino a coprire tutti gli stati italiani, le principali città dell'impero ed i principali porti europei[8].

Fino al 1847 la figura più importante della compagnia fu quella di Gianbattista de Rosmini, , consultore legale e maggior azionista; dal 1835 fu presidente permanente dei Congressi Generali e quindi di fatto a capo della compagnia.[7] Fra i primi eventi indennizzati vi fu l'incendio del 1836 del Teatro La Fenice di Venezia, che essendo assicurato presso le Generali, ricevette una somma con cui fu pagata la ricostruzione.[8]

Nel 1848, in seguito ai moti risorgimentali, l'aggettivo "Austro-Italiche" fu eliminato dalla ragione sociale e la compagnia divenne per antonomasia le Assicurazioni Generali.[8]

Nel 1856 le Generali erano diventate la maggiore compagnia assicurativa dell'Impero austriaco. L'anno successivo furono quotate alla Borsa di Trieste.[9]

Dopo l'Unità d'Italia la direzione veneziana delle Generali divenne la più grande compagnia assicurativa del nuovo regno.[9] Alla direzione della filiale italiana era stato dalla fondazione al 1875 Samuele Della Vida, una delle figure più significative della storia aziendale.[7]

Il 17 novembre 1869 venne inaugurato il Canale di Suez, il cui effetto di moltiplicatore sui commerci mondiali era stato intuito dagli uomini delle Generali che furono tra gli attori di quell’avvenimento storico: Pasquale Revoltella, che era stato direttore di Generali fino a quel momento, divenne vicepresidente della Compagnia universale del Canale di Suez e Giuseppe Morpurgo si recò a Suez per l’inaugurazione del canale in veste di direttore di Generali e vicepresidente della Camera di Commercio di Trieste.[10] Il loro interesse era legato agli sviluppi di Trieste e del porto, che stavano attraversando un momento di ristagno; con l’apertura del canale i traffici triestini si ampliarono, così come l’afflusso di capitali. In questa condizione economica favorevole Generali si espanse nel mondo: dal Mediterraneo orientale al Nord Africa, in Estremo Oriente e nelle Americhe.[11]

Dal 1877 al 1920 la compagnia fu gestita dalla forte personalità di Marco Besso, che fu segretario generale della società dal 1877, poi direttore generale nel 1885 e infine presidente nel 1909. Sotto la sua guida la compagnia assunse una dimensione internazionale, con l'apertura di agenzie nel Mediterraneo, a San Pietroburgo e Varsavia, nelle Americhe, in Estremo Oriente, e la fondazione di consociate come la Erste Allgemeine Schaden- und Unfallversicherung di Vienna, la Generala in Romania, l'Anonima Grandine (fondata dal Comm. Pio Alessandro Pontremoli) e l'Anonima Infortuni a Milano.[12][13]

Questa è anche l'epoca della costruzione delle prestigiose sedi come il palazzo di piazza della Signoria a Firenze (1871), il palazzo in piazza Duca degli Abruzzi a Trieste (1886), il palazzo di piazza Cordusio a Milano (1899), il palazzo di piazza Venezia a Roma, quello di piazza Solferino a Torino.[12] Nel 1914 vennero ristrutturate le Procuratie Vecchie, sede della direzione di Venezia.[14]

Durante la prima guerra mondiale, che oppose l'Italia all'Austria-Ungheria, la tradizionale autonomia della sede veneziana rispetto a quella triestina fece sì che la compagnia fosse divisa in due sul piano operativo, ed insieme evitasse di prendere posizioni politiche che avrebbero potuto comprometterla.[7]

Il periodo italianoModifica

Nel 1920 divenne presidente Edgardo Morpurgo. Sotto la sua guida si ha un'ulteriore espansione internazionale della compagnia: nel 1924, anche a causa della divisione dell'Impero austroungarico, si contavano ben otto direzioni all'estero e sessanta succursali e agenzie in trenta paesi; nel 1935 le consociate erano ventinove in Europa, quattro nelle Americhe, due in Africa e una in Asia. In questi anni l'immagine della società è curata da Marcello Dudovich[14]. Fra gli acquisti di questo periodo c'è l'Alleanza Assicurazioni, fondata nei primi del novecento da Evan George Mackenzie, Giacomo Castalbolognesi, Enrico Rava e Giuseppe Corradi.[15]

 
Rivista del 1910 con pubblicità della Società anonima italiana di assicurazione contro gli infortuni

Il rapporto con il Fascismo fu disteso fino alla metà degli anni trenta, quando precipitò con l'avvento delle leggi razziali[7]. Infatti nel primo secolo di attività le Assicurazioni Generali si erano consolidate ed espanse anche grazie alla presenza determinante di azionisti e dirigenti di origine ebraica[16], dai Morpurgo ai Maurogonato, dai Levi Della Vida ai Treves de' Bonfili. Proprio un Morpurgo era presidente nel 1938 e fu invitato a dimettersi ancor prima delle "leggi razziali" (ormai imminenti), in occasione della visita di Benito Mussolini a Trieste e a cedere la presidenza a Giuseppe Volpi di Misurata. Di fatto in questo periodo le Generali furono guidate dall'amministratore delegato Gino Baroncini che permise la continuità gestionale senza traumi[7].

