Monica Cirinnà
Monica Cirinnà (Roma, 15 febbraio 1963) è una politica italiana, senatrice per il Partito Democratico dal 2013 al 2022.
Monica Cirinnà | |
---|---|
![]() | |
Senatrice della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 15 marzo 2013 – 12 ottobre 2022 |
Legislatura | XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare | Partito Democratico |
Coalizione | Italia. Bene Comune (XVII) Centro-sinistra (XVIII) |
Circoscrizione | Lazio |
Collegio | Lazio - 03 (XVIII) |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | FdV (1993-2008) PD (dal 2008) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Imprenditrice agricola Avvocata non più iscritta all'Albo |
Firma | ![]() |
Ha acquisito popolarità sul piano politico e sociale grazie alla sua lotta per l'approvazione della legge 76/2016, appunto nota come "legge Cirinnà", che ha istituito le Unioni civili in Italia per le coppie omosessuali ed eterosessuali.
Biografia
modificaDi famiglia cattolica, compie i suoi primi studi presso una scuola privata di suore. Nonostante le iniziali opposizioni della madre, frequenta poi il Liceo Classico Statale "Tacito" di Roma, dove aderisce al movimento studentesco. Si laurea in legge all'Università di Roma "La Sapienza" con una tesi in procedura penale; resta per altri dieci anni nell'ambiente universitario ricoprendo il ruolo di assistente, e lo abbandona quindi per seguire la politica.[1]
Carriera politica
modificaNel dicembre 1993 viene eletta in consiglio comunale a Roma per la Federazione dei Verdi a sostegno di Francesco Rutelli. Viene poi rieletta altre tre volte con i Verdi (1997, 2001, 2006) e infine nel 2008 per il Partito Democratico.[1]
Nel febbraio 2013, candidata per il Partito Democratico, viene eletta al Senato della Repubblica per la XVII legislatura, all'interno della circoscrizione Lazio. La sua candidatura era stata presentata alle primarie del PD nel dicembre 2012, quando si era classificata all'ottavo posto nella città di Roma.[2][3]
Nel marzo 2018 viene nuovamente eletta al Senato per la XVIII legislatura, nel collegio plurinominale Lazio - 03, confermando la sua appartenenza al gruppo parlamentare del PD. Dal 2 maggio 2018 assume inoltre il ruolo di segretario d'Aula nell’Ufficio di Presidenza del Gruppo.[4][5]
Alle primarie del PD del 2017 sostiene la candidatura a Segretario di Andrea Orlando, criticando l'operato di Matteo Renzi, mentre alle primarie del 2019 appoggia Nicola Zingaretti, accantonando l’ipotesi — solo inizialmente ventilata — di una propria candidatura.[6][7][8]
Nel 2020 annuncia l’intenzione di candidarsi a sindaco di Roma in vista delle elezioni amministrative dell’anno successivo, salvo poi ritirare la propria candidatura per sostenere quella di Roberto Gualtieri.[9][10]
Alle elezioni politiche del 2022 è candidata per la terza volta al Senato all'interno della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale Lazio - 04 (che raccoglieva Roma sud-ovest, Ciampino e Fiumicino), ottenendo il 30,94% dei voti. Viene tuttavia sconfitta dalla candidata del centrodestra, Ester Mieli (FdI), che si impone con il 37,49%, e non risulta quindi rieletta. In un primo momento aveva rifiutato la candidatura, ritenendo che il territorio fosse poco favorevole alla sinistra e che il sistema uninominale, a differenza del proporzionale, penalizzasse i temi da lei sostenuti. Ha successivamente accettato di candidarsi, in seguito alle sollecitazioni di sostenitori e militanti, riservando comunque forti critiche alla dirigenza del Partito Democratico, allora guidato da Enrico Letta, per la gestione «pessima» delle liste.[11]
Dopo aver concluso il suo mandato parlamentare, ha dichiarato di non escludere un ritorno alla politica, lamentando tuttavia di essere stata accantonata dal partito una volta uscita dai ruoli istituzionali.[12][13]
Incarichi parlamentari
modificaNel corso della XVII legislatura, in qualità di senatrice, ha fatto parte della II Commissione permanente (Giustizia) dal maggio 2013 fino al termine del mandato nel marzo 2018. Nello stesso periodo ha partecipato ai lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, inizialmente come membro (marzo 2014) e successivamente come segretario, ruolo che ha ricoperto per un anno, fino al marzo 2015.
