Star Trek (serie televisiva)
Star Trek, anche nota nel fandom con l'acronimo TOS (The Original Series),[1] è una serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Gene Roddenberry nel 1964 e prodotta a partire dal 1966. È l'opera prima che dà vita al franchise di Star Trek e alla quale hanno fatto seguito altre serie televisive, film e opere letterarie. Per distinguerla all'interno del franchise, la serie è stata successivamente denominata Star Trek: The Original Series e in italiano Star Trek - La serie classica o Star Trek - La serie originale.[1]
Star Trek | |
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![]() | |
Titolo originale | Star Trek |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1966-1969 |
Formato | serie TV |
Genere | fantascienza |
Stagioni | 3 |
Episodi | 79 |
Durata | 48 min circa a episodio |
Lingua originale | inglese |
Rapporto | 4:3 |
Crediti | |
Ideatore | Gene Roddenberry |
Interpreti e personaggi | |
Doppiatori e personaggi | |
Prima parte degli episodi:
Seconda parte degli episodi:
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Musiche | Alexander Courage |
Produttore | Gene L. Coon (st. 1-2), Fred Freiberger (st. 3) |
Produttore esecutivo | Gene Roddenberry |
Prima visione | |
Prima TV originale | |
Dall' | 8 settembre 1966 |
Al | 2 settembre 1969 |
Rete televisiva | NBC |
Prima TV in italiano | |
Dal | 1º maggio 1979 |
Al | 24 novembre 1981 |
Rete televisiva | Telemontecarlo |
Opere audiovisive correlate | |
Precedenti | Star Trek: Enterprise, Star Trek: Discovery, Star Trek: Strange New Worlds |
Seguiti | Star Trek, Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Deep Space Nine, Star Trek: Voyager |
Altre | Phase II, Star Trek: Of Gods and Men |
È una delle poche serie americane che ha avuto due episodi pilota, Lo zoo di Talos (The Cage) e Oltre la galassia (Where No Man Has Gone Before).
Girata con un budget limitato, ha tra i suoi sceneggiatori alcuni scrittori divenuti celebri, tra i quali Theodore Sturgeon, Robert Bloch e Richard Matheson. Grazie alla filosofia e alle intuizioni del suo produttore Gene Roddenberry, si presenta estremamente moderna e innovativa nei contenuti, da un punto di vista sociale e tecnologico.
La serie non ha riscosso da subito un grande successo di pubblico: solo in seguito, anche grazie alla passione dei fan, è divenuta un cult e un fenomeno di costume, oggetto (assieme alle serie successive) del fandom più esteso a livello mondiale che si conosca.[2][3][4]
TramaModifica
(EN)
«Space: the final frontier. These are the voyages of the starship Enterprise. Its five-year mission: to explore strange new worlds, to seek out new life and new civilizations, to boldly go where no man has gone before.» |
(IT)
«Spazio: ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.» |
(Intro in tutti gli episodi[2][5]) |
La serie è ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui i terrestri si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e sono entrati in contatto con altre forme di vita senzienti residenti nella Via Lattea, arrivando a promuovere con essi la nascita della Federazione Unita dei Pianeti.
La serie narra le avventure della nave stellare federale USS Enterprise (NCC-1701) e del suo equipaggio, nella sua missione quinquennale di esplorazione nel cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, "per arrivare spavaldamente là dove nessun uomo è mai giunto prima" ("To boldly go where no man has gone before").[6]
EpisodiModifica
C'è molta confusione riguardo all'ordine "corretto" degli episodi. Ciò è dovuto al fatto che negli USA in quegli anni la serialità e l'ordine cronologico erano importanti solo per certi tipi di show (soap opera). Esistono perciò tre possibili ordinamenti alle puntate: quello di produzione ufficiale degli episodi, quello della prima messa in onda sulla NBC e quello in base alla "data stellare" (che in quel periodo risultava più o meno casuale e che solo con le serie successive ha assunto una certa importanza).
