Castelfranco Emilia
Castelfranco Emilia comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giovanni Gargano (PD) dal 10-6-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°35′48″N 11°03′10″E / 44.596667°N 11.052778°E | ||
Altitudine | 40 m s.l.m. | ||
Superficie | 102,51 km² | ||
Abitanti | 33 046[1] (30-9-2019) | ||
Densità | 322,37 ab./km² | ||
Frazioni | Cavazzona (La Cavazauna), Gaggio di Piano (Gâz), Manzolino (Manzuléin), Panzano (Panzàn), Piumazzo (Pimâz), Rastellino (Rastléin), Recovato (Arcuè), Riolo (Ariôl). | ||
Comuni confinanti | Anzola dell'Emilia (BO), Modena, Nonantola, San Cesario sul Panaro, San Giovanni in Persiceto (BO), Sant'Agata Bolognese (BO), Valsamoggia (BO) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 41013 | ||
Prefisso | 059 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 036006 | ||
Cod. catastale | C107 | ||
Targa | MO | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 269 GG[3] | ||
Nome abitanti | castelfranchesi | ||
Patrono | San Donnino | ||
Giorno festivo | 9 ottobre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Castelfranco Emilia all'interno della provincia di Modena | |||
Sito istituzionale | |||
Castelfranco Emilia (Castèl in dialetto bolognese occidentale[4] e nel dialetto di Castelfranco, Castèlfrànc in dialetto modenese, Forum Gallorum e Castrum Francum in latino) è un comune italiano di 33 046 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Fa parte dell'Unione del Sorbara.
Fino al 1929 la città apparteneva alla provincia di Bologna. Tale legame culturale è ancora presente, sia per il dialetto parlato[5], facente parte dei dialetti bolognesi rustici occidentali, che per l'appartenenza alla diocesi bolognese.[6]
La superficie del comune risulta essere molto vasta rispetto alla media dei comuni circostanti: ciò è dato dalla decisione, assunta nel 1861, di accorpare a Castelfranco Emilia il territorio di Piumazzo, fino a quel momento comune a sé stante della provincia di Bologna.
Geografia fisicaModifica
Castelfranco Emilia sorge nella pianura padana, tra Bologna e Modena. Il territorio comunale risulta essere molto ricco di acqua, in particolar modo è diffuso il fenomeno delle risorgive. Il centro storico è sorto lungo la direttrice principale che taglia a metà il paese: la via Emilia. Dagli inizi degli anni novanta, il paese ha conosciuto una rapida crescita demografica che ha portato un'espansione dell'agglomerato urbano in direzione sud, in quanto la zona nord è limitata dal passaggio dell'asse ferroviario. Il vasto territorio comunale è caratterizzato da una campagna intensamente coltivata. Sono presenti aree boschive di modeste dimensioni: Bosco Albergati e Villa Sorra. Tra le specie che ospitano le acque dolci di Castelfranco c'è l'alborella (Alburnus arborella).
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa)
StoriaModifica
In età romana la zona era conosciuta per i terreni paludosi. Vi sorgeva un centro nelle vicinanze della via Aemilia, nel circondario della più centrale Mutina, denominato Forum Gallorum. Durante la guerra di Modena del 44-43 a.C. la conformazione del territorio ne rese preferibile l'utilizzo come teatro di guerra, avendovi luogo una battaglia tra Antonio e i consoli Irzio e Pansa. Danno notizia del centro di Forum Gallorum Cicerone nelle Lettere ai familiari e Appiano nei Bella Civilia.[7]
In riferimento all'anno di fondazione del Borgo Franco (nome originario di Castelfranco) esistono pareri non concordi: secondo lo storico Leandro Alberti è il 1224, mentre secondo lo storico Alessandro Bacchi è il 1226. Le mura costruite a difesa del paese occupavano l'area delle odierne vie circondarie: alcuni resti, venuti alla luce durante la costruzione di piazza Aldo Moro, sono ancora oggi visibili. Ai nuovi abitanti del paese, Bologna concesse particolari condizioni fiscali in quanto il Borgo Franco si configurava, in senso geografico e politico, come ultimo centro bolognese in prossimità del confine con la nemica Modena e quindi fungeva da avamposto di difesa.[8]
Dal 1322 al 1325 Castelfranco Emilia viene comunque occupata dai modenesi appoggiati dai Visconti, i quali vi rimasero con alterne vicende fino al 1361. Nel 1434 Castelfranco viene espugnata da una compagnia guidata da Brandolino Conte Brandolini, patrizio forlivese, e dal Gattamelata; nel 1443, invece, subisce l'assedio da parte di Niccolò Piccinino e Luigi dal Verme, a cui riesce a resistere. Il 27 ottobre 1542 il senato di Bologna riconosce formalmente il comune di Castelfranco Emilia che potrà così adottare lo stemma attuale con la rocca.
