Lord of War

film del 2005 diretto da Andrew Niccol

Lord of War è un film del 2005 scritto, prodotto e diretto da Andrew Niccol e interpretato da Nicolas Cage.

Lord of War
Nicolas Cage in una scena del film
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2005
Durata117 min
Generedrammatico, poliziesco
RegiaAndrew Niccol
SoggettoAndrew Niccol
SceneggiaturaAndrew Niccol
ProduttoreNicolas Cage, Norman Golightly, Andreas Grosch, Andrew Niccol, Chris Roberts, Philippe Rousselet
Produttore esecutivoBradley Cramp, Christopher Eberts, Fabrice Gianfermi, Michael Mendelsohn, Gary Hamilton, Andreas Schmid, James D. Stern
Casa di produzioneEntertainment Manufacturing Company, VIP 3 Medienfonds, Ascendant Pictures, Saturn Films
Distribuzione in italiano01 Distribution, Italian International Film
FotografiaAmir M. Mokri
MontaggioZach Staenberg
MusicheAntonio Pinto
ScenografiaJean-Vincent Puzos
CostumiElisabetta Beraldo
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Nel film, Nicolas Cage interpreta un immaginario trafficante d'armi illegale che è principalmente ispirato alla figura di Viktor Bout[1].

Trama modifica

Il giovane Yuri Orlov e la sua famiglia arrivano negli Stati Uniti dall'Ucraina, fingendosi ebrei per ricevere condizioni immigratorie migliori, e si stabiliscono nella periferia di New York, la cosiddetta Little Odessa di Brooklyn. Un giorno Yuri assiste ad un fallito omicidio nel quale un boss della mafia russa riesce a sopravvivere e ad eliminare i suoi esecutori per poi girarsi, guardarlo fisso negli occhi e decidere di graziare il giovane testimone. Yuri capisce quindi che il suo compito non è lavorare nel ristorante di famiglia ma soddisfare un altro bisogno umano: uccidere.

Poco dopo l'inizio della sua carriera Yuri riesce ad incontrare ad una fiera di armi l'esperto mercante Simeon Weisz, chiedendogli di diventare socio nel business, ma questi lo etichetta subito come un dilettante con cui non ha nulla a che spartire. Yuri continua comunque la sua piccola attività assieme al fratello Vitaly e lentamente i due cominciano a scalare il mondo del traffico d'armi, cominciando ad espandersi con la vendita di M16 abbandonati, presumibilmente dal ritiro delle forze armate statunitensi dal teatro della guerra del Libano del 1982.

Man mano che il suo giro d'affari aumenta Yuri si trova a scontrarsi con Jack Valentine, un solerte agente dell'Interpol, a cui però riuscirà a sfuggire diverse volte grazie alla sua astuzia e ad una buona dose di fortuna. Pagato da un narcotrafficante con sei chili di cocaina, Yuri si dedica brevemente anche allo spaccio finché Vitaly ne diventa dipendente: da questo momento Yuri comincia a condurre il business delle armi da solo e poco dopo comincia a fare la corte ad Ava Fontaine, una modella sulla cresta dell'onda, conquistata dai modi di Yuri e che infine accetterà di sposarlo e che gli darà un figlio.

Quando nel dicembre del 1991 l'Unione Sovietica si scioglie, il business di Yuri compie un enorme salto di qualità: suo zio Dimitri, un generale dell'Armata Rossa dislocato in Ucraina, è a capo di una enorme base militare sovietica e Yuri coglie al balzo l'occasione offertagli dal vuoto politico per smerciare in tutto il mondo le mastodontiche quantità d'armi stoccate nella base, carri armati da battaglia, elicotteri d'assalto. Poco dopo Dimitri viene assassinato da un'autobomba, in un assassinio che porta la firma di Weisz, ma questo non ferma gli affari di Yuri, che comincia a vendere armi anche al dittatore liberiano André Baptiste.

Nel frattempo Jack Valentine continua la sua indagine su Yuri e riesce a trovarlo in Sierra Leone, ma anche questa volta l'astuzia di Yuri ha la meglio. Baptiste, sempre più legato a Yuri, arriva a catturare per lui Weisz e ad ucciderlo assieme a lui, sebbene Yuri sia riluttante. Ava, insospettita dalla sempre più pressante presenza della polizia, dopo una visita di Valentine scopre l'attività criminosa di Yuri e, dopo un confronto, questi accetta l'idea di investire il suo talento e la sua ricchezza in attività oneste.

Pochi mesi dopo, tuttavia, André giunge in visita a New York per un incontro delle Nazioni Unite e gli intima di tornare in affari con lui. Yuri riparte per la Sierra Leone e Ava lo pedina di nascosto, scoprendo il container in cui Yuri aveva tenuto tutti i suoi segreti. Il nuovo incarico di Yuri consiste nel fornire alla Sierra Leone un'ingente quantità di armi: quando sta per concludere la trattativa, tuttavia, Vitaly, che ha capito che la partita di armi servirà a sterminare un accampamento di profughi lì vicino, ha una crisi di coscienza e cerca di distruggere il carico d'armi, rimanendo ucciso.

Al rientro in America Yuri viene arrestato da Valentine e abbandonato da tutti i suoi cari, ma quando viene interrogato si dice convinto che grazie ai suoi contatti altolocati riuscirà ad uscire di galera. La "profezia" di Yuri si avvera e, nonostante le prove schiaccianti contro di lui, viene liberato. Ormai solo al mondo, a Yuri non rimane altro che dedicarsi all'attività in cui ha la maledizione di eccellere.

Ispirazione modifica

Il personaggio interpretato da Nicolas Cage è ispirato al trafficante d'armi internazionale russo Viktor Bout[2]. Il personaggio di André Baptiste Sr. è invece probabilmente una parodia del presidente liberiano Charles Taylor.

Il soggetto e gli argomenti trattati sono molto familiari anche con il film del 1974 Finché c'è guerra c'è speranza con Alberto Sordi.

Produzione modifica

  • Per realizzare la scena in cui vengono messi in mostra gli arsenali russi risultò meno costoso disporre di tremila AK-47 veri (in realtà vz. 58 di fabbricazione cecoslovacca, esternamente quasi uguali) piuttosto che acquistare armi adattate per sparare a salve.
  • Anche i carri armati sovietici sono autentici e non riproduzioni: Andrew Niccol, infatti, dovette contattare la NATO prima di girare la scena della compravendita di carri armati fra Yuri e un sovietico per evitare che da satellite potesse essere scorta un'eventuale nuova guerra a sorpresa.
  • In una scena del film si vede Yuri sul divanetto posteriore di una limousine che telefona con Il Sole 24 Ore appoggiato, assieme ad altri quotidiani economico-finanziari, sulle gambe.
  • Nella scena in cui Yuri entra nell'hotel a due stelle in Africa, si possono vedere due abitanti del luogo che guardano in TV il processo contro O. J. Simpson.

Colonna sonora modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Valerie Hopkins e Alan Yuhas, Who Is Viktor Bout, the Arms Dealer in the Swap for Brittney Griner?, in The New York Times, 8 dicembre 2022. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) Bertil Lintner, Central Asian News and current affairs, Russia, Afghanistan, Uzbekistan, su Asia Times, 10 novembre 2007. URL consultato il 1º novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008).

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