Stagione | Episodi | Prima TV originale | Prima TV Italia |
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Prima stagione | 29 | 1966-1967 | 1979-1981 |
Seconda stagione | 26 | 1967-1968 | 1979-1981 |
Terza stagione | 24 | 1968-1969 | 1979-1981 |
Personaggi e interpretiModifica
Personaggi principaliModifica
Kirk, Spock e McCoy, uniti da un forte legame di rispetto e amicizia, sono i personaggi fondamentali della serie. Il loro è un rapporto costantemente conflittuale, soprattutto quello tra Spock e McCoy, caratterizzato da continue schermaglie verbali, ma è in realtà improntato a un forte equilibrio: la fredda logica vulcaniana del signor Spock e l'opposta emotività del burbero dott. McCoy vengono mediate dall'autorevolezza del capitano Kirk, che appare il capo ideale: coraggioso, audace, generoso e, a volte, un po' impulsivo. Kirk, Spock e McCoy sono personaggi di culto per milioni di appassionati e sono entrati ormai a far parte della cultura americana e, più in generale, occidentale.
Gli altri personaggi del cast costituiscono un adeguato contorno ai tre principali. L'assortimento multietnico e multiculturale dell'equipaggio della USS Enterprise, assolutamente inedito per l'epoca, fu appositamente voluto da Roddenberry.
- James T. Kirk, interpretato da William Shatner (stagioni 1-3), doppiato in italiano da Natale Ciravolo e Andrea Lala.
Il capitano Kirk è l'ufficiale comandante dell'Enterprise. - Spock, interpretato da Leonard Nimoy (stagioni 1-3), doppiato in italiano da Paride Calonghi, Silvano Piccardi e Giancarlo Padoan.
Ufficiale scientifico, un extraterrestre figlio della terrestre Amanda Grayson e del Vulcaniano Sarek. Ricopre anche la mansione di primo ufficiale (secondo in comando dopo Kirk). - Leonard McCoy, soprannominato Bones, interpretato da DeForest Kelley (stagione 1-3), doppiato in italiano da Raffaele Fallica ed Enzo Consoli.
È l'ufficiale medico capo dell'Enterprise. - Montgomery Scott, interpretato da James Doohan (stagioni 1-3), doppiato in italiano da Enrico Carabelli e Diego Reggente.
Col grado di tenente comandante, è l'ingegnere capo nonché secondo ufficiale (terzo in comando) al quale viene affidato il comando della nave in assenza di Kirk e Spock. - Uhura, interpretata da Nichelle Nichols (stagioni 1-3), doppiata in italiano da Maria Teresa Letizia, Adele Pellegatta e Anna Marchesini.
È l'ufficiale addetta alle comunicazioni. - Hikaru Sulu, interpretato da George Takei (stagioni 1-3), doppiato in italiano da Ruggero De Danidos, Ruggero Dondi, Bruno Slaviero (ep. 2x01) e da Paolo Turco.
È il timoniere. - Pavel Andreivich Chekov, interpretato da Walter Koenig (stagioni 2-3), doppiato in italiano da Claudio Beccari e Luca Ward.
È l'ufficiale addetto alle armi e anche il navigatore della nave. Nell'originale viene interpretato con un marcato accento russo. - Christine Chapel, interpretata da Majel Barrett (stagioni 1-3), doppiata in italiano da Laura Rizzoli, Valeria Falcinelli, Rosetta Salata, Lidia Costanzo, Maria Teresa Letizia, Silvana Fantini, Angela Cicorella, Liliana Sorrentino e Piera Vidale.
È l'infermiera di bordo, nonché assistente di McCoy. È segretamente innamorata di Spock. - Janice Rand, interpretata da Grace Lee Whitney (stagione 1), doppiata in italiano da Laura Rizzoli e Valeria Perilli.
Serve sull'Enterprise come attendente del capitano Kirk.