Nella legislatura successiva, la XVIII, ha continuato a occuparsi di giustizia, tornando a far parte della II Commissione permanente dal giugno 2018 e assumendone la carica di segretario a partire dal luglio 2020. Ha inoltre preso parte alla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, prima come membro e poi come segretario. Dal marzo 2021 è stata anche componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Diritti civili e posizioni politiche
modificaDiritti LGBT
modificaIl suo nome è legato alla cosiddetta "legge Cirinnà" di cui è stata prima firmataria, ovvero la legge 76/2016 che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina le convivenze; la legge era stata presentata nell'ottobre 2015 e approvata nel maggio 2016 con l'appoggio di tutto il gruppo parlamentare del Partito Democratico.[14][15][16][17] Lei stessa ha definito la normativa una sintesi moderata, frutto di una scelta prudente volta a garantire progressi graduali verso la piena eguaglianza,[18] auspicando per il futuro prossimo il matrimonio egualitario e le adozioni per le coppie dello stesso sesso e per i single.[19][20] In seguito ha espresso delusione nei confronti dell’allora segretario del PD Matteo Renzi, lamentando che molte delle sue richieste non fossero state accolte.[6]
Dopo l’approvazione della legge, ha intensificato il suo impegno all’interno dei movimenti LGBT+, iscrivendosi ad Arcigay nel 2016 e al Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli nel 2017.[21][22] È stata inoltre "madrina" dei pride di Siracusa (2016), Cosenza (2017) e Scafati (2023), partecipando a diverse parate anche da privata cittadina.[23][24][25][26] È stata nominata "personaggio gay" del 2016 da Gay.it e ha ricevuto nel 2018, in occasione del Lovers Film Festival, il Premio Milk.[27][28]
Nel gennaio 2018 ha aderito al Comitato tematico "DEMS Arcobaleno", impegnato per i diritti civili, insieme ad altri esponenti del Partito Democratico quali Sergio Lo Giudice e Daniele Viotti, sottoscrivendo un documento con proposte per i diritti delle persone LGBT.[29][30][31] In vista delle elezioni politiche del 2018 ha sostenuto l’inserimento nel programma elettorale del PD del matrimonio egualitario e delle adozioni per le coppie omosessuali, proposte che tuttavia non sono state incluse nel programma ufficiale del partito.[19][32][33]
In merito al Movimento 5 Stelle, Cirinnà ha espresso un netto dissenso in seguito al mancato voto favorevole del gruppo parlamentare al maxiemendamento finale della legge sulle unioni civili, rimarcando una «giravolta» e la presenza di posizioni interne contrastanti.[34] Tuttavia, durante il dialogo tra PD e M5S per la formazione del Governo Conte II nel 2019, ha sottolineato la possibilità di collaborare su temi quali l’omotransfobia, il fine vita, la legalizzazione delle droghe leggere, il matrimonio egualitario, l’omogenitorialità e una riforma delle adozioni. Il suo nome era stato ipotizzato tra quelli possibili per una delega alle Pari Opportunità nel nuovo governo, sebbene la nomina sia poi ricaduta su Elena Bonetti, alla quale Cirinnà ha risposto affermando di essere «una persona molto scomoda» e riconoscendo che, in un governo di coalizione, si preferiscano figure meno divisive.[35][36]
In Parlamento ha presentato diverse proposte legislative contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, anche se tali iniziative non hanno avuto seguito nelle discussioni d’Aula.[37] Si è espressa con chiarezza sulla gestazione per altri, rigettando lo sfruttamento delle donne ma riconoscendo l’esistenza di realtà regolamentate in modo trasparente e rispettoso.[19]
Diritti delle donne
