Margherita di Tirolo-Gorizia

Margherita di Tirolo-Gorizia, detta Maultasch[1], letteralmente Boccagrande[2] o Boccalarga[3] (Castel Tirolo, 1318Vienna, 3 ottobre 1369), fu l'ultima contessa del Tirolo (1335-1363) del casato di Gorizia.

Margherita di Tirolo-Gorizia
Contessa del Tirolo
Stemma
Stemma
In carica1335 - 1363
con:
PredecessoreEnrico di Carinzia e Tirolo
SuccessoreRodolfo IV d'Asburgo
Altri titoliDuchessa consorte di Baviera
NascitaCastel Tirolo, 1318
MorteVienna, 3 ottobre 1369
SepolturaChiesa dei Minoriti a Vienna
DinastiaTirolo-Gorizia
PadreEnrico di Carinzia e Tirolo
MadreAdelaide di Braunschweig
ConiugiGiovanni Enrico di Lussemburgo,
Ludovico V di Baviera
FigliMainardo
ReligioneCattolicesimo

Biografia

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Contessa del Tirolo

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La contessa Margherita del Tirolo

Margherita nacque da Enrico Mainardo, conte del Tirolo e duca di Carinzia ed Adelaide di Braunschweig, nipote di Mainardo II. Nel 1330 sposò Giovanni Enrico di Lussemburgo, fratello di Carlo IV di Boemia (che più tardi sarebbe diventato imperatore). Nel 1330 Enrico, duca di Carinzia e conte di Tirolo, sottoscrisse un trattato con Ludovico il Bavaro, che gli garantiva la successione in linea femminile, se la figlia Margherita si fosse sposata con il consenso del sovrano. Nel 1335 Giovanni Enrico, dopo la morte del duca, assunse la reggenza del Tirolo; nel contempo il duca Alberto d'Austria occupò il ducato di Carinzia, in seguito a un accordo stipulato con Ludovico il Bavaro.[4]

Nel novembre 1341 Margherita - cosa inusuale per una donna - ripudiò il marito Giovanni Enrico, esiliandolo dal Tirolo, e il 10 febbraio 1342 si unì in matrimonio con Ludovico di Brandeburgo, figlio dell'imperatore Ludovico il Bavaro. Il matrimonio suscitò grande scalpore nell'intera Europa, anche perché per motivi politici il papa Clemente VI non volle dichiarare nulle le precedenti nozze. Margherita e Ludovico, inoltre, erano parenti di terzo grado: per tale motivo i due neo-sposi furono scomunicati e la contea del Tirolo fu colpita da un interdetto.[5]

Nonostante ciò alcuni difesero la coppia, a cominciare da Marsilio da Padova e Guglielmo di Ockham, i quali, nei loro scritti, presero le parti di questo “matrimonio civile” che, contrariamente alla prima unione, era stato benedetto dalla nascita di un bambino. Ludovico di Brandeburgo, inoltre, riuscì a farsi accettare come reggente del Tirolo. Quando, nel marzo 1347 Carlo di Lussemburgo assediò la sua ex cognata a castel Tirolo, Margherita si difese con valore e l'esercito nemico dovette abbandonare il territorio. Il bando venne revocato solamente nel 1359, grazie alla mediazione di Alberto II d'Austria. Dopo la morte del marito e di Mainardo III, l'unico erede avuto da Ludovico, la duchessa nominò proprio successore il parente Rodolfo IV d'Asburgo, che, nel 1363, le subentrò sul trono tirolese. Da quel momento, e per più di cinquecento anni, la storia del Tirolo coinciderà con quella della Casa d'Austria.[6]

Gli ultimi anni

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Margherita trascorse gli ultimi anni della sua vita a Vienna, dove la sua residenza avrebbe dato il nome di “Margaretengrund” (terreno di Margherita) ad un intero sobborgo. La contessa, però, continuò a fare i suoi soggiorni estivi a Predazzo. Margherita morì il 3 ottobre 1369 all'età di 51 anni e fu sepolta a Vienna nella chiesa dei Minoriti.[7]: venne tumulata accanto a Isabella d'Aragona, moglie di Federico il Bello, duca d'Austria. I suoi genitori e il grande Mainardo II riposano, invece, nella cripta dell'abbazia di Stams, in Austria.

Il soprannome "Maultasch"

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La tomba di Margherita di Tirolo
(chiesa dei Minoriti a Vienna)
 
Castel Tirolo, residenza di Margherita

Il titolo ufficiale di Margherita, nei dosumenti, era "fuerstinn frow Margret, herczoginn ze Payrn vnd grefinne ze Tyrol".[8] Il soprannome "Maultasch" invece (letteralmente "muso a borsa" e traducibile con "bocca sfigurata", "bocca grande" o "bocca larga") comparve per la prima volta attorno al 1366 in una versione bavarese della "Cronaca Universale Sassone" (Sächsische Weltchronik) e venne ripreso in una "Cronaca austriaca" (Österreichische Chronik) del 1393. L'espressione[9] valeva più o meno come "prostituta, donna di facili costumi", e così veniva impiegata principalmente nella propaganda papale e in Boemia.