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William Shatner, interprete di James T. Kirk
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Leonard Nimoy, interprete di Spock
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DeForest Kelley, interprete di Leonard "Bones" McCoy
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James Doohan, interprete di Montgomery "Scotty" Scott
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Nichelle Nichols, interprete di Uhura
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George Takei, interprete di Hikaru Sulu
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Walter Koenig, interprete di Pavel Chekov
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Majel Barrett, interprete di Christine Chapel, Numero Uno e della voce del computer
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Grace Lee Whitney, interprete di Janice Rand
Personaggi ricorrentiModifica
- Christopher Pike, interpretato da Jeffrey Hunter (stagione 1), doppiato in italiano da Guido De Salvi.
È il primo capitano dell'Enterprise, al quale vengono affidate le prime due missioni quinquennali di cui è protagonista la nave. - Galloway, interpretato da David L. Ross (stagioni 1-3).
Tenente dell'Enterprise, come addetto alla sicurezza prende parte a diverse missioni di sbarco (Miri, Il ritorno degli Arconti, Uccidere per amore); durante quella su Eminar IV viene vaporizzato con un phaser dal capitano Ron Tracy mentre difende il capitano Kirk (Le parole sacre). Nonostante questo, appare nell'episodio L'inversione di rotta, che si svolge dopo Le parole sacre, sebbene venga chiamato solo "tenente". - Vincent DeSalle, interpretato da Michael Barrier (stagioni 1-2), doppiato in italiano da Guido De Salvi.
Tenente, nel 2267 è uno dei membri dell'equipaggio di grado più alto, tanto da essere posto al comando mentre Kirk, Spock, Scott e Sulu sono in ricognizione (Il gatto nero). Partecipa alla ricognizione su Gothos (Il cavaliere di Gothos) e su Omicron Ceti III (Al di qua del paradiso). - Harry Mudd, interpretato da Roger C. Carmel (stagioni 1-2).
Un fortunato criminale guascone capace di agire con spavalda fierezza e aggressività o con sfrontatezza e millanteria.
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Jeffrey Hunter, interprete di Christopher Pike
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Roger C. Carmel, interprete di Harry Mudd
SpecieModifica
La serie introduce numerose specie aliene che diverranno caratteristiche del franchise, quali ad esempio i Vulcaniani, specie amica degli umani e tra i quattro fondatori della Federazione dei Pianeti Uniti assieme ad Andoriani, Tellariti e gli stessi umani, cui appartiene l'ufficiale scientifico Spock. O ancora come i Klingon, storici avversari della Federazione, costituiti da un popolo di fieri guerrieri la cui ragione d'esistenza è la guerra e la lotta e che, durante gli anni della guerra fredda, hanno rappresentato una metafora del "pericolo russo" rappresentato dall'Unione Sovietica.[7] O ancora i Romulani, altro nemico storico della Federazione, rappresentato da una razza aliena discendente dagli stessi Vulcaniani e fisicamente identici a loro, ma che hanno rinunciato alla disciplina della soppressione dei sentimenti e hanno costruito un potente impero militare. O ancora i Gorn, sorta di grosse lucertole umanoidi, dotate di una forza superiore, temuti per la loro aggressività e ferocia, una delle razze aliene maggiormente iconiche e rappresentative dell'universo di Star Trek, utilizzate anche al di fuori del franchise come riferimento allo stesso o come simbolo di minaccia.
ProduzioneModifica
DistribuzioneModifica
Trasmissione originaleModifica
La serie esordì negli Stati Uniti, paese di produzione, l'8 settembre 1966 sul canale televisivo NBC,[8] sebbene la prima puntata fosse già stata trasmessa due giorni prima, il 6 settembre, dal network canadese CTV[9]. Trasmessa per tre stagioni televisive successive, si concluse, dopo 79 episodi, il 3 giugno 1969.[10]
La prima trasmissione in lingua italiana risale al 1º maggio 1979 su Telemontecarlo (sottotitolata Destinazione cosmo), ma l'emittente estera non aveva una copertura adeguata sulla penisola italiana. La serie divenne dunque nota al grande pubblico in Italia soprattutto un anno più tardi, con l'uscita del film omonimo di Robert Wise e la diffusione attraverso le televisioni locali del telefilm a partire dall'estate del 1980.
