Crognaleto
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Crognaleto è un comune italiano sparso di 1 094 abitanti[2] della provincia di Teramo in Abruzzo. Il nome deriva dal termine dialettale crognale (= corniolo). Il centro omonimo è sito a 1 105 m di quota, ma la sede municipale si trova nella frazione di Nerito.
Crognaleto comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Orlando Persia[1] (lista civica di centro-sinistra Trasparenza e serietà) dal 2022 |
Territorio | |
Coordinate | 42°35′N 13°29′E / 42.583333°N 13.483333°E |
Altitudine | 1 094 m s.l.m. |
Superficie | 124,3 km² |
Abitanti | 1 094[2] (31-12-2022) |
Densità | 8,8 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Amatrice (RI), Campotosto (AQ), Cortino, Fano Adriano, L'Aquila (AQ), Montorio al Vomano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 64043 |
Prefisso | 0861 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 067023 |
Cod. catastale | D179 |
Targa | TE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 767 GG[4] |
Nome abitanti | crognaletani |
Patrono | Santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisicaModifica
Il territorio comunale, sito sulle pendici orientali dei Monti della Laga, caratterizzato da folti boschi di faggio e querce, si estende sui due versanti della Valle del Vomano. Faceva parte della Comunità Montana Gran Sasso, oggi soppressa, e ricade all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Transita qui un tratto della grande Ippovia del Gran Sasso.
StoriaModifica
Insediamenti sono attestati in epoca pre-romana e romana, ma gran parte degli attuali centri abitati sembra avere origini medioevali. Il territorio lungo la valle del Vomano era interessato dal passaggio di quella che pare fosse la Via Cecilia. Le prime notizie appaiono sul finire del XIII secolo quando la vicina Amatrice rivendicava il possesso di alcune località ora facenti parte del comune.
L'attuale comune fu istituito nel 1813, durante l'occupazione napoleonica. Crognaleto, in precedenza facente parte del comune o "università" di Roseto, insieme con il territorio che diventerà comune di Cortino, fu dichiarato comune autonomo, raccogliendo come frazioni numerosi centri abitati che in precedenza costituivano per lo più essi stessi delle universitates dotate di una loro autonomia.
SimboliModifica
Lo stemma del comune di Crognaleto è stato riconosciuto con decreto del Capo del governo del 25 febbraio 1936.[5]
«D'azzurro, al monte di tre cime di verde, sormontato da una torre d'oro, accompagnata nel capo da due stelle dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 14 febbraio 2008.[6]
«Drappo di giallo con la bordatura di verde.» |
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Architetture religioseModifica
- Chiesa di San Salvatore già di Santa Caterina[non chiaro] (XV secolo).
- Chiesa della Madonna della Tibia, fuori dall'abitato, e fatta costruire come ex voto da Bernardo Paolini (di Amatrice). Avendo egli perduto la strada, scivolò accidentalmente in un burrone rischiando la morte. Rimase stupefatto di essersi rotto solamente una tibia. La chiesa attuale, più vasta della precedente, fu edificata poco lontano dalla precedente nel 1617. In origine era affiancata da una casa per pellegrini, ora in rovina.
Aree naturaliModifica
- Castagneto di Crognaleto, riqualificato nel corso degli anni 2000;
- Piano Roseto, pianoro carsico in quota sui Monti della Laga.
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[7]

Tradizioni e folcloreModifica
- Fuoco di Natale nella frazione di Nerito: vengono accesi circa 10-20 tonnellate di legna, che bruciano dalla notte del 24 dicembre fino alla mattina del 6 gennaio.
- Fiera della Pastorizia: all'inizio dell'estate a Rocca Roseto nella frazione di San Giorgio.
CulturaModifica
GastronomiaModifica
La ventricina di Crognaleto è un insaccato costituito da grasso suino mescolato con una bassa percentuale di spalla o altra carne magra, tritati e conditi con spezie e peperoncino e insaccati nello stomaco o nella vescica dell'animale. Dopo la maturazione, preferibilmente con leggera affumicatura, e la stagionatura, si mangia spalmato sul pane. L'uso è inoltre di conservare le salsicce dentro la ventricina, in modo da valorizzare entrambi i sapori.
CinemaModifica
Nel 1977 sul territorio comunale, sono state girate alcune scene del film Autostop rosso sangue.
Geografia antropicaModifica
FrazioniModifica
Aiello, Alvi, Aprati, Cervaro, Cesacastina, Figliola, Frattoli, Macchia Vomano, Nerito, Piano Vomano, Poggio Umbricchio, San Giorgio, Santa Croce, Senarica, Tottea, Valle Vaccaro
AielloModifica
- Chiesa dei Santi Silvestro e Rocco (1539-1581, eretta durante la diffusione della peste dopo il 1528 e ampliata nel 1631 grazie alla costruzione di un corpo di fabbrica destinato al culto di San Carlo Borromeo fondato dalla famiglia Valeriani (indi passata ai Fragassi). Assunse anche il titolo di San Silvestro dopo l'abbandono e la rovina dell'antica prepositura omonima nota sin dal secolo XI posta a sud ovest dell'abitato.
