Principato vescovile di Bamberga

principato vescovile del Sacro Romano Impero (1245-1803)
Disambiguazione – Se stai cercando l'attuale diocesi, vedi Arcidiocesi di Bamberga.

Il Vescovato di Bamberga fu uno stato ecclesiastico che fece parte del Sacro Romano Impero, eretto nel 1245 fino alla sua mediatizzazione nel 1803 da parte dell'Elettorato di Baviera.

Vescovato di Bamberga
Vescovato di Bamberga - Stemma
Vescovato di Bamberga - Localizzazione
Vescovato di Bamberga - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoEpiscopatus Bambergensis
Nome ufficialeHochstift Bamberg
Lingue ufficialilatino
Lingue parlatetedesco
CapitaleBamberga
Dipendente da Sacro Romano Impero
Politica
Forma di Statoteocrazia
Forma di governomonarchia elettiva
Nascita1245 con Eberardo I di Bamberga
CausaCreazione dello stato secolare dalla diocesi di Bamberga
Fine1803 con Christoph Franz von Buseck
CausaGuerre napoleoniche
Territorio e popolazione
Economia
ValutaTallero di Bamberga
Religione e società
Religioni preminentiCattolicesimo
Religione di StatoCattolicesimo
Religioni minoritarieProtestantesimo, ebraismo
Evoluzione storica
Preceduto da Vescovato di Würzburg
Succeduto da Elettorato di Baviera

Storia modifica

 
La Cattedrale di Bamberga

Già dal 1007 l'Imperatore Enrico II aveva fondato col permesso pontificio la diocesi di Bamberga al fine di espandere la diffusione del Cristianesimo e sconfiggere il paganesimo in quell'area. A pochi decenni dopo la sua istituzione, il vescovato di Bamberga ebbe un vescovo poi noto come Papa Clemente II, salito al soglio pontificio nel 1046.

Nel 1245 il vescovo di Bamberga ricevette dall'imperatore Federico II, tramite il Confoederatio cum principibus ecclesiasticis, il titolo di principe vescovo. Durante la sua massima estensione, oltre al territorio attorno a Bamberga, il principato includeva delle enclaves all'interno del Ducato di Carinzia tra cui gli importanti villaggi di Villaco, Feldkirchen, Wolfsberg e Tarvisio[1](compresa la Val Canale fino a Pontebba) e Kirchdorf an der Krems all'interno dell'Arciducato d'Austria, sebbene non dotati di immediatezza imperiale.[2]

Dal 1500 fece parte del Circolo della Franconia del Sacro Romano Impero.

Il suo quarantesimo principe, il vescovo Giorgio III di Limburgo (1505-1522), incline alla Riforma protestante, causò notevoli attriti sociali col suo successore Weigand (1522-1556) e sofferenze che culminarono con la Guerra dei Trent'anni e conclusesi con la Pace di Vestfalia.

Nel 1758 il vescovo vendette Villaco, Tarvisio e le altre enclaves all'interno del Ducato di Carinzia a Maria Teresa d'Austria che rimasero territorio asburgico fino al 1918.

A seguito delle guerre napoleoniche, il principato venne secolarizzato e mediatizzato nel 1803 da parte dell'Elettorato di Baviera.

Cronotassi dei principi-vescovi (1245-1803) modifica

Perdita del potere temporale nel 1803. Il territorio venne assegnato all'Elettorato di Baviera.

Note modifica

  1. ^ il territorio della Foresta di Tarvisio venne donato nel 1007 dall'Imperatore Enrico II al vescovo di Bamberga, in: Parchi, Storia della Foresta - Il Tarvisiano Archiviato il 13 gennaio 2005 in Internet Archive.
  2. ^ Li sovrani del mondo, tomo primo, Venezia 1720
  3. ^ Eletto il 5 gennaio 1242.
  4. ^ Nel novembre 1287 viene nominato vescovo di Würzburg.
  5. ^ È contemporaneamente anche vescovo di Würzburg.
  6. ^ È contemporaneamente anche vescovo di Würzburg.
  7. ^ Dal 24 febbraio 1676 è anche vescovo di Würzburg.
  8. ^ Conserva in amministrazione la sede di Würzburg.
  9. ^ È contestualmente amministratore apostolico di Würzburg.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

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