Jair da Costa

calciatore brasiliano

Jair da Costa (Santo André, 9 luglio 1940) è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.

Jair
Jair nel 2008
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 174 cm
Peso 67 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1º luglio 1976
Carriera
Squadre di club1
1960-1962Portuguesa? (?)
1962-1967Inter119 (55)[1]
1967-1968Roma23 (2)
1968-1972Inter80 (14)
1972-1974Santos29 (3)
1974-1976Windsor Stars10 (3)
Nazionale
1962Bandiera del Brasile Brasile1 (0)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Cile 1962
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Originario di Santo André, si trasferì a Osasco all'età di otto anni.[2]

È citato in una scena del film Tre uomini e una gamba da Giovanni Storti.[3]

Caratteristiche tecniche modifica

Era un'ala destra dalla spiccata velocità,[4] arma utile soprattutto per cogliere in contropiede i difensori avversari.[5] Abile inoltre nel servire i compagni di squadra con traversoni,[5] possedeva una discreta capacità nel concludere a rete grazie a cui realizzò numerosi gol.[5][6]

In ragione della sua rapidità,[7] veniva soprannominato Freccia Nera.[8]

Carriera modifica

Club modifica

 
Jair all'Inter

Le prestazioni in patria con la Portuguesa attirarono l'interesse dei club europei: nell'estate 1962 Milan e Inter si contesero l'ingaggio del brasiliano,[5] coi rossoneri che preferirono ripiegare sul connazionale Germano.[9] Il tesseramento in nerazzurro fu però ritardato dalla presenza in rosa dello spagnolo Suárez e dell'inglese Hitchens, complice il regolamento dell'epoca;[10] in autunno, dopo un avvio stentato di campionato, la cessione del britannico permise l'innesto ufficiale del brasiliano.[5]

Preferito a Bicicli nel ruolo di ala destra,[11] risultò un prezioso interprete per il contropiede nerazzurro:[12] con 10 reti (la prima delle quali realizzata sul campo del Genoa a soli 2' dall'esordio in Serie A[5]) contribuì alla rimonta in classifica della Beneamata,[13][14][15][16] aggiudicatasi lo scudetto a fine torneo.[5]

Con la formazione meneghina, all'epoca rinominata Grande Inter,[11] il calciatore si aggiudicò altri due titoli nazionali nonché due Coppe Campioni e altrettante Intercontinentali:[5][11] il 27 maggio 1965 segnò contro il Benfica il gol decisivo per la conquista del secondo titolo europeo.[5] In precedenza era divenuto il primo marcatore della storia interista nella massima competizione continentale, andando a bersaglio contro l'Everton il 25 settembre 1963.[17] Trascorsa la stagione 1967-68 in prestito alla Roma, fece poi ritorno a Milano aggiudicandosi il campionato 1970-71.[5]

Le tappe finali della sua carriera videro il rientro in Brasile, dove fu compagno di Pelé nel Santos, e un biennio in Canada.[18]

Nazionale modifica

Chiuso nel suo ruolo da Garrincha, disputò una sola partita con la Nazionale brasiliana, un'amichevole contro il Galles che il Brasile vinse per 3 a 1.[19] Venne convocato per i Mondiali 1962, ma non fu mai utilizzato; poté tuttavia fregiarsi del titolo di Campione del Mondo.[19]

Statistiche modifica

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
16-5-1962 San Paolo Brasile   3 – 1   Galles Amichevole -
Totale Presenze 1 Reti -

Palmarès modifica

Club modifica

Competizioni statali modifica

Santos: 1973

Competizioni nazionali modifica

Inter: 1962-1963, 1964-1965, 1965-1966, 1970-1971

Competizioni internazionali modifica

Inter: 1963-1964, 1964-1965
Inter: 1964, 1965

Nazionale modifica

Cile 1962

Note modifica

  1. ^ 120 (40) includendo nel computo lo spareggio del campionato 1963-64.
  2. ^ Inter Football Club, F.C. Internazionale, giugno 2006.
  3. ^ Antonio Ruzzo, "Ci vado fin da bambino, impazzivo per Jair", su ilgiornale.it, 13 dicembre 2018.
  4. ^ Sebastiano Vernazza, Il calcio a nove metri al secondo, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 10 settembre 2005.
  5. ^ a b c d e f g h i j Matteo Brega, Tutto iniziò con Gino, poi le ali presero il volo con Corso, Jair e Figo, in La Gazzetta dello Sport, 8 settembre 2015.
  6. ^ Leo Cattini, Tra Inter e Mantova ha deciso Jair: 2-0, in Stampa Sera, 30 settembre 1963, p. 6.
  7. ^ Gianni Rossi, I due Jair, su quasirete.gazzetta.it, 21 novembre 2014.
  8. ^ Roberto Gentili, Jair ricorda: "Sarei dovuto andare al Milan! Herrera meraviglioso, Angelo Moratti ci trattava come figli", su passioneinter.com, 9 luglio 2020.
  9. ^ Germano Bovolenta e Mauricio Cannone, Morto Germano, il giocatore che conquistò l'ereditiera, in La Gazzetta dello Sport, 5 ottobre 1997.
  10. ^ Alessandro De Calò, Maghi, papere, astronauti e Juve-Inter, in La Gazzetta dello Sport, 20 febbraio 1998.
  11. ^ a b c Luca Curino, Germano Bovolenta, Giorgio Lo Giudice e Dan Peterson, Ricordi di Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 1997.
  12. ^ Claudio Gregori, "Taca la bala", in La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 1997.
  13. ^ Leo Cattini, L'Inter segna al primo minuto e batte la Sampdoria per 4 a 0, in Stampa Sera, 19 novembre 1962, p. 9.
  14. ^ Vittorio Pozzo, Il brasiliano Jair si scatena: crolla la squadra bolognese, in Stampa Sera, 17 dicembre 1962, p. 7.
  15. ^ Leo Cattini, La difesa del Palermo non resiste ai vivaci attacchi dell'Inter: 0-4, in Stampa Sera, 11 febbraio 1963, p. 7.
  16. ^ Giulio Accatino, A S.Siro aspra lotta tra Inter e Bologna: 4-1, in Stampa Sera, 22 aprile 1963, p. 6.
  17. ^ In Coppa Campioni nerazzurri imbattuti a Milano, in La Gazzetta dello Sport, 30 settembre 1998.
  18. ^ Vanni Zagnoli, Il pallone racconta: Jair da Costa, su assocalciatori.it, 15 luglio 2020.
  19. ^ a b Fabio Monti, JAIR DA COSTA, su treccani.it, 2002.

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