Nadia Cassini
Nadia Cassini, pseudonimo di Gianna Lou Müller[1] (Woodstock, 2 gennaio 1949 – Reggio Calabria, 18 marzo 2025), è stata un'attrice, showgirl, cantante e modella statunitense, interprete di film della commedia sexy all'italiana tra gli anni settanta e ottanta.
Nadia Cassini | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Pop |
Periodo di attività musicale | 1977 – 1997 |
Etichetta | CGD, Ricordi, RCA, Five Record, Makaveli Records |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 3 |
Biografia
modificaGioventù
modificaNacque durante una tournée dei genitori, ballerini e attori di vaudeville, a Woodstock, nello stato di New York, il 2 gennaio 1949, da padre statunitense di origini tedesche, Harrison Müller, e da madre statunitense di origini italiane, Patricia Noto: infatti suo nonno materno, Gianni Noto, era siciliano. Lasciata la famiglia in giovane età, si mantenne attraverso diversi lavori, come cantante di night club, ballerina di fila, fotomodella e indossatrice.
Anni settanta e ottanta
modificaA partire dal 1970 ottenne alcuni piccoli ruoli cinematografici, tra cui uno in Il divorzio di Romolo Guerrieri; nello stesso anno, appena ventunenne, venne scelta dal regista Piero Vivarelli come protagonista del film erotico Il dio serpente, che riscosse un buon successo nelle sale cinematografiche, divenendo poi un cult movie, grazie alla fotografia di Benito Frattari, ma soprattutto alla colonna sonora di Augusto Martelli, il cui brano Djamballà ebbe risonanza internazionale.[senza fonte]
Recitò poi nel film Colpiscono senza pietà di Mike Hodges. Nel 1979 ebbe il primo ruolo da protagonista nel filone comico-erotico L'insegnante balla... con tutta la classe, al quale seguirono poi altri dello stesso genere, come L'infermiera nella corsia dei militari del 1979 e La dottoressa ci sta col colonnello del 1980. Una sua apparizione televisiva, nella quale, ballando accanto a Lando Buzzanca, l'attrice mostrò il sedere coperto solo da un sottilissimo perizoma, le valse una denuncia per "simulazione di atto sessuale contro natura" da parte di un telespettatore fiorentino,[2] ma la querela ebbe però breve seguito in tribunale, perché fu rigettata in prima istanza. Pur non avendo interpretato molti film – di cui qualcuno con scene di nudo integrale come Il dio serpente, che rimane la sua interpretazione più importante[3] – Nadia Cassini fu una delle protagoniste dell'immaginario erotico degli italiani a cavallo fra gli anni settanta e ottanta.[4]
Famosa per il carattere irascibile,[5] fu per un breve periodo anche un personaggio televisivo (partecipò a Premiatissima nel 1983 con Amanda Lear, a Drive In nel 1984 e a Risatissima nel 1985), ma una serie di motivi, tra i quali soprattutto la difficoltà a esprimersi bene in italiano (nei film veniva quasi sempre doppiata), bloccarono di fatto la sua carriera, impedendole di raggiungere il pieno successo nel lungo periodo. Al pari di altre celebrità dello spettacolo dell'epoca, incise alcuni dischi, interessanti solo dal punto di vista collezionistico, tra i quali conobbe una certa notorietà con il 45 giri il cui brano sul lato B, dall'ammiccante titolo A chi la do stasera è una languida ballata sussurrata ed accompagnata da un assolo di sax.[6] Apparve più volte nelle riviste Playboy, Playmen, Blitz e Guida TV.
