Rangoni

famiglia nobile italiana
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I Rangoni furono una consorteria nobiliare di parte guelfa, originaria di Modena. Nel corso del XII-XIII secolo fornirono diversi podestà alle città guelfe dell'Italia settentrionale. A partire dal XIV secolo gli esponenti del casato iniziarono a militare come capitani di ventura divenendo poi condottieri operanti a livello europeo nel XV e XVI secolo.

Rangoni
Fasciato d'argento e d'azzurro, al capo di rosso caricato di una conchiglia d'argento, abbassato sott'altro capo dello stesso, caricato dell'aquila spiegata di rosso, membrata, imbeccata e coronata d'oro.
Stato Ducato di Modena e Reggio
Casata principaleRangone (Rangoni Terzi)
TitoliConti della Punta di Bomporto
FondatoreGherardo Rangoni
Attuale capoGherardo Rangone
Data di fondazioneXII secolo
Rami cadettiRangoni Machiavelli

Con lo stabilizzarsi della situazione politica peninsulare durante il predominio spagnolo in Italia, i Rangoni si inquadrarono nei ranghi della nobiltà di vecchio lignaggio, divenendo marchesi di Montaldo, Roccabianca, Jottangolo e Stagno, Bargone (Salsomaggiore), nobili di Parma nel Ducato di Parma, baroni di Pernes nel Contado Venassino, conti di San Cassano e Cordignano nel Friuli, marchesi, conti di Castelcrescente (Stuffione), Borgofranco (Ravarino), conti della Punta di Bomporto, signori di Spilamberto con Corticella, San Vito, Collecchio, Cà da Sale, Torre di Gaiada, di Gorzano, Castelnuovo Rangone con Cavidola, Campiglio con Denzano, Villabianca e Rosola, di Levizzano colla Villa della Serra, di Castelvetro di Modena con Solignano e Rimaldello, Marzaglia e Cave Rangoni signori del passo di Bomporto, patrizi di Modena, patrizi di Reggio nel Ducato di Modena, nobili di Mantova e nobili di Bologna. La Famiglia era suddivisa in più rami. Del ramo secondogenito fece parte Giovanni Battista Rangoni, erede di Francesco Machiavelli, cugino per linea femminile (contessa Thiene), che nel 1726 assunse il doppio cognome Rangoni Machiavelli.

«[…] chiarissima Rangona famiglia producitrici di tanti famosi valent’homini»

L'attuale capo della casata è il conte Gherardo Rangone, discendente dal ramo primogenito dei marchesi Rangoni divenuto poi Rangoni Terzi e Rangone. Del ramo secondogenito Rangoni Machiavelli è attuale capo Claudio Rangoni Machiavelli.
Il casato ha sede a Reggio Emilia e Modena.

Storia modifica

Le origini basso-medievali modifica

Capostipite della casata Rangoni, secondo lo storico Crollalanza[1] sarebbe stato tale Gherardo, un milites al servizio di Matilde di Canossa nel 1092, il cui figlio Guglielmo (?-1188 ca.) si mise al servizio (ca. 1130-1145) del vescovo di Modena (Dodone o Ribaldo?), divenendo uno dei suoi capitanei ed ottenendo così alcuni feudi tra i quali la rocca di Chignano.

Si sarebbe trattato di una consorteria di milites originari della Germania[2], operativi, nel corso del XII secolo tra il Piacentino ed il Modenese.

Gherardo Rangoni, bisnipote del fondatore, inizialmente di parte ghibellina, fu podestà di Modena favorevole a Federico Barbarossa nel 1156 ("I discesa in Italia" del Barbarossa) ed ancora nel 1167 ("IV discesa in Italia" del Barbarossa) ma quando la città risolse di abbracciare la causa guelfa, Rangoni non si fece scrupolo di voltare le spalle all'imperatore. Nel corso del XIII secolo, la dinastia si mantenne fedele al solco tracciato dal podestà Gherardo, fornendo diversi podestà alle città guelfe. Al tempo dell'imperatore Federico II i fratelli Gherardo (...-1240) e Jacopino Rangoni furono podestà e capitani guelfi impegnati contro i fedeli dell'Hohenstaufen: Gherardo morì combattendo il vicario imperiale Ezzelino III da Romano e Jacopino guidò le truppe guelfe fiorentine nella Battaglia di Montaperti (1260) contro i senesi capitanati da Farinata degli Uberti perdendo la vita durante lo scontro. Un altro Gherardo Rangoni fu podestà di Milano nel 1251[3] e successivamente abbandonò la vita mondana per vestire il saio dei Francescani[4]. 14 gennaio 1209, Una lunga questione sorta fra la chiesa di Parma da una parte ed alcuni nobili modenesi dall'altra circa i diritti su Marzaglia, affidata dal papa ad alcuni giudici delegati, si risolve in favore della chiesa di Parma. Si rimette in favore della chiesa di Parma il possesso "de toto eo, quod in dicta Curte habent Guillelmus Rangonus, et Guidottus de Adelardo, et de ipso castro salvo honore Civitatis Mutine quoad possessionem ipsius Castri". 1215, Jacopino, figlio di Guglielmo Rangone, sposa Bartolomea, figlia di Salinguerra. La madre dello sposo obbliga, a garanzia della dote di lei, "omne totum quod habet et tenet et ei pertinet in Marzallis et eius Curte, et pertinentiis,in castro et extra castrum". Nelle vicinanze di Marzaglia, la famiglia Rangoni possedeva terreni agricoli e cave di ghiaia per escavazione di materiale litoide per costruzioni e strade e controllavano le acque del fiume Secchia per irrigare la zona di Marzaglia e Cittanova e Ramo.

