Alien - La clonazione

film del 1997 diretto da Jean-Pierre Jeunet
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Alien - La clonazione (Alien: Resurrection) è un film del 1997 diretto da Jean-Pierre Jeunet.

Alien - La clonazione
Una delle copie di Ripley in una scena del film
Titolo originaleAlien Resurrection
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1997
Durata109 min (versione cinematografica)
116 min (versione speciale)
Rapporto2,35:1 (anamorfico)
Genereazione, fantascienza, orrore
RegiaJean-Pierre Jeunet
Soggettopersonaggi creati da Dan O'Bannon e Ronald Shusett
storia di Joss Whedon
SceneggiaturaJoss Whedon
ProduttoreBill Badalato, Gordon Carroll, David Giler, Walter Hill
Casa di produzione20th Century Fox, Brandywine Productions
FotografiaDarius Khondji
MontaggioHervé Schneid
Effetti specialiEric Allard, Alec Gillis, Tom Woodruff Jr., Erik Henry, Pitof
MusicheJohn Frizzell
ScenografiaNigel Phelps, Steve Cooper, John M. Dwyer
CostumiBob Ringwood
TruccoBill Myer, Mike Smithson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo originale del film

Dopo un'anteprima a Parigi il 6 novembre 1997, il quarto film del franchise di Alien uscì ufficialmente negli Stati Uniti il 26 novembre 1997. In Italia è stato distribuito il 27 febbraio 1998.

Trama modifica

Anno 2379. Sono passati 200 anni dai fatti del pianeta Fiorina 161 ed Ellen Ripley viene clonata nel corso di un esperimento condotto sulla nave militare dei Sistemi Uniti "Auriga". Lo scopo è quello di recuperare l'embrione di Xenomorfo dal suo torace per ottenere una regina che produca degli Alien in larga scala a scopo bellico. L'esperimento riesce all'ottavo tentativo; la nuova Ripley, a causa dei processi subiti, non è però un semplice essere umano: ha una sorta di legame empatico con gli Xenomorfi, possiede alcune loro caratteristiche, come una forza sovrumana e il sangue corrosivo (anche se con un potenziale corrosivo decisamente minore rispetto a quello degli xenomorfi). Tra i risultati inaspettati della clonazione vi è, da parte di Ripley 8, la capacità di recuperare ed attingere dalla sua memoria attuale molti ricordi della sua vita precedente. Gli scienziati, stupiti di ciò, associano questo ad un beneficio inaspettato dell'incrocio genetico: come gli alieni tramandano esperienze - e quindi anche memoria di varia natura - di generazione in generazione, perfino Numero 8 aveva ereditato la vecchia memoria dalla Ripley originale. Questo le era stato possibile grazie all'integrazione, all'interno del suo codice genetico, di parte del codice genetico degli alieni, che, di fatto, per natura, possiedono tale capacità ai fini della sopravvivenza della specie. Detto indirettamente, Numero 8 sembra essere la reincarnazione di Ellen Ripley.

Nel frattempo, la nave da trasporto "Betty" attracca sull'Auriga con un carico di contrabbando di uomini tenuti in stato criogenico. Il generale Perez, a colloquio con il capo della nave Elgyn, paga il trasporto in contanti mantenendo il mistero sull'utilizzo del carico. Gli uomini ibernati serviranno in realtà da ospiti per le uova partorite dalla Regina, ormai adulta.

Call, una dei contrabbandieri, si introduce nella cella dov'è tenuta Ripley, rivelandole che si tratta di un clone e offrendosi di ucciderla comunque quando scopre che l'embrione alieno le è già stato rimosso. Questa però le risponde che non ha nessuna intenzione di morire e le ordina di andarsene. Il comportamento della ragazza però non passa inosservato, e porta il capo della stazione ad arrestare i contrabbandieri con l'accusa di essere terroristi. Una breve sparatoria consente al gruppo di liberarsi, prendendo Wren e il soldato Distefano come ostaggi per poter tornare alla loro astronave.

Nel frattempo i neonati Xenomorfi (generati utilizzando i corpi portati dai contrabbandieri) riescono a liberarsi dall'area per esperimenti dove sono tenuti facendo a pezzi uno dei loro compagni, in modo da sciogliere le pareti delle celle con il suo sangue corrosivo. Le creature catturano il dottor Gediman e cominciano a uccidere l'equipaggio della nave, portando il generale Perez ad ordinare l'evacuazione. La maggior parte dei militari riesce a fuggire, mentre il generale e alcuni altri perdono la vita.

Il gruppo di contrabbandieri, compreso che qualcosa non va, comincia a dirigersi verso la propria nave, ma perde Elgyn, ucciso da una delle creature dopo essersi allontanato dal gruppo. Gli altri, dopo averne scoperto il cadavere tentano disperatamente di fuggire ma rimangono bloccati in un vicolo cieco. A salvarli interviene Ripley che, dopo essersi liberata dalla cella dove si trovava rinchiusa, attira ed elimina l'alieno che li inseguiva. Nonostante le proteste di Call, il gruppo permette a Ripley di seguirli. Successivamente il gruppo trova un uomo, in stato confusionale, Purvis. Si scopre che è una delle cavie dell'esperimento e che porta in sé un embrione alieno. I fuggitivi, convinti da Call, decidono comunque di portarlo con loro e ibernarlo nella Betty per poi rimuovere l'alieno.

Nel corso della fuga, Ripley rinviene una stanza con la dicitura "1-7" e, poiché sul suo braccio è tatuato il numero "8", si incuriosisce e decide di entrare: trova così i mostruosi esperimenti di clonazione precedenti a lei, orrendi ibridi tra umani e Xenomorfi, tra cui l'ultimo in fin di vita che la prega di ucciderla. Call le passa un lanciafiamme e Ripley pone fine alle sofferenze della sventurata creatura, per poi radere al suolo il laboratorio distruggendo i resti degli altri cloni.

