Filippo di Castiglia (1292-1327)

Filippo di Castiglia (Siviglia, 28 maggio 1292Madrid, aprile 1327) è stato un principe castigliano e signore di Cabrera e Ribera, di Lemos e Sarria.

Biografia modifica

Era figlio del re Sancho IV di Castiglia e di Maria di Molina.

Nel 1295, quando aveva tre anni, suo padre morì e salì al trono il fratello maggiore, Ferdinando IV di Castiglia.

All'età di sei anni venne inviato da sua madre, come rappresentante della corona, nel regno di Galizia oggetto di sommosse popolari aizzate da Juan Alfonso de Alburquerque e Fernando Rodríguez de Castro. Le truppe regie però subirono una grave sconfitta da parte degli insorti: Filippo venne arrestato e imprigionato nel castello di Villalba, dove rimase diversi anni[1].

Nel 1304 la situazione cambiò. Dopo aver lasciato il luogo di prigionia, con il supporto di Fernando Rodriguez de Viedma, giunse a Monforte de Lemos, che apparteneva a Fernando Rodriguez Castro, e la circondò. Fernando intervenne per togliere l'assedio alla città e cercò tramite i propri consiglieri di trovare un accordo con Filippo. La pace non venne raggiunta e nella battaglia che ne seguì Fernando Rodriguez perse la vita[2].

Come ringraziamento per i servigi resi alla corona, Ferdinando IV conferì a suo fratello tutti i titoli che erano stati del defunto Fernando Rodriguez.

Filippo continuò a soggiornare in Galizia per indebolire il potere sia dei prelati che della nobiltà feudale. La politica intrapresa dall'infante però non piacque a Giovanni di Castiglia e all'arcivescovo di Santiago Rodrigo de Padrón. Giovanni, che poteva contare sull'appoggio di numerosi nobili del Leon, era inoltre desideroso di poter ottenere i titoli del defunto Fernando, passati invece a Filippo, e tra i due contendenti scoppiarono focolai di guerra che vennero risolti alcuni mesi dopo: la signoria di Lemos venne data ad Alfonso de la Cerda come compensazione per la sua rinuncia al trono di Castiglia. A pronunciare tale decisione furono l'arcivescovo Giovanni, il re Dionigi del Portogallo e Rodrigo de Padrón. Dionigi volle così tutelare le pretese ereditarie del suo protetto Pedro Fernandez de Castro, erede alla signoria di Lemos e di Sarria, in quanto figlio di Fernando Rodriguez de Castro.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ferdinando III di Castiglia Alfonso IX di León  
 
Berenguela di Castiglia  
Alfonso X di Castiglia  
Beatrice di Svevia Filippo di Svevia  
 
Irene Angela  
Sancho IV di Castiglia  
Giacomo I d'Aragona Pietro II d'Aragona  
 
Maria di Montpellier  
Violante d'Aragona  
Iolanda d'Ungheria Andrea II d'Ungheria  
 
Iolanda di Courtenay  
Filippo di Castiglia  
Alfonso IX di León Ferdinando II di León  
 
Urraca del Portogallo  
Alfonso di Molina  
Berenguela di Castiglia Alfonso VIII di Castiglia  
 
Eleonora d'Inghilterra  
Maria di Molina  
Alfonso Tellez de Meneses  
 
 
Mayor Alonso de Meneses  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Pardo de Guevara y Valdés, Eduardo; Eduardo José Pardo, Instituto Padre Sarmiento de Estudios Gallegos. Fundación Pedro Barrié de la Maza. ed. Los señores de Galicia: tenentes y condes de Lemos en la Edad Media (1ª edición). pp. 125-126. ISBN 84-89748-71-3.
  2. ^ Benavides, Antonio (1860). «X». Memorias de Don Fernando IV de Castilla. dos tomos (1ª edición). Madrid: Imprenta de Don José Rodríguez. pp. 132. http://books.google.es/booksid=VLIGAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=memorias+de+fernando+iv#v=onepage&q=&f=false Archiviato il 6 aprile 2020 in Internet Archive..

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