Dipartimento del Mincio
Il dipartimento del Mincio fu un dipartimento della Repubblica Cisalpina, della Repubblica Italiana e del Regno d'Italia, dal 1797 al 1814. Prendeva il nome dal fiume Mincio e aveva come capoluogo Mantova.
Dipartimento del Mincio | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Mantova 20.343 abitanti (1805) | ||||
Popolazione | 123.649 (1797) 290.329 (1801) 217.463 (1805) | ||||
Dipendente da | Repubblica Cisalpina (1797-1802) Repubblica Italiana (1802-1805) Regno d'Italia (1805-1814) | ||||
Suddiviso in | 3 distretti (dal 1805) | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Dipartimento | ||||
Prefetto (dal 1802) | Lista | ||||
Organi deliberativi | Consiglio generale | ||||
Rappresentanti | 9 legislatori (6+3) 10 legislatori (7+3) | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1797 | ||||
Causa | Campagna d'Italia | ||||
Fine | 1814 | ||||
Causa | Invasione austriaca | ||||
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Cartografia | |||||
Storia
modificaIl dipartimento, che non era parte del territorio originale della Repubblica, fu creato con la riorganizzazione dipartimentale del 5 novembre 1797, in seguito alla fine dell'assedio di Mantova. Nonostante la chiara identità del Mantovano, frutto di una tradizione statuale pluricentenaria, nei suoi primi anni il dipartimento dovette subire varie vicissitudini frutto della sua posizione strategica nei riguardi delle continue guerre contro l'Austria: in tal senso, al di là della breve cessione di alcuni comuni all’effimero Dipartimento del Benaco e dell’Oltrepò mantovano ai dipartimenti a sud del Po nell’idea di rettificare il confine sul fiume, il mutamento più rilevante fu la provvisoria incorporazione dei comuni veronesi rimasti orfani del loro capoluogo naturale nel periodo in cui la città scaligera rimase sotto la dominazione asburgica in seguito al trattato di Campoformio e, in parte, al trattato di Lunéville, e di parte di quelli dell’Oltrepò ferrarese ricevuti col trattato di Tolentino. L’incorporazione dei comuni veronesi, con alle spalle un ordinamento storico statale completamente diverso, risultò tuttavia particolarmente problematico: la situazione giustificò quindi dapprima la creazione di uno speciale Circondario veronese durante la Repubblica Italiana, e poi col Regno d'Italia fu risolta separando il nuovo Dipartimento dell'Adige . Solo l'8 giugno 1805 il dipartimento ritrovò poi la sua compartimentazione storica, e crebbe quindi con l'aggiunta dei comuni mantovani dell'Alto Po cedendo di contro quelli rovigoti al Basso Po.
Geografia antropica
modificaLa suddivisione all'istituzione nel 1797
modificaCon la legge 7 pratile anno VI, emanata il 26 maggio 1798, il territorio dipartimentale fu ripartito in 22 distretti, 8 dei quali costituiti da comuni che facevano distretto a sé:
- Comune di Mantova
- distretto di Curtatone
- distretto di Roncoferraro
- distretto di Mantova
- distretto di Ostiglia
- distretto di Governolo
- distretto di Roverbella
- distretto di Goito
- distretto di Gazoldo
- distretto di Marcaria
- Comune di Castellucchio
- Comune di Borgoforte
- distretto di Castellaro
- Comune di Cerea[1]
- distretto di Sanguinetto
- distretto di Bovolone
- Comune dell'Isola della Scala
- distretto di Isola della Scala
- Comune di Bergantino[2]
- Comune di Mellara
- Comune di Massa
- distretto di Massa
La suddivisione del 26 settembre 1798
modificaCon la legge 15 fruttidoro anno VI, emanata il 5 settembre 1798, i dipartimenti della Repubblica Cisalpina vennero ridotti da 20 a 11; in seguito a ciò, al dipartimento del Mincio furono aggregati territori già appartenuti ai dipartimenti confinanti: nel caso di Asola, questo cambiamento divenne definitivo.
Il dipartimento acquisì dunque i confinanti comuni ex veronesi e come detto anche qualche comune storicamente bresciano del soppresso dipartimento del Benaco, e tutti i comuni dell'Oltrepò mantovano che erano stati spezzettati fra tre dipartimenti, restituendo di contro quelli rovigotti.
Con la successiva legge 5 vendemmiale anno VII, emanata il 26 settembre 1798, il dipartimento del Mincio, ingrandito, fu diviso in 13 distretti:[3]
- distretto di Mantova
- distretto di Governolo
- distretto di Ostiglia
- distretto di Isola della Scala
- distretto di Castellaro
- distretto di Villafranca[4]
- distretto di Castiglione[5]
- distretto di Goito
- distretto di Asola[6]
- distretto di Marcaria
- distretto di Gonzaga[7]
- distretto di Revere[8]
- distretto di Sermide[9]
La suddivisione del 13 maggio 1801
modificaIl Trattato di Lunéville rettificò sull’Adige il confine orientale con l’Austria a favore della repubblica. Il dipartimento del Mincio acquisì tutta la parte del Veronese divenuta repubblicana, compresa Verona Ovest, dato che la stessa città scaligera fu divisa in due dal fiume divenuto confine.[10]
I nuovi distretti, basati sugli arrondissements francesi, furono quattro:
Decreto 8 giugno 1805
modificaIl dipartimento del Mincio conobbe la sua definitiva sistemazione nel 1805 allorquando, recuperati i comuni mantovani dell’Alto Po, fu suddiviso in tre distretti sul modello degli arrondissement francesi.
- Distretto di Mantova
- Cantone di Mantova
- Cantone di Roverbella
- Cantone di Marcaria
- Cantone di Borgoforte
- Cantone di Bozzolo
- Cantone di Sabbioneta
- Cantone di Viadana
- Distretto di Revere
- Distretto di Castiglione
- Cantone di Castiglione
- Cantone di Goito
- Cantone di Castel Goffredo
- Cantone di Canneto
Prefetti di Mantova
modificaLa prefettura di Mantova fu creata nel 1802 sull'esempio francese. Dal 1805 il prefetto divenne l'unico responsabile dell'amministrazione dipartimentale.
Note
modifica- ^ I distretti dal 14 al 18 furono ritagliati da territorio veronese.
- ^ I distretti dal 19 al 22 furono ritagliati dall'Oltrepò ferrarese.
- ^ Nella riorganizzazione, Roncoferraro e Borgoforte finirono nel municipio di Governolo, Curtatone in quello di Mantova, Gazoldo e Castellucchio in quello di Marcaria, Roverbella in quello di Villafranca acquisito dal Benaco, tutti i distretti ex veronesi furono raggruppati in Isola della Scala, e quelli dell’Oltrepò ferrarese sotto Ostiglia.
- ^ Distretto creato coi comuni veronesi provenienti dal Benaco.
- ^ Distretto creato recuperando i comuni mantovani del Benaco.
- ^ Distretto creato coi comuni bresciani provenienti dal Benaco.
- ^ Distretto creato recuperando i comuni mantovani del Crostolo.
- ^ Distretto creato recuperando i comuni mantovani del Panaro.
- ^ Distretto creato recuperando i comuni mantovani del Basso Po.
- ^ La spaccatura a metà della città scaligera creò tra l’altro delle difficoltà statistiche nella valutazione della popolazione. Una nuova conta del 1802 stimò il dipartimento avere 327.463 abitanti.