Phoenix Suns
Questa voce o sezione sull'argomento società di pallacanestro non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Phoenix Suns Pallacanestro ![]() | ||||
---|---|---|---|---|
Campione della Western Conference | ||||
Campione della NBA Pacific Division | ||||
![]() | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
| ||||
Colori sociali | Viola, arancione, nero, grigio, giallo[1][2] | |||
Dati societari | ||||
Città | ![]() | |||
Nazione | ![]() | |||
Campionato | NBA | |||
Conference | Western Conference | |||
Division | Pacific Division | |||
Fondazione | 1968 | |||
Denominazione | Phoenix Suns 1968-presente | |||
Proprietario | ![]() | |||
Presidente | ![]() | |||
General manager | ![]() | |||
Allenatore | ![]() | |||
Impianto | Footprint Center (18,422 posti) | |||
Sito web | www.nba.com/suns | |||
Palmarès | ||||
Titoli di conference | 3 | |||
Titoli di division | 8 | |||
![]() |
I Phoenix Suns sono una delle trenta squadre di pallacanestro che militano nel massimo campionato professionistico statunitense, la National Basketball Association. Dal 1992 la loro casa è il Footprint Center, precedentemente nota come America West Arena, nel centro di Phoenix. L'Arena è spesso definita come il "Palazzo Viola" per i suoi sedili viola.
I Suns hanno cominciato a giocare come squadra di espansione nel 1968. La franchigia possiede il quarto miglior record percentuale di vittorie della NBA di tutti i tempi avendo vinto il 55 per cento delle sue partite. Hanno disputato i play-off per 29 volte in 50 anni, fatto diciannove stagioni con 50 o più vittorie, partecipato nove volte alla finale della Western Conference e raggiunto le finali NBA in tre occasioni, nel 1976, nel 1993 e nel 2021. Di conseguenza, in base alla loro percentuale vittorie-sconfitte, i Suns sono la franchigia più vincente a non aver mai conquistato un titolo NBA.
Storia della franchigiaModifica
CreazioneModifica
I Suns sono una delle due franchigie a debuttare in NBA nella stagione 1968-69 insieme ai Milwaukee Bucks. Sono stati la prima squadra professionistica dell'Arizona, e saranno anche l'unica per i successivi 20 anni fino a quando i Cardinals non si trasferiranno da St. Louis nel 1988. La squadra ha giocato per i primi 24 anni nel Arizona Veterans Memorial Coliseum, situato a nord-ovest del centro di Phoenix. La franchigia venne creata da una cordata guidata dagli imprenditori locali Karl Eller, Don Pitt, Don Diamond, Bhavik Darji, Marvin Meyer, and Richard Bloch; facevano inoltre parte della cordata i conduttori televisivi Andy Williams, Bobbie Gentry e Ed Ames. Ci furono molte critiche, in particolare l'allora commissario NBA J. Walter Kennedy aveva dichiarato che Phoenix era "troppo calda, troppo piccola e troppo lontana" per poter essere un buon mercato per l'NBA. L'area metropolitana di Phoenix era tuttavia in rapida crescita e avrebbe ingaggiato rivalità geografiche con le città di Los Angeles, San Diego, San Francisco e Seattle.
A seguito delle continue sollecitazioni, il 22 gennaio 1968 il consiglio di amministrazione della NBA ha infine concesso l'autorizzazione ai Suns e ai Bucks di entrare nella NBA previo pagamento di una quota di iscrizione stimabile in 2 milioni di dollari dell'epoca. Il nome "Suns" è stato scelto tra altri 28.000 proposti in un concorso indetto dallo Stato dell'Arizona. Il vincitore ha vinto 1.000 dollari e un abbonamento per la stagione inaugurale. Suns è stato preferito a Scorpions, Rattlers, Thunderbirds, Wranglers, Mavericks, Mustangs e Cougars. Stan Fabe, che possedeva un impianto commerciale di stampa a Tucson, ha disegnato lo stemma della squadra per soli 200 dollari, dopo che la squadra aveva pagato 5.000 dollari a un artista locale, senza ottenere risultati soddisfacenti. Nel draft di espansione spiccano tra le scelte Gail Goodrich e Dick Van Arsdale.
