Bevilacqua (Veneto)

comune italiano

Bevilacqua (Bevilàcua o Bevilàqua in veneto[5]) è un comune italiano di 1 752 abitanti[2] della provincia di Verona in Veneto.

Bevilacqua
comune
Bevilacqua – Stemma
Bevilacqua – Bandiera
Bevilacqua – Veduta
Bevilacqua – Veduta
Scorcio di Bevilacqua con il Municipio
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Amministrazione
SindacoValentino Girlanda (lista civica "Insieme per cambiare") dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°14′N 11°24′E
Altitudine14 m s.l.m.
Superficie12,2 km²
Abitanti1 752[2] (31-12-2020)
Densità143,61 ab./km²
FrazioniMarega[1]
Comuni confinantiBoschi Sant'Anna, Minerbe, Montagnana (PD), Terrazzo, Urbana (PD)
Altre informazioni
Cod. postale37040
Prefisso0442
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT023008
Cod. catastaleA837
TargaVR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 487 GG[4]
Nome abitantibevilacquesi
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bevilacqua
Bevilacqua
Bevilacqua – Mappa
Bevilacqua – Mappa
Posizione del comune di Bevilacqua all'interno della provincia di Verona
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Bevilacqua dista circa 52 chilometri a sud-est dal capoluogo di provincia, Verona, rispetto al quale è situato in posizione sud-est. Altre cittadine di riferimento per il comune sono Minerbe (che dista km), Montagnana (5 km) e Legnago (12 km). Sorge lungo la SR 10, sul confine con la provincia di Padova dalla quale è separato per un lungo tratto, dal corso del fiume Fratta. Il territorio comunale si presenta come una striscia di terra mediamente lunga 5 km e larga 2 km e su di essa sorgono i due maggiori centri abitati: il Capoluogo e la frazione Marega.

Il comune è servito dalla ferrovia Monselice-Mantova.

Nell'antichità, fino al 600 d. C., il comune di Bevilacqua era attraversato dal fiume Adige, che passava per i comuni di Montagnana, Casale di Scodosia e Borgo Veneto (provincia di Padova). Non era arginato come oggi, quindi era spesso soggetto di rotte devastatrici, che distruggevano economicamente e fisicamente il territorio impedendone un progressivo sviluppo economico e sociale.

Intorno all'attuale via Del Donatore, su un antico dosso sabbioso, sono stati rinvenuti resti dei Veneti Antichi (Paleoveneti) V secolo a.C. Si tratta di resti di tombe formate da vasi di terracotta contenenti le ceneri del defunto bruciato lì vicino. Molti vasi funerari sono andati rovinati o dispersi durante i lavori di scavo per la costruzione della strada e delle case.

Nel territorio sono stati trovati anche resti di epoca romana: una lapide funeraria è murata sul campanile di Marega, una, rinvenuta a Santa Lucia, si trova al museo Fioroni di Legnago.

Il più antico edificio di Bevilacqua è la chiesetta di San Pierin in Cantalovo, ora detta di San Pietro di Tillida, risalente a prima dell'anno Mille. Era al margine del Bosco della Stopazzola che toccava Porto di Legnago, Nichesola, Terrazzo, Marega.

Durante il dominio degli Scaligeri, verso il 1336, Guglielmo I Bevilacqua, luogotenente a Padova di Cangrande della Scala, per i servizi prestati alla famiglia degli Scaligeri, fu autorizzato a gettare le fondamenta di un castello oggi noto come Castello di Bevilacqua dal cognome della sua famiglia. Esso è situato sulla sponda occidentale del fiume Rabiosa (attualmente Fratta), che separa il territorio veronese da quello padovano.

La realizzazione fu portata avanti dal figlio Francesco, al quale il 16 dicembre 1336 fu conferita da Alberto e Mastino della Scala ampia e piena giurisdizione sul castello stesso e sul territorio circostante, con diritti di caccia, pesca ed esenzione di tasse.

Bevilacqua è terra di confine, e per questo suo essere, è stata teatro di scontri e vicende nei secoli, tra gli Scaligeri veronesi, i Carraresi padovani e gli Estensi di Ferrara.

Simboli

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Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con DPR dell'11 ottobre 1999.[6]

«Troncato: nel primo, di rosso, al semivolo sinistro, di argento; nel secondo, d’argento, al castello di rosso, mattonato di nero, merlato alla guelfa, munito di tre torri, merlate di tre, la torre centrale più alta, ogni torre finestrata con finestrella tonda di nero, esso castello con il fastigio privo di merli, chiuso di nero, fondato sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma richiama l'origine e le vicissitudini che hanno caratterizzato il paese di Bevilacqua, in particolare due simboli fondamentali, l'ala ed il castello: la prima, emblema di Ala (Trento), luogo d'origine della famiglia Bevilacqua; il secondo, simbolo del dominio della nobile famiglia sul territorio, la quale al comune, ha lasciato anche il proprio nome.