modificaNel 1997, al suo secondo mandato da consigliera comunale, è stata nominata presidente della Commissione delle Elette e ha ottenuto la fondazione della Casa Internazionale delle Donne a Roma. Ha ricoperto la stessa carica durante la giunta di Gianni Alemanno (2008-2013) in quanto unica donna eletta nel Partito Democratico a Roma; proprio in seguito alla composizione della suddetta giunta ha presentato al Tar due ricorsi, ottenendo il riconoscimento della rappresentanza femminile nella Giunta Comunale.[1]
Nel novembre 2017, quando la Casa Internazionale delle Donne è stata minacciata di sfratto, si è schierata in sua difesa promettendo «resistenza passiva» e ha accusato la sindaca Virginia Raggi di ignorare la storia del centro: «La storia della Casa delle donne è una storia di libertà, cultura, esperienza. [...] Cosa può saperne Virginia Raggi di questo? C’è un problema di ignoranza politica, di mancanza di conoscenza del movimento femminista. Una sindaca donna non si comporta così, se ha un minimo di infarinatura su questi argomenti».[38]
In seguito alla composizione del nuovo Parlamento per la XVIII legislatura si è detta soddisfatta della maggiore presenza femminile, chiarendo però che «le pluricandidature non hanno permesso una più ampia presenza di parlamentari donne» ed esprimendo la convinzione che «la buona politica ha bisogno per rinnovarsi della visione e del contributo delle milioni di donne di questo Paese».[39]
Nella XVII legislatura ha sostenuto il disegno di legge a favore degli orfani di crimini domestici, mentre nella XVIII è risultata cofirmataria del disegno di legge S. 174 sulla prevenzione e il contrasto dei matrimoni forzati.[40][37]
Si è astenuta durante la direzione del PD sul voto per l’approvazione delle liste elettorali in vista delle elezioni del 2018, accusando il gruppo dirigente di aver violato i princìpi della parità di genere, e ha sottoscritto un appello che denunciava questa situazione.[8] In seguito alla nomina di ministri del PD esclusivamente uomini nel Governo Draghi, ha accusato il proprio partito di essere «falsamente femminista», «un partito di correnti al cui capo ci sono tutti maschi» e di declinare un'unità interna spesso solo di facciata, invitando le donne del PD a costruire «un’iniziativa politica autonoma, partendo proprio dalla questione della rappresentanza paritaria e dal lavoro», auspicando presto un’assemblea nazionale.[41][42]
Nel 2019 si è mobilitata contro il cosiddetto "ddl Pillon", che proponeva l’affido condiviso, il mantenimento diretto e la garanzia di bigenitorialità, definendolo un testo «pericoloso, medievale, arretrato e maschilista», contro gli interessi dei minori e delle donne vittime di violenza.[43]
Ambientalismo e animalismo
modificaNel 1991 ha fondato a Roma l'organizzazione non profit ARCA ("Associazione Romana Cura Animali"), con l'obiettivo di prendersi cura dei gatti e delle colonie feline.[1]
Nel 1993, eletta in consiglio comunale a Roma, le è stata affidata la delega ai diritti degli animali, ufficio che ha ricoperto anche durante il secondo mandato della giunta Rutelli (1997-2001) e sotto Walter Veltroni sindaco (2001-2008). Nel suo primo mandato da consigliera comunale ha istituito inoltre il primo ufficio comunale in Italia per i diritti degli animali e ha ricoperto l'incarico di vice presidente della Commissione Ambiente, mentre sotto Veltroni sindaco ha fatto approvare il Regolamento capitolino per la tutela degli animali, tuttora vigente.[1][44]
Nell'aprile 1998 ha contribuito a realizzare la società Bioparco S.p.A., trasformando così il vecchio Zoo di Villa Borghese nell'attuale Bioparco.[1][44]
Nel luglio 2012, in quanto responsabile delle politiche animali del PD Lazio, ha partecipato alla liberazione di sei cani beagle dall'azienda Green Hill di Montichiari, dei quali una cucciola è stata da lei adottata.[45][46]
