Aeroporto di Cameri

aeroporto militare italiano
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L'aeroporto di Cameri è un aeroporto militare italiano che nella storia è stato sede di vari reparti aerei, ultimo dei quali fu il 53º Stormo, sciolto il 28 luglio 1999. L'aeroporto è gestito dall'Aeronautica Militare ed in base al Decreto ministeriale del 25 gennaio 2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 marzo 2008 l'aeroporto è classificato come MOB (Main Operating Base) del primo gruppo e come tale effettua esclusivamente attività militari, non essendo aperto al traffico commerciale. Attualmente è sede del Comando Aeroporto ed ospita il 1º Reparto Manutenzione Velivoli.

Aeroporto di Cameri
aeroporto
Ingresso dell'aeroporto
Codice IATAnessuno
Codice ICAOLIMN
Nome commercialeAeroporto di Cameri
Natale e Silvio Palli
Descrizione
TipoMilitare
GestoreAeronautica Militare
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera del Piemonte Piemonte
Posizione1 km a NE di Cameri
Costruzione1909
Altitudine160 m s.l.m.
Coordinate45°31′48″N 8°40′09″E / 45.53°N 8.669167°E45.53; 8.669167
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
LIMN
LIMN
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
17/352.830x45
Pista in conglomerato bituminoso con testata in calcestruzzo

Storia modifica

I lavori di costruzione del Campo di Volo a Cameri (in camerese al camp d'aviazioch) incominciarono nel 1909, su un'area di circa 400.000 metri quadrati, grazie all'iniziativa dell'ingegnere francese Clovis Thouvenot, già concessionario dell'industria aeronautica Voisin, che intendeva istituire una scuola di volo. L'apertura del campo subì un certo ritardo dovuto al ciclone che nella notte tra il 30 e il 31 marzo 1910 distrusse gli hangar appena terminati, lasciando in piedi solo quello che ospitava gli apparecchi dei tre istruttori e pioniere dell'aria Alessandro Cagno, Pasquale Bianchi e Marcello Serrazanetti.[1][2] Il volo inaugurale venne effettuato da Cagno nel maggio del 1910 e, il 28 luglio dello stesso anno, il luganese Bianchi conseguì il primo brevetto di pilota civile rilasciato in Italia. Fu la seconda scuola di pilotaggio italiana, dopo quella fondata il 15 aprile 1909 a Centocelle.

Durante la prima guerra mondiale, la scuola di volo di Cameri rilasciò oltre mille brevetti per pilota militare e moltissime furono le personalità che la frequentarono, come Ciro Cirri, Achille Landini, Giuseppe Lampugnani, Arturo Ferrarin e Gabriele D'Annunzio.[3] Nel dicembre 1917 vi era una locale Sezione Difesa con 2 Sergenti piloti. Successivamente a Thouvenot, si insedia nell'area Giuseppe Gabardini, che promuove e sviluppa le attività aeronautiche, soprattutto con la creazione di una scuola di volo grazie alla fondazione della Aeroplani Gabardini-Officine e scuola di volo-Aerodromo Cameri. Nel 1930 la scuola cessa la sua opera su disposizione di Italo Balbo, che mal tollerava una scuola di volo civile, ma il campo rimane funzionante come officina aeronautica. Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'8 settembre 1943, l'aeroporto viene occupato dai tedeschi, che cercano di potenziarne la struttura iniziando la costruzione di due nuove piste in cemento.

L'11 aprile 1945 la Luftwaffe abbandona Cameri, facendo saltare le piste e gli edifici ad eccezione dell'edificio di Comando. Nel dopoguerra comincia la ricostruzione, che porterà la base aerea ad ospitare diversi reparti, tra i quali la pattuglia acrobatica dei Lanceri Neri (in prossimità dell'ingresso dell'aeroporto campeggia un aereo North American F-86 Sabre che fu in carico ai Lanceri), dal 16 aprile 1964 il 21º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre e dal 1967 al 1999 il 53º Stormo Caccia. Oggi l'aeroporto di Cameri è sede del 1° RMV (Reparto manutenzione velivoli), che si occupa della manutenzione dei Panavia Tornado e degli Eurofighter Typhoon. L'aeroporto è inoltre utilizzato come base d'appoggio per il collaudo degli elicotteri Agusta e per la produzione dei Lockheed Martin F-35 Lightning II da parte di varie aziende tra cui Alenia Aermacchi e Leonardo destinati a Italia, Svizzera e Olanda. A Cameri vengono inoltre prodotti i cassoni per gli Stati Uniti.

Comandanti modifica

Scuola Gabardini

Sezione turismo aereo

Scuola pilotaggio

43º Stormo BT

7º Stormo BT e AS

Regg. "Duca d'Aosta"

43º stormo BT

1° NAVSM

37º Stormo BT

50º Gruppo BT

Occupazione tedesca

Campo custodito

2° AB ID

Base aerea

53º Stormo caccia

Com. aeroporto

Note modifica

  1. ^ Piero Negro, Nidi d'aquila, Torino, Tipografia Valentino, 1927.
  2. ^ Massimo Ferrari, A Brescia oggi si vola, Milano, EduCatt, 2012.
  3. ^ Piero Berbé, Quella prima sfida 80 anni fa, La Stampa, 15 giugno 1990.
  4. ^ Nuovo Direttore al 1° RMV di Cameri, su adnkronos.com. URL consultato il 22 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2018).
  5. ^ Cambio al vertice del 1º Reparto Manutenzione Velivoli di Cameri. URL consultato il 22 gennaio 2018.

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