Shakespeare in Love
Shakespeare in Love è un film del 1998 diretto da John Madden. Narra l'amore dello scrittore William Shakespeare nato durante la preparazione di Romeo e Giulietta per una nobildonna, Lady Viola.
Il film è stato insignito di molti premi, tra cui 3 BAFTA, 3 Golden Globe e 7 Oscar su 13 nomination.
TramaModifica
Londra, 1593. L'impresario Philip Henslowe è braccato dal suo creditore Messer Fennyman, che lo minaccia di morte. Per salvarsi, gli promette una parte dei guadagni della nuova commedia di Shakespeare, Romeo e Ethel, la Figlia del Pirata. Il problema è che il giovane Will Shakespeare è a corto di idee e non ha scritto una sola riga della futura pièce, e perciò è alla ricerca di una donna che lo ispiri. Intanto Viola De Lesseps, giovane figlia di ricchi borghesi, trascorre le notti a recitare i versi dello stesso Shakespeare, sognando di poter un giorno far parte di una compagnia di teatro, cosa allora vietata alle donne.
Fortunatamente Christopher Marlowe, il poeta più famoso di Londra, dà a Shakespeare una idea per la commedia. Alle audizioni per trovare un Romeo, dopo una desolante schiera di aspiranti che recitano gli stessi versi di Marlowe, un giovane sconosciuto, Thomas Kent, recita una parte da I due gentiluomini di Verona di Shakespeare, con tanto sentimento che lo stesso Shakespeare lo rincorre fino a villa De Lesseps per parlargli. Shakespeare non vuole lasciarsi sfuggire il promettente Romeo, Thomas Kent, che altri non è che la stessa Viola in abiti maschili; nel frattempo la madre comunica a Viola che il padre l'ha promessa in sposa a Lord Wessex, un nobile alla ricerca di capitali per finanziare le piantagioni di tabacco in Virginia.
Ad un ballo a casa De Lesseps, Will vede Viola e tra i due è amore a prima vista; se ne accorge anche Wessex; quando il nobile lo minaccia, Will, impaurito, si spaccia per Marlowe. Corre sotto il balcone di lei, ma i suoi intenti falliscono e, trovatosi in cima al balcone faccia a faccia con la balia, scappa inseguito dalle guardie. Il pensiero di lei non lo lascia un secondo e lo spinge a consegnare a Thomas Kent una lettera d'amore. Lei non rivela la sua vera identità per scoprire i sentimenti di Will e al contempo per cercare di fargli capire che, anche se lo ama, lei deve sposare Wessex. Ma un giorno Will viene a sapere da un barcaiolo che quel Kent che era con lui sulla barca altro non era che la stessa Viola. Con questa nuova ispirazione, la commedia comincia a prendere forma. Il problema sono gli attori davvero scadenti, ma per fortuna torna in città Ned Alleyn con la Compagnia dell'Ammiraglio e tutto va per il meglio. Persino il rude Fennyman comincia ad appassionarsi al teatro e alla sua magia.
Un giorno Will rincorre Viola fin nel palazzo, dove scoppia la passione e l'amore. I loro dialoghi diventano i versi della commedia, che pian piano comincia a diventare qualcosa di diverso e più drammatico. Will non perde un attimo per stare con la sua amata, neanche quando lei deve andare all'udienza con la regina per avere il consenso per il matrimonio con Wessex. Anche se Will è travestito da balia, la regina lo riconosce; intelligente, ma decisa a non ostacolarli, la regina capisce tutto e fa una scommessa con Wessex sulla possibilità di rappresentare il vero amore a teatro.
Capitano però due incidenti: Marlowe viene ucciso in una rissa e Will si sente colpevole perché pensa che lo abbia fatto uccidere Wessex credendolo lui; Wessex, pensando morto l'innamorato di Viola, lo dice a lei che pensa sia morto Shakespeare. Chiariti gli equivoci, i due capiscono che il loro amore è assolutamente vero, ma anche che è impossibile stare insieme per la vita. Viola viene anche scoperta come donna e cacciata dal teatro, che viene chiuso dal severo Messer Tilney. Anche qui la fortuna aiuta Shakespeare: Richard Burbage, dopo una furibonda rissa con la Compagnia dell'Ammiraglio, decide comunque di cedere il suo teatro alla compagnia rivale.
