specie di organismi alieni all'habitat che hanno provocato i danni maggiori
Nel documento intitolato 100 of the World's Worst Invasive Alien Species[1] (100 tra le peggiori specie alloctone invasive del mondo), stilato dal gruppo ISSG (Gruppo di studio sulle specie invasive della IUCN) sono raccolte 100 tra le specie di organismi alieni all'habitat in cui sono stati inseriti, che hanno provocato i danni maggiori, sia predando attivamente le popolazioni locali, che infettandole oppure soppiantandole nella competizione per il cibo: si tratta in genere di animali di piccole e medie dimensioni, introdotti dall'uomo in nuovi habitat più o meno accidentalmente, e che vi hanno prosperato ai danni delle specie autoctone, oltre che ai danni delle popolazioni umane residenti nella zona. Vi sono annoverate anche alcune specie di piante che hanno la tendenza a diffondersi in modo incontrollato negli ambienti naturali sostituendo le specie autoctone.
Le specie sono selezionate a scopo dimostrativo della varietà degli organismi che possono causare grandi problemi.
Lumaca predatrice, introdotta per contrastare l'espansione della sopracitata Achatina - specialmente in ambienti insulari - ha invece decimato le specie autoctone
Introdotto a scopi commerciali in grandi bacini d'acqua, si è moltiplicato a dismisura a spese dell'ittiofauna locale, portando molte specie all'estinzione
Introdotta attraverso le acque di zavorra delle navi, si adatta facilmente sia ai mari caldi che freddi e si ciba di zooplancton, riducendo le risorse per le specie ittiche locali
Allevato per interesse commerciale, gli esemplari fuggiti o rilasciati si sono stabiliti con successo in numerosi paesi, dove danneggiano gli argini dei fiumi
Introdotto a scopo venatorio un po' in tutto il mondo, soprattutto nelle zone libere da predatori si è moltiplicato in maniera esponenziale, divenendo un serio problema per i raccolti
Introdotto in Australia ha soppiantato quasi ovunque gli anfibi endemici, inoltre a causa della sua velenosità uccide anche gli animali che se ne cibano
Introdotto come fonte di cibo, gli esemplari selvatici si sono incrociati con maiali rinselvatichiti dando origine a popolazioni meticce aggressive e dannose per i raccolti e le popolazioni di piccoli animali
Tenuta come animale da compagnia, gli esemplari troppo cresciuti sono stati liberati in corsi d'acqua, dove si sono moltiplicati a scapito delle specie autoctone (come la tartaruga palustre), decimando la fauna lacustre
Marco di Domenico (2008), Clandestini: animali e piante senza permesso di soggiorno, Bollati Boringhieri, Torino. ISBN 9788833919454
Luque G. M., Bellard C., Bertelsmeier C., Bonnaud E., Genovesi P., Simberloff D., Courchamp F. (2013) Alien species: Monster fern makes IUCN invader list. Nature, 498:37.