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Kitsune (狐?[kitsɯne], ascoltaⓘ) è la parola giapponese per "volpe". Le volpi sono un soggetto ricorrente e un elemento di particolare importanza nel folclore giapponese; in italiano, kitsune si riferisce ad esse in questo contesto.
Secondo la mitologia giapponese la volpe è un essere dotato di grande intelligenza, in grado di vivere a lungo e di sviluppare con l'età poteri soprannaturali: il principale tra questi ultimi è l'abilità di cambiare aspetto ed assumere sembianze umane, infatti esse appaiono spesso con l'aspetto di una bella donna. In alcuni racconti esse utilizzano queste abilità per ingannare il prossimo — come sovente avviene nel folclore comune — mentre altri le ritraggono come guardiani benevoli, amiche, amanti e mogli. Più una kitsune è vecchia, saggia e potente, più code possiede, fino a un massimo di nove.
Le kitsune sono strettamente accomunate alla figura di Inari, il kamishintoista della fertilità, dell'agricoltura e del riso: esse sono al suo servizio col ruolo di messaggere, e tale veste ha rafforzato il significato soprannaturale della volpe. Come conseguenza dell'influenza che esercitano sulle persone e dei poteri loro attribuiti, vengono venerate come fossero a tutti gli effetti delle divinità.
L'origine storica del ruolo centrale della volpe nel folclore giapponese è da ricercare nella sua armoniosa convivenza con gli esseri umani nel Giappone antico, da cui derivano i vari miti e leggende su queste creature.
Il disastro aereo di Tenerife del 1977 fu una collisione che coinvolse due aerei passeggeri Boeing 747 sulla pista dell'aeroporto di Los Rodeos (oggi rinominato Aeroporto di Tenerife-Nord) sull'isola spagnola di Tenerife, una delle isole Canarie. Il bilancio di 583 vittime ne fa il più grave incidente nella storia dell'aviazione: tutti i 248 passeggeri a bordo del volo KLM 4805 rimasero uccisi e ci furono anche 335 vittime sul volo Pan Am 1736, che fu colpito sul dorso dalla parte inferiore del carrello di atterraggio e dai quattro motori del Jumbo KLM. I soccorritori non si accorsero per oltre 20 minuti dell'aereo Pan Am, dirigendosi inizialmente solo verso l'incendio scatenato dall'altro aereo, a causa della fitta nebbia e della distanza tra i resti dei due velivoli dopo l'incidente. Tra le persone imbarcate sull'aereo Pan Am vi furono 61 sopravvissuti.
La collisione avvenne il 27 marzo 1977, alle 17:06:56 ora locale. Gli aerei stavano operando il volo Pan Am 1736 (il 747 battezzato Clipper Victor) con comandante il capitano Victor Grubbs e il volo KLM 4805 (il 747 battezzato Rijn - Reno in olandese) con comandante il capitano Jacob Louis Veldhuyzen van Zanten. Decollando nella nebbia fitta dall'unica pista dell'aeroporto, il volo KLM si scontrò con la parte superiore dell'aereo della Pan Am che stava effettuando il rullaggio utilizzando la stessa pista (costretto dalle condizioni di traffico), ma nella direzione inversa.
All'incidente contribuirono molti fattori. L'aereo della Pan Am seguiva l'aereo KLM, impegnando la stessa pista, secondo quanto ordinatogli dai controllori del traffico a terra dell'aeroporto. L'equipaggio del KLM era altresì al corrente che un altro aereo stava manovrando in pista, ma data l'impossibilità di seguirlo visivamente a causa della scarsa visibilità, il capitano - complice una comunicazione radio ricevuta non correttamente - pensò che l'aereo Pan Am avesse liberato la pista e, dopo essersi allineato a fondo pista, diede inizio al decollo senza aver avuto l'autorizzazione.
Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn Muḥammad al-Lawātī al-Ṭanǧī, noto semplicemente come Ibn Baṭṭūṭa (in araboمحمد بن عبد الله بن محمد اللواتي الطنجي، ابن بطوطة?), (Tangeri, 24 febbraio 1304 - Fès, 1368/1369), è stato un viaggiatore, storico e giurista marocchino, considerato uno dei più grandi viaggiatori di tutti i tempi.
I suoi viaggi interessarono Africa, Asia ed Europa e la sua opera maggiore è al-Riḥla (in araboالرحلة?), che significa "Viaggio", in cui Ibn Baṭṭūṭa riporta ricordi e osservazioni del suo viaggio durato circa trent'anni.
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È universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio. Nel 1995 il suo centro storico è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità. Nella città ha sede la Banca Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e dunque la più antica banca in attività nonché la più longeva al mondo.
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