Home video ItaliaModifica
La prima edizione home video in VHS fu distribuita fra il 1994 e il 1997 a cura della Paramount CIC Video. Rispetto all'edizione DeA, nella cui occasione le VHS erano fornite di semplici copertine in cartone, le VHS della CIC furono corredate di custodie standard in plastica trasparente. Successivamente la serie è stata distribuita in VHS dalla De Agostini, in collaborazione con Paramount, con la raccolta Star Trek Collection.
Nel 2005 la Paramount ha distribuito in Italia nel 2005 tre cofanetti DVD, ognuno contenente una stagione. Nel 2006 il settimanale Panorama (Arnoldo Mondadori Editore) ha pubblicato in allegato alla rivista tutte le tre stagioni. Si tratta di una riedizione del cofanetto originale Paramount con confezione in DVD slim e cofanetto in omaggio.
Versione rimasterizzataModifica
Nel 2006 la CBS, detentrice dei diritti televisivi dell’intero franchise, tornò ai master originali di tutte e tre le stagioni, ripulendoli sia video che audio e aggiunse nuovi effetti creati in CGI. Particolare attenzione è stata data a elementi come l'Enterprise, i pianeti alieni e le loro immagini rappresentate dallo spazio, i pianeti visti dall'orbita, i veicoli spaziali alieni e la tecnologia come i display dei computer, le immagini dello schermo e i raggi phaser.
Il restauro e il miglioramento sono stati eseguiti da CBS Digital. Tutti i filmati live-action sono stati scansionati in alta definizione dai suoi elementi di pellicola 35 mm di prima generazione. Sebbene fosse possibile ritoccare e rimasterizzare alcuni effetti visivi, tutte le nuove inquadrature esterne della nave, dello spazio e del pianeta sono state ricreate sotto la supervisione Niel Wray. Anche la sigla di apertura è stata ri-registrata in stereo digitale.
La versione Remastered è andata in onda nel 2006 in syndication. Nel 2017 sono usciti i cofanetti Blu-Ray delle tre stagioni con la possibilità di vedere la serie in originale o nella versione Remastered.
Opere derivateModifica
Malgrado il successo della serie originale, in larga parte postumo, non fu possibile girare un seguito per il piccolo schermo con lo stesso cast. Una serie di fantascienza aveva, all'epoca, un costo di produzione superiore a quello di altri tipi di telefilm (come ad esempio le sitcom), a causa delle scenografie e degli effetti speciali.
Nel 1973-1974 fu prodotta una serie animata omonima che presentava gli stessi personaggi, doppiati dai medesimi attori. Un progetto per una nuova serie di telefilm del 1978, che avrebbe dovuto chiamarsi Star Trek: Phase II, fu invece interrotto poche settimane prima dell'inizio delle riprese. Il grande successo del film Guerre stellari (1977) aveva nel frattempo convinto i produttori a puntare sul cinema piuttosto che sulla televisione. Le avventure del capitano Kirk e dei suoi uomini dell'equipaggio originale dell'Enterprise proseguirono così sul grande schermo a partire dal 1979, con un primo film intitolato sempre Star Trek (Star Trek: The Motion Picture) e cinque successive pellicole, le prime di una lunga e fortunata serie cinematografica; nel 1982 uscì Star Trek II - L'ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan); nel 1984 Star Trek III - Alla ricerca di Spock (Star Trek III: The Search for Spock); nel 1986 Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home); nel 1989 Star Trek V - L'ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier) e nel 1991 Rotta verso l'ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country). Nel 1994 viene inoltre distributo il film Generazioni (Star Trek: Generations), in cui l'equipaggio di Kirk lascia il posto a quello della serie The Next Generation.
