Mastino II della Scala
Mastino II Della Scala | |
---|---|
Statua equestre di Mastino II (un tempo sulla sommità della sua arca, ora ricoverata in una delle torri di Castelvecchio) | |
Signore di Verona | |
In carica | 1329-1351 |
Predecessore | Cangrande I della Scala |
Successore | Cangrande II della Scala |
Nascita | Verona, 1308 |
Morte | Verona, 3 giugno 1351 |
Luogo di sepoltura | Arche Scaligere, Verona |
Casa reale | Della Scala |
Padre | Alboino della Scala |
Madre | Beatrice da Correggio |
Consorte | Taddea da Carrara |
Figli | Cangrande II, Cansignorio, Paolo Alboino, Regina, Altaluna, Verde, Giovanni |
Religione | Cattolica |
Mastino II della Scala (Verona, 1308 – Verona, 3 giugno 1351) è stato un condottiero italiano.
BiografiaModifica
Mastino II era un membro della dinastia scaligera, famiglia dominante nel panorama veronese dell'epoca.
Era il figlio di Alboino della Scala e di Beatrice da Correggio. Alla morte di Cangrande I della Scala, lui e suo fratello Alberto II governarono Verona, anche se in realtà il potere era quasi totalmente nelle sue mani. Nella prima parte del suo regno, abbandonando la politica di pace del padre, riuscì a conquistare Brescia (1332), Parma (1335) e Lucca (1335).
La politica di conquista di Mastino II portò alla creazione di una Lega anti-veronese, composta di tutte le potenze locali del periodo (Firenze, Siena, Bologna, Perugia e Venezia). Il primo anno di guerra Verona riuscì a resistere, ma dal 1336 in poi, la Lega si allargò con Azzone Visconti Signore di Milano, gli Este di Ferrara, i Gonzaga di Mantova e lo Stato della Chiesa.
In particolare le inimicizie con la signoria viscontea, sfociarono a partire dal 1332, quando Lodrisio Visconti, zio di Azzone, tenta una congiura per usurpare il titolo di Signore di Milano, la quale finita male, porta all'arresto di Lodrisio; evaso dalle prigioni del castello di Monza, l'usurpatore trova accoglienza presso Mastino, il quale vede in lui un importante alleato, capace di creare scompiglio all'interno del casato visconteo, uno dei più potenti nemici. La controversia giunge all'apice il 21 febbraio 1339, quando la lodrisiana Compagnia di San Giorgio, si scontra a Parabiago (attuale provincia di Milano) contro le truppe milanesi, uscendone sconfitta. Sfuma così la possibilità di indebolire dall'interno i Visconti.
Nel 1338 aveva ucciso con le proprie mani lo zio Bartolomeo della Scala, vescovo di Verona.
Mastino II, dopo altre sconfitte e trovandosi i confini circondati dalla Lega anti-veronese, non poté altro che chiedere trattative per la pace, con l'intermediazione dell'imperatore Luigi IV di Baviera (1339). I suoi territori furono ristretti a Verona e Vicenza, mentre il resto del territorio fu spartito tra i vincitori.
Morì a Verona nel 1351. La sua tomba si trova nelle famose arche scaligere.
DiscendenzaModifica
Mastino sposò nel 1328 Taddea, figlia di Jacopo I da Carrara, signore di Padova, dalla quale ebbe sette figli:[1]
- Verde (?-1394), sposò nel 1362 il marchese di Ferrara Niccolò II d'Este;
- Beatrice Regina (1333-1384), sposa di Bernabò Visconti;
- Paolo Alboino (1343-1375), signore di Verona assieme al fratello Cansignorio;
- Cangrande II (1332-1359), signore di Verona;
- Caterina;
- Altaluna;
- Cansignorio (1340-1375), signore di Verona assieme al fratello Paolo Alboino.
Ebbe anche cinque figli naturali:
- Fregnano (1329-1354), uomo d'armi;
- Aimonte, religioso;
- Giovanni;
- Margherita;
- Pietro (?-1393), religioso, vescovo di Verona.
NoteModifica
- ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Scaligeri di Verona, Torino, 1835.
BibliografiaModifica
- M. Carrara, Gli Scaligeri, Varese, Dell'Oglio, 1966.
- G. M. Varanini, Gli Scaligeri 1277-1387, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1988.
- A. Castagnetti e G. M. Varanini, Il veneto nel medioevo: Dai Comuni cittadini al predominio scaligero nella Marca, Verona, Banca Popolare di Verona, 1991.
- A. Castagnetti e G. M. Varanini, Il Veneto nel medioevo: Le signorie trecentesche, Verona, Banca Popolare di Verona, 1995.
- Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Scaligeri di Verona, Torino, 1835. ISBN non esistente.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mastino II della Scala
Collegamenti esterniModifica
- Mastino II della Scala, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Mastino II della Scala, su sapere.it, De Agostini.
- Gian Maria Varanini, Mastino II della Scala, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Portale sugli Scaligeri, su scaligeri.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37830726 · ISNI (EN) 0000 0000 1637 9933 · GND (DE) 123633958 · BAV (EN) 495/298824 · CERL cnp00576780 · WorldCat Identities (EN) viaf-37830726 |
---|