Wolfsburg

città tedesca della Bassa Sassonia
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Wolfsburg (pronuncia tedesca [ˈvɔlfsbʊʀk][2]), in basso tedesco Wulfsborg, nell'italiano colloquiale Volsburgo) è una città extracircondariale (targa WOB) di 123 949 abitanti della Bassa Sassonia, in Germania, nota per essere la sede dell'industria automobilistica Volkswagen.

Wolfsburg
Città extracircondariale
Wolfsburg – Stemma
Wolfsburg – Bandiera
Wolfsburg – Veduta
Wolfsburg – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
Land Bassa Sassonia
DistrettoNon presente
CircondarioNon presente
Territorio
Coordinate52°25′23″N 10°47′14″E / 52.423056°N 10.787222°E52.423056; 10.787222 (Wolfsburg)
Altitudine63 m s.l.m.
Superficie204,61 km²
Abitanti123 949[1] (31-12-2021)
Densità605,78 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale38400-38448
Prefisso05361-05363, 05365-05366, 05308
Fuso orarioUTC+1
Codice Destatis03 1 03 000
TargaWOB
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Wolfsburg
Wolfsburg
Wolfsburg – Mappa
Wolfsburg – Mappa
Sito istituzionale

Fa parte della Regione metropolitana di Hannover-Braunschweig-Gottinga-Wolfsburg.

Geografia fisica modifica

Situata sul fiume Aller a nord-est di Braunschweig, confina con i circondari di Gifhorn e di Helmstedt.

Storia modifica

Fondazione modifica

La città è molto giovane, venne infatti pianificata dai nazionalsocialisti allo scopo di costruire una città per i lavoratori della Volkswagen. Wolfsburg venne fondata nel 1938 come Stadt des KdF-Wagens ("Città delle automobili KdF") attorno al villaggio di Hesslingen nel circondario di Gifhorn. Kraft durch Freude (abbreviato in KdF, che significa "forza attraverso la gioia") era il nome dell'organizzazione per lo svago controllata dallo stato tedesco. Uno dei suoi progetti era la KdF-Wagen, che sarebbe in seguito diventata il Volkswagen Maggiolino. Durante la II guerra mondiale a Wolfsburg vennero costruiti anche fuoristrada, aeroplani e altro equipaggiamento militare, principalmente impiegando lavoratori forzati e prigionieri di guerra impiegati nel campo di lavoro Arbeitsdorf.

Nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale, la città prese il suo nome attuale dal Castello di Wolfsburg, fondato attorno al 1300 sulla riva dell'Aller. Altre fonti sostengono che il nome della città derivi dal soprannome dato ad Adolf Hitler dai suoi più stretti collaboratori.

«"Mio Führer", gli disse Robert Ley poco prima che la costruzione degli stabilimenti fosse compiuta e la produzione avesse inizio, "la città dovrebbe chiamarsi Wolfsburg (borgo del lupo) in suo onore".»

Wolfsburg oggi modifica

Nel 1951, Wolfsburg venne separata dal Distretto di Gifhorn, e divenne un distretto urbano. Nel novembre del 2003, Wolfsburg venne ribattezzata Golfsburg per una settimana, per celebrare la quinta generazione della Volkswagen Golf.

Wolfsburg è carente di edifici storici e tra i luoghi di interesse si trovano nuove attrazioni come la Autostadt (un grande museo di automobili all'aria aperta, gestito e di proprietà della Volkswagen), un planetario, il Phaeno Science Center, e il museo d'arte Kunstmuseum Wolfsburg.

In passato, Wolfsburg è stata considerata da molti come una delle città meno interessanti di Germania, scarsa in offerta culturale e attrazioni turistiche, con l'unica significativa ragione di visita costituita dalla fabbrica della Volkswagen. Fino alla caduta della cortina di ferro e allo smantellamento del Muro di Berlino, Wolfsburg era semplicemente un posto lungo la strada per Berlino, in uno stretto corridoio incuneato nella Germania Est. La città, non senza sorpresa, non ha goduto di una industria turistica attiva, e molte guide consigliavano addirittura di evitarla quando si viaggiava in Germania.