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La chiesa

Ville e palazzi

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Antica stazione di posta di Bevilacqua - XV secolo

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Antica stazione di posta

Fino a poco tempo fa era adibito ad esercizio pubblico. Ora è in uno stato di semiabbandono. Sorto nella metà del Quattrocento come edificio comunque annesso al castello dei Bevilacqua, esercitava la funzione di osteria e luogo per il riposo dei cavalli. La facciata dell'edificio è dotata di sei grandi archi e sei finestre a volta ed è sovrastata da due imponenti camini sul tetto. Anche in ogni lato è presente un arco che immette nel porticato dell'edificio. Sul lato che guarda ad est è visibile ciò che resta di un'antica meridiana. Altri elementi rilevanti sono i soffitti in legno, un prezioso camino e resti di mura merlate nella parte posteriore.

Villa Bevilacqua - XVI secolo

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L'edificio è situato di fronte all'imponente castello nelle immediate vicinanze del fiume Fratta che segna il confine con la provincia di Padova, un tempo territorio dei Carraresi. Un tempo questa era la residenza estiva della famiglia dei Bevilacqua di Santa Anastasia. L'antica villa è stata quasi completamente distrutta dai bombardamenti aerei dell'aprile del 1945. L'attuale villa è stata ricostruita nel primo dopoguerra e a Sud ha ancora l'ampio parco con le fontane.

Fortificazioni

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Castello di Bevilacqua

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Il Castello di Bevilacqua visto dal ponte sul fiume Fratta

Il castello di Bevilacqua fu eretto nel 1336 da Guglielmo I Bevilacqua e successivamente completato dal figlio Francesco. Circondato da un ampio fossato e da tre ordini di mura fortificate, collegate con un ponte levatoio, il castello aveva sia funzione difensiva che di rappresentanza. Nel corso dei secoli fu notevolmente danneggiato, a causa delle innumerevoli guerre contro la Repubblica di Venezia, che se ne era impossessata. A partire presumibilmente dal 1532 Gianfrancesco Bevilacqua commissionò a Michele Sanmicheli il completo riammodernamento dell'edificio medievale, che venne così trasformato in villa e dotato di nuovi e più comodi interni. Nel 1756 Gaetano Ippolito Bevilacqua riprese i lavori restaurando gran parte dell'interno del castello, che però venne nel 1848 dato alle fiamme dalle truppe austriache. Per questo fu nuovamente rimesso a nuovo, nel 1860, da Felicita Bevilacqua e dal consorte, Giuseppe La Masa, che conferirono all'intero complesso un'immagine neogotica in accordo con il gusto romantico del tempo.

Felicita Bevilacqua fu l'ultima discendente della famiglia Bevilacqua dei Santi Apostoli o del Castello.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Economia

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L'economia di Bevilacqua è principalmente di tipo agricolo.

Infrastrutture e trasporti

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Il comune di Bevilacqua è attraversato dalle seguenti arterie stradali:

  • SR 10 "Padana Inferiore", Torino-Monselice
  • SP 41 "Del Fratta", Minerbe-Bevilacqua-Terrazzo
  • SP 42a "Dei Boschi", Legnago-Boschi S. Anna-Marega di Bevilacqua

Da molti anni è in progetto la strada variante alla SR10 la quale correrà parallela all'esistente, qualche centinaio di metri più a sud, e permetterà di sgravare dal traffico l'abitato del capoluogo comunale bevilacquese.

Ferrovie

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Il paese è attraversato dalla Ferrovia Mantova-Monselice ed è servito dalla Stazione di Bevilacqua.

Piste ciclabili

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Esiste una pista ciclabile che conduce, non raggiungendolo (mancano ancora 2 km) verso nord, l'abitato di S. Zenone di Minerbe.

Amministrazione

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Fa parte dell'Unione Comunale Dall'Adige al Fratta. L'unione è composta da cinque comuni: Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant'Anna, Minerbe e Terrazzo.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
ottobre 1986 giugno 1992 Gianni Belluzzo Democrazia Cristiana Sindaco [8]
giugno 1992 aprile 1997 Riccardo Muraro Democrazia Cristiana Sindaco [9]
aprile 1997 maggio 2001 Nereo Arzenton Lista civica Sindaco [10]
maggio 2001 maggio 2006 Nereo Arzenton Lista civica Sindaco [11]
maggio 2006 maggio 2011 Valentino Girlanda Lista civica Sindaco [12]
maggio 2011 giugno 2016 Valentino Girlanda Lista civica "Uniti per crescere" Sindaco
giugno 2016 ottobre 2021 Fosca Falamischia Lista civica "Con voi per crescere" Sindaco
ottobre 2021 in carica Valentino Girlanda Lista civica "Insieme per cambiare" Sindaco

La squadra locale è l'ASD Bevilacqua che milita nel girone A di Promozione basso veronese. È nata nel 1947.

  1. ^ Comune di Bevilacqua - Statuto.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese, su larenadomila.it, La Rena Domila, l'informassion veronese. URL consultato il 26 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2012).
  6. ^ Bevilacqua Boschi ora Bevilacqua, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ amministratori.interno.it - 1986, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  9. ^ amministratori.interno.it - 1992, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  10. ^ amministratori.interno.it - 1997, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  11. ^ amministratori.interno.it - 2001, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  12. ^ amministratori.interno.it - 2006, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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