Pasquale Panella
Pasquale Panella (Roma, 12 gennaio 1950[1]) è un poeta, scrittore e paroliere italiano.

BiografiaModifica
Come autore di testi ha spesso usato alcuni pseudonimi, anche femminili, come Duchesca (alter ego autobiografico nel romanzo La corazzata), Vanera, Vanda Di Paolo (nome della moglie) e a volte ha pubblicato non firmandosi affatto. Nato a Roma nel 1950, iniziò nel teatro per poi legarsi professionalmente a Enzo Carella per le canzoni dei cui primi album scrisse i testi, come Fosse vero, Malamore, Sfinge e soprattutto Barbara, che giunse seconda al Festival di Sanremo 1979[2].
Nel 1983, con lo pseudonimo di Vanera, iniziò il sodalizio artistico con Lucio Battisti con cui produsse l'album di Adriano Pappalardo Oh! Era ora; tre anni dopo, nel 1986, scrisse i testi del primo degli ultimi cinque album dell'artista reatino, Don Giovanni[3], visto come lavoro di rottura di Battisti con il suo passato mogoliano degli anni settanta che lo aveva consacrato come uno dei massimi artisti italiani[3]; i successivi due album, L'apparenza (1988) e La sposa occidentale (1990), furono visti come la prosecuzione naturale dell'opera del duo Battisti-Panella, iniziata con Don Giovanni, caratterizzata dal proposito di dare un taglio netto con gli stilemi del passato e ridefinire un nuovo linguaggio della musica italiana[4]. Parimenti destrutturante del pregresso musicale nazionale fu giudicato Cosa succederà alla ragazza (1992), con costruzioni lessicali mai tentate in precedenza in quanto ritenute inadatte alla metrica e al respiro di una canzone[5]. L'ultimo lavoro con Battisti (prima della morte dell'artista reatino), Hegel (1994), causò un dibattito a latere tra gli intellettuali circa il significato della figura del filosofo tedesco nella società attuale e circa la sua pertinenza nel richiamo in un album di canzoni commerciali; Lucio Colletti sottolineò l'oscurità del richiamo a Hegel, poco noto ai giovani[6], Stefano Zecchi inferì che il nome Hegel fosse stato utilizzato per richiamare concetti esotici a chi lo conosceva poco[6] mentre Tullio Gregory ipotizzò al contrario che Panella e Battisti avessero voluto filtrare la loro narrazione attraverso una figura nota[6]. Più drastico Antimo Negri che lesse altresì l'operazione discografica come un ennesimo «maltrattamento della cultura»[6].
Nel 1998, in occasione della morte di Battisti, ebbe una violenta polemica con Gianni Boncompagni, che aveva espresso rammarico per la fine del suo sodalizio con Mogol, riducendo a uno svilimento la collaborazione del cantante con Panella[7][8]. Panella è noto anche per le sue critiche verso celebri cantautori di cui ha criticato i testi che a suo dire non possono paragonarsi alla vera poesia, tra cui Fabrizio De André[9], Bob Dylan e anche Franco Battiato.[8]
Battisti a parte, è autore di numerosi testi di Amedeo Minghi, tra i quali Vattene amore in coppia con Mietta, e della stessa Mietta per Canzoni, Dubbi no, Fare l'amore e Baciami adesso, presentate a Sanremo rispettivamente nel 1989, 1991, 2000 e 2008, e per La farfalla, Soli mai, E no (Cosa sei) e Oltre te. Altri artisti per cui ha scritto: Mango, Zucchero Fornaciari, Anna Oxa (Processo a me stessa, Sanremo 2006), Mina (Amornero in Ti conosco mascherina, 1990), Marcella Bella, Angelo Branduardi (Fou de Love, 1994), Marco Armani, Sergio Cammariere, Grazia Di Michele (Tutto passa in Naturale, 2001), Mino Reitano (La mia canzone), Valeria Rossi e, di nuovo, Enzo Carella (Se non cantassi sarei Nessuno, 1995, Odissea e Ah! Oh! Ye! Na na!, 2007).
Performer oltre che autore, da anni propone spettacoli-recital in cui legge (e interpreta) scritti di Raymond Carver, Chet Baker, Louis-Ferdinand Céline. Per Minimum Fax ha pubblicato il romanzo La corazzata (1997) e la raccolta di microracconti Oggetto d'amore (1998). "Coniglio Editore" ha inoltre pubblicato 88 "lanci poetici" per la trasmissione televisiva TG2-Mistrà (2005) realizzata da Michele Bovi.