Viola si sposa con Wessex, come volevano i genitori e lo stesso giorno Will si appresta a mettere in scena l'opera completata, ora diventata la tragedia Romeo e Giulietta, recitando lui stesso il ruolo di Romeo. Ma all'uscita dalla chiesa Viola vede la locandina della tragedia e scappa a vederla. Purtroppo l'attore che interpreta Giulietta è impossibilitato a recitare e tutto sembra precipitare. Tra il pubblico, Viola lo viene a sapere e si offre di recitare la parte. La tragedia ottiene un successo trionfale, ma ancora una volta Viola viene scoperta e tutti stanno per finire in prigione. A salvarli è la regina stessa, che ha assistito in incognito alla rappresentazione, asserendo che Viola è un uomo; colpita dalla bellezza dell'opera, invita Shakespeare a scrivere per lei; Viola suggerisce così a Will una nuova storia, La dodicesima notte, che ancora una volta è la "loro" storia: una donna che recita per amore una parte da uomo.
Il matrimonio di Viola però non può essere annullato e Viola deve partire per la Virginia con Wessex. Il suo amore con Will è potuto solo essere "una stagione rubata". Ma il pensiero di lei sarà la sua ispirazione per sempre.
RipreseModifica
Il film è stato girato in parte a Broughton Castle, tra il 2 marzo e il 10 giugno 1998.
AccoglienzaModifica
Judi Dench ha vinto numerosi premi per la sua interpretazione della regina Elisabetta I: curiosamente l'attrice nel precedente film di John Madden, La mia regina (1997), aveva ricevuto grande successo (compresa una nomination all'Oscar) anche nel ruolo di un'altra monarca del Regno Unito, la Regina Vittoria.
IncassiModifica
Il budget è stato di 25 milioni di dollari e solo negli Usa, la pellicola ha incassato oltre 100 milioni di dollari.
In Italia si classificò al 2º posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica 1998-99.[1]
RiconoscimentiModifica
- 1999 - Premio Oscar
- Miglior film a David Parfitt, Donna Gigliotti, Harvey Weinstein, Edward Zwick e Marc Norman
- Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- Migliore sceneggiatura originale a Marc Norman e Tom Stoppard
- Migliore scenografia a Martin Childs e Jill Quertier
- Migliori costumi a Sandy Powell
- Miglior colonna sonora a Stephen Warbeck
- Nomination Migliore regia a John Madden
- Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
- Nomination Migliore fotografia a Richard Greatrex
- Nomination Miglior trucco a Lisa Westcott e Veronica McAleer
- Nomination Miglior montaggio a David Gamble
- Nomination Miglior sonoro a Robin O'Donoghue, Dominic Lester e Peter Glossop
- 1999 - Golden Globe
- Miglior film commedia o musicale
- Miglior attrice in un film commedia o musicale a Gwyneth Paltrow
- Migliore sceneggiatura a Marc Norman e Tom Stoppard
- Nomination Migliore regia a John Madden
- Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- 1999 - Premio BAFTA
- Miglior film a David Parfitt, Donna Gigliotti, Harvey Weinstein, Edward Zwick e Marc Norman
- Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- Miglior montaggio a David Gamble
- Nomination Migliore regia a John Madden
- Nomination Miglior attore protagonista a Joseph Fiennes
- Nomination Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
- Nomination Miglior attore non protagonista a Tom Wilkinson
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a Marc Norman e Tom Stoppard
- Nomination Migliore fotografia a Richard Greatex
- Nomination Migliore scenografia a Martin Childs
- Nomination Migliori costumi a Sandy Powell
- Nomination Miglior trucco a Lisa Westcott
- Nomination Miglior sonoro a Peter Glossop, John Downer, Robin O'Donoghue e Dominic Lester
- Nomination Miglior colonna sonora a Stephen Warbeck
- 1999 - Screen Actors Guild Award
- Miglior cast
- Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attore protagonista a Joseph Fiennes
- Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- 1998 - Chicago Film Critics Association Award
- Miglior performance rivelazione a Joseph Fiennes
- Migliore sceneggiatura a Marc Norman e Tom Stoppard
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- 1999 - David di Donatello