Gli spettatori televisivi hanno dovuto invece attendere un ventennio e un cast completamente rinnovato per vedere un nuovo telefilm di Star Trek, Star Trek: The Next Generation (1987-1994), il cui successo ha rinnovato la fama della serie originale. Questo ha in seguito permesso la produzione di ulteriori tre serie: Star Trek: Deep Space Nine (1993-1999), Star Trek: Voyager (1995-2001), Star Trek: Enterprise (2001-2005), ognuna caratterizzata da un diverso cast di interpreti. Dal 2017 va in onda un nuovo gruppo di serie televisive live-action dell'universo espanso: Star Trek: Discovery (2017-in corso), Star Trek: Picard (2020-in corso), Star Trek: Strange New Worlds (2022-in corso) e Star Trek: Section 31 (2022-in corso). A queste si sono affiancate le due serie animate Star Trek: Lower Decks (2020-in corso) e Star Trek: Prodigy (2021-in corso), oltre alle serie antologiche Star Trek: Short Treks (2018-2020) e Star Trek Logs (2021-in corso).
Dal 2009 è stata inoltre resuscitata la serie cinematografica per opera di J.J. Abrams, che ha dato vita a una nuova saga ambientata nel XXIII secolo, in una linea temporale alternativa detta Kelvin Timeline, interpretata dall'equipaggio della serie classica. Questa nuova serie di film vede i titoli: Star Trek (Star Trek, 2009), Into Darkness - Star Trek (Star Trek Into Darkness, 2013) e Star Trek Beyond (2016).
RiconoscimentiModifica
Gene Roddenberry ha vinto un premio Hugo speciale per Star Trek nel 1968. Due episodi hanno ricevuto premi Hugo alla miglior presentazione drammatica (Best Dramatic Presentation) e Harlan Ellison ha vinto per la sceneggiatura di un episodio il premio Writers Guild of America.[11] La serie ha inoltre ricevuto il premio NAACP Image nel 1967 dalla National Association for the Advancement of Colored People per onorare il contributo delle persone di colore nei media e il TV Land Award alla cultura popolare nel 2003.
Tutti e sette gli attori che interpretavano i ruoli principali hanno ottenuto una loro stella nella Hollywood Walk of Fame (l'ultimo è stato Walter Koenig nel 2012).[12]
Influenza culturaleModifica
Star Trek è stato fonte di ispirazione per scienziati e ricercatori. La prima navetta Space Shuttle della NASA fu battezzata Enterprise in onore dell'astronave della serie ideata da Roddenberry.
La serie ha anticipato molti oggetti tecnologici che solamente a decine di anni di distanza sono diventati di uso quotidiano (tra questi porte automatiche, minidischi, telefoni satellitari, computer palmari) e ha introdotto nell'immaginario collettivo molte altre possibilità futuribili: il teletrasporto, i viaggi più veloci della luce e quelli nel tempo sono oggetto di autentiche ricerche scientifiche. Il teletrasporto è introdotto nella serie come artificio scenico onde evitare sequenze di atterraggio dell'astronave, che avrebbero comportato costi per un ulteriore studio fotografico e modellistico. Secondo le attuali ricerche l'idea di teletrasporto come presentato in Star Trek è ritenuta improbabile già nella fase iniziale del processo, sebbene costituisca una possibilità teorica ammessa sia dalla fisica quantistica (Teletrasporto quantistico) sia dalla teoria della relatività generale (Ponte di Einstein-Rosen).