Inizi e primi successiModifica
Viene ingaggiato Jerry Colangelo, allora osservatore dei Chicago Bulls (franchigia nata due anni prima), come direttore generale ad appena 28 anni e Red Kerr come allenatore. I Suns debuttano nel campionato NBA nella stagione 1968-69 con una vittoria ai danni dei Seattle SuperSonics nella serata di apertura. A differenza del primo anno dei Bulls, nel quale Colangelo e Kerr avevano portato la squadra a un bilancio di 33 vittorie, riuscendo a guadagnarsi un posto per i play-off (oltre a un Coach of the Year Award per Kerr), i Suns terminano il loro primo anno con un bilancio di 16-66, distante 25 partite dalla zona play-off. Sia Goodrich e Van Arsdale vengono convocati per l'All-Star Game nella loro prima stagione con i Suns. Goodrich avrebbe fatto ritorno dopo due anni con i Suns ai Los Angeles Lakers, mentre Van Arsdale avrebbe giocato con la maglia dei Suns per il resto della sua carriera, diventando in seguito anche allenatore della squadra di Phoenix. L'ultimo posto dei Suns li porta a un sorteggio per la prima scelta al draft con i Milwaukee Bucks. I Bucks vincono il sorteggio, acquisendo i diritti del centro da UCLA Kareem Abdul-Jabbar (allora conosciuto come Lew Alcindor); i Suns selezionano allora il centro Neal Walk dall'Università della Florida. Mentre i Bucks arriveranno a vincere il titolo nella stagione 1970-71 e alle finali 1974, i Suns non avrebbero raggiunto le finali fino al 1976. La stagione 1969-70 vede un miglioramento di risultati per i Suns, che chiudono con un bilancio di 39-43, ma venendo eliminati dai Los Angeles Lakers futuri campioni di Western Conference al primo turno dei play-off. Nelle due stagioni successive (1970-1971 e 1971-72) i Suns chiudono con un bilancio di 48 e 49 vittorie, ma non si qualificano per i play-off per entrambe le stagioni, non qualificandosi più fino al 1976.
23 maggio-6 giugno 1976 Boston Celtics - Phoenix Suns 98-87 |
Nel 1976, accompagnati dall'uscita fortunata del film Rocky, provano ad applicare gli insegnamenti di Sylvester Stallone direttamente sul campo: finiscono la stagione con un record di 40 vinte e 42 perse, ma battono i campioni NBA in carica Golden State Warriors nei play-off e si scontrano con i Boston Celtics nelle finali NBA, finendo sconfitti in 6 gare. La gara 5 continua fino a 3 supplementari, in una delle partite più emozionanti della storia NBA.
I successivi anni non sono fortunati per i Suns, tra scandali legati a giri di droga negli anni ottanta e la difficoltà di mettere d'accordo uno spogliatoio difficile. Tutto inizia a cambiare nel 1987, con uno scambio con i Cleveland Cavaliers che porta a Phoenix Kevin Johnson e Mark West, a cui faranno seguito l'anno successivo Tom Chambers da Seattle e la matricola Jeff Hornacek: da quell'anno comincerà una serie di 13 anni di play-off consecutivi. Nel 1990 fa scalpore la loro vittoria ai danni dei Los Angeles Lakers, prima che la squadra venga sconfitta dai Portland Trail Blazers nella finale di conference.
Era BarkleyModifica
9-20 giugno 1993 Phoenix Suns - Chicago Bulls 92-100 |
Nel 1992 arriva nei Suns Charles Barkley, destinato a entrare nella Hall of Fame, e con esso i Suns si classificarono primi nella stagione 1992-93 con 62 vittorie e arriva la seconda finale nella storia, persa in 6 gare contro i Chicago Bulls trainati da Michael Jordan e Scottie Pippen.
I due anni successivi vedono i Phoenix crollare nei playoffs per due volte contro gli Houston Rockets (che vinceranno il titolo). Nel 1996 Barkley viene scambiato ai Rockets dove finirà la carriera (nel 2004 vedrà come ringraziamento della squadra il suo numero di maglia ritirato), e per i Suns inizia una spirale discendente, legata anche al ritiro di Kevin Johnson.
I Suns comunque riescono a raggiungere i playoffs fino alla stagione 2001-02, quando non ci riusciranno dopo 14 anni: questa stagione viene caratterizzata dallo scambio di Jason Kidd che finisce ai New Jersey Nets per Stephon Marbury. Nel 2002 emerge la matricola Amar'e Stoudemire, che arriva direttamente dalla high school saltando il college, come hanno fatto Kevin Garnett e Kobe Bryant: vince il titolo di Matricola dell'anno e porta i Suns di nuovo nei play-off.
La stagione 2003-04, tuttavia, vede ancora una volta i Suns fuori dai playoffs a causa di disastrosi scambi di giocatori e di cambi al vertice della società: nell'aprile del 2004 sono venduti per 401 milioni di dollari a un gruppo di investimenti.
Era NashModifica
La stagione 2004-05 è stata invece un anno straordinario, dove la squadra, guidata in panchina da Mike D'Antoni, con un gioco spumeggiante tutto votato all'attacco e al tiro da tre punti è riuscita addirittura ad avere il miglior record di vittorie di tutta la lega. Nei playoffs è stata però sconfitta in finale di conference dai San Antonio Spurs.
Nel 2005 Steve Nash vince l'MVP come miglior giocatore della Lega. La cosa più straordinaria è che lo stesso premio gli viene consegnato anche l'anno successivo (2006), rendendo così a tutti gli effetti immortale la figura del playmaker e fantasista canadese, accostato ormai a personaggi leggendari della storia della NBA.
