Julinho

calciatore brasiliano
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Júlio Botelho detto Julinho (San Paolo, 29 luglio 1929San Paolo, 11 gennaio 2003) è stato un calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.

Julinho
Julinho con la maglia della Fiorentina
NazionalitàBandiera del Brasile Brasile
Altezza180[1] cm
Peso77[1] kg
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera1967
Carriera
Giovanili
1950Juventus-SP
Squadre di club1
1951-1953Portuguesa[2]
1954Fluminense? (?)
1955Portuguesa191 (101)[2]
1955-1958Fiorentina89 (22)
1958-1967Palmeiras266 (77)
Nazionale
1952-1965Bandiera del Brasile Brasile27 (13)[3]
Palmarès
 Copa América
ArgentoPerù 1953
 Taça das Nações
ArgentoBrasile 1964
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Considerato, dopo[4] Garrincha, la migliore ala destra del calcio brasiliano, ha legato indissolubilmente il proprio nome al primo storico scudetto conquistato dalla Fiorentina nel campionato 1955-1956.

Carriera

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Magro, longilineo, baffetti alla Clark Gable: Julinho, figlio di un droghiere di San Paolo, fece il suo esordio nel luglio del 1950 nella Juventus-SP, una squadra minore di San Paolo, per poi passare, sette mesi dopo, alla più blasonata Portuguesa, per circa 400 000 lire dell'epoca. In maglia rossoverde Julinho giocò stagioni di ottimo livello (191 partite e 101 gol, con due tornei Rio-San Paolo conquistati nel 1952 e 1955), mettendosi in luce non solo come giocatore di classe ma anche per la sua correttezza, tanto da ricevere un premio dalla lega arbitrale brasiliana per non aver subito in tre anni neanche un'ammonizione. Pezzi forti del suo repertorio erano una magistrale finta di corpo, capace di sbilanciare l'avversario diretto senza toccarlo, e la precisione del suo piede destro negli assist (famosi i suoi traversoni "a pelo d'erba"), doti che lo portarono a disputare con la Nazionale brasiliana i campionati del mondo di calcio del 1954. In maglia verde-oro Julinho conta complessivamente 31 presenze e 13 reti.

Il calcio italiano notò presto quel brasiliano dall'aria compassata, e già nel 1951 l'Inter tentò di ingaggiarlo durante una tournée europea della Portuguesa. La sua affermazione definitiva avvenne al Mondiale 1954 disputato in Svizzera: Julinho realizzò un gol-capolavoro contro la grande Ungheria nel quarto di finale perso dal Brasile e da allora attrasse l'attenzione dei grandi club italiani ed europei. Fu la Fiorentina, nel 1955, ad aggiudicarselo, per la somma allora altissima di 5.500 dollari. Il giocatore era stato notato dall'allenatore Fulvio Bernardini, il quale affermò che «un'ala può arrivare a Julinho, non oltre»[5]. Provvidenziale per il tesseramento fu la discussa scoperta di un avo lucchese, tale Bottelli, nell'albero genealogico del campione brasiliano, che poté essere quindi acquistato come oriundo; in realtà, si scoprì successivamente che l'antenato, il quale avrebbe dovuto esserne il nonno, era un prete, e la Fiorentina subì un processo penale per alterazione di stato civile[6]. Julinho, attaccatissimo al proprio Paese, rifiutò sempre di indossare i colori azzurri; non prese parte al Mondiale del 1958 perché il selezionatore Vicente Feola non intendeva convocare nessuno che non militasse in Brasile, sebbene per lui fosse disposto a fare un'eccezione, ma Julinho affermò tuttavia di non volere togliere il posto a chi se lo era conquistato giocando in patria.

Primo giocatore brasiliano della storia del club[7], in maglia viola Julinho disputò 98 incontri (89 in Serie A, 7 in Coppa Campioni e 2 in Coppa Grasshoppers) segnando 23 reti (22 in Serie A ed 1 in Coppa Campioni). Imprendibile sulla fascia, era capace di scardinare intere difese per poi servire cross forti e radenti al meno tecnico centravanti Virgili[8]. Al termine della sua seconda stagione in Italia, con il contratto con la Fiorentina scaduto, tornò in Brasile deciso a rimanervi, angustiato dalla morte del padre e dalla conseguente solitudine della madre, ma Bernardini lo convinse a far ritorno[9]. Colpito definitivamente dalla saudade, il campione lasciò nel 1958 la maglia viola per fare ritorno in patria, al Palmeiras, con cui giocò fino al 1967 per complessive 266 partite (77 gol), conquistando i campionati paulisti del 1959, 1963 e 1966, il Torneo Rio-San Paolo del 1965 ed il campionato brasiliano del 1960[10][11]. Ma non aveva nemmeno dimenticato Firenze e la Fiorentina: alla sua morte si è appreso che aveva fatto dipingere di viola i muri della sua stanza e aveva disposto che sulla sua bara, insieme a quelli delle altre società in cui aveva militato, fosse steso un labaro viola. Nel 2013 entra nella Hall of Fame Viola. Il 31 luglio 2014, si è giocato in suo onore, il trofeo Julio Julinho Botelho, vinto dal Palmeiras contro la Fiorentina 2-1[12].

