Nus

comune italiano
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Nus (pron. fr. AFI: [nys]) è un comune italiano di 2 968 abitanti[1] della Valle d'Aosta.

Nus
comune
(IT) Comune di Nus
(FR) Commune de Nus
Nus – Stemma
Nus – Bandiera
Nus – Veduta
Nus – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoCamillo Rosset (lista civica Insieme per Nus - Unis pour Nus) dal 18-12-2017
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°48′26.04″N 7°29′16.48″E / 45.807232°N 7.487912°E45.807232; 7.487912 (Nus)
Altitudine529 m s.l.m.
Superficie57,36 km²
Abitanti2 979[1] (31-12-2020)
Densità51,94 ab./km²
FrazioniArlian, Blavy, Champagne, Clémensod, Cret, Fognier, Issologne, La Plantaz, Lavanche, Lignan, Mandollaz, Marsan, Martinet, Mazod, Messigné, Petit-Fénis, Pesse, Plane, Plaisant, Plantayes, Porliod, Praille, Praz, Ronchettes, Rovarey, Sacquignod, Tholasèche, Val, Vénoz
Comuni confinantiBionaz, Fénis, Oyace, Quart, Saint-Marcel, Torgnon, Verrayes
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007045
Cod. catastaleF987
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 026 GG[3]
Nome abitantineuveins
Patronosant'Ilario di Poitiers
Giorno festivo13 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Nus
Nus
Nus – Mappa
Nus – Mappa
Posizione del comune di Nus all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Nus si trova nella valle centrale della Dora Baltea, a circa 12 chilometri a est di Aosta.

Sopra il paese, sulla destra orografica della Dora, si estende il Vallone di Saint-Barthélemy, che si incunea tra la Valpelline e la Valtournenche. Il punto di massima elevazione è la Becca de Luseney a 3504 metri.

Clima modifica

Nel capoluogo situato a circa 500 metri di altitudine il clima è caratterizzato inverni freddi con precipitazioni sovente nevose, ma può capitare che alcuni giorni siano mitigati dal favonio. Le estati solitamente sono calde e ventose. Le precipitazioni sono presenti tutto l'anno, ma si concentrano in primavera e autunno. Salendo verso le frazioni più elevate il clima diventa di tipo alpino con inverni molto freddi e nevosi ed estati fresche.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Nus-Saint-Barthélemy.

Origini del nome modifica

Contrariamente alle regole di pronuncia della lingua francese standard, la "s" finale del toponimo Nus si pronuncia.

Il toponimo latino è Nucetum[5]; Nus deriva dal latino nonus, in quanto Nus si trova Ad nonum ab Augusta lapidem[6], a nove miglia romane da Augusta Prætoria Salassorum (l'odierna Aosta) lungo la Via consolare delle Gallie.

Storia modifica

La presenza di insediamenti già in epoca romana sono stati confermati dal ritrovamento di monete, laterizi e altri oggetti presso il castello di Pilato, chiamato così secondo una leggenda, per cui il procuratore romano Ponzio Pilato soggiornò in questo castello mentre si recava a Vienne, in Gallia, dove era stato esiliato da Caligola.

Il periodo medievale fu caratterizzato dal dominio della famiglia dei Signori di Nus, che esercitarono la loro autorità sul territorio dal XI al XVI secolo. A loro appartennero il castello del borgo e la fortezza all'imbocco del vallone di Saint-Barthélemy. Ancora oggi, le figure dei signori di Nus sono le principali nella sfilata del carnevale locale.

Da Nus, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.

In epoca fascista, il comune incluse quello di Fénis.

Simboli modifica

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 gennaio 1987.[7]

«Partito di rosso e di nero, a sei rose d'argento, tre e tre, alternate a sei gigli d'oro, tre e tre, tutti ordinati in fascia, le rose e i gigli centrali posti sulla partizione. Ornamenti esteriori da Comune.»

Rose e gigli sono ripresi dal blasone dei nobili de Nus, baroni di Nus e signori di Rhins, dove lo sfondo era interamente rosso[8], mentre in quello del comune è partito di rosso e di nero, a simboleggiare le due comunità parrocchiali di Saint-Hilaire e di Saint-Barthélemy.

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture militari modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

Siti archeologici modifica

Aree naturali modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti modifica

Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.

Cultura modifica

Musei modifica

L'Osservatorio astronomico modifica

Presso il villaggio di Lignan, nel vallone di Saint-Barthélemy, si trova l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta con un planetario.

Infrastrutture e trasporti modifica

Autolinee modifica

Nus è collegato con il resto della valle centrale tramite l'autolinea Aosta - Pont-Saint-Martin operata dalla SAVDA. È presente anche l'autolinea Aosta - Saint-Barthélemy che collega l'omonimo vallone a monte del capoluogo con il capoluogo regionale. Entrambe le autolinee vengono effettuate con cadenza giornaliera.

Ferrovie modifica

Il paese ha una propria stazione ferroviaria a poche centinaia di metri dal centro. La stazione si trova sulla ferrovia Aosta-Chivasso.

Economia modifica

Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Nus si produce energia idroelettrica. La centrale omonima sfrutta le acque dei torrenti Saint-Barthélemy, Chaléby e Comba d'Èche. La centrale idroelettrica di Quart, sempre sul territorio comunale a dispetto del nome, sfrutta le acque della Dora Baltea e del torrente Buthier. Entrambi gli impianti sono in gestione alla CVA.[14]

Amministrazione modifica

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Émilius.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 luglio 1988 26 maggio 1990 Augusto Pellegrino - Sindaco [15]
26 maggio 1990 29 maggio 1995 Augusto Pellegrino - Sindaco [15]
10 giugno 1995 8 maggio 2000 Silvio Trione - Sindaco [15]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Gian Marco Grange lista civica Sindaco [15]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Gian Marco Grange lista civica Sindaco [15]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Elida Baravex lista civica Sindaco [15]
11 maggio 2015 18 dicembre 2017 Elida Baravex lista civica Sindaco [15]
18 dicembre 2017 in carica Camillo Rosset lista civica Sindaco [15]

Gemellaggi modifica

Sport modifica

Sport invernali modifica

Sci nordico modifica

Nei pressi della frazione Porliod è presente una stazione sciistica con circa 30 km di piste. Nella parte finale delle piste da fondo e del percorso in ciaspole, è presente il Rifugio Magià.

Sport tradizionali modifica

In questo comune si gioca a palet e a tsan, caratteristici sport tradizionali valdostani.[16]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  5. ^ Goffredo Casalis, Dizionario geografico, vol. XII, Torino, 1843.
  6. ^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
  7. ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 26/01/1987 (PDF).
  8. ^ Federico Bona, Armoriale Valdostano (PDF), Blasonario Subalpino, 2013, p. 22.
  9. ^ PmReb, Tör di Sarrazins (PDF), in Annuario 2012. supplemento a Montagnes Valdôtaines, 1 (112), CAI Sezione Aosta, gennaio 2012. URL consultato il 13 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2014).
  10. ^ Riserva Naturale Les Iles: L'Area Protetta
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Museo di Carlo Tassi [collegamento interrotto], su lovevda.it, Sito ufficiale del Turismo della Regione Valle d'Aosta, 20 gennaio 2012. URL consultato l'8 gennaio 2013.
  13. ^ Carlo Tassi Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., www.costruttoridibabele.net
  14. ^ CVA, Gli impianti, su cva-ao.it. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  15. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  16. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Bibliografia modifica

  • Ezio Emerico Gerbore, Nus. Tessere di storia, a cura dell'amministrazione comunale di Nus, Quart (AO), Musumeci, 1998.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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