Nella stagione 2006-07 i Suns hanno disputato una grande stagione secondi in tutta la lega, nei playoffs si sono sbarazzati dei Los Angeles Lakers 4-2 però nel turno successivo vengono eliminati con lo stesso risultato dai San Antonio Spurs in una serie accesissima che ha aperto molte polemiche.
Dopo il draft 2007, i Suns hanno messo sotto contratto il free agent Grant Hill proveniente dagli Orlando Magic.
I Suns cominciano la stagione 2007-08 con la stessa ossatura della stagione precedente, continuando a ottenere ottimi risultati in Regular Season confermandosi come una squadra di vertice. Il 6 febbraio 2008, il centro dei Miami Heat Shaquille O'Neal è approdato alla corte di Mike D'Antoni in cambio di Shawn Marion e Marcus Banks, in uno degli scambi che hanno caratterizzato l'intera annata, ricca di operazioni di mercato importanti. La squadra arriva ai Playoff NBA con il sesto posto nella Western Conference, affrontando al primo turno gli acerrimi rivali: i San Antonio Spurs. La serie è caratterizzata da una strepitosa Gara 1, che viene vinta in extremis dagli Spurs e pregiudica pesantemente l'andamento della serie. Phoenix riesce a vincere una sola partita e viene eliminata 4-1. Per il quarto anno consecutivo, la squadra fallisce l'approdo alle Finali NBA e la dirigenza decide di optare per un cambio di rotta licenziando Mike D'Antoni e nominando Terry Porter come nuovo allenatore per la stagione 2008-09.
Nonostante una buona partenza i risultati cominciano a lasciar spazio alle numerose sconfitte e Kerr decide così di tentare il tutto per tutto licenziando in tronco, nel febbraio 2009 - senza nemmeno una stagione sulle spalle - coach Terry Porter, sostituendolo con Alvin Gentry, l'unico superstite dell'entourage di D'Antoni. I Suns ricominciano a correre e a infilare valanghe di punti. Tuttavia, l'infortunio di Amar'e Stoudemire è una tegola pesantissima e le agguerrite franchigie dell'Ovest hanno la meglio su Phoenix, che non riesce a qualificarsi per i playoff per la prima volta dopo molti anni.
L'anno dopo, sempre con coach Gentry, i Suns ottengono il terzo posto finale nella Western Conference: al primo turno dei play-off battono 4-2 i Portland Trail Blazers, sconfiggendo alle semifinali di Conference 4-0 i San Antonio Spurs, ma venendo sconfitti alle finali dai Los Angeles Lakers per 4 a 2. All'inizio della serie con i Los Angeles Lakers, il general manager Steve Kerr si dimette dal precedente ruolo, per occupare il suo vecchio lavoro di commentatore per la TNT.
La stagione 2009-2010 terminata alla grande, con una finale di conference inaspettata (persa 4-2 contro i poi campioni NBA Los Angeles Lakers), ha concluso un passo importante della storia di Phoenix, quella del duo Steve Nash - Amar'e Stoudemire; quest'ultimo passato nella pazza estate degli scambi 2010 alla corte del coach Mike D'Antoni ai New York Knicks. Per provare a rimanere ai vertici del basket NBA, i Phoenix Suns scambiano la play-guardia brasiliana Leandro Barbosa e l'ala grande Dwayne Jones in cambio del turco Hidayet Türkoğlu; inoltre, per continuare l'ormai noto gioco veloce, i Suns si affidano al free agent Hakim Warrick, uscente dai Chicago Bulls, e all'"Afro-man" Josh Childress, di ritorno da una esperienza biennale in Europa. Dopo le prime 10 gare, i Suns si ritrovano con un record di 6-4 (avendo già affrontato per ben due volte i campioni in carica Lakers). Aspettando il prosieguo della stagione si può accennare il secondo record nella storia di tiri da tre messi a segno allo Staples Center di Los Angeles. A conferma dell'inizio stagione, le successive 10 gare (20 in totale) si concludono con 11-9. Da sottolineare il cattivo calendario e l'infortunio di Robin Lopez, nonostante ciò la squadra, comandata da uno Steve Nash intramontabile, continua a essere sopra il 50% di vittorie, grazie anche ai tiri da 3 di Jason Richardson e a un ritrovato Grant Hill. Il 18 dicembre 2010 è stata conclusa una trade tra i Phoenix Suns e gli Orlando Magic che ha portato nella città della Florida Hidayet Türkoğlu, Jason Richardson e Earl Clark. Sono invece approdati in Arizona Vince Carter, Marcin Gortat, Mickaël Piétrus, la prima scelta al draft del 2011 e 3 milioni di dollari.