È vegetariana[47] e nella XVIII legislatura è stata prima firmataria dei disegni di legge S. 357 "Disposizioni in materia di tutela della scelta alimentare vegana" e S. 360 "Disposizioni in materia di reati contro gli animali".[48] Iniziative analoghe erano state avanzate durante la XVII legislatura.[49]
Vita privata
modificaDa bambina, mentre frequentava una scuola cattolica, riferì ai genitori di aver assistito a un comportamento inappropriato da parte di una suora. L’istituto ritenne il racconto frutto di un delirio e la sottopose a un esorcismo. In seguito a tale episodio, i genitori decisero di farle cambiare scuola.[50]
È sposata dal 2011 con Esterino Montino, senatore dal 2001 al 2008 e sindaco di Fiumicino per il Partito Democratico dal 2013 al 2023, con il quale condivide «la passione per la natura e gli animali, i viaggi e la buona tavola»;[1][51] si tratta per entrambi del secondo matrimonio. La cerimonia fu celebrata da Massimo D'Alema. Dalla sua prima unione, Montino aveva già avuto quattro figli.[52]
Insieme al marito, Monica Cirinnà possiede un'azienda agricola biologica a Capalbio.[47] Dopo la conclusione del mandato parlamentare, ha trasferito la residenza in Toscana, e presso la stessa azienda ha aperto un ristorante di cucina locale, dove vengono serviti prodotti a chilometro zero.[12][13]
Nonostante mantenga una certa riservatezza sulla propria vita privata, è noto che Cirinnà ha due fratelli, di cui uno adottivo e di origini egiziane.[53]
Controversie
modificaDal 1998 al 2011 Cirinnà ha abitato con il compagno in un immobile di Propaganda Fide (ente del Vaticano proprietario di numerosi beni a Roma) in via dell’Orso. L’affitto inizialmente basso, secondo Cirinnà, era compensato dalle spese di ristrutturazione a carico della coppia. Alla scadenza del contratto, il canone fu adeguato ai valori di mercato e l’appartamento venne lasciato.[54][55][56]
Nel marzo 2019 la senatrice ha criticato l'organizzazione del World Family Council riunitasi nella città di Verona e, in occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale della donna, si è presentata a Roma con un cartello recante la scritta «Dio, patria, famiglia: che vita de merda». L'episodio ha ricevuto critiche da diversi esponenti del mondo politico, come dall'allora compagno di partito Carlo Calenda[57] e dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, secondo la quale il cartello recava offesa ai sentimenti religiosi o patriottici dei cittadini.[58] Cirinnà ha dunque spiegato che nelle sue intenzioni il cartello non era un attacco a Dio, alla patria o alla famiglia in sé, bensì a «chi di quei tre concetti si fa scudo per creare un clima di discriminazione, oscurantismo e regressione culturale», sostenendo che «Dio, patria, famiglia» fosse «uno slogan fascista».[59]
Nel 2021 suscitò scalpore il ritrovamento casuale, da parte di Cirinnà e Montino, di 24 000 euro contanti all'interno di una cuccia in disuso nella proprietà di Capalbio, la cui provenienza era ignota. La coppia denunciò tempestivamente il ritrovamento e consegnò la somma ai carabinieri, affermando che, nel caso di riconsegna, il denaro sarebbe stato devoluto al centro antiviolenza "Olympia de Gouges". La richiesta non fu però accolta dalla Procura, la quale dichiarò che i soldi non erano comunque di provenienza illecita e archiviò definitivamente il caso nel 2024.[60][61]
Premi e riconoscimenti
modificaOpere
modifica- Monica Cirinnà, Lilli Garrone, 101 storie di gatti che non ti hanno mai raccontato, Newton Compton Editori, 2010, ISBN 88-541-2120-7.
- Monica Cirinnà, Lilli Garrone, 101 storie di cani che non ti hanno mai raccontato, Newton Compton Editori, 2011, ISBN 978-88-541-3176-7.
- Monica Cirinnà, Lilli Garrone, L'alfabeto del gatto. Come comunicare con il tuo migliore amico e amarlo sempre di più, Newton Compton Editori, 2012, ISBN 978-88-541-4174-2.