A partire dal 1425 al soprannome venne attribuito un valore letterale (Maultasch significa bocca a borsa), facendo così ritenere che il volto di Margherita fosse caratterizzato da una bocca deforme (Filippo Villani nel 1400 la definì "medusa"). Pertanto la leggenda che vuole Margherita di particolare bruttezza è probabilmente infondata: i contemporanei, al contrario, l'hanno descritta come assai gradevole. I ritratti, in ogni caso, mostrano una donna non bella ma neppure così brutta. Pure l'ipotesi che il soprannome derivi da un suo parlare sboccato non ha alcun fondamento storico.[10]

Una terza spiegazione fa derivare questo soprannome da una delle località dove Margherita probabilmente[11] amava soggiornare, castel Neuhaus presso Terlano (BZ), allora noto al volgo come castel "Maultasch", nome derivante dalla sottostante dogana, il cui nome origina dal latino "mala tasca" ("trappola per topi").

Galleria d'immagini

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Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Mainardo I di Tirolo-Gorizia Enghelberto III di Gorizia  
 
Matilde di Andechs  
Mainardo II di Tirolo-Gorizia  
Adelaide del Tirolo Alberto III di Tirolo  
 
Uta di Frontenhausen-Lechsgemünd  
Enrico di Tirolo-Gorizia  
Ottone II di Baviera Ludovico I di Baviera  
 
Ludmilla di Boemia  
Elisabetta di Baviera  
Agnese del Palatinato Enrico V del Palatinato  
 
Agnese di Hohenstaufen  
Margherita di Tirolo-Gorizia  
Alberto I di Brunswick-Lüneburg Ottone I di Brunswick-Lüneburg  
 
Matilda del Brandeburgo  
Enrico I di Brunswick-Lüneburg  
Alessia del Monferrato Bonifacio II del Monferrato  
 
Margherita di Savoia  
Adelaide di Brunswick-Lüneburg  
Alberto II di Meißen Enrico III di Meißen  
 
Costanza di Babenberg  
Agnese di Meißen  
Margherita di Sicilia Federico II di Svevia  
 
Isabella d'Inghilterra  
 
  1. ^ Nella letteratura tedesca: Margarete Maultasch (pronuncia: màultaš).
  2. ^ Margherita Boccagrande, duchessa di Carinzia e contessa del Tirolo, Enciclopedia Treccani; cfr. Austria, Touring Club Italiano, 2004, ISBN 88-365-2496-6, p. 370: «Margherita Boccagrande, da Varsavia, duchessa di Carinzia e contessa del Tirolo», p. 237: «Margarete Maultasch»; cfr. Giuseppe Giacomo Alvisi, Intenti politici dei diversi Stati d'Europa nelle questioni orientali, Ed. M.Cellini, 1890, p. 196: "Margherita dalla bocca grande"
  3. ^ Leonardo Cacciatore, Nuovo Atlante Istorico, Tramater, Napoli, 1828, p. 91
  4. ^ Margareta..., p. 24
  5. ^ Feuchtwanger, p. 31
  6. ^ Margareta..., p. 48
  7. ^ Agostinetti, p. 4
  8. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd - Bolzano Nord. Scritturalità e documentazione archivistica della città di Bolzano fino al 1500, vol. 1, Bolzano, Città di Bolzano, 2005, pp. 352, n. 717. ISBN 88-901870-0-X
  9. ^ Margareta..., p. 65
  10. ^ Margareta..., p. 67
  11. ^ Estratto da un documentario della RAI Bolzano sul castello "Maultasch"[1]: "was man sicher weiß, dass die Margarete Maultasch auf der Burg sicher nicht oft da war" (tradutto: è noto, che sicuramente la Maultasch non visitava spesso il castello

Bibliografia

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  • AA. VV., Margareta, contessa del Tirolo, Castel Tirolo 2007.
  • Nino Agostinetti, La Chiesa nazionale italiana dei Minoriti nella Vienna asburgica, ed. del Lombardo Veneto, Padova 1997.
  • (DE) Wilhelm Baum, Margarete Maultasch - ein Frauenschicksal im späten Mittelalter, Klagenfurt, Kitab-Verlag, 2007. ISBN 978-3-902585-13-4
  • Lion Feuchtwanger, La brutta duchessa, TEA, Milano 1997.
  • (DE) Julia Hörmann-Thurn und Taxis (a cura di), Margarete „Maultasch“ − zur Lebenswelt einer Landesfürstin und anderer Tiroler Frauen des Mittelalters, Wagner, Innsbruck, 2007. ISBN 978-3-7030-0438-4
  • (DE) Ellen Widder, Überlegungen zur politischen Wirksamkeit von Frauen im 14. Jahrhundert. Margarete Maultasch und Agnes von Ungarn als Erbtöchter, Ehefrauen und Witwen, in 1363-2013. 650 Jahre Tirol mit Österreich, a cura di Christoph Haidacher e Mark Mersiowsky, Innsbruck 2015 (Veröffentlichungen des Tiroler Landesarchivs, 20), pp. 91-134.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN65716018 · ISNI (EN0000 0000 7819 1215 · BAV 495/130908 · CERL cnp00548273 · LCCN (ENn95038313 · GND (DE119140268 · BNF (FRcb13321649r (data) · J9U (ENHE987007281438105171