Era Post Nash: L'Arrivo di Dragić e BledsoeModifica
L'era di Steve Nash finisce il 5 luglio 2012 quando il giocatore canadese, diventato free agent, capisce la volontà dei Suns di non rinnovare con lui e decide così di firmare con i Suns un contratto sign-and-trade (allo scopo di far fruttare ai Suns qualcosa dalla sua cessione) venendo poi ceduto ai Los Angeles Lakers in cambio delle prime scelte ai draft 2013 e 2015, a una seconda scelta al draft 2013 e a una somma in denaro. Al draft 2012 viene scelto il playmaker Kendall Marshall da North Carolina. Sul mercato i Suns, dopo aver tentato l'ingaggio del talentuoso Eric Gordon (poi rifirmato dai New Orleans Hornets), ingaggiano il playmaker Goran Dragić (che aveva già militato nei Suns dal 2008 al 2011), l'ala piccola Michael Beasley (seconda scelta al draft 2008) e l'ala grande Luis Scola. I Suns partecipano poi a una trade a tre squadre imbastita dai Minnesota Timberwolves per liberare lo spazio salariale necessario per ingaggiare Andrej Kirilenko, senza però piazzare ingaggi o cessioni di rilievo (ceduti Robin Lopez e Hakim Warrick ai New Orleans Hornets ricevono dai Wolves Wesley Johnson e una futura scelta al draft). Successivamente i Suns ingaggiano anche il centro Jermaine O'Neal (Most Improved Player nel 2002 e 6 volte All-Star). Durante questa stagione i Suns diventano la quarta squadra in NBA a raggiungere 2000 vittorie, grazie ad una vittoria per 97-81 contro i Chicago Bulls fuori casa. Il 18 gennaio 2013, a seguito di una striscia di 24 sconfitte consecutive, l'allenatore Alvin Gentry rassegna le sue dimissioni da capoallenatore; due giorni dopo viene nominato allenatore ad interim l'assistente Lindsey Hunter; qualche giorno dopo rassegnano le loro dimissioni anche gli assistenti allenatori Dan Majerle ed Elston Turner. I Suns chiudono la stagione con un disastroso bilancio di 25-57, che li fa classificare ultimi in Western Conference e quartultimi in NBA.
In vista della stagione successiva viene ingaggiato come allenatore Jeff Hornacek, nella stagione precedente assistente allenatore degli Utah Jazz ed ex giocatore dei Suns tra il 1986 e il 1992. Al draft viene selezionato il centro Alex Len'. In seguito vengono acquisiti Eric Bledsoe e Caron Butler in una trade con Los Angeles Clippers e Milwaukee Bucks. Il progetto della squadra è quello di "tankare" la stagione per puntare a ricevere una delle prime scelte al draft 2014; questa strategia è confermata dalla cessione del centro titolare Marcin Gortat ai Washington Wizards in cambio dell'infortunato a lungo termine Emeka Okafor e di una scelta al draft 2014. L'esplosione di Dragić, Bledsoe e Gerald Green cambia però improvvisamente le strategie della squadra, che si vede proiettata nella lotta per i play-off. Per rafforzarsi in vista play-off, la squadra si mette alla ricerca di un lungo di peso, intavolando trattative per Pau Gasol e Joakim Noah, senza però successo. Proprio l'assenza di un lungo di peso e l'alta competitività della Western Conference (se fossero stati in Eastern Conference i Suns i sarebbero qualificati ai play-off con la 3ª posizione) fanno gradualmente calare la squadra, che, dopo una lunga lotta con Memphis Grizzlies e Dallas Mavericks, chiude la stagione con un record di 48-34, appena fuori dai play-off. La stagione successiva, 2014-2015, vede un leggero peggioramento del record finale, con i Suns che chiudono 39-43 e sono di nuovo estromessi da un posto nei play-off nella competitiva Western Conference, e perdono anche Goran Dragić, il quale decide di firmare con i Miami Heat.
Era Devin BookerModifica
2015-2020: L'arrivo di Devin Booker e le annate deludentiModifica
Al termine della stagione, nel Draft NBA 2015, i Suns selezioneranno con la tredicesima scelta Devin Booker, la futura stella che porterà nelle stagioni future a riportare la squadra ai vertici della lega.
Confermato lo staff tecnico, i Suns entrano con forza nella off-season come una delle squadre favorite per assicurarsi i servigi del free-agent Lamarcus Aldridge, che finirà invece ai San Antonio Spurs. A metà della stagione 2015-2016, a seguito di un deludente record di 14 vittorie e 35 sconfitte, i Suns nella mattinata del 1º febbraio 2016 annunciano l'esonero del coach Jeff Hornacek, e lo rimpiazzano con Earl Watson.
Il 22 giugno 2018, i Suns selezionano con la prima scelta assoluta al Draft NBA 2018 il centro DeAndre Ayton. Si tratta della prima volta nella storia che la franchigia dell'Arizona seleziona un giocatore con la scelta numero 1 del draft. In quel draft, i Suns selezionano inoltre Mikal Bridges con la decima scelta, ottenuta in uno scambio con i Philadelphia 76ers. Durante la off-season, Devin Booker firma un'estensione di contratto a $158 milioni per 5 anni, ed il proprietario della squadra Robert Sarver rimpiazza il GM Ryan McDonough con James Jones, dapprima ad interim ed al termine della stagione 2018-19. Quella stagione, in ogni caso, finisce con un record di 19-63, ovvero il peggiore della Western Conference.