Baroncini guidò il gruppo nei difficilissimi anni che videro la guerra, le occupazioni tedesca, jugoslava e poi l'amministrazione britannica-americana del Territorio Libero di Trieste, seguite dall'esproprio delle succursali nei paesi dell'Est, sotto le presidenze di Antonio Cosulich (1943-1948) e di Mario Abbiate (1948-1954)[14].

Fra il 1960 ed il 1968 fu presidente Baroncini, in azienda dal 1937, che fu il presidente del boom. Nel 1963 la filiale francese delle Generali, Concorde, facendo propria un'intuizione di Pierre Desnos, fondò Europ Assistance; la nuova compagnia diede vita al concetto di “assistenza privata”: fornire aiuto in modo organizzato a chiunque si trovi in situazioni di difficoltà lontano da casa.[17]

Nel 1974 viene costituita Genagricola, la società che si occupa delle attività agricole del Gruppo.[18]

Dal 1968 al 1979 fu presidente Cesare Merzagora, il quale ristrutturò l'azienda in modo più efficiente e trasparente[7][17]. Gli successe, fino al 1990, Enrico Randone[19].

Nel 1988 Generali si rafforzò in Francia acquistando una partecipazione nella Compagnie du Midi e l'anno seguente divenne azionista del gruppo AXA Midi.[20][21] La partecipazione si esercita grazie al possesso del 40% di Società di Partecipazioni AxaGenerali[22], a sua volta azionista di AXA con il 40% circa.

Nel 1990 AXA Midi si fonde in AXA S.A.S., con Generali sempre azionista con il 40% del capitale sociale della holding di controllo del gruppo francese[23][24]. Nel 1996[25], tuttavia, Generali sceglie di vendere il pacchetto azionario, per ottenere liquidità necessaria per l'acquisto di INA Assitalia.[26][27][28]

Nel 1994 nasce Genertel, la prima società in Italia a erogare servizi finanziari tramite telefono.[29][30]

Nel 1998 arriva Banca Generali, nata prevalentemente come banca online, che nel corso degli anni si sviluppa si sviluppa come polo bancario del Gruppo e si sposta nel segmento private banking.

Gli anni recentiModifica

Dopo l'acquisizione dell'INA Assitalia nel 2000, ci fu quella della Toro Assicurazioni nel 2006.[31]

Nel 2010 le Assicurazioni Generali, secondo la rivista Fortune 500, si sono posizionate al terzo posto in scala globale dopo AXA e ING Group per volumi d'affari gestiti[32]. La presenza capillare in Italia ed i grandi investimenti effettuati all'estero hanno giocato favorevolmente nella crisi finanziaria mondiale del 2008, rendendo Assicurazioni Generali uno dei gruppi assicurativi più efficienti e saldi nel mondo; inoltre la capitalizzazione di borsa, al prezzo indicativo di 15 euro, rende la compagnia tra le prime al mondo per valorizzazione.

Nel 2022 Francesco Gaetano Caltagirone presenta una lista per rinnovare i vertici delle Assicurazioni Generali[33], successivamente si è dimesso dal CdA.[34][35]

 
Sede di Firenze
 
Sede di Milano
 
Targa originale d'epoca, in latta sbalzata con scritte e il Leone di San Marco dorate in rilievo, databile 1924-1940

GruppoModifica

La sede del gruppo Generali si trova a Trieste, mentre la direzione per l'Italia si trova a Mogliano Veneto, precedentemente situata in piazza San Marco a Venezia. Il top management è formato da Andrea Sironi (presidente da febbraio 2022), Philippe Donnet (Group CEO), Cristiano Borean (CFO).

Il gruppo è presente in 65 paesi e si colloca al primo posto in Italia, Austria ed Israele e fra i primi in Germania, Francia, Spagna e Cina.

Fanno parte del gruppo Generali le seguenti compagnie assicurative italiane:

 
Torre Generali a Milano

PresidentiModifica

AzionariatoModifica

L'azionariato al 28 gennaio 2022 è il seguente [37]:

PartecipazioniModifica

The Human Safety NetModifica

È la fondazione, creata nel 2017, che si occupa di iniziative a favore delle persone svantaggiate[39] e la cui missione è "liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità".[40]
Collabora con circa 50 enti, tra ONG e imprese sociali, per portare avanti i suoi programmi[41] che operano su tre linee principali: famiglie, rifugiati e neonati.[42]