- Nomination Miglior film straniero a John Madden
- 1999 - Empire Award
- 1999 - Kansas City Film Critics Circle Award
- Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- 1998 - Las Vegas Film Critics Society Award
- Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Attore più promettente a Joseph Fiennes
- Migliore sceneggiatura a Marc Norman e Tom Stoppard
- 1999 - MTV Movie Award
- Miglior bacio a Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore performance rivelazione maschile a Joseph Fiennes
- Nomination Miglior performance femminile a Gwyneth Paltrow
- 1998 - National Board of Review Award
- 1998 - Satellite Award
- Miglior film commedia o musicale a Donna Gigliotti, Marc Norman, David Parfitt, Harvey Weinstein, Edward Zwick
- Nomination Miglior attrice in un film commedia o musicale a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attore non protagonista in un film commedia o musicale a Geoffrey Rush
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a Marc Norman e Tom Stoppard
- Nomination Migliore fotografia a Richard Greatrex
- Nomination Migliore scenografia a Martin Childs
- Nomination Migliori costumi a Sandy Powell
- Nomination Miglior montaggio a David Gamble
- 2000 - Awards of the Japanese Academy
- Nomination Miglior film straniero
- 1999 - Festival internazionale del cinema di Berlino
- Orso d'argento (per la sceneggiatura) a Tom Stoppard e Marc Norman
- Nomination Premio Speciale a John Madden
- Nomination Orso d'Oro a John Madden
- 1999 - Bogey Award
- Bogey Award
- 1998 - Boston Society of Film Critics Award
- Nomination Miglior sceneggiatura a Tom Stoppard e Marc Norman
- 1999 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior rivelazione a Joseph Fiennes
- Migliore sceneggiatura originale a Marc Norman e Tom Stoppard
- Nomination Miglior film
- 2000 - Evening Standard British Film Award
- Migliore sceneggiatura a Tom Stoppard
- 2000 - Grammy Award
- Nomination Miglior colonna sonora a Stephen Warbeck
- 1998 - New York Film Critics Circle Award
- Migliore sceneggiatura a Marc Norman e Tom Stoppard
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- 1998 - San Diego Film Critics Society Award
- Migliore regia a John Madden
- Premio Speciale a Gwyneth Paltrow
- 1999 - Southeastern Film Critics Association Award
- Migliore sceneggiatura originale a Tom Stoppard e Marc Norman
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- 1999 - Teen Choice Award
- Nomination Miglior film
- Nomination Scena più sexy a Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes
- 1999 - Eddie Award
- Nomination Miglior montaggio a David Gamble
- 1999 - American Society of Cinematographers
- Nomination Migliore fotografia a Richard Greatex
- 1999 - Blockbuster Entertainment Award
- Miglior attore esordiente a Joseph Fiennes
- Nomination Miglior attrice in un film commedia/romantico a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attore non protagonista in un film commedia/romantico a Geoffrey Rush
- 1999 - BMI Film & TV Award
- Miglior colonna sonora a Stephen Warbeck
- 2000 - Premio Bodil
- Nomination Miglior film statunitense a John Madden
- 1999 - British Society of Cinematographers
- David Lenham Award a Philip Sindall
- Nomination Migliore fotografia a Richard Greatex
- 1999 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
- Nomination Miglior film
- 1999 - DGA Award
- Nomination Miglior regia a John Madden
- 1998 - Los Angeles Film Critics Association Award
- Nomination Miglior sceneggiatura a Marc Norman e Tom Stoppard
- 2000 - Mainichi Film Concours
- Miglior film straniero a John Madden
- 1999 - Golden Reel Award
- Nomination Miglior montaggio sonoro in un film straniero
- 1999 - National Society of Film Critics Award
- Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- Nomination Migliore sceneggiatura a Tom Stoppard e Marc Norman
- 1999 - WGA Award
- Miglior sceneggiatura originale a Tom Stoppard e Marc Norman
- 1999 - American Comedy Award
- Nomination Attore non protagonista più divertente a Ben Affleck
- 1999 - Art Directors Guild