La stagione successiva, i Suns cominciano meglio rispetto alle stagioni precedenti, nonostante la squalifica per 25 gare di DeAndre Ayton per doping. il 13 febbraio 2020, Devin Booker viene selezionato come riserva all'All Star Game 2020, primo giocatore dei Suns dai tempi di Steve Nash a partecipare all'evento. In seguito alla sospensione della stagione, i Suns sono tra le 22 squadre invitate a giocare le ultime 8 partite della stagione regolare nella bolla di Orlando. Nonostante chiudono imbattuti, non riescono a chiudere il margine che li separa dalla qualificazione ai playoff, chiudendo dunque la stagione con la 10ª mancata apparizione ai playoff di fila.
2020 - oggi: il duo Booker-PaulModifica
L'annata 2020-2021 inizia con l'ingaggio del futuro Hall of Famer Chris Paul che ritrova così il suo coach ai tempi dei New Orleans Hornets, Monty Williams. L'arrivo della Point God alza il livello del gioco e della mentalità di squadra che chiude la regular season con il secondo miglior record della stagione con 51 vittorie a fronte di sole 21 sconfitte.
Ai playoff la squadra elimina senza troppe difficoltà i campioni in carica dei Los Angeles Lakers chiudendo la serie 4-2, al secondo turno eliminano i Denver Nuggets dell'MVP della stagione Nikola Jokić con un sonoro 4-0 e alle finali di Conference si sbarazzano abbastanza agevolmente degli eterni incompiuti Los Angeles Clippers privi di Kawhi Leonard per infortunio. Approdano, quindi, alle terze NBA Finals della loro storia; tuttavia, dopo aver vinto le prime due gare in casa, subiscono la rimonta dei Milwaukee Bucks di Giannīs Antetokounmpo (che chiudono la serie sul 4-2).
6 luglio-20 luglio 2021 Milwaukee Bucks - Phoenix Suns 105-118 |
AreneModifica
- Arizona Veterans Memorial Coliseum (1968-1992)
- Footprint Center (1992-presente)
Squadra attualeModifica
Roster Phoenix Suns
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Giocatori | Staff Tecnico | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Roster • Transazioni |
Record stagione per stagioneModifica
Il 10 novembre 1990 i Suns sconfissero i Denver Nuggets segnando 107 punti solo nel primo tempo: si tratta di record NBA[3].
Campione NBA | Campione di Conference | Campione di Division |
Stagione | V | P | % | Playoff | Risultato |
---|---|---|---|---|---|
Phoenix Suns | |||||
1968-69 | 16 | 66 | 19,5 | ||
1969-70 | 39 | 43 | 47,6 | Perde Semifinali Division | LA Lakers 4, Phoenix 3 |
1970-71 | 48 | 34 | 58,5 | ||
1971-72 | 49 | 33 | 59,8 | ||
1972-73 | 38 | 44 | 46,3 | ||
1973-74 | 30 | 52 | 36,6 | ||
1974-75 | 32 | 50 | 39,0 | ||
1975-76 | 42 | 40 | 51,2 | Vince Semifinali Conference Vince Finali Conference Perde Finali NBA |
Phoenix 4, Seattle 2 Phoenix 4, Golden State 3 Boston 4, Phoenix 2 |
1976-77 | 34 | 48 | 41,5 | ||
1977-78 | 49 | 33 | 59,8 | Perde 1º Turno | Milwaukee 2, Phoenix 0 |
1978-79 | 50 | 32 | 61,0 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Perde Finali Conference |
Phoenix 2, Portland 1 Phoenix 4, Kansas City 1 Seattle 4, Phoenix 3 |
1979-80 | 55 | 27 | 67,1 | Vince 1º Turno Perde Semifinali Conference |
Phoenix 2, Kansas City 1 LA Lakers 4, Phoenix 1 |
1980-81 | 57 | 25 | 69,5 | Perde Semifinali Conference | Kansas City 4, Phoenix 3 |
1981-82 | 46 | 36 | 56,1 | Vince 1º Turno Perde Semifinali Conference |
Phoenix 2, Denver 1 LA Lakers 4, Phoenix 0 |
1982-83 | 53 | 29 | 64,6 | Perde 1º Turno | Denver 2, Phoenix 1 |
1983-84 | 41 | 41 | 50,0 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Perde Finali Conference |
Phoenix 3, Portland 2 Phoenix 4, Utah 2 LA Lakers 4, Phoenix 2 |
1984-85 | 36 | 46 | 43,9 | Perde 1º Turno | LA Lakers 3, Phoenix 0 |
1985-86 | 32 | 50 | 39,0 | ||
1986-87 | 36 | 46 | 43,9 | ||
1987-88 | 24 | 54 | 34,1 | ||
1988-89 | 55 | 27 | 67,1 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Perde Finali Conference |
