Il cammino verso la finaleModifica
Il Liverpool di Jürgen Klopp (subentrato a Brendan Rodgers nel mese di ottobre) viene inserito nel Gruppo B insieme agli svizzeri del Sion, ai russi del Rubin Kazan' e ai francesi del Bordeaux. Gli inglesi si classificano al primo posto del girone con 10 punti conquistati, frutto di due vittorie e ben quattro pareggi. Nei sedicesimi i tedeschi dell'Augusta capitolano per 1-0 ad Anfield grazie al rigore di Milner, dopo che l'andata in Germania si era conclusa a reti inviolate. Agli ottavi di finale i Reds affrontano i connazionali del Manchester Utd, eliminandoli con un risultato complessivo di 3-1 tra andata e ritorno. Ai quarti vengono sorteggiati i tedeschi del Borussia Dortmund che, dopo aver pareggiato al Signal Iduna Park (1-1), vengono battuti in rimonta per 4-3 ad Anfield grazie alle reti di Origi, Coutinho, Sakho e Lovren. In semifinale gli spagnoli del Villarreal, dopo aver vinto per 1-0 in Spagna, vengono sconfitti con un netto 3-0 in Inghilterra. I Reds raggiungono così la quarta finale di Europa League della propria storia, a distanza di quindici anni dall'ultima disputata.
Il Siviglia di Unai Emery, due volte campione uscente e proveniente dalla fase a gironi della UEFA Champions League, esordisce nei sedicesimi contro i norvegesi del Molde, che vengono sconfitti con un risultato complessivo di 3-1 tra andata e ritorno. Agli ottavi di finale gli svizzeri del Basilea vengono superati con un netto 3-0 al Ramón Sánchez-Pizjuán (rete di Rami e doppietta di Gameiro), dopo che l'andata al St. Jakob-Park era terminata a reti inviolate. Ai quarti i connazionali dell'Athletic Bilbao vengono sconfitti per 2-1 al San Mamés grazie ai gol di Kolodziejczak e Iborra, ma vincono col medesimo risultato a Siviglia. Ai rigori prevale la squadra di Emery per 5-4 grazie alla decisiva realizzazione di Gameiro. In semifinale gli ucraini dello Šachtar, dopo aver pareggiato per 2-2 all'Arena L'viv in Ucraina, vengono battuti per 3-1 al Ramón Sánchez-Pizjuán (doppietta di Coke e gol di Gameiro). I Rojiblancos raggiungono così la quinta finale di Europa League della propria storia, nonché terza consecutiva, avendo ancora la possibilità di difendere il trofeo.
Tabella riassuntiva del percorsoModifica
Note: In ogni risultato sottostante, il punteggio della finalista è menzionato per primo. (C: Casa; T: Trasferta)
Al St. Jakob Park va in scena la finale tra Liverpool, alla ricerca del quarto successo dopo quelli del 1973, 1976 e 2001, e Siviglia, campione in carica alla terza apparizione consecutiva (quinta in totale) nell'atto finale della competizione. L'allenatore dei Reds Jürgen Klopp schiera la squadra con il 4-2-3-1: i terzini sono Clyne e Moreno mentre al centro agisce la coppia Lovren-Touré; a centrocampo il capitano Milner è affiancato da Emre Can mentre sulla trequarti è disposto Firmino, con ai suoi lati Coutinho e Lallana nel ruolo di esterni, coadiuvati all'unica punta Sturridge. Il tecnico dei Rojiblancos Unai Emery adotta il medesimo modulo dei rivali: i due terzini sono Escudero e Mariano mentre al centro vi è la coppia Rami-Carriço; in mediana Krychowiak è affiancato da Nzonzi mentre sulla trequarti è disposto Banega, con ai suoi lati il capitano Coke e Vitolo, a supporto del centravanti Gameiro.
La prima frazione di gioco ha visto le due squadre affrontarsi a viso aperto con il Liverpool abile a passare in vantaggio al 35' con Sturridge (esterno sinistro a giro imparabile per Soria) ma non altrettanto a chiudere la partita nonostante alcune ottime occasioni create, compresa una rete annullata a Lovren per fuorigioco attivo di Sturridge durante l'azione. Al ritorno dall'intervallo avviene tuttavia l'immediato pareggio del Siviglia al 46': Gameiro ha finalizzato un perfetto assist di Mariano, superando Mignolet e riportando la gara in equilibrio. Da quel momento in avanti si è assistito ad un netto dominio da parte degli spagnoli, capaci di colpire due volte col capitano Coke nel giro di sei minuti, al 64' e al 70'.
Per il Siviglia si è trattato del terzo successo consecutivo nella manifestazione, il quinto complessivo (record) in dieci anni, ottenendo inoltre l'accesso diretto alla fase a gironi della UEFA Champions League 2016-2017. Con questa affermazione Unai Emery ha raggiunto Giovanni Trapattoni in testa alla classifica degli allenatori più vincenti nella storia della Coppa UEFA/Europa League. Per il Liverpool è stata invece la prima sconfitta dopo tre vittorie in altrettante apparizioni in finale, diventando il secondo club inglese e quarto in assoluto, dopo l'Amburgo, la Fiorentina e l'Arsenal, ad aver perso almeno una finale in ciascuna delle competizioni confederali stagionali (in precedenza fu sconfitta nelle finali di Coppa delle Coppe 1965-1966 contro il Borussia Dortmund e di Coppa dei Campioni 1984-1985 contro la Juventus).[1]
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