- Nomination Migliore scenografia a Martin Childs, Mark Raggett, Steven Lawrence e Frances Bennett
- 1998 - Awards Circuit Community Awards
- Miglior cast
- Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- Miglior scenografia a Martin Childs e Jill Quertier
- Migliori costumi a Sandy Powell
- Nomination Miglior film a Donna Gigliotti, Edward Zwick, Marc Norman, David Parfitt e Harvey Weinstein
- Nomination Miglior regia a John Madden
- Nomination Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Marc Norman e Tom Stoppard
- Nomination Miglior fotografia a Richard Greatrex
- Nomination Miglior montaggio a David Gamble
- Nomination Miglior sonoro
- Nomination Miglior colonna sonora originale a Stephen Warbeck
- 1999 - Chlotrudis Award
- Nomination Migliore regia a John Madden
- Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- Nomination Migliore sceneggiatura a Marc Norman e Tom Stoppard
- 2000 - Czech Lions
- Miglior film straniero a James Cameron
- 1999 - Florida Film Critics Circle Award
- Miglior film
- Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Migliore sceneggiatura a Tom Stoppard e Marc Norman
- 1999 - Golden Screen
- Golden Screen Award
- 1999 - Harry Award
- Harry Award
- 1999 - Hochi Film Award
- Miglior film straniero a John Madden
- 1999 - Jupiter Award
- Miglior attrice internazionale a Gwyneth Paltrow
- 2000 - Kinema Junpo Award
- Miglior film straniero a John Madden
- Readers' Choice Award al miglior film straniero a John Madden
- 1999 - Online Film & Television Association
- Miglior film commedia o musicale a Donna Gigliotti, Marc Norman, David Parfitt, Harvey Weinstein e Edward Zwick
- Miglior cast
- Miglior cast in un film commedia o musicale
- Miglior sceneggiatura originale a Marc Norman e Tom Stoppard
- Miglior casting a Michelle Guish
- Miglior colonna sonora in un film commedia o musicale a Stephen Warbeck
- Migliori costumi a Sandy Powell
- Nomination Miglior film a Donna Gigliotti, Marc Norman, David Parfitt, Harvey Weinstein e Edward Zwick
- Nomination Miglior attore a Joseph Fiennes
- Nomination Miglior attrice a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attore in un film commedia o musicale a Joseph Fiennes
- Nomination Miglior attrice in un film commedia o musicale a Gwyneth Paltrow
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Judi Dench
- Nomination Miglior scenografia a Martin Childs, Steven Lawrence, Mark Raggett e Jill Quertier
- 1999 - Online Film Critics Society Award
- Migliori dieci film
- Nomination Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a Tom Stoppard e Marc Norman
- 1999 - PGA Award
- Nomination Miglior produttore a David Parfitt, Donna Gigliotti, Harvey Weinstein, Edward Zwick e Marc Norman
- 1999 - Russian Guild of Film Critics
- Miglior film straniero a John Madden
Nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito al 49º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo.[2]
NoteModifica
- ^ Stagione 1998-99: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 20 settembre 2015.
- ^ (EN) The BFI 100, su filmsite.org. URL consultato il 20 settembre 2015.
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni da Shakespeare in Love
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Shakespeare in Love
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su miramax.com.
- (EN) Shakespeare in Love, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Shakespeare in Love, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Shakespeare in Love, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Shakespeare in Love, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Shakespeare in Love, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Shakespeare in Love, su FilmAffinity.
- (EN) Shakespeare in Love, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Shakespeare in Love, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Shakespeare in Love, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Shakespeare in Love, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 183634542 · LCCN (EN) n99008505 · GND (DE) 4618682-7 |
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