Statistiche

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Presenze e reti nei club italiani[13]

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1955-1956 Fiorentina A 31 6 - - - - - - CG 1 - 32 6
1956-1957 A 30 9 - - - CC 7 1 CG 1 - 38 10
1957-1958 A 28 7 CI - - - - - - - - 28 7
Totale Fiorentina 89 22 - - 7 1 2 - 98 23

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Presenze e reti in partite ufficiali[14]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
6-4-1952 Santiago del Cile Messico   0 – 2   Brasile Giochi panamericani -
10-4-1952 Santiago del Cile Brasile   0 – 0   Perù Giochi panamericani -
13-4-1952 Santiago del Cile Brasile   5 – 0   Panama Giochi panamericani 1
20-4-1952 Santiago del Cile Cile   0 – 3   Brasile Giochi panamericani -
1-3-1953 Lima Brasile   8 – 1   Bolivia Campeonato Sudamericano de Football 4
15-3-1953 Lima Brasile   1 – 0   Uruguay Campeonato Sudamericano de Football -
19-3-1953 Lima Perù   1 – 0   Brasile Campeonato Sudamericano de Football -
23-3-1953 Lima Brasile   3 – 2   Cile Campeonato Sudamericano de Football 1
27-3-1953 Lima Paraguay   2 – 1   Brasile Campeonato Sudamericano de Football -
1-4-1953 Lima Paraguay   3 – 2   Brasile Campeonato Sudamericano de Football -
28-2-1954 Santiago del Cile Cile   0 – 2   Brasile Qual. Mondiali 1954 -
7-3-1954 Asunción Paraguay   0 – 1   Brasile Qual. Mondiali 1954 -
14-3-1954 Rio de Janeiro Brasile   1 – 0   Cile Qual. Mondiali 1954 -
21-3-1954 Rio de Janeiro Brasile   4 – 1   Paraguay Qual. Mondiali 1954 2
16-6-1954 Ginevra Brasile   5 – 0   Messico Mondiali 1954 1
19-6-1954 Losanna Brasile   1 – 1   Jugoslavia Mondiali 1954 -
27-6-1954 Berna Ungheria   4 – 2   Brasile Mondiali 1954 1
13-5-1959 Rio de Janeiro Brasile   2 – 0   Inghilterra Amichevole 1
1-5-1960 Alessandria d'Egitto Rep. Araba Unita   1 – 3   Brasile Amichevole -
6-5-1960 Il Cairo Rep. Araba Unita   0 – 3   Brasile Amichevole -
10-5-1960 Copenaghen Danimarca   3 – 4   Brasile Amichevole - [15]
26-5-1960 Buenos Aires Argentina   4 – 2   Brasile Copa Roca -
29-5-1960 Buenos Aires Argentina   1 – 4   Brasile Copa Roca 1
9-7-1960 Montevideo Uruguay   1 – 0   Brasile Coppa dell'Atlantico -
30-5-1964 Rio de Janeiro Brasile   5 – 1   Inghilterra Coppa delle Nazioni 1
3-6-1964 San Paolo Brasile   0 – 3   Argentina Coppa delle Nazioni -
7-9-1965 Belo Horizonte Brasile   3 – 0   Uruguay Amichevole -
Totale Presenze 26 Reti (30º posto) 13

Palmarès

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Competizioni statali

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Portuguesa: 1952, 1955
Palmeiras: 1965
Palmeiras: 1959, 1963, 1966

Competizioni nazionali

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Fiorentina: 1955-1956
Palmeiras: 1960

Competizioni internazionali

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Fiorentina: 1957

Nazionale

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1952
  1. ^ a b (PT) Julinho, su playerhistory.com. URL consultato il 10 aprile 2010.
  2. ^ a b Totale con la Portuguesa.
  3. ^ 31 (13) se si comprendono anche le amichevoli non ufficiali disputate con la Nazionale maggiore brasiliana.
  4. ^ Secondo Ruy Castro «O dono da camisa 7 era, obviamente, Garrincha, e Julinho não se sentiria desonrado por ser seu reserva. Aos 30 anos em 1959, já não era o maior ponta-direita do mundo. O maior do mundo passara a ser Garrincha». Cfr. Julinho, Garrincha....Há 50 anos, a maior vaia da história do Maracanã, sito de O Globo.
  5. ^ Roberto Davide Papini, Quando Julinho abbracciò Firenze, su museofiorentina.it. URL consultato il 5 settembre 2015.
  6. ^ Piero Venera, È la prima volta che in italia scoppia uno scandalo passaporti?, La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2001, p. 9.
  7. ^ Germano Bovolenta, Alessio Da Ronch, Io irascibile? Ho carattere, La Gazzetta dello Sport, 11 agosto 1997, p. 15.
  8. ^ Marco Pastonesi, Rino Ferrario, Virgili, un fenomeno con Julinho, La Gazzetta dello Sport, 16 febbraio 2002, p. 5.
  9. ^ Franco Calamai, Julinho a Edmundo: "sei un campione, metti da parte la nostalgia", La Gazzetta dello Sport, 27 gennaio 1999, p. 12.
  10. ^ Julinho nel Palmeiras, su palmeiras.com.br.
  11. ^ Roberto Vinciguerra, Gli 85 anni di Julinho, su museofiorentina.it. URL consultato il 5 settembre 2015.
  12. ^ Roberto Vinciguerra, Fiorentina e Palmeiras nel nome di Julinho, su Museo Fiorentina. URL consultato il 5 settembre 2015.
  13. ^ Protagonisti : Julinho, su firenze1926.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  14. ^ Napoleão e Assaf, p. 267.
  15. ^ La DBU, al contrario della CBF, non considera questa partita come ufficiale.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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