Nel corso del XIV secolo i Rangoni figurano ormai come ben inseriti nel quadro della nobiltà emiliano-lombarda.
Alda Rangoni (...-1325) fu moglie del marchese Aldobrandino II d'Este[5], che affidò a Lanfranco Rangoni la rocca di Casalcicogna (attuale Castellarano) nel 1323 e ad Aldobrandino Rangoni quella di Spilamberto[6]. Jacopino Rangoni[7] (…-1413), segnalato come podestà di Padova nel 1373, nel 1391 otteneva dalla reggenza del decenne Niccolò III d'Este il feudo di Castelnuovo Rangone. Jacopino, ormai più capitano di ventura che podestà in senso stretto, difese i territori degli Estensi contro il pericoloso capitano visconteo Ottobuono de' Terzi e sposò una figlia del conte Guido V da Correggio.

Capitani di ventura e condottieri modifica

Durante il XV secolo, molti membri maschi della dinastia si legarono al mondo dei condottieri e capitani di ventura.

 
Correggio, presunto ritratto di Ginevra Rangoni, consorte di Aloisio Gonzaga
 
Ritratto di Costanza Rangoni, contessa Gozzadini, Parmigianino, 1530 circa.

I possedimenti della dinastia, ormai numerosi ma divisi tra varie consorterie famigliari, furono oggetto di una vera e propria guerra civile nel 1468 cui dovette porre rimedio il marchese Borso d'Este.

Nel corso della seconda metà del Quattrocento, si evince ormai una netta demarcazione tra i Rangoni "nobili" e i Rangoni "capitani", solitamente figli cadetti costretti al mestiere delle armi per guadagnare nuove terre e nuovi titoli.

Ecclesiastici modifica

Altri personaggi modifica

Proprietà Rangoni modifica

 
Spilamberto, rocca Rangoni.
 
Castelvetro di Modena, Palazzo Rangoni.

Note modifica

  1. ^ Crollalanza, Giovan Battista, Goffredo ed Aldo (1879), Annuario della nobiltà italiana, Presso la direzione del Giornale araldico, I.
  2. ^ L'origine tedesca dei Rangoni è avanzata da Muratori, L.A. (1740), Antiquitates Italicae Medii Aevi, Milano, ex Typographia Societatis Palatinæ, t. III, col. 777, e surrogata con una riflessione di tipo onomastico da Tiraboschi, G. (1794), Memorie storiche modenesi, col codice diplomatico illustrato con note, Modena, Presso la Società Tipografica, t. III, codice diplomatico, pp. 24-26.
  3. ^ Muratori, L.A. (1741), Antiquitates Italicae Medii Aevi, Milano, ex Typographia Societatis Palatinæ, t. IV, col. 515.
  4. ^ Tiraboschi, G. (1806), Storia della letteratura italiana, nuova ed., Firenze, presso Molini, Landi, e C., t. IV (1), pp. 259-260.
  5. ^ Crollalanza, Op. Cit., p. 505.
  6. ^ Tiraboschi, G. (1794), Op. Cit., t. III, p. 26.
  7. ^ Condottieri di ventura. Jacopino Rangoni, su condottieridiventura.it. URL consultato il 24 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2007).
  8. ^ http://www.wandruszka-genealogie.eu/Antonio/Antonio_Upload/Porcia.pdf
  9. ^ Condottieri di ventura. Vittore Rangoni, su condottieridiventura.it (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2007).
  10. ^ Condottieri di ventura. Gherardo Rangoni, su condottieridiventura.it (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2007).
  11. ^ Condottieri di ventura. Guido I Rangoni, su condottieridiventura.it (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2007).
  12. ^ Condottieri di ventura. Niccolò Maria Rangoni, su condottieridiventura.it (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2007).
  13. ^ Condottieri di ventura. Gherardo Rangoni, su condottieridiventura.it. URL consultato il 26 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2007).
  14. ^ Condottieri di ventura. Guido II Rangoni, su condottieridiventura.it. URL consultato il 24 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2008).
  15. ^ Condottieri di ventura. Ludovico Rangoni, su condottieridiventura.it (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2007).
  16. ^ Condottieri di ventura. Francesco Rangoni, su condottieridiventura.it (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2007).
  17. ^ Condottieri di ventura. Annibale Rangoni, su condottieridiventura.it (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2007).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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