- Case dal XVI secolo.
AlviModifica
Piccola frazione di Crognaleto situata a 1 005 m s.l.m. ricostruita dopo la frana che la colpì nel 1899.
- Chiesa di Santa Maria Apparens (1300).
- Chiesa di Santa Maria (nota dal 1324, ricostruita nel 1933).
CervaroModifica
- Chiesa di Sant'Andrea (originaria del XIV secolo, ampliata nel 1639, restaurata nel 1735 e nel XIX secolo), con soffitto dipinto settecentesco.
- Palazzo Cortellini-Nardi-Forcina (XVI secolo).
Di interesse anche i resti di antichi mulini nella valle del torrente Zincano. Il mulino D'Egidio si trova nel torrente Laga.
CesacastinaModifica
La frazione di Cesacastina si trova a 1 150 m s.l.m. nel cuore del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il paese è suddiviso in quattro borghi; l'agglomerato più antico si trova ai piedi del paese, borgo "Combrello" (Colle Morello) in cui si possono ammirare architravi del 1600. In questo borgo ha avuto i natali don Michelangelo Forti, patriota e umanista, al quale è dedicata l'omonima piazza. Le case, costruite in arenaria, rispecchiano la geologia del luogo e il paesaggio mozzafiato. Il borgo "Colle" si caratterizza per versetti e motti incisi su porte e finestre degli edifici. Il borgo Mastresco è il primo nucleo che si incontra alla porte del paese percorrendo la rotabile, da racconti popolari si narra che il paese fu colpito da uno smottamento, scivolando verso il basso, solo il "Mastresco" rimase al suo posto, da ciò deriva il suo nome "rimasto ecco".
Il borgo "Villa" si caratterizza per la chiesa dedicata ai SS Pietro e Paolo. Essa si presenta con una pianta a croce latina con motivi ornamentali interni risalenti al barocco, costituiti principalmente da un altare con colonne tortili e dipinti raffiguranti motivi sacri. La chiesa era l'unica nella montagna teramana che conservò il patronato laico, cioè il diritto dei residenti a eleggere il proprio parroco. Il paese è divenuto famoso per la sua posizione strategica, poiché in poco tempo è possibile raggiungere la Valle delle Cento Cascate, un grandissimo bacino idrografico che in primavera è solcato da numerosi corsi d'acqua. Da qui poi si può raggiungere monte Gorzano che con i suoi 2457 m s.l.m. è la vetta più alta del Lazio e dei Monti della Laga, con una vista molto bella sul Gran Sasso d'Italia.
In paese si narrano storie circa l'origine del paese e dello stesso toponimo. Nelle vicinanze vi era l'ospedale di Sant'Antonio Abate localmente detto dei tignosi, fu ceduto in gestione mediante convenzione al Convento dei Francescani dell'Aquila ai primi anni del Cinquecento[8]; era adibito a luogo di ricovero per malati di tigna, i quali venivano portati in quel luogo che ancora oggi prende il nome di Tignoso. In prossimità di questo ospedale è possibile osservare i resti della chiesa di Santa Maria Maddalena, nel quale sono stati ritrovati una croce e un calice d'oro con il quae papa Giovanni Paolo II ha officiato una messa nel santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso. Altre storie poi sono state scritte su roccia, altre tramandate. "Cesa"- "Castina" può essere tradotto come taglio di castagno, oppure ricollegato a un accampamento romano, dove Cesa può significare taglio di un qualcosa come il bosco per esempio, e Castinus, si ritiene essere un console romano che si occupava di viaria, e dato che nella Valle delle Cento Fonti è presente un tracciato, che può essere assimilabile a una via secondaria dell'allora via Salaria, quindi Cesacastina poteva rappresentare un accampamento.
FrattoliModifica
Si trova a 1115 m s.l.m. Nel 1297 è attestato l'abitato, che risulta sottoposto ad Amatrice. Successivamente rientra insieme alla vicine località nel comprensorio della Montagna di Roseto appartenente al ducato di Atri della famiglia Acquaviva. Tradizionalmente centro artigianale per l'intaglio del legno e per la scultura in pietra. Vi lavora Serafino Zilli, l'ultimo scalpellino della versante teramano della Laga.
- Chiesa di San Giovanni Battista (origini gotiche e portico seicentesco, detto "le logge").
- Chiesa della Madonna del Soccorso, in rovina.
- Chiesa di Sant'Antonio (restaurata nel XIX secolo).
- Chiesa della Madonna del Carmine.
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Chiesa di Sant'Antonio di Padova
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Interno della piccola chiesa di Sant'Antonio di Padova
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Chiesa della Madonna del Carmine
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Chiesa di San Giovanni Battista
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Loggia della chiesa di San Giovanni Battista
Macchia VomanoModifica
- Chiesa di San Silvestro (XVI secolo).
NeritoModifica
Sito a circa 850 m s.l.m. vi è la sede del Municipio. Vi si svolgono due caratteristici riti: il Fuoco di Natale, tenuto acceso dalla vigilia di Natale fino alla Befana; dell'Erede che si svolge il giovedì grasso, in cui viene accolto dalla comunità il primo figlio maschio delle nuove famiglie.
- Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo (XIX secolo).
Piano VomanoModifica
Situato a circa 850 m s.l.m. Le prime costruzioni sembrano risalire al XIII secolo, mentre la formazione del centro abitato si deve forse all'abbandono del paese altomedioevale di Campanea (1526), in località Colle del Vento, che a sua volta sorgeva su un antico insediamento pre-romano, attestato da resti di mura megalitiche.
- Chiesa di San Nicola (costruita probabilmente del XIV secolo e ampliata nel 1774).
- "Quercia Mazzucche" (roverella secolare, di 8 m di circonferenza, caduta il 12/07/07).
Poggio UmbricchioModifica
Il paese è abbarbicato su uno sperone di roccia a forte declivio, nel territorio dei Monti della Laga, sul versante sinistro del Vomano. Si raggiunge per mezzo di una strada in salita che si dirama dalla Statale 80 del Gran Sasso d'Italia (la vecchia strada L'Aquila-Teramo recentemente ribattezzata Strada maestra del Parco).
- Chiesa di Santa Maria Laurentana (con portale del 1570).
San GiorgioModifica
Si trova a 1 150 m s.l.m. e sviluppato su tre livelli
- Chiesa di San Giorgio
- Antico fortilizio di Rocca Roseto in rovina.
SenaricaModifica
Si trova su di uno sperone di roccia a picco sul tratto di gola del fiume Vomano, lungo la SS 80 del Gran Sasso d'Italia a 650 m di altitudine.
Chiesa dei patroni Santi Proto e Giacinto con statue lignee del XVI secolo. Interessanti stipiti di portali, tutti in pietra arenaria grigia, tipica dei Monti della Laga, si possono ammirare ancora in alcune case che testimoniano anche la esenzione dai tributi "casa franca", in quanto comunità autonoma.
Risale a questo periodo, forse, la mitica e ancora non accertata storicamente, alleanza con la repubblica di Venezia.
TotteaModifica
Tottea si caratterizza per la pietra arenaria sulla quale il paese sorge. L'arenaria è utilizzata per farne sculture ed elementi architettonici. Sono rinomati gli scalpellini di queste zone, i quali da generazioni si tramandano l'arte nel realizzare camini, stipiti e altri ornamenti. Non a caso a Tottea sta nascendo un Ecomuseo e un Centro di documentazione, presso la sede della locale Pro Loco, dedicati alla lavorazione della pietra. Qui si svolge anche un concorso dedicato alla scultura in pietra. Vari artisti vi partecipano ogni anno lasciando al paese un crescente patrimonio artistico che va ad arricchire l'arredo urbano del paese. A Tottea e nel territorio limitrofo hanno sede numerose imprese edili di costruzione e di restauro le cui maestranze hanno prestato o prestano la loro opera in tutto il mondo. Transita qui un tratto della grande Ippovia del Gran Sasso.
Valle VaccaroModifica
- Chiesa di Sant'Antonio (restaurata nel 1888).
AmministrazioneModifica
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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21 novembre 1993 | 16 novembre 1997 | Mario Ceci | Lista Civica | Sindaco | [9] |
17 novembre 1997 | 27 maggio 2007 | Pietro Ceci | Lista Civica di Centro-sinistra | Sindaco | [10][11] |
28 maggio 2007 | 13 giugno 2022 | Giuseppe D'Alonzo | Lista Civica di Centro-sinistra Trasparenza e serietà | Sindaco | [12][13] |
L'Archivio comunale dell'antica università di Roseto subì ripetuti danneggiamenti e dispersioni, in particolare durante la metà del secolo XIX quando ancora conservato nella casa comunale di Cervaro venne incendiato dai banditi. Quanto rimaneva venne trasferito nella nuova sede di Nerito[14].
NoteModifica
- ^ Archivio storico delle elezioni, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2022, su corriere.it.
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Crognaleto, decreto 1936-02-25 DCG, riconoscimento di stemma, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 28 settembre 2021.
- ^ Crognaleto (Teramo) D.P.R. 14.02.2008 concessione di gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 28 settembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Antonio Ludovico Antinori, Corografia degli Abruzzi, voce Cesa Castina
- ^ Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 21 novembre 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 16 novembre 1997, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2002, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 6 maggio 2012, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 27 maggio 2007, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Berardo Pio, Il comune di Crognaleto nel dramma del brigantaggio postunitario
BibliografiaModifica
- Giulio Di Nicola, Crognaleto, in La Gazzetta di Teramo, 7 settembre 1975, p. 1;
- Tottea, visioni d'epoca, Pro Loco di Tottea, Ricerche & Redazioni, Teramo, 2006;
- Fabio Petrella, Dove non arrivano i sentieri, Edizioni Palumbi, Teramo, 2012;
- Crognaleto, in Borghi e paesi d'Abruzzo, vol. 9, Pescara, Carsa Edizioni, 2008, pp. 83-95, SBN IT\ICCU\PBE\0049357.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Crognaleto
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su cmgransasso.it.