NoteModifica

  1. ^ Relazione annuale integrata e bilancio consolidato 2021, su generali.com. URL consultato il 15 marzo 2022.
  2. ^ Alex Witula: Le Più Belle Azioni D'Epoca, p. 41; ISBN 978-88-95848-10-5
  3. ^ La Storia di Generali Italia, su generali.it. URL consultato il 14 maggio 2015.
  4. ^ sito Fondazione Mansutti, su mostravirtualemansutti.altervista.org (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2019).
  5. ^ Giuseppe Stefani, Il comitato triestino degli assicuratori marittimi, Il Comitato, 1933.
  6. ^ a b Archivio Storico Assicurazioni Generali | inHeritage, su www.inheritage.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  7. ^ a b c d e f g Nicola De Ianni, I mutamenti nel lavoro delle assicurazioni: le Generali da Baroncini a Merzagora (1968-1979) in Sergio Zaninelli e Mario Taccolini (a cura di), Il lavoro come fattore produttivo e come risorsa nella storia economica, Milano, Vita e Pensiero, 2002
  8. ^ a b c storia 1804-1848 sul sito ufficiale
  9. ^ a b storia 1851-1875 sul sito ufficiale
  10. ^ Gino Saraval, I deputati triestini al parlamento di Vienna dal 1873 al 1897, in La porta orientale: rivista mensile di studi giuliani e dalmati, A. 8, n. 5-6 (maggio-giugno 1938), pp. 221-241.
  11. ^ Zeno Saracino, 17.11.1869: taglio istmo di Suez. Il ricordo di Giuseppe de Morpurgo - TRIESTE.news, su triesteallnews.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  12. ^ a b storia 1880-1910 sul sito ufficiale
  13. ^ sito TraderLink, su traderlink.it. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2019).
  14. ^ a b c storia 1912-1949 sul sito ufficiale
  15. ^ Antonio Martina e Corrado Fois, Lavorare è difficile, ISBN 9788891745385.
  16. ^ Migrazioni moked.it
  17. ^ a b storia 1950-1979 sul sito ufficiale
  18. ^ Nicola Dante Basile, I cavalieri della tavola: storie di uomini e aziende del buongusto italiano, Libri Scheiwiller, 2005, ISBN 978-88-7644-485-2.
  19. ^ Enrico Randone sul Dizionario Biografico Treccani, su treccani.it.
  20. ^ Axa - Midi si ristrutturano una OPS su 4 compagnie, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 20 settembre 1989. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  21. ^ Midi si Fonderà con AXA secondo socio Le Generali, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 25 giugno 1988. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  22. ^ AXA - GENERALI, niente opa sulla compagnie du midi, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 13 febbraio 1990. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  23. ^ Scompare la midi' dopo la fusione con axa assurance, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 18 ottobre 1990. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  24. ^ Sergio Bocconi, Generali apre la frontiera Axa, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 29 settembre 1995. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  25. ^ Generali: firmata intesa con Axa, su adnkronos.com, Adnkronos, 16 gennaio 1996. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  26. ^ GENERALI HA UN' AXA NELLA MANICA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  27. ^ GENERALI PIU' FORTI IN FRANCIA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  28. ^ Nozze francesi per Generali, su web.archive.org, 5 ottobre 2013. URL consultato il 10 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).
  29. ^ Il Direct Insurance in Italia - Trend di mercato, modelli di business e strategie competitive, Egea, 2011, ISBN 9788823811133.
  30. ^ Intermediazione assicurativa e mercato, Franco Angeli Editore, 2009, ISBN 9788856809701.
  31. ^ storia 1981-2015 sul sito ufficiale
  32. ^ Fortune - Global 500 2010, su money.cnn.com. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  33. ^ Tutti i volti della lista Caltagirone per Generali, da Cirinà in giù, formiche.net, 16 marzo 2022
  34. ^ (EN) Dimissioni del direttore Francesco Gaetano Caltagirone, su generali. URL consultato il 7 settembre 2022.
  35. ^ Gruppo Generali - Board of Directors, su Generali. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato il 2 agosto 2022).
  36. ^ Generali Italia > Chi Siamo, su generali.it. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  37. ^ Francesco Spini, Generali, la mossa di Caltagirone Addio al Patto con Del Vecchio e Crt, in Il Secolo XIX, 29 gennaio 2022, p. 20.
  38. ^ Gruppo Sara Assicurazioni, su sara.it. URL consultato il 27 ottobre 2012.
  39. ^ Dai rifugiati alle famiglie, Generali lancia piano The Human Safety Net, su Assinews.it, 5 ottobre 2017. URL consultato il 27 aprile 2021.
  40. ^ Missione [collegamento interrotto], su The Human Safety Net. URL consultato il 27 aprile 2021.
  41. ^ Achille Perego, Inclusione e integrazione "Così si realizzano i sogni", su Quotidiano Nazionale, 23 novembre 2020. URL consultato il 27 aprile 2021.
  42. ^ Per le Famiglie [collegamento interrotto], su The Human Safety Net. URL consultato il 27 aprile 2021.

BibliografiaModifica

  • Pietro Egidi, Sonia Galasso (et alii), Generali nella Storia. Racconti d'Archivio. Ottocento. Novecento, Marsilio, 2 voll., 623 p. , ill. (ed. a colori), 2016. EAN: 9788831722582
  • Paolo Mieli, "Un'assicurazione per grandi imprese", Corriere della Sera, 13 febbraio 2017, pp. 34-35.

Voci correlateModifica

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Collegamenti esterniModifica

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