Nel 1506 passa insieme a Bologna sotto lo Stato Pontificio: risulta quindi essere l'unico paese dell'attuale Provincia di Modena che non abbia fatto parte dell'ex Ducato di Modena e Reggio; questo controllo durerà ininterrottamente fino al 1796 con l'arrivo delle truppe di Napoleone per finire definitivamente nel 1859 con l'annessione al regno d'Italia.[8] Nel 1929 il comune venne distaccato dalla provincia di Bologna e aggregato a quella di Modena[9]. Il paese viene liberato dalle forze di occupazione nazifasciste il 22 aprile 1945[10] e nei mesi successivi, la zona fu insanguinata dalle uccisioni, per opera di sedicenti ex partigiani, di molti appartenenti al disciolto Partito Fascista e di alcuni civili.
In relazione a questa situazione è stato coniato il termine triangolo della morte con vertici il capoluogo di Castelfranco Emilia e le sue frazioni di Manzolino e Piumazzo. I responsabili delle esecuzioni, che non rientrarono tra i beneficiari dei casi previsti dall'amnistia di Togliatti, riuscirono a fuggire oltre la Cortina di Ferro[11]. Nella frazione Manzolino erano residenti i quattro Fratelli Moscardini caduti durante la Guerra di liberazione. Piumazzo è invece l'attuale residenza dello storico Valerio Massimo Manfredi. Fra Modena e Castelfranco Emilia si trova la frazione Gaggio di Piano. Nel 1997 viene stretto il gemellaggio con il comune bavarese di Marktredwitz.
Nel novembre del 2005 viene conferita la Medaglia d'argento al Valore Civile nel sessantunesimo anniversario dell'uccisione di 11 castelfranchesi da parte di soldati tedeschi durante il secondo Conflitto Mondiale. Nel 2006 è stato conferito al comune il titolo di "Città di Castelfranco Emilia" dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
OnorificenzeModifica
Titolo di Città | |
«Decreto del Presidente della Repubblica[12]» — 7 novembre 2006 |
Castelfranco Emilia è una delle città decorata con la medaglia d'argento al merito civile in seguito ai particolari atti di abnegazione della comunità durante la resistenza ai nazi-fascisti durante la fine della seconda guerra mondiale[13].
Medaglia d'argendo al merito civile | |
«“Centro occupato dalle truppe tedesche subì feroci rastrellamenti da parte delle SS, che catturarono numerosi suoi concittadini, in particolare contadini ed allevatori, sottoponendoli a sevizie e torture e massacrandoli brutalmente a raffiche di mitra. Con eroico coraggio ed indomito spirito patriottico partecipò attivamente alla lotta partigiana, pagando un notevole tributo di vite umane e di danni materiali”.» — Castelfranco Emilia (MO), dicembre 1944 - marzo 1945, 26 ottobre 2005[14] |
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Architetture religioseModifica
- Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa principale del capoluogo, in cui è esposto il dipinto dell'Assunzione di Maria di Guido Reni.
- Chiesa di San Giacomo Apostolo, con il suo caratteristico portico, a poca distanza dalla chiesa principale.
- Chiesa di San Bartolomeo, nella frazione di Manzolino.
- Chiesa di Santa Maria della Neve, nella frazione di Rastellino.
- Chiesa di San Giacomo, nella frazione di Piumazzo.
- Chiesa di San Giovanni Battista, nella frazione di Gaggio di Piano.
- Chiesa di San Maurizio, nella frazione di Recovato.
- Chiesa di San Pietro, nella frazione di Riolo.
Architetture militariModifica
Tra i luoghi di interesse storico spicca il Forte Urbano e il castello di Panzano.