Phoenix 3, Denver 0 Phoenix 4, Golden State 1 LA Lakers 4, Phoenix 0 |
1989-90 | 54 | 28 | 65,9 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Perde Finali Conference |
Phoenix 3, Utah 2 Phoenix 4, LA Lakers 1 Portland 4, Phoenix 2 |
1990-91 | 55 | 27 | 67,1 | Perde 1º Turno | Utah 3, Phoenix 1 |
1991-92 | 53 | 29 | 64,6 | Vince 1º Turno Perde Semifinali Conference |
Phoenix 3, San Antonio 0 Portland 4, Phoenix 1 |
1992-93 | 62 | 20 | 75,6 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Vince Finali Conference Perde Finali NBA |
Phoenix 3, LA Lakers 2 Phoenix 4, San Antonio 2 Phoenix 4, Seattle 3 Chicago 4, Phoenix 2 |
1993-94 | 56 | 26 | 68,3 | Vince 1º Turno Perde Semifinali Conference |
Phoenix 3, Golden State 0 Houston 4, Phoenix 3 |
1994-95 | 59 | 23 | 72,0 | Vince 1º Turno Perde Semifinali Conference |
Phoenix 3, Portland 0 Houston 4, Phoenix 3 |
1995-96 | 41 | 41 | 50,0 | Perde 1º Turno | San Antonio 3, Phoenix 1 |
1996-97 | 40 | 42 | 48,8 | Perde 1º Turno | Seattle 3, Phoenix 2 |
1997-98 | 56 | 26 | 68,3 | Perde 1º Turno | San Antonio 3, Phoenix 1 |
1998-99 | 27 | 23 | 54,0 | Perde 1º Turno | Portland 3, Phoenix 0 |
1999-00 | 53 | 29 | 64,6 | Vince 1º Turno Perde Semifinali Conference |
Phoenix 3, San Antonio 1 LA Lakers 4, Phoenix 1 |
2000-01 | 51 | 31 | 62,3 | Perde 1º Turno | Sacramento 3, Phoenix 1 |
2001-02 | 36 | 46 | 43,9 | ||
2002-03 | 44 | 38 | 53,7 | Perde 1º Turno | San Antonio 4, Phoenix 2 |
2003-04 | 29 | 53 | 35,4 | ||
2004-05 | 62 | 20 | 75,6 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Perde Finali Conference |
Phoenix 4, Memphis 0 Phoenix 4, Dallas 2 San Antonio 4, Phoenix 1 |
2005-06 | 54 | 28 | 65,9 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Perde Finali Conference |
Phoenix 4, LA Lakers 3 Phoenix 4, LA Clippers 3 Dallas 4, Phoenix 2 |
2006-07 | 61 | 21 | 74,4 | Vince 1º Turno Perde Semifinali Conference |
Phoenix 4, L.A. Lakers 1 San Antonio 4, Phoenix 2 |
2007-08 | 55 | 27 | 67,1 | Perde 1º Turno | San Antonio 4, Phoenix 1 |
2008-09 | 46 | 36 | 56,1 | ||
2009-10 | 54 | 28 | 65,9 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Perde Finali Conference |
Phoenix 4, Portland 2 Phoenix 4, San Antonio 0 Los Angeles Lakers 4, Phoenix 2 |
2010-11 | 40 | 42 | 48,8 | ||
2011-12 | 33 | 33 | 50,0 | ||
2012-13 | 25 | 57 | 30,5 | ||
2013-14 | 48 | 34 | 58,5 | ||
2014-15 | 39 | 43 | 47,6 | ||
2015-16 | 23 | 59 | 28,0 | ||
2016-17 | 24 | 58 | 29,3 | ||
2017-18 | 21 | 61 | 25,6 | ||
2018-19 | 19 | 63 | 23,2 | ||
2019-20 | 34 | 39 | 46,6 | ||
2020-21 | 51 | 21 | 70,8 | Vince 1º Turno Vince Semifinali Conference Vince Finale di Conference Perde Finali NBA |
Phoenix 4, Lakers 2 Phoenix 4, Denver 0 Phoenix 4, L.A. Clippers 2 Milwaukee 4, Phoenix 2 |
Totale | 2055 | 1751 | 54,6 | ||
Playoffs | 132 | 137 | 49,1 |
PalmarèsModifica
Palmarès Phoenix Suns | ||
Titoli | Anni | |
Titoli di Conference | 3 | 1976, 1993, 2021 |
Titoli di Division | 8 | 1980-1981, 1992-1993, 1994-1995, 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007, 2020-2021, 2021-2022 |
CestistiModifica
Membri della Basketball Hall of FameModifica
Numeri ritiratiModifica
- 5 Dick Van Arsdale (1968–1977)
- 6 Walter Davis (1977–1988)
- 7 Kevin Johnson (1988–2000)
- 9 Dan Majerle (1988–1995, 2001–2002)
- 13 Steve Nash (1996-1998, 2004-2012)
- 24 Tom Chambers (1988–1993)
- 33* Alvan Adams (1975–1988)
- 34 Charles Barkley (1992-1996)
- 42 Connie Hawkins (1969–1973)
- 44 Paul Westphal (1975–1980, 1983–1984) (allenatore: 1992–1996)
- 832 Lowell "Cotton" Fitzsimmons (allenatore: 1970–1972, 1988–1992, 1996; 832 è il numero delle sue vittorie)
* A Grant Hill, durante il suo periodo di militanza nei Suns, fu consentito di indossare la maglia col numero 33 nonostante fosse stata ritirata.