- Monica Cirinnà, L'Italia che non c'era. Unioni civili: la dura battaglia per una legge storica, Fandango Libri, 2017, ISBN 978-88-6044-527-8. URL consultato il 15 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2018).
- Monica Cirinnà, Lilli Garrone, I gatti d'Italia. Storie, curiosità e avventure dei gatti più famosi che popolano e hanno popolato le città e i paesi d'Italia, Newton Compton, 2017, ISBN 978-88-227-0818-2.
- Monica Cirinnà, Lilli Garrone, I gatti di Roma, Newton Compton Editori, 2018, ISBN 978-88-227-0170-1.
- Anton Emilio Krogh, Monica Cirinnà, La forma del cuore, Ugo Mursia Editore, 2021, ISBN 978-88-425-6400-3.
Programmi TV
modificaNote
modifica- ^ a b c d e f g Mi presento..., su monicacirinna.it, Monica Cirinnà. URL consultato il 1º aprile 2013.
- ^ Pd e grillini tengono famiglia. Un Parlamento di mogli, figlie e fidanzate, su liberoquotidiano.it, 10 marzo 2013. URL consultato il 6 dicembre 2020.
- ^ Alessandro Capponi, Primarie del Pd, exploit delle donne. Sorpresa Madia: «Dicevano che ero da listino», su roma.corriere.it, Corriere della Sera, 31 dicembre 2012. URL consultato il 1º aprile 2013.
- ^ Adesione al gruppo PD XVIIILegislatura | Monica Cirinnà, su monicacirinna.it. URL consultato il 23 marzo 2018.
- ^ Eletto per acclamazione ufficio di Presidenza Gruppo Senato | Senatori PD, in Senatori PD, 2 maggio 2018. URL consultato il 2 maggio 2018.
- ^ a b Monica Cirinnà: Matteo Renzi? È stato un pessimo segretario, da lasciare alle spalle, in l'Espresso, 3 aprile 2017. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Con Zingaretti per una nuova stagione dei diritti sociali e civili, su monicacirinna.it.
- ^ a b Monica Cirinnà: «Dirigenti del Pd, adesso dovete ascoltarci» - VanityFair.it, in VanityFair.it, 1523526220. URL consultato il 13 aprile 2018.
- ^ Monica Cirinnà: per il Campidoglio andare oltre i partiti. Pronta per le primarie, su iltempo.it. URL consultato il 2 settembre 2020.
- ^ Roma, Cirinnà si ritira da primarie Pd: ma resto in campo, su Askanews, 11 maggio 2021. URL consultato il 12 luglio 2021.
- ^ Monica Cirinnà accetta in lacrime la candidatura impossibile: "Contro i fascisti e l'oscurantismo" - VIDEO - Gay.it, su www.gay.it, 17 agosto 2022. URL consultato l'8 giugno 2025.
- ^ a b Monica Cirinnà: «Vivo in fattoria, ho aperto un ristorante rurale, ma nessuno degli ex colleghi Pd ha prenotato», su Corriere della Sera, 16 luglio 2023. URL consultato l'8 giugno 2025.
- ^ a b Archiviato il “cuccia gate” Esterino Montino e Monica Cirinnà diventano osti chic nella loro Capalbio, su la Repubblica, 27 maggio 2024. URL consultato l'8 giugno 2025.
- ^ Unioni civili: via libera del Consiglio di Stato al decreto, su repubblica.it, 21 luglio 2016. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ Unioni Civili, Cirinnà: 'A Ferragosto confetti arcobaleno per tutti', su Repubblica Tv - la Repubblica.it, 21 luglio 2016. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ La Cirinnà e Renzi fremono per celebrare le prime unioni gay, su secoloditalia.it. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Dichiarazione al Senato – Unioni Civili | Monica Cirinnà, su monicacirinna.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ a b c Monica Cirinnà: "Ora lottate con me per adozioni e matrimonio egualitario" - Gay.it, in Gay.it, 23 ottobre 2017. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Monica Cirinnà on Twitter, in Twitter. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Ho preso la tessera del Mario Mieli: avanti insieme per le battaglie sui diritti | Monica Cirinnà, su monicacirinna.it. URL consultato il 29 marzo 2018.
