Ferrovia Verona-Mantova-Modena

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Verona-Mantova-Modena è una linea ferroviaria di proprietà statale che collega la città di Verona a Mantova e a Modena, attraversando la pianura padana.

Verona-Mantova-Modena
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioVerona
FineModena
Attivazionedal 1851 al 1874
GestoreRFI
Precedenti gestoriLVFB (1851-1852)
LVStB (1852-1856)
LVCI (1856-1858)
SB
SFAI
Società Meridionale (RA)
FS (?-2001)
Lunghezza97,1 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V CC
Ferrovie

È gestita da Rete Ferroviaria Italiana che la classifica come linea complementare[1]. Il traffico passeggeri è servito da treni regionali Trenitalia e Trenitalia Tper.

Oltre alle tre città che danno il nome alla linea, le principali attraversate sono Carpi e Suzzara, mentre i nodi di interscambio con altre linee sono presso le stazioni di Verona, Mantova, Suzzara, Quattro Ville (interconnessione AV/AC) e Modena.

Storia modifica

La linea Verona-Sant'Antonio Mantovano modifica

Nel giugno 1849, il Grande Regio Imperiale Commissario degli affari ferroviari del Lombardo-Veneto Luigi Negrelli aveva presentato al Ministero dei Lavori pubblici dell'Impero austriaco un progetto di una rete ferroviaria per il Regno. La sua idea prevedeva di dividere la lunga ferrovia Ferdinandea Milano-Venezia, a quel tempo in parte già completata e in parte in via di definizione progettuale, in due rami:

Tratta Inaugurazione[3]
Verona-Sant'Antonio Mantovano 8 aprile 1851
Modena-Gonzaga 21 dicembre 1872
Gonzaga-Motteggiana 2 marzo 1873
Sant'Antonio Mantovano-Borgoforte 21 giugno 1873
Borgoforte-Motteggiana 27 giugno 1874

Il Ministero, per motivi finanziari, fu invece favorevole alla costruzione di un'unica linea e per questo motivo optò per il ramo settentrionale passante per Peschiera e Desenzano. Del progetto del Negrelli fu mantenuta la possibilità di una diramazione che collegasse Verona a Villafranca e Mantova, nei pressi di Sant'Antonio Mantovano, allo scopo di unire con una strada ferrata due fortezze del quadrilatero austriaco[2]. L'ingegnere trentino stese quindi il progetto della linea ferroviaria che fu inaugurata da Josef Radetzky il 7 aprile 1851 e aperta all'esercizio il giorno seguente[3][4].

L'esercizio fu affidato alla Lombardisch-venetianische Staatsbahn (ferrovia statale Lombardo-Veneta) che si stava occupando anche dell'esercizio delle parti completate della Ferdinandea.

Il progetto per Reggio modifica

L'Imperial Regia Privilegiata Società delle ferrovie lombardo-venete (Kaiserlich königliche privilegierte Lombardisch-venetianische Eisenbahngesellschaft), società costituitasi con i capitali dei gruppi bancari dei Rothschild e dei Talabot, acquisì l'esercizio della linea nel marzo 1856. La compagnia si era impegnata inoltre nella costruzione di una linea ferroviaria che riprendesse l'idea originaria del Negrelli e che quindi percorresse l'itinerario da Milano a Mantova passando per Cremona e Treviglio. Dalla città virgiliana, la linea si sarebbe congiunta nei pressi di Borgoforte ad un'altra strada ferrata in progetto che si sarebbe diramata da Reggio Emilia, sulla costruenda Piacenza-Bologna[5].