Oggi comunque, questo sta cambiando. Con l'apertura di Autostadt nel 2000, che contiene singoli musei per ognuna delle marche di autovetture possedute da Volkswagen, oltre a ristoranti e hotel, più persone hanno una ragione per recarsi a Wolfsburg.

Con l'apertura del Phaeno, Wolfsburg ospita il più grande museo scientifico della Germania. Questo progetto da 80 milioni di Euro, concepito dal dottor Wolfgang Guthardt e finanziato principalmente dalla città di Wolfsburg, presenta un edificio progettato dall'architetto iracheno Zaha Hadid e sale espositive disegnate da Joe Ansel. L'edificio, adiacente alla principale stazione ferroviaria, è un notevole esempio di architettura e tecniche costruttive d'avanguardia. Al suo interno i visitatori possono trovare più di 250 dimostrazioni interattive e opere d'arte su commissione, che ne fanno uno dei migliori musei scientifici del mondo. Nei primi tre mesi di apertura, dal 4 novembre 2005 al 1º marzo 2006, ha avuto più di 100.000 visitatori. Nel museo d'arte, un po' isolato all'altra estremità della Porschestrasse, espone opere di artisti moderni. Sulla piazza principale della città prospetta il Kulturhaus del celebre architetto Alvar Aalto, inaugurato nel 1962.

Alcuni comuni confinanti vennero incorporati in Wolfsburg nel 1972, ad esempio la città di Fallersleben, che oggi è un quartiere di Wolfsburg. Fallersleben era la città natale di August Heinrich Hoffmann (comunemente noto come Hoffmann von Fallersleben), che scrisse il testo dell'inno nazionale tedesco ("Das Lied der Deutschen").

Wolfsburg insieme alla città Ludwigshafen avevano la quota più alta di immigrati italiani nel 2011, secondo i dati del censimento tedesco. Infatti la comunità di italiani immigrati è talmente grande che esiste un consolato d'Italia.

Ciò può essere dovuto anche al fatto che gli italiani sono relativamente ben integrati economicamente. La disoccupazione dei giovani italiani è addirittura inferiore a quella dei coetanei tedeschi. Anche la percentuale di persone dipendenti dai servizi pubblici è scesa da oltre l'undici a meno dell'otto per cento tra la prima e la seconda generazione.[senza fonte]

Clima modifica

Wolfsburg[3] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 2,83,67,812,918,021,222,722,418,913,27,53,93,412,922,113,212,9
T. min. media (°C) −2,3−2,3−0,23,27,110,512,612,19,35,52,3−0,8−1,83,411,75,74,8
Precipitazioni (mm) 423641455769626244414747125143193132593

Stemma modifica

Lo stemma di Wolfsburg appare sul volante delle prime automobili Volkswagen al posto dello stemma della Volkswagen stessa.

Cultura modifica

Musei modifica

A Wolfsburg è presente l'AutoMuseum Volkswagen, inaugurato nel nell'aprile 1985 che ospita circa 130 autovetture nella sua esposizione permanente, che vanno dai primi esemplari del Maggiolino alle concept car e prototipi di vetture Volkswagen.

Infrastrutture e trasporti modifica

La stazione centrale di Wolfsburg si trova sulla linea ad alta velocità Hannover-Berlino.

Sport modifica

La principale società di calcio della città è il Wolfsburg, sponsorizzato dalla Volkswagen, campione di Germania nella stagione 2008-2009.

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

Città associate

Note modifica

  1. ^ Ente statistico della Bassa Sassonia - Dati sulla popolazione
  2. ^ (DE) Max Mangold, Duden Aussprachewörterbuch, a cura di Franziska Münzberg, 6ª ed., Mannheim, Bibliographisches Institut & F.A. Brockhaus AG, 2006, p. 841, ISBN 3-411-04066-1.
  3. ^ https://it.climate-data.org/location/702/

Bibliografia modifica

  • Joachim C. Fest, Hitler, ed. Rizzoli Editore, 1976

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN137198526 · SBN UBOL003852 · LCCN (ENn79138889 · GND (DE4066874-5 · BNF (FRcb119940716 (data) · J9U (ENHE987007555084505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79138889
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