- ^ Francesco Lepore, Cirinnà si tessera al Mieli: «Fiera d'essere socia di un'associazione che non ha paura di affrontare temi come la gpa», su gaynews.it. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).
- ^ Roma candidata per World Pride del 2025 | Monica Cirinnà, su monicacirinna.it. URL consultato il 23 aprile 2018.
- ^ Siracusa. La senatrice Monica Cirinnà madrina dell’Onda Pride: “Un onore”, in Siracusa Oggi. URL consultato il 23 aprile 2018.
- ^ Gay Pride 2017, per Cosenza è la prima volta: la madrina sarà Monica Cirinnà - Gay.it, in Gay.it, 8 maggio 2017. URL consultato il 23 aprile 2018.
- ^ Oggi conferenza stampa dello Scafati Pride. Giulia Molino e Monica Cirinnà madrine dell'evento., su Pride Vesuvio. URL consultato il 9 giugno 2025.
- ^ Personaggio Gay dell'Anno: stravince Monica Cirinnà! | Gay.it, su gay.it, 26 luglio 2016. URL consultato il 3 agosto 2016.
- ^ Quotidiano Piemontese, Il Lovers Film Festival premia Monica Cirinnà per il suo impegno nella lotta per i diritti - Quotidiano Piemontese, in Quotidiano Piemontese, 23 aprile 2018. URL consultato il 23 aprile 2018.
- ^ Francesco Lepore, Nasce Dems Arcobaleno con Cirinnà, Lo Giudice e Viotti. Schillaci: «Avanti con le battaglie per i diritti Lgbti e non solo», su gaynews.it. URL consultato il 23 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
- ^ Francesco Lepore, Monica Cirinnà: «Il voto alle destre e a M5S può realmente mettere a rischio il mondo dei diritti che abbiamo costruito», su gaynews.it. URL consultato il 28 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2018).
- ^ La proposta politica di DEMS Arcobaleno, verso le elezioni del 4 marzo (PDF), su gaypost.it.
- ^ Cirinnà: "La mia legge va superata: ora i matrimoni gay" | Senatori PD, in Senatori PD, 18 ottobre 2017. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Elezioni 2018, appena pubblicato il programma del Pd: sui diritti civili molto poco, in Gaypost.it, 2 febbraio 2018. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Monica Cirinnà: "Non mi fido dei 5 Stelle sui diritti LGBT", su Gay.it, 3 aprile 2019. URL consultato il 30 agosto 2019.
- ^ Dino Martirano, Totoministri, all’Economia la carta Franco. Si apre il caso della scarsa presenza delle donne nell’esecutivo, su Corriere della Sera, 29 agosto 2019. URL consultato il 30 agosto 2019.
- ^ Governo M5S-Pd, Cirinnà:"Ingoierò qualunque boccone amaro. Ma era vitale salvare l'Italia dall'estrema destra", su TPI, 4 settembre 2019. URL consultato il 5 settembre 2019.
- ^ a b senato.it - Scheda di attività di Monica CIRINNA' - XVIII Legislatura, su senato.it. URL consultato il 23 aprile 2018.
- ^ "Virginia Raggi non conosce la Casa Internazionale delle donne, ma vuole sfrattarla". Intervista a Monica Cirinnà – TPI, in TPI, 9 novembre 2017. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Sale la presenza femminile in parlamento | Monica Cirinnà, su monicacirinna.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Orfani femminicidio – Cirinnà: Legge fondamentale, altro passo per diritti umani e civili | Monica Cirinnà, su monicacirinna.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Donne del PD, ora basta: sfondiamo le porte che altrimenti resteranno chiuse | Monica Cirinnà, su Monica Cirinnà | Senatrice del Partito Democratico. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ https://www.ilsussidiario.net/autori/silvana-palazzo, Donne Pd “partito falsamente femminista”/ Cirinnà vs dirigenza “Unità di facciata”, su IlSussidiario.net, 15 febbraio 2021. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ Il pericolo del ddl Pillon, su Monica Cirinnà. URL consultato l'8 aprile 2019.
