Dacia Maraini

scrittrice italiana (1936)

Dacia Maraini (Firenze, 13 novembre 1936[1][2]) è una scrittrice, poetessa e saggista italiana.

Dacia Maraini nel 2012
Premio Premio Campiello 1990
Premio Premio Strega 1999

Biografia

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La famiglia Maraini, Fosco, Dacia, Yuki, Toni e la madre Topazia Alliata

Nasce a Firenze nel 1936, primogenita dell'antropologo, orientalista e scrittore fiorentino Fosco Maraini e della pittrice e gallerista palermitana Topazia Alliata, quest'ultima appartenente al ramo siciliano dell'antico casato pisano degli Alliata, ovverosia gli Alliata di Salaparuta. Il nonno paterno della futura scrittrice fu lo scultore e critico d'arte romano d'origini ticinesi e genovesi Antonio Maraini (1886-1963), deputato del Partito Nazionale Fascista dal 1934 al 1939, nonché stretto collaboratore del gerarca Achille Starace e principale fautore delle politiche artistico-culturali del regime fascista, mentre la nonna paterna fu la scrittrice inglese, nata nell'allora Ungheria asburgica e d'origini in parte polacche, Yoï Crosse (1877-1944)[3]; il nonno materno fu il gastronomo Enrico Maria Alliata di Villafranca (1879-1946), proprietario della rinomata azienda vinicola Corvo ed ultimo signore delle antiche cantine di Casteldaccia, mentre la nonna materna fu Oria Maria Amelia "Sonia" Ortúzar Ovalle de Olivares (1892-1981), una cantante lirica, che però non poté esordire, figlia d'un diplomatico cileno[4].

Maraini trascorse l'infanzia in Giappone,[5] dove i genitori si erano stabiliti nel 1939, e dove nacquero le sue sorelle Yuki e Antonella, detta Toni. A seguito della caduta del fascismo e susseguente dichiarazione dell'armistizio di Cassibile nel 1943, con cui dunque l'Italia spezzava i suoi legami con l'Asse, la famiglia venne internata in un campo di concentramento dalle autorità giapponesi, dove patì la fame.

 
Firma autografa della scrittrice

Soltanto nel 1945 la famiglia riuscì a rientrare in Italia, stabilendosi dapprima in Sicilia, presso la tenuta dei nonni materni, Villa Valguarnera di Bagheria, ed in seguito a Roma. Dopodiché il padre Fosco, da solo, volle tornarsene a Firenze. Questi anni sono raccontati dalla stessa Maraini nel suo romanzo Bagheria:

«Conoscevo troppo bene le arroganze e le crudeltà della Mafia che sono state proprio le grandi famiglie aristocratiche siciliane a nutrire e a far prosperare perché facessero giustizia per conto loro presso i contadini […] Io non ne volevo sapere di loro. Mi erano estranei, sconosciuti. Li avevo ripudiati per sempre già da quando avevo nove anni ed ero tornata dal Giappone affamata, poverissima, con la cugina morte ancora acquattata nel fondo degli occhi. […] Io stavo dalla parte di mio padre che aveva dato un calcio alle sciocchezze di quei principi arroganti rifiutando una contea che pure gli spettava in quanto marito della figlia maggiore del duca che non lasciava eredi. Lui aveva preso per mano mia madre e se l'era portata a Fiesole a fare la fame, lontana dalle beghe di una famiglia impettita e ansiosa. […] E invece eccoli lì, mi sono cascati addosso tutti assieme, con un rumore di vecchie ossa, nel momento in cui ho deciso, dopo anni e anni di rinvii e di rifiuti, di parlare della Sicilia. Non di una Sicilia immaginaria, di una Sicilia letteraria, sognata, mitizzata.»

Dopo la separazione dei genitori, all'età di 18 anni Maraini raggiunse il padre, che nel frattempo si era trasferito nella capitale. Nel 1959 si sposa con Lucio Pozzi, pittore milanese che però tentò di limitare il lavoro della moglie, e da cui perciò la donna si divide dopo quattro anni, mettendo la propria libertà al primo posto. Il matrimonio venne annullato nel 1963[6]. In seguito fu a lungo compagna di Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1978. A Roma strinse una solidale amicizia con molti letterati e poeti, tra cui Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Maria Bellonci e lo stesso Moravia, inserendosi a pieno titolo nel circolo letterario del tempo.

Carriera

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Anni sessanta

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Riscosse il suo primo successo con il romanzo La vacanza (1962). Seguirono L'età del malessere (1963) e A memoria (1967).