Seppure nel contesto leggero in cui il telefilm è ambientato, in vari episodi gli autori hanno affrontato temi sociali importanti, se si pensa alle battaglie sociali in corso negli Stati Uniti degli anni sessanta, quando il telefilm è andato in onda per la prima volta; di primaria importanza il tema del razzismo e della comprensione tra i popoli, affrontato in vari episodi ma anzitutto nella composizione del cast, che vede tra i protagonisti un personaggio scozzese (Scott), un russo (Chekov, in piena guerra fredda), un giapponese (Sulu), addirittura un alieno (Spock) e un'africana (Uhura), la prima donna di colore a figurare in un ruolo di comando nella storia della televisione statunitense. L'attrice Nichelle Nichols, che era intenzionata ad abbandonare la serie dopo la prima stagione per dedicarsi al teatro e ai musical, fu convinta a rimanere da Martin Luther King in persona.[13] La stessa interprete di Uhura è anche ricordata per essere stata protagonista, assieme al capitano Kirk, di uno dei primi[14] baci interrazziali nella storia della televisione negli USA, nel 1968 (episodio Umiliati per forza maggiore). Questo e altri episodi della serie non furono trasmessi dalla britannica BBC perché ritenuti inadatti a un pubblico di minori.[15]
Il teorico della fantascienza e dei media Alan N. Shapiro ha affermato che "i principi base di Star Trek sono una summa della filosofia, della letteratura, delle teorie politiche e scientifiche degli ultimi 250 anni a partire dalle rivoluzioni francesi e americane. Io definisco Star Trek l'erede e il protettore delle nostre migliori tradizioni intellettuali e dei nostri tesori culturali."[16]
NoteModifica
- ^ a b Frequently Asked Question, su Star Trek Italian Club. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ a b Star Trek, un mito spaziale, su movieplayer.it, Movieplayer.it. URL consultato il 10 luglio 2014.
- ^ Robert H. Chaires, Bradley Stewart Chilton, Introduzione, in Star Trek Visions of Law and Justice, University of North Texas Press, 2003, ISBN 0-9668080-2-9.
- ^ Il telefilm, su foxretro.it, Fox Retro. URL consultato il 10 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ Star Trek - Serie Classica, 18 agosto 2008. URL consultato il 28 dicembre 2016. Nota: È presentata la versione originale in italiano della sigla (non una traduzione letterale dall'inglese).
- ^ Star Trek, su serietv.net. URL consultato il 10 luglio 2014.
- ^ Wesmore, Sims, Look e Birnes, 2000, p. 208.
- ^ Brian J. Robb, Chapter 3, in A Brief Guide to Star Trek, Constable & Robinson, 2012, ISBN 1-84901-822-7.
- ^ Today's TV Previews, in Montreal Gazette, 6 settembre 1966, p. 36. URL consultato l'8 settembre 2016.
- ^ Star Trek: The Original Series': Where Is the Cast 46 Years After TV Premiere?, su abcnews.go.com, ABC. URL consultato il 10 luglio 2014.
- ^ The Long List of Hugo Awards, 1968, su nesfa.org, thehugoawards.org, 2 settembre 1968. URL consultato il 10 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
- ^ Alberto Priora, Koenig: Star Wars ha spinto Star Trek e viceversa, su fantascienza.com. URL consultato il 7 settembre 2019.
- ^ Maurizio Del Santo, La vera storia di Martin Luther King e Uhura, su fantascienza.com. URL consultato il 7 settembre 2019.
- ^ Mark Brown, TV archive discovers couple who beat Kirk and Uhura to first interracial kiss, su the Guardian, 20 novembre 2015. URL consultato il 23 luglio 2016.
- ^ Umiliati per forza maggiore - Note, su hypertrek.info. URL consultato il 7 settembre 2019.
- ^ Intervista ad Alan Shapiro di Mattia Nicoletti, Milano 9 novembre 2011
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Star Trek
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Star Trek
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sito ufficiale, su paramountplus.com.
- (EN) Star Trek, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Star Trek, su WhoSampled.
- Star Trek, su Movieplayer.it.
- Star Trek, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Star Trek, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Star Trek, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Star Trek, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Star Trek, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Star Trek, su FilmAffinity.
- (EN) Star Trek, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Star Trek, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Star Trek, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- Star Trek: The Original Series, in Memory Alpha, Fandom.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 179422751 · LCCN (EN) n80040317 · J9U (EN, HE) 987007289013405171 |
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