AllenatoriModifica
Legenda | |
---|---|
PA | Partite allenate |
V | Vittorie |
S | Sconfitte |
V% | Percentuale di vittorie |
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Suns | |
Eletto nella Basketball Hall of Fame |
Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2020-2021.
Statistiche allenatori Phoenix Suns | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
# | Nome | Periodo | GG | V | P | P% | GG | V | P | V% |
Regular season | Playoffs | |||||||||
1 | Red Kerr | 1968–1969 | 120 | 31 | 89 | 25,8 | — | — | — | — |
2 | Jerry Colangelo | 1969 | 44 | 24 | 20 | 54,5 | 7 | 3 | 4 | 42,9 |
3 | Cotton Fitzsimmons | 1970–1971 | 164 | 97 | 67 | 59,1 | — | — | — | — |
4 | Butch van Breda Kolff | 1972 | 7 | 3 | 4 | 42,9 | — | — | — | — |
— | Jerry Colangelo | 1972 | 75 | 35 | 40 | 46,7 | — | — | — | — |
5 | John MacLeod | 1973–1986 | 1122 | 579 | 543 | 51,6 | 81 | 37 | 44 | 45,7 |
6 | Dick Van Arsdale | 1986 | 26 | 14 | 12 | 53,8 | — | — | — | — |
7 | John Wetzel | 1987 | 82 | 28 | 54 | 34,1 | — | — | — | — |
— | Cotton Fitzsimmons | 1988–1991 | 328 | 217 | 111 | 66,2 | 40 | 21 | 19 | 52,5 |
8 | Paul Westphal | 1992–1995 | 279 | 191 | 88 | 68,5 | 44 | 25 | 19 | 56,8 |
— | Cotton Fitzsimmons | 1995 | 49 | 27 | 22 | 55,1 | 4 | 1 | 3 | 25,0 |
9 | Danny Ainge | 1996–1999 | 226 | 136 | 90 | 60,2 | 12 | 3 | 9 | 25,0 |
10 | Scott Skiles | 1999–2001 | 195 | 116 | 79 | 59,5 | 13 | 5 | 8 | 38,5 |
11 | Frank Johnson | 2001–2003 | 134 | 63 | 71 | 47,0 | 6 | 2 | 4 | 33,3 |
12 | Mike D'Antoni | 2003–2007 | 389 | 253 | 136 | 65,0 | 51 | 26 | 25 | 51,0 |
13 | Terry Porter | 2008 | 51 | 28 | 23 | 54,9 | — | — | — | — |
14 | Alvin Gentry | 2008–2012 | 261 | 145 | 116 | 55,6 | 16 | 10 | 6 | 62,5 |
15 | Lindsey Hunter | 2012 | 41 | 12 | 29 | 29,3 | — | — | — | — |
16 | Jeff Hornacek | 2013–2016 | 213 | 101 | 112 | 47,4 | — | — | — | — |
17 | Earl Watson | 2016–2017 | 118 | 33 | 85 | 28,0 | — | — | — | — |
18 | Jay Triano | 2017–2018 | 79 | 21 | 58 | 26,6 | — | — | — | — |
19 | Igor Kokoškov | 2018–2019 | 82 | 19 | 63 | 23,2 | — | — | — | — |
20 | Monty Williams | 2019–presente | 145 | 85 | 60 | 58,6 | 22 | 14 | 8 | 63,6 |
Premi individualiModifica
- Charles Barkley - 1993
- Steve Nash - 2005, 2006
- Shaquille O'Neal - 2009
- Alvan Adams - 1976
- Walter Davis - 1978
- Amar'e Stoudemire - 2003
- Eddie Johnson - 1989
- Danny Manning - 1998
- Rodney Rogers - 2000
- Leandro Barbosa - 2007
- Kevin Johnson - 1989
- Boris Diaw - 2006
- Goran Dragić - 2014
- Cotton Fitzsimmons - 1989
- Mike D'Antoni - 2005
- James Jones - 2021
- Larry Nance - 1984
- Cedric Ceballos - 1992
- Quentin Richardson - 2005
- Connie Hawkins - 1970
- Paul Westphal - 1977, 1979, 1980
- Dennis Johnson - 1981
- Charles Barkley - 1993
- Jason Kidd - 1999, 2000, 2001
- Steve Nash - 2005, 2006, 2007
- Amar'e Stoudemire - 2007
- Paul Westphal - 1978
- Walter Davis - 1978, 1979
- Kevin Johnson - 1989, 1990, 1991, 1994
- Tom Chambers - 1989, 1990
- Charles Barkley - 1994, 1995
- Amar'e Stoudemire - 2005, 2008, 2010
- Steve Nash - 2008, 2010
- Kevin Johnson - 1992
- Charles Barkley - 1996
- Stephon Marbury - 2003
- Shawn Marion - 2005, 2006
- Shaquille O'Neal - 2009
- Goran Dragić - 2014
- Don Buse - 1978, 1979, 1980
- Dennis Johnson - 1981, 1982, 1983
- Jason Kidd - 1999, 2001
- Raja Bell - 2007
- Paul Silas - 1971, 1972
- Dick Van Arsdale - 1973
- Dan Majerle - 1991, 1993
- Jason Kidd - 2000
- Clifford Robinson - 2000
- Raja Bell - 2008
- Gary Gregor - 1969
- Mike Bantom - 1974
- John Shumate - 1976
- Alvan Adams - 1976
- Ron Lee - 1977
- Walter Davis - 1978
- Armon Gilliam - 1988
- Michael Finley - 1996
- Amar'e Stoudemire - 2003
- Devin Booker - 2016
- Richard Dumas - 1993
- Wesley Person - 1995
- Shawn Marion - 2000
- Joe Johnson - 2002
Leader di franchigiaModifica
Grassetto: giocatore ancora attivo ai Suns. Corsivo: giocatore ancora attivo, non con i Suns.