Anni settanta

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Nel 1971 sottoscrisse la famosa lettera aperta a L'Espresso contro il commissario Luigi Calabresi. Nel 1972 scrisse Memorie di una ladra, sulla storia della detenuta sua conoscente Teresa Numa, e nel 1975 Donna in guerra, romanzo incentrato implicitamente sul ruolo fondamentale delle donne durante la Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto sulla vera e propria "guerra" che le donne combattono da sempre per essere libere di vivere e decidere per sé.

Nel 1973 fondò a Roma, insieme a Maricla Boggio, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto soltanto da donne. Ha scritto più di sessanta testi teatrali rappresentati in Italia e all'estero, tra cui ricordiamo Manifesto dal carcere e Dialogo di una prostituta con un suo cliente.

Anni ottanta

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Negli anni ottanta scrisse Il treno per Helsinki (1984) e Isolina (1985). Alla fine degli anni ottanta, Rai3 mandò in onda il programma Raccontare Palermo, ove la scrittrice incontrava per le vie e i palazzi della città diversi esponenti della cultura siciliana come Mimmo Cuticchio.

Anni novanta

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Nel 1990 pubblica La lunga vita di Marianna Ucrìa. Seguono Bagheria (1993), Voci (1994), Un clandestino a bordo (1996), Dolce per sé (1997) e la raccolta di racconti Buio (1999).

Anni duemila

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Nei primi anni duemila ha diretto il festival internazionale di Gioia Vecchio a Gioia dei Marsi in Abruzzo[7]. Nel 2001 ha pubblicato La nave per Kobe, in cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia in Giappone, e Amata scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni. Nel 2004 è la volta di Colomba. Nel 2007 ha pubblicato Il gioco dell'universo e nel 2008 Il treno dell'ultima notte.

Anni duemiladieci

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Nel 2010 ha pubblicato il racconto La seduzione dell'altrove e nel 2011 il romanzo La grande festa.

Nel 2013 ha pubblicato il romanzo in forma di diario Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza.

Dal 2016 è cittadina onoraria di Arona sul lago Maggiore, località dove si svolge ogni anno il festival di teatro e letteratura «Il teatro sull’acqua» di cui è direttrice artistica.

Nel 2018 viene nominata presidente del comitato scientifico di Palermo Capitale italiana della cultura.[8]

È direttrice responsabile della rivista letteraria Nuovi Argomenti, edita da Arnoldo Mondadori Editore.

Anni duemilaventi

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Nel 2020 ha pubblicato il saggio Il coraggio delle donne, con Chiara Valentini, (Il Mulino), e il romanzo Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina (Rizzoli).

Nel 2021 ha pubblicato: Writing like breathing. Sessant'anni di letteratura (Gruppo Albatros il Filo), il saggio La scuola ci salverà (Solferino) e Una rivoluzione gentile. Riflessioni su un Paese che cambia (Rizzoli).

Nel 2022 pubblica per Neri Pozza Caro Pier Paolo, ricordo dell'amico Pasolini a cent'anni dalla nascita di quest'ultimo (1922-2022).

Nel 2023 pubblica il libro Vita mia. Giappone, 1943.

Vita privata

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L'autrice è dichiaratamente agnostica, come ha detto che era tutta la sua famiglia da sempre,[9] e vegetariana, come ha dichiarato in un'intervista in cui ha definito gli allevamenti intensivi «lager nazisti».[10]