Ritiro dalle scene
modificaDopo il ritiro dalle scene italiane negli anni ottanta, Nadia lavorò dapprima presso la televisione francese per poi ritornare negli Stati Uniti nel 1987 per motivi personali. Alla fine del decennio, sparì definitivamente dalla ribalta. Ciò fu dovuto in parte alla rottura del contratto con Fininvest, e in parte a un intervento di chirurgia plastica al naso con esito devastante subìto a fine anni novanta che comportò ustioni di terzo grado su tutto il viso e l'amputazione di parte del padiglione auricolare destro.[2]
Sempre più in crisi professionale, oltre che affettiva, iniziò ad abusare di droga e alcol. Riuscì comunque a disintossicarsi nel 2009, grazie al sostegno delle amiche e della figlia, che la fecero ricoverare in una clinica specializzata negli Stati Uniti.[2][7] Nel gennaio dello stesso anno dovette fronteggiare anche un grave incidente d'auto.[8] L'automobile su cui viaggiava finì fuori strada e lei riportò gravi fratture.[9]
Una delle ultime apparizioni televisive fu sempre nel 2009 a La vita in diretta, condotto da Lamberto Sposini; mentre nel 2010 fu ospite nel talk show demenziale di Rai Extra Una poltrona per due,[10] condotto da Ludovica Cedrati.[11]
Morte
modificaMorì il 18 marzo 2025 a Reggio Calabria, all'età di 76 anni, per un cancro ai polmoni che si era diffuso al fegato.[12][13] Dopo tre giorni si svolsero i funerali nella cappella di famiglia del marito, Giuseppe Surfaro, a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria.[14] Il 29 marzo 2025 la figlia Kassandra, che vive a Los Angeles, a Verissimo ricorderà la mamma parlando della sua malattia.[15]
Vita privata
modificaNel 1968 sposò il conte statunitense di origini italiane e russe Igor Cassini Loiewski, noto come giornalista con lo pseudonimo di Cholly Knickerbocker e fratello dello stilista Oleg. Nel 1971 divorziò da Loiewski, lasciò gli Stati Uniti e si trasferì prima in Grecia poi a Londra con l'attore greco Yorgo Voyagis, dal quale ebbe una figlia e con cui si sposò. Nel 1988, avanti il tribunale di Milano, assistita dall'avvocato Mario Marzorati, si separò e affidò la figlia Kassandra al padre.
Dal 2003 viveva stabilmente a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, dove risiedeva insieme al mercante d'arte Giuseppe Surfaro che aveva sposato il 2 gennaio del 2018.[16][17]
Filmografia
modificaCinema
modifica- Il divorzio, regia di Romolo Guerrieri (1970)
- Il dio serpente, regia di Piero Vivarelli (1970)
- Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?, regia di Mariano Laurenti (1971)
- Quando gli uomini armarono la clava e... con le donne fecero din-don, regia di Bruno Corbucci (1971)
- Colpiscono senza pietà (Pulp), regia di Mike Hodges (1972)
- Ecco lingua d'argento, regia di Mauro Ivaldi (1976)
- Spogliamoci così senza pudor..., regia di Sergio Martino, episodio L'armadio di Troia (1976)
- Io tigro, tu tigri, egli tigra, regia di Giorgio Capitani, secondo episodio (1978)
- Scontri stellari oltre la terza dimensione, regia di Luigi Cozzi (1978)
- L'insegnante balla... con tutta la classe, regia di Giuliano Carnimeo (1979)
- Io zombo, tu zombi, lei zomba, regia di Nello Rossati (1979)
- L'infermiera nella corsia dei militari, regia di Mariano Laurenti (1979)
- La dottoressa ci sta col colonnello, regia di Michele Massimo Tarantini (1980)
- Miracoloni, regia di Francesco Massaro (1981)
- Tutta da scoprire, regia di Giuliano Carnimeo (1981)
- L'assistente sociale tutto pepe..., regia di Nando Cicero (1981)
- Giovani, belle... probabilmente ricche, regia di Michele Massimo Tarantini (1982)
Televisione
modifica- Il superspia – miniserie TV (1977)
- Settimo anno – miniserie TV (1978)
- Les beaux quartiers – film TV (1983)
Programmi televisivi
modifica- Quantunque io (Rete 2, 1977)
- Sim Salabim Capodanno (Rete 2, 1978)
- Io te tu io (Rete 2, 1978)
- Ci vediamo stasera (Rete 1, 1979)
- Studio '80 (Rete 1, 1980)
- Ridiamoci sopra (Canale 5, 1982)
- Zim Zum Zam (Rai 1, 1983)
- Premiatissima (Canale 5, 1983)
- Drive In (Italia 1, 1984)
- Risatissima (Canale 5, 1985)
Doppiatrici italiane
modifica- Maria Pia Di Meo in Colpiscono senza pietà, Scontri stellari oltre la terza dimensione
- Ludovica Modugno in Il dio serpente
- Flaminia Jandolo in Ecco lingua d'argento
- Mirella Pace in L'insegnante balla... con tutta la classe
- Serena Verdirosi in L'infermiera nella corsia dei militari
Discografia
modificaAlbum
modifica- 1978 – Encounters Of A Loving Kind (CGD, CGD 20092)
- 1983 – Get Ready (RCA Italiana, PL 31725)
- 1985 – Dreams (Five Record, FM 13540)
Singoli
modifica- 1977 – Giorno per giorno/Passaporto per la follia (CGD, 7")
- 1978 – Encounters/Honey (CGD, 7")
- 1982 – Tu sei l'unico amore (Ricordi, 7")
- 1982 – Quando (mi sto innamorando)/A chi la do stasera (Ricordi, 7")
- 1983 – Get Ready/Too Late (RCA, 7")
- 1983 – I Like Boys/Obsessed (Memo Records, 12")
- 1984 – Bum bum cantiamo/Più forte (Five Record, 7")
Note
modifica- ^ Enrico Lancia e Fabio Melelli, Le straniere del nostro cinema, Gremese Editore, 2005, p. 94.