- ^ a b Animali, vegani, Lgbt: le battaglie di Monica Cirinnà , la senatrice PD che ci vuole portare ai matrimoni gay - Il timone, in Il timone. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ I beagle di Green Hill in viaggio affidati a sei famiglie romane - Roma - Repubblica.it, in Roma - La Repubblica. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ Io sono Libera | Monica Cirinnà, su monicacirinna.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ a b Monica Cirinnà, la vegetariana e «gattara» entrata nella storia - VanityFair.it, in VanityFair.it, 1462986000. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ senato.it - Scheda di attività di Monica CIRINNA' - XVIII Legislatura, su senato.it. URL consultato il 23 maggio 2018.
- ^ senato.it - Scheda di attività di Monica CIRINNA' - XVII Legislatura, su senato.it. URL consultato il 23 maggio 2018.
- ^ Gabriele Albertini: "La Cirinnà mi raccontò di aver subito un esorcismo", su ilGiornale.it, 11 febbraio 2016. URL consultato il 9 giugno 2025.
- ^ Monica Cirinnà | Senatori PD, in Senatori PD. URL consultato il 2 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2018).
- ^ D’ Alema manda a nozze il Pd: si sposano Montino e Cirinnà, su monicacirinna.it, Corriere della Sera, 8 giugno 2011. URL consultato il 22 marzo 2019.
- ^ Monica Cirinnà, su facebook.com. URL consultato il 22 marzo 2019.
- ^ Figli, gatti e una casa del Vaticano: i segreti di Monica, su lanuovabq.it. URL consultato il 9 giugno 2025.
- ^ Sfida la Chiesa sui gay ma la residenza di lusso l'ha avuta dal Vaticano, su ilGiornale.it, 1º febbraio 2016. URL consultato il 9 giugno 2025.
- ^ La relatrice sulle unioni civili e la casa di Propaganda Fide, su Corriere della Sera, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 giugno 2025.
- ^ Critiche a destra e sinistra per il cartello della Cirinnà, Open, 10 marzo
- ^ Dalla sinistra sempre due pesi e due misure, Il Faro, 11 marzo 2019
- ^ Francesco Curridori, Cirinnà "Dio, patria e famiglia? Era uno slogan fascista", su il Giornale, 10 marzo 2019. URL consultato il 4 luglio 2020.
- ^ Sky TG24, Cirinnà propone in beneficenza soldi ritrovati, il giudice dice no, su tg24.sky.it, 5 agosto 2022. URL consultato il 9 giugno 2025.
- ^ Archiviato il “cuccia gate” Esterino Montino e Monica Cirinnà diventano osti chic nella loro Capalbio, su la Repubblica, 27 maggio 2024. URL consultato il 9 giugno 2025.
- ^ Personaggio Gay dell'Anno: stravince Monica Cirinnà!, su Gay.it. URL consultato il 5 agosto 2022.
- ^ Lovers Film Festival, Monica Cirinnà riceve il Premio Milk e festeggia con Chiara Foglietta e Micaela Ghisleni il piccolo Nicco, su GAYNEWS, 24 aprile 2018. URL consultato il 5 agosto 2022.
- ^ SkyUno, Pride, anche in streaming | Cielo TV, su cielotv.it. URL consultato l'11 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2018).
Voci correlate
modifica- Arcigay
- Attivismo
- Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli
- Diritti degli animali
- Diritti delle donne
- Diritti LGBT in Italia
- Federazione dei Verdi
- Gay Pride
- Partito Democratico (Italia)
- Senatori della XVII legislatura della Repubblica Italiana
- Senatori della XVIII legislatura della Repubblica Italiana
- Unione civile (ordinamento italiano)
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Monica Cirinnà
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monica Cirinnà
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su monicacirinna.it.
- Monica Cirinnà (XVII legislatura della Repubblica Italiana) / XVIII legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano.
- Monica Cirinnà, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Monica Cirinnà, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.