Il torneo di calcio della IX Olimpiade fu l'ottavo torneo olimpico. Si svolse dal 27 maggio al 13 giugno 1928 ad Amsterdam e vide la vittoria per la seconda volta consecutiva dell'Uruguay. Seppur considerato un torneo disputato in epoca amatoriale, è ufficialmente riconosciuto come un campionato mondiale: la FIFA, all'epoca, approvò un documento che sanciva che se i tornei olimpici fossero stati organizzati nel rispetto delle regole dell'entità massima, ai vincitori sarebbe stato ufficialmente assegnato il titolo di "campioni del mondo".[1][2]
I capitani di Uruguay e Argentina, José Nasazzi (a sinistra) e Luis Monti (a destra), prima della finale, assieme alla terna comandata dall'arbitro olandese Johannes Mutters (al centro).
Si tenne anche un minitorneo di consolazione fra Rotterdam e Arnhem, vinto dai padroni di casa dei Paesi Bassi per sorteggio, in seguito al 2-2 con il Cile. Rispetto all'edizione precedente, diminuisce il numero complessivo delle squadre partecipanti, da 22 a 17, con meno nazionali europee partecipanti ed aumento di quelle extraeuropee, in gran parte americane. L'Africa è di nuovo rappresentata dall'Egitto, mentre per il Nord e Centro America, oltre agli Stati Uniti, c'è il Messico, ed il Sud America è rappresentato, oltre che dall'Uruguay, da Argentina e Cile. Questo è l'ultimo torneo olimpico disputato prima della nascita dell'attuale Coppa del mondo FIFA, la cui prima edizione si svolse nel 1930 in Uruguay, scelto quale nazione ospitante da detentore dei titoli olimpici del 1924 e del 1928, ovvero le uniche due edizioni del torneo olimpico gestite direttamente dalla FIFA.
Il torneo prevedeva un turno preliminare di qualificazione fra Portogallo e Cile per determinare l'ultima squadra che avrebbe avuto accesso agli ottavi di finale. Successivamente era prevista una formula ad eliminazione diretta, composta da ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali per il 3º posto e per il 1º posto.
Al termine del torneo, si tenne anche un torneo di consolazione con formula ad eliminazione diretta, composta da semifinali e finale. L'adesione fu offerta a tutte le squadre eliminate prima delle semifinali, ma vi aderirono solo Belgio, Cile, Messico e Paesi Bassi.
^(ES) Orígenes de la Copa Mundial de la FIFA (PDF), in Fédération Internationale de Football Association. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).