- ^ a b c Avevo il sedere più bello del mondo, ma nella vita non ho avuto culo, in Libero, 15 marzo 2010. URL consultato il 7 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Gordiano Lupi, I misteri del Dio Serpente, su Tellus Folio, 6 maggio 2006.
- ^ Nadia Cassini ovvero storia di un attrice che ha inchiodato chiunque al cinema (che fu), su Marie Claire, 14 novembre 2017. URL consultato il 19 marzo 2025.
- ^ Nadia Cassini, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- ^ Vittorio "Vikk" Papa, Nadia Cassini - Quando / A Chi La Do Stasera (1982 - 7"), su Orrore a 33 Giri, 13 giugno 2008. URL consultato il 19 marzo 2025.
- ^ Virginia Leoni, Che fine ha fatto Nadia Cassini, su dilei.it, 20 luglio 2016.
- ^ Nadia Cassini, addio all’attrice icona della commedia anni ‘80: la causa della morte e il dolore della figlia, su www.libero.it, 19 marzo 2025. URL consultato il 19 marzo 2025.
- ^ Morta l'attrice Nadia Cassini, star della commedia sexy all'italiana: il ritiro, l'incidente e la malattia, su notizie.virgilio.it, 19 marzo 2025. URL consultato il 19 marzo 2025.
- ^ Redazione, UNA POLTRONA PER DUE, COME RINCOGLIONIRE E PRENDERE IN GIRO I VIP IN MANIERA STRAORDINARIA!, su Davide Maggio, 6 novembre 2011. URL consultato il 20 marzo 2025.
- ^ Donatella Borcicci Belloni, NADIA CASSINI - UNA POLTRONA PER DUE 2010, 15 aprile 2022. URL consultato il 20 marzo 2025.
- ^ Adnkronos, Morta Nadia Cassini, attrice della commedia sexy italiana aveva 76 anni, su Adnkronos, 19 marzo 2025. URL consultato il 19 marzo 2025.
- ^ Addio a Nadia Cassini, la stella delle commedie sexy è morta a Reggio Calabria, su ReggioToday. URL consultato il 2 aprile 2025.
- ^ Ai funerali di Nadia Cassini, il marito Giuseppe: “Sua figlia Kassandra ha avuto un malore, ha preferito stare a casa”, in Spettacolo Fanpage, 21 marzo 2025. URL consultato il 2 aprile 2025.
- ^ Kassandra Voyagis ricorda la mamma Nadia Cassini: "Se n'è andata in due mesi", su Mediaset Infinity, 18 luglio 2073. URL consultato il 2 aprile 2025.
- ^ Roberta Mercuri, Nadia Cassini, i tre matrimoni e l'addio social della figlia Kassandra: «Il dolore e la tristezza sono insopportabili», su Vanity Fair Italia, 20 marzo 2025. URL consultato il 20 marzo 2025.
- ^ Nadia Cassini, il marito Giuseppe Surfaro: «Un dolore alla schiena, così ha scoperto la malattia. Per colpa di un lifting le asportarono un orecchio», su ilmessaggero.it, 31 marzo 2025.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Nadia Cassini
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nadia Cassini
Collegamenti esterni
modifica- Nadia Cassini, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- Nadia Cassini, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Nadia Cassini, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Nadia Cassini, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Nadia Cassini, su SecondHandSongs.
- Nadia Cassini, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Nadia Cassini, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Nadia Cassini, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Nadia Cassini, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- (EN) Nadia Cassini, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Nadia Cassini, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Nadia Cassini, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Nadia Cassini, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19890106 · ISNI (EN) 0000 0000 5935 1041 · SBN UBOV679447 · BNE (ES) XX1401475 (data) · BNF (FR) cb14162459c (data) |
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