La prosecuzione per Modena modifica

Caratteristiche modifica

Stazioni e fermate
 
Linea per Venezia
     
     
114+951 Verona Porta Nuova e Scalo
 
 
     
       
 
linea per Brennero
           
linea per Milano
 
 
 
 
 
 
111+453
94+360
Bivio Santa Lucia linee per Bologna e Rovigo
 
Autostrada A4 - Strada Europea E70
 
90+400 Dossobuono (termine doppio binario)
     
Linea per Isola della Scala († 1986)
 
Autostrada A22 - Strada europea E45
 
83+396 Villafranca di Verona
 
78+195 Mozzecane
 
confine Veneto-Lombardia
 
71+783 Roverbella
     
64+--- Linea FMP per Peschiera († 1967)
 
64+492 Sant'Antonio Mantovano
 
fiume Mincio (Laghi di Mantova)
 
61+082 Mantova
     
Linea per Pavia / Linea per Monselice
 
58+588 Borgochiesanuova * 2012[6]
 
56+546 Levata * 2009[7]
 
49+888 Romanore
 
48+290 Borgoforte † 2012
 
fiume Po
 
46+081 Motteggiana † 2009[7]
     
Linea FER per Ferrara
 
42+153 Suzzara
     
Linea FER per Parma
 
39+125 Palidano * 1914[8]
 
34+385 Gonzaga-Reggiolo
 
confine Lombardia-Emilia-Romagna
 
31+065 Villanova di Reggiolo * 1935[9]
 
Autostrada A22 - Strada europea E45
     
Linea SEFTA per Mirandola (mai attivata)
 
27+049 Rolo-Novi-Fabbrico
 
15+465 Carpi
     
Linea CCFR per Reggio Emilia † 1955
 
8+687 Soliera Modenese
     
Linea AV Milano-Bologna
     
Quattro Ville Zona Industriale
     
inizio variante * 2009
     
5+140 Quattro Ville * 2011 (inizio doppio binario)
     
(5+101) Villanova San Pancrazio
         
4+374 Dev. Interconn. AV per Milano
     
3+716
3+676
P.M. Quattro Ville Sud
     
3+293 fiume Secchia
     
fine variante * 2009
     
Linea per Milano
 
0+000 Modena
     
         
Linee FER per Sassuolo e SEFTA per Vignola († 1972) / Linea SEFTA per Mirandola / Finale Emilia († 1964)
     
Linea SV per Ferrara († 1956)
     
Linea per Bologna

La ferrovia è una linea a singolo binario a scartamento ordinario da 1 435 mm ed elettrificata a 3000 volt in corrente continua. Le tratte Verona Porta Nuova-Dossobuono e Quattro Ville-Modena sono a doppio binario.

La gestione della circolazione è affidata al Dirigente Centrale Operativo di Verona Porta Nuova. La stazione di Suzzara è capotronco fra i compartimenti di Bologna e di Verona. La velocità massima raggiungibile dai treni è di 140 km/h per gran parte del percorso.

Traffico modifica

La linea è percorsa dai treni regionali che effettuano servizio su due direttrici:

Le corse sono cadenzate con frequenza oraria la quale sale a trenta minuti sulla relazione Carpi-Modena.

Trenitalia per i suoi regionali Mantova-Verona Porta Nuova utilizza gli ETR 104 "Pop" o gli ETR 343, mentre Trenitalia Tper utilizza gli ETR 103/104 "Pop", gli ETR 350 Stadler Flirt e gli ETR 421 "Rock".

La tratta Mantova-Modena è servita anche da una coppia di corse Frecciarossa Mantova-Roma Termini che impiega un ETR.500.

Note modifica

  1. ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 26 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  2. ^ a b Ganzerla (2004), p. 102.
  3. ^ a b Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 12 luglio 2021.
  4. ^ Ganzerla (2004), p. 106.
  5. ^ Ganzerla (2004), pp. 133-134.
  6. ^ Impianti FS, in "I Treni" n. 355 (gennaio 2013), pp. 8-9
  7. ^ a b Impianti FS, in "I Treni" n. 322 (gennaio 2010), pp. 6-7
  8. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 298, 1914.
  9. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 144, 1935

Bibliografia modifica

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