Durante l'attraversamento subacqueo della mensa, completamente allagata, Hillard viene catturata da uno Xenomorfo, mentre gli altri si trovano bloccati da un gruppo di uova in procinto di schiudersi. Christie riesce a colpirle con alcuni proiettili esplosivi, permettendo al gruppo di uscire dall'acqua. Mentre risalgono la scala però Wren inganna Call e, dopo essersi fatto consegnare un'arma, le spara, facendola cadere in acqua e bloccando, dopo averla attraversata, l'unica porta per lasciare il condotto. A complicare le cose dalle acque emerge anche lo Xenomorfo che li seguiva, che riesce ad accecare Christie prima di venire ucciso da Johner. Christie, resosi conto di non essere in grado di continuare si lascia poi a sua volta cadere in acqua, sacrificandosi per salvare gli altri. Improvvisamente la porta si apre, rivelando Call. Ripley capisce rapidamente come faccia ad essere ancora viva: si tratta di un androide, a conoscenza degli esperimenti del generale ed intenzionata a fermarli prima che possano mettere in pericolo l'intera razza umana. Sfruttando le sue capacità, Call libera la strada per la Betty, blocca Wren (scatenandogli contro un gruppo di Xenomorfi) e ordina al computer centrale di far schiantare l'Auriga invece di atterrare. Poco prima di raggiungere la navicella però Ripley subisce l'influenza di una sorta di istinto primordiale, chinandosi incautamente su una griglia che cede, facendola precipitare nel nido degli Xenomorfi.

Sulla Betty ricompare Wren, ancora intenzionato a consegnare lo Xenomorfo ai suoi superiori: verrà ucciso da Purvis, nel suo ultimo gesto prima che l'embrione nascente lo uccida a sua volta. I pochi superstiti eliminano quindi l'alieno neonato.

Ripley intanto si risveglia nella stanza della regina: il dottor Gediman, intrappolato in un bozzolo, spiega che la regina Alien ha subito delle mutazioni e, per la prima volta, oltre a depositare uova sta partorendo. La creatura, un mostruoso ibrido umano-Alien, appena nata uccide la Regina, riconoscendo in Ripley la propria vera madre. Quest'ultima, approfittando della distrazione della creatura (impegnata ad uccidere il dottore) fugge verso la Betty, raggiungendola appena in tempo.

La navicella però ha difficoltà a partire, perché il portello non si chiude bene. Call scopre la presenza a bordo dell'ibrido ed è costretta ad assistere impotente all'uccisione di Distefano, sopraggiunto per aiutarla. Ripley, percependo che qualcosa non va, salva l'androide e, sfruttando il proprio sangue corrosivo, causa un foro nella navicella, dalla quale l'Ibrido viene brutalmente risucchiato e disperso nello spazio. La navicella raggiunge finalmente l'atmosfera terrestre e il film si conclude con Ripley che guarda la Terra insieme a Call, entrambe incerte ma fiduciose sul loro futuro (in un finale alternativo usato per alcune versioni estese, la Betty atterra in una Parigi distrutta e desertificata).

Produzione modifica

Il film fu prodotto negli Stati Uniti d'America con un budget di 70 milioni USD messo a disposizione dalle imprese Bill Badalato, Gordon Carrol, David Giler, Walter Hill per Brandywine Productions e dalla Twentieth Century-Fox Film Corporation.

L'attrice protagonista, Sigourney Weaver, ha preteso una retribuzione di 11 milioni di dollari per continuare a interpretare il ruolo di Ripley. Nel primo film della saga di Alien, nel 1979, la Weaver era stata ingaggiata per 30 000 dollari.[1]

Distribuzione modifica

Fu distribuito nelle sale dalla 20th Century-Fox il 6 novembre 1997, mentre la versione in DVD e Blu-ray dalla 20th Century Studios Home Entertainment.

Accoglienza modifica

Incassi modifica

Il film ha incassato complessivamente 161,4 milioni di dollari.

Critica modifica

Il sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes riporta che il 54% delle 81 recensioni professionali ha dato un giudizio positivo sul film, con un voto medio di 5,73 su 10 e il consenso: "Alien - La clonazione segna un leggero miglioramento rispetto al suo predecessore, ma manca ancora della posta in gioco emotiva che ha contribuito a rendere i primi due capitoli del franchise dei classici di fantascienza/horror."[2] Su Metacritic il film detiene un punteggio medio di 63 su 100, basato su 21 recensioni, indicando "recensioni generalmente favorevoli".[3]

Riconoscimenti modifica

Altri media modifica

Alien Resurrection è un videogioco d'azione sviluppato dalla Argonaut Games e pubblicato nel 2000 dalla Fox Interactive per Sony PlayStation, ed ispirato al film. Il gioco ha avuto un riscontro dalla critica altalenante, e una valutazione complessiva di 61 su Metacritic[4].Il motore grafico sfrutta a pieno le potenzialità della console che ormai si accingeva al tramonto dopo l'annuncio di Playstation 2. Inizialmente era prevista anche una conversione del titolo per SEGA Dreamcast, successivamente cancellata.

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Francesco Tedeschi, Alien. Un perfetto organismo. Una guida al mondo degli xenomorfi tra continuity ufficiale e opere apocrife, Granarolo dell'Emilia, Dynit, 2021, ISBN 978-88-3355-203-3.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN204044181 · LCCN (ENn97102825 · BNF (FRcb13737726q (data) · J9U (ENHE987007588640105171