Nel 1999 e nel 2011 ha collaborato con il regista teatrale Claudio Jankowski scrivendo i testi "Tragico amoroso" e la ouverture "Don Giovanni, uno e tanti".
Tra i lavori più importanti di Pasquale Panella spicca nell'anno 2001 la versione italiana del libretto dello spettacolo di Riccardo Cocciante Notre Dame de Paris, (una "riscrittura" vera e propria più che una traduzione dall'originale francese). A tal proposito dichiara: "Per me il romanzesco è reale e le musiche di Cocciante che ho ascoltato sono partiture di un musicista scatenato nei sensi, nei gesti e nell'ispirazione che travalica i territori delle canzoni e diventa romanzesco".
Una nuova collaborazione con Riccardo Cocciante è nel 2007 con Giulietta e Romeo, opera popolare musicata da Cocciante con i testi tesi tra momenti profondamente metafisici, assonanze e martellanti ripetizioni.
Nel 2011 torna a lavorare per Mango: del suo nuovo album dal titolo La terra degli aquiloni, Panella scrive La sposa, il primo singolo, in onda dal 22 aprile, e altri due brani, Chiamo le cose e Tutto tutto.
Panella vive dividendosi tra Roma e il beneventano, conducendo esistenza riservata[10]. Sposato, ha un figlio.[11]
PoeticaModifica
Lo stile di Panella è stato accostato al surrealismo, al modernismo, e, come accaduto a De Gregori, all'ermetismo, ma anche alle parole in libertà del futurismo, mescolando quotidianità ed elementi filosofici; nelle sue interviste ha fatto anche riferimento agli haiku, la poesia zen giapponese, e ai suoi autori preferiti: Ezra Pound, Thomas Stearns Eliot, Louis-Ferdinand Céline, rimarcando la diversità del suo stile rispetto a quello della canzone italiana, sebbene, nella sua attività di paroliere, abbia scritto anche testi più "classici", adatti al tipo di interprete.[12][13]:
«Mi dicono che sono orfico, ermetico, dadaista, ma storicamente non posso esserlo, se lo volessi dovrei andare a cena con Tzara. Mi chiamano così perché non hanno una parola di nuovo conio.» |
(Pasquale Panella, settembre 1994) |
I surreali testi hanno avuto molti tentativi di esegesi, fino alla ricerca di significati esoterici, ma spesso Panella ha definito le interpretazioni articolate come "fesserie".[8]
CuriositàModifica
- I suoi amici lo chiamano Lino, come il personaggio mitico figlio di Apollo, collegato con le Muse e il mondo della musica.[14]
Opere letterarieModifica
NarrativaModifica
- La corazzata, Roma, Minimum fax, 1997. ISBN 88-86568-29-0.
- Oggetto d'amore, Roma, Minimum fax, 1998. ISBN 88-86568-52-5.
- Il Voce, Roma, Spedizioni, 2020. ISBN 979-12-80095-01-5.
- La Terza Palla, Roma, Spedizioni, 2020. ISBN 979-12-80095-05-3.
- Primo Foglio, Roma, Spedizioni, 2021. ISBN 979-12-80095-09-1.
- Secondo Foglio, Roma, Spedizioni, 2021. ISBN 979-12-80095-11-4.
- Terzo Foglio, Roma, Spedizioni, 2022. ISBN 979-12-80095-18-3.
Raccolte poeticheModifica
- Stupido Terremoto, Roma, Librauser, 1997; Roma, Spedizioni, 2022.
- Savarin-Sade, Roma, I figli belli, 2005.
- TG2 mistrà, con Michele Bovi, Roma, Coniglio, 2005. ISBN 88-88833-97-8.
- 40 liriche inedite in Battisti-Panella, Il cofanetto, con 3 CD, Sony/BMG (Numero Uno), 2006.
- Poema bianco, Roma, IriEd, 2008; Torino, Miraggi Edizioni[15], 2017. ISBN 978-88-99815-54-7; Roma, Spedizioni, 2017. ISBN 978-88-941517-3-2.