Romanzi

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Racconti

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Opere raccolte

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Racconti per bambini

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  • Botta e risposta poetica... o quasi, con Nicolò Maraini, Roma, Editrice dell'Orso, 1960.
  • Crudeltà all'aria aperta, Milano, Feltrinelli, 1966.
  • Donne mie, Torino, Einaudi, 1974.
  • Mangiami pure, Torino, Einaudi, 1978. ISBN 88-06-01339-4.
  • Dimenticato di dimenticare, Torino, Einaudi, 1982. ISBN 88-06-05474-0.
  • Maraini, Stein, Roma, Il ventaglio, 1987.
  • Viaggiando con passo di volpe. Poesie 1983-1991, Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-66466-9.
  • Occhi di Medusa, Calcata, Edizione del Giano, 1992.
  • Se amando troppo. Poesie 1966-1998, con CD-ROM, Milano, Rizzoli, 1998. ISBN 88-17-86019-0.
  • Notte di capod'anno in ospedale, Roma, Lepisma, 2009. ISBN 978-88-7537-103-6.
  • Il ricatto a teatro e altre commedie, Torino, Einaudi, 1970.
  • Viva l'Italia, Torino, Einaudi, 1973.
  • La donna perfetta, Venezia, La Biennale, 1974.
  • La donna perfetta seguito da Il cuore di una vergine, Torino, Einaudi, 1975.
  • Don Juan, Torino, Einaudi, 1976.
  • Dialogo di una prostituta con un suo cliente. Con un dibattito sulla decisione di fare il testo e la preparazione dello spettacolo, Padova, Mastrogiacomo-Images 70, 1978.
  • I sogni di Clitennestra e altre commedie, Milano, Tascabili Bompiani, 1981.
  • Lezioni d'amore e altre commedie, Milano, Bompiani, 1982.
  • Stravaganza, Roma, Serarcangeli, 1987.
  • Paura e amore, con Margarethe von Trotta e Laura Novati, Milano, A. Mondadori, 1988. ISBN 88-04-31769-8.
  • Erzbeth Bathory; Il geco; Norma 44, Roma, Editori & Associati, 1991.
  • Veronica, meretrice e scrittora, Milano, Bompiani, 1992. ISBN 88-452-1880-5.
  • La casa tra due palme, Salerno, Sottotraccia, 1995. ISBN 88-86351-05-4.
  • Maria Stuarda. Mela, Donna Lionora giacubina, Stravaganza, Un treno, una notte, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 2001. ISBN 88-17-12693-4.
  • Teatro anni Novanta
I, Veronica, meretrice e scrittora. La terza moglie di Mayer, Camille, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 2001. ISBN 88-17-12694-2.
II, Memorie di una cameriera. Storia di Isabella di Morra raccontata da Benedetto Croce, I digiuni di Catarina da Siena, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 2001. ISBN 88-17-12695-0.
  • Per Giulia, con la collaborazione di Angela Bove, della professoressa Maria Rosaria Carnevale, l'apporto delle parole delle amiche e del diario ritrovato di Giulia, Roma, Perrone, 2011. ISBN 978-88-6004-216-3.
  • Per proteggerti meglio, figlia mia, Roma, Perrone, 2011. ISBN 978-88-6004-217-0.
  • In viaggio da Itaca, con Gabriele Marchesini, Cesena, Il ponte vecchio, 2011. ISBN 978-88-6541-103-2.
  • Lettere d'amore, lettere di Gabriele D'Annunzio in una cornice teatrale di Dacia Maraini, con CD, Roma, Perrone, 2012. ISBN 978-88-6004-226-2.
  • Teresa la ladra, con CD, Roma, Perrone, 2013. ISBN 978-88-6004-273-6.
  • Passi affrettati, Roma, Perrone, 2015. ISBN 978-88-6004-394-8.
    • (SV) Raska steg, traduzione di Ida Andersen, Istituto Italiano di Cultura Stoccolma, 2020.
  • Regina scacco al re, Palermo, Real teatro di Santa Cecilia, 2023. Tratto da "Passi affrettati', spettacolo voluto e ideato da Ennio Giganti, regia di Sergio Vespertino con il gratuito patrocinio del Parlamento Europeo, contro la violenza sulle donne e di genere, spettacolo ad eventi a serata unica allo scopo di raccogliere fondi da destinare alle onlus che si occupano delle donne che subiscono violenza.

Sceneggiature

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Scritti di viaggi

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  • Michelangelo La Luna (a cura di), Sguardo a Oriente. Reportage, ricordi, racconti di un continente affascinante, collana La camera del fuoco, vol. 1, Cava de' Tirreni, Marlin, 2022, ISBN 978-88-604-3175-2.

Interviste

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Curatele

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Audiolibri

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Filmografia

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Riconoscimenti

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Le è stato dedicato un concorso letterario a Calascibetta, denominato Dacia Maraini[83].

Onorificenze

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Onorificenze italiane

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Onorificenze straniere

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«per il suo contributo all'approfondimento della conoscenza reciproca tra Giappone e Italia attraverso la valorizzazione delle esperienze maturate soprattutto durante il suo soggiorno in Giappone, insieme al padre Fosco Maraini, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale»
— 3 novembre 2017[85]
  1. ^ Angelo Guglielmi, Il Piacere della letteratura: prosa italiana dagli anni 70 a oggi, Feltrinelli, 1981, p. 428.
  2. ^ Felice Piemontese e Nanni Balestrini, L'invenzione della realtà: conversazioni su la letteratura e altro, Guida Editori, 1994, p. 92.
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  4. ^ Mariapia Bonanate, Le verità di genitori e figli in un affresco alla siciliana, su Famiglia Cristiana. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato il 20 febbraio 2009).
  5. ^ Maraini, Dacia nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 12 agosto 2022.
  6. ^ Invito alla lettura di Dacia Maraini (PDF), su core.ac.uk. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
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  80. ^ PREMIO LIBROGUERRIERO 2023
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