Statistiche (regular season) aggiornati a fine stagione 20-21
Punti segnati | |
---|---|
Giocatore | Punti |
Walter Davis | 15.666 |
Alvan Adams | 13.910 |
Kevin Johnson | 12.747 |
Shawn Marion | 12.134 |
Dick Van Arsdale | 12.060 |
Amar'e Stoudemire | 11.035 |
Steve Nash | 10.712 |
Devin Booker | 10.451 |
Paul Westphal | 9.564 |
Larry Nance | 8.430 |
Dan Majerle | 8.034 |
Tom Chambers | 7.817 |
Charles Barkley | 6.556 |
Minuti giocati | |
---|---|
Giocatore | Minuti |
Alvan Adams | 27.203 |
Shawn Marion | 24.948 |
Dick Van Arsdale | 24.242 |
Kevin Johnson | 24.018 |
Walter Davis | 23.143 |
Steve Nash | 22.781 |
Dan Majerle | 19.409 |
Amar'e Stoudemire | 17.686 |
Larry Nance | 15.731 |
Devin Booker | 15.141 |
Rimbalzi presi | |
---|---|
Giocatore | Rimbalzi |
Alvan Adams | 6.937 |
Shawn Marion | 6.616 |
Amar'e Stoudemire | 4.613 |
Larry Nance | 3.791 |
Neal Walk | 3.637 |
Mark West | 3.241 |
Charles Barkley | 3.232 |
Paul Silas | 2.886 |
Dan Majerle | 2.823 |
Connie Hawkins | 2.806 |
Assist effettuati | |
---|---|
Giocatore | Assist |
Steve Nash | 6.997 |
Kevin Johnson | 6.518 |
Alvan Adams | 4.012 |
Walter Davis | 3.340 |
Jason Kidd | 3.011 |
Jeff Hornacek | 2.523 |
Paul Westphal | 2.429 |
Dick Van Arsdale | 2.396 |
Devin Booker | 2.084 |
Jay Humphries | 1.862 |
Dan Majerle | 1.824 |
Palle recuperate | |
---|---|
Giocatore | Recuperi |
Alvan Adams | 1.289 |
Shawn Marion | 1.245 |
Walter Davis | 1.040 |
Kevin Johnson | 1.022 |
Dan Majerle | 811 |
Paul Westphal | 753 |
Jeff Hornacek | 692 |
Jason Kidd | 655 |
Larry Nance | 516 |
Steve Nash | 511 |
Stoppate effettuate | |
---|---|
Giocatore | Stoppate |
Larry Nance | 940 |
Mark West | 897 |
Shawn Marion | 894 |
Alvan Adams | 808 |
Amar'e Stoudemire | 722 |
Andrew Lang | 509 |
Alvin Scott | 371 |
Alex Len' | 344 |
Oliver Miller | 336 |
Garfield Heard | 303 |
NoteModifica
- ^ Team Directory (PDF), in 2017–18 Phoenix Suns Media Guide, NBA Properties, Inc., 14 ottobre 2017. URL consultato il 13 aprile 2018.
- ^ Phoenix Suns Reproduction and Usage Guideline Sheet (JPG), su mediacentral.nba.com, NBA Properties, Inc.. URL consultato il 13 aprile.
- ^ Il Guinness dei Primati 1997. Milano, Mondadori, 1996. ISBN 88-04-41739-0
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Phoenix Suns
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sito ufficiale, su nba.com.
- (EN) Phoenix Suns, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129036460 · LCCN (EN) n82242611 · J9U (EN, HE) 987007330005005171 (topic) · WorldCat Identities (EN) lccn-n82242611 |
---|