- La piazza, vie di entrata e vie di uscita, in Giampiero Castellotti, Piazze in piazza, Roma, Spedizioni, 2016. ISBN 978-88-941517-0-1.
- Impronte di lettura della mano, in Lucio Saviani, Mani, Fefè, 2017. ISBN 978-88-95988-94-8.
- Il gioco del mondo, in Lucio Saviani, Ludus Mundi, Moretti e Vitali, 2017. ISBN 978-88-7186-672-7.
- Naso, Roma, Fefè editore, 2018. ISBN 978-88-94947021.
- Mistrà, Roma, Spedizioni, 2020. ISBN 978-88-941517-8-7.
- Versi accorati, in Mojmir Jezek, Del Cuore, Core edizioni, 2020. ISBN 978-88-945678-0-9.
- Mi chiamo Arianna, Roma, Spedizioni, 2021. ISBN 979-12-80095-14-5.
- Naso e più, Roma, Spedizioni, 2022. ISBN 979-12-80095-16-9.
Attività di paroliereModifica
AlbumModifica
- Enzo Carella – Vocazione (1977)
- Enzo Carella – Malamore (1979)
- Enzo Carella – Barbara ed altri Carella (1979)
- Enzo Carella – Sfinge (1981)
- New Perigeo – Effetto Amore (1981)
- Enzo Cervo – Musica è (1981)
- Adriano Pappalardo – Oh! Era ora (1983)
- Lucio Battisti – Don Giovanni (1986)
- Amedeo Minghi – Serenata (1987)
- Lucio Battisti – L'apparenza (1988)
- Lucio Battisti – La sposa occidentale (1990)
- Lucio Battisti – Cosa succederà alla ragazza (1992)
- Enzo Carella – Carella de Carellis (1992)
- Amedeo Minghi – I ricordi del cuore (1992)
- Amedeo Minghi – Come due soli in cielo (1994)
- Lucio Battisti – Hegel (1994)
- Enzo Carella – Se non cantassi sarei Nessuno (1995)
- Amedeo Minghi – Cantare è d'amore (1996)
- Marco Armani – 13 (1997)
- Amedeo Minghi – Su di me (2005)
- Enzo Carella – Ah Oh Ye Nanà (2007)
Brani musicaliModifica
- Lucio Battisti – Il gabbianone (1985)
- Lucio Battisti – Il bell'addio (1984)
- Enzo Carella – Barbara (1979)
- Mina – Mio di chi (1985)
- Amedeo Minghi – La vita mia (1989)
- Mietta – Canzoni (1989)
- Mietta & Amedeo Minghi – Vattene amore (1990)
- Mietta – La farfalla (1990)
- Amedeo Minghi – Primula (1990)
- Mina – Amornero (1990)
- Mina – Nient'altro che felici (1990)
- Mietta – Dubbi no (1991)
- Mietta – E no (Cosa sei) (1991)
- Mietta – Soli mai (1991)
- Mietta – Oltre te (1991)
- Zucchero Fornaciari – Il pelo nell'uovo (1992)
- Angelo Branduardi – Fou de love (1994)
- Mango – Giulietta (1994)
- Gianni Morandi e Barbara Cola – In amore (1995)
- Zucchero Fornaciari – Blu (1998)
- Zucchero Fornaciari – Eccetera eccetera (1998)
- Amedeo Minghi – Decenni (1998)
- Mango – Amore per te (coautore del testo con Armando Mango) (1999)
- Mango – Non dormire più (1999)
- Premiata Forneria Marconi – L'immenso campo insensato (2000)
- Mietta – Fare l'amore (2000)
- Zucchero Fornaciari – Dindondio (2001)
- Zucchero Fornaciari – Rossa mela della sera (2001)
- Valeria Rossi – Tutto fa l'amore (2001)
- Mango – Io sono sentimentale (2002)
- Marcella Bella – Tempo mio (2005)
- Riccardo Cocciante – Sulle labbra e nel pensiero (2005)
- Anna Oxa – Processo a me stessa (2006)
- Anna Oxa – La musica è niente se tu non hai vissuto (2006)
- Zucchero Fornaciari – Nel così blu (2006)
- Zucchero Fornaciari – Tutti i colori della mia vita (2007)
- Mietta – Baciami adesso (2008)
- Zucchero Fornaciari – È un peccato morir (2010)
- Zucchero Fornaciari – Chocabeck (2010)
- Mango – La sposa (2011)
- Mango – Chiamo le cose (2011)
- Mango – Tutto tutto (2011)
- Sal Da Vinci – Cose (2012)
- Sal Da Vinci – Il tempo vola (2012)
- Sal Da Vinci – Un giorno ingenuo (2012)
- Zucchero Fornaciari – Love Is All Around (2012)
- Zucchero Fornaciari – L'anno dell'amore (2016)
- Zucchero Fornaciari – La canzone che se ne va (2019)
MusicalModifica
- Notre Dame de Paris (2001) – Riccardo Cocciante (versione italiana)
- Giulietta e Romeo (2007) – Riccardo Cocciante
NoteModifica
- ^ Il grande libro del rock di Massimo Cotto Archiviato il 4 dicembre 2011 in Internet Archive.
- ^ Morto Enzo Carella, cantò a Sanremo "Barbara", in ANSA, 22 febbraio 2017. URL consultato il 26 ottobre 2017.
- ^ a b Ernesto Assante, «Don Giovanni» e un mistero chiamato Lucio Battisti, in la Repubblica, 27 marzo 1986. URL consultato il 26 ottobre 2017.
- ^ Gino Castaldo, Battisti: la fine della canzone, in la Repubblica, 21 ottobre 1990. URL consultato il 26 ottobre 2017.
- ^ Gino Castaldo, Battisti: la provocazione e il gioco sottile dell'assenza, in la Repubblica, 25 settembre 1992. URL consultato il 26 ottobre 2017.
- ^ a b c d Ernesto Assante, «Quel filosofo? Uno sconosciuto», in la Repubblica, 29 settembre 1994. URL consultato il 26 ottobre 2017.
- ^ Boncompagni disse "Dio li fa e poi li accoppa", e Panella rispose tra l'altro: "Sono un teppista (...) Vieni fuori che facciamo un po' di letteratura con le mani" ( Il Panella furioso attacca Boncompagni, in la Repubblica, 11 settembre 1998. URL consultato il 26 ottobre 2017.)
- ^ a b c Pergamene presenta: Battisti dopo Battisti - Youtube
- ^ Critica condivisa con Battisti che riteneva tra l'altro che il cantautore genovese non curasse l'aspetto musicale: "Trovo i suoi testi [di Fabrizio De André] interessanti, ma piuttosto goliardici, tant'è vero che piacciono solo agli studentelli. La parte musicale poi è solo accompagnamento, mentre io ritengo che debba sempre avere il ruolo principale nelle canzoni" (Lucio Battisti, citato in Tino Roberti, Io sono un rullo compressore, Gaber un triciclo, Oggi, n. 37, 15 settembre 1970.)
- ^ Pasquale Panella - Biografia
- ^ Patrizia Orpello, Ecco l'uomo che ha licenziato Battisti, in Sette, 22 settembre 1994. Consultabile anche su Francesco Mirenzi (1998), pagina 260
- ^ Intervista
- ^ Commenti di artisti che hanno collaborato con Panella
- ^ Panella e Cocciante
- ^ https://www.miraggiedizioni.it/autore-corrente/pasquale-panella/
BibliografiaModifica
- Gino Castaldo (a cura di), Il dizionario della canzone italiana, Armardo Curcio Editore, 1990, alla voce Panella Pasquale
- Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Panella Pasquale
- Alexandre Ciarla, Battisti - Panella: da Don Giovanni a Hegel, ilMascellodonte, 2015, ISBN 978-151-697-269-2
- Ivano Rebustini, Specchi opposti. Lucio Battisti. Gli anni con Panella, Arcana Editore, novembre 2007 (con uno scritto di Luca Bernini su "E già") ISBN 978-88-7966-399-1 Seconda edizione Independently published, settembre 2021 ISBN 979-84-7970-937-1
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Pasquale Panella
Collegamenti esterniModifica
- Intervista a Pasquale Panella [collegamento interrotto], su qn.quotidiano.net.
- Introduzione a Pasquale Panella, su traccefresche.info.
- monografia Battisti-Panella più intervista di Filippo Bordignon a Pasquale Panella, su sentireascoltare.com.
- Estratti di varie interviste, su traccefresche.info.
- Commenti illustri sull'opera, su traccefresche.info.
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