Architetture civiliModifica
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniereModifica
Gli stranieri residenti nel comune sono 5 233, ovvero il 13,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[16]:
- Marocco, 910
- Romania, 578
- Albania, 411
- India, 408
- Tunisia, 351
- Turchia, 180
- Moldavia, 165
- Ucraina, 155
- Polonia, 136
- Ghana, 112
- Kazakistan 73
- Cina Rep. Popolare 63
- Stati Uniti d'America 49
Maschera storicaModifica
La maschera storica del paese è Tabaréin: un oste titolare di un'ipotetica locanda sita nella zona ovest della città. Tale figura è caratterizzata dall'avere una gobba e, per tale motivo, veniva sbeffeggiato dai propri concittadini col detto dialettale Tabréin gubèla cum vèla? (Tabrein, come va con la gobba?).[17]
CulturaModifica
Il corpo bandisticoModifica
Il corpo bandistico è stato fondato nel 1842 e fa parte delle Società Centenarie Modenesi: è la fondazione stabile più antica nel territorio di Castelfranco Emilia (persino antecedente al comune stesso). Il corpo bandistico, formato da circa 40 elementi, esegue servizi civili per i comuni del comprensorio del Sorbara, (Castelfranco Emilia e Nonantola), in quanto nasce dalla fusione delle due bande comunali di Castelfranco Emilia e Nonantola nel 1983, e svolge altresì servizi religiosi per le parrocchie del territorio.
IstruzioneModifica
- Scuola elementare "Guglielmo Marconi", costruita negli anni cinquanta. Nel 2007 incorporando anche la scuola media si trasforma nel 2° Istituto Comprensivo del paese.
- Istituto Agrario e Enogastronomico "Lazzaro Spallanzani": è un istituto superiore che si occupa della tutela dell'ambiente e delle trasformazioni dei prodotti. agricoli e caseari. L'offerta formativa si finalizza al raggiungimento della qualifica di Agrotecnico e Perito agrario. Dal 2011 è inoltre un istituto enogastronomico.
- Istituto Comprensivo Statale "Guido Guinizelli".
BibliotecheModifica
Con 71 166 prestiti, la biblioteca di Castelfranco si è posizionata nel 2011 al terzo posto in questa graduatoria nella provincia di Modena.[18]
MuseiModifica
- Museo civico archeologico di Castelfranco Emilia.
- Raccolta del Museo archeologico etnologico di Villa Sorra.
TeatriModifica
Teatro Dadà, gestito dall'Emilia Romagna Teatro, ha sede in piazzale Curiel 26. Di proprietà del comune, ha una capienza di 371 posti, di cui 288 in platea e 88 in galleria[19].
CucinaModifica
Castelfranco Emilia vanta la paternità della più famosa pasta emiliana: i tortellini.[20] Infatti, secondo la leggenda, è qui che furono "creati" per la prima volta da un oste che sbirciando dal buco della serratura vide una dama nuda mentre si lavava. Rimase colpito dall'ombelico e da ciò prese ispirazione per creare tale pietanza. Questa leggenda popolare viene rappresentata ogni anno durante la Sagra del tortellino (o Festa di San Nicola) la seconda settimana di settembre.
Ancora oggigiorno Bologna e Modena si contendono l'invenzione, come si sono contesi per lungo tempo questa terra di confine situata proprio a metà tra i territori delle due province acerrime rivali, sull'antichissima strada costruita dai Romani: la via Emilia. La terra è zona di produzione dei vini Bianco di Castelfranco Emilia e lambrusco, particolarmente il vitigno "Graspa Rossa di Castelvetro".
EventiModifica
Festa di San NicolaModifica
Festa agostiniana che celebra, il secondo fine settimana di settembre, il San Nicola come da tradizione dell'antico convento dei padri agostiniani di cui rimane traccia nella chiesa di San Giacomo.
Sagra del tortellinoModifica
Celebrazione che si tiene ogni anno la seconda settimana di settembre per celebrare il prodotto gastronomico più noto dell'Emilia che qui ha, per tradizione, la sua culla.
La fioritaModifica
Festa religiosa che si tiene l'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, per celebrare il voto fatto dalla comunità castelfranchese al tempo della peste: se il paese non fosse stato toccato dall'epidemia si sarebbe onorata la Madonna in perpetuo. Così avvenne e in segno di ringraziamento viene organizzata una processione in cui i bambini portano un fiore alla statua della Madonna adiacente alla chiesa omonima.
Motori e saporiModifica
Festa che si tiene la domenica prossima alla ricorrenza di San Giuseppe, per l'occasione viene chiusa la Via Emilia e vengono esposte macchine d'epoca. Vi sono anche stand gastronomici che offrono piatti tipici locali.
Castelfranco Blues FestivalModifica
Manifestazione che cade un week-end tra la fine di maggio ed inizio di giugno. È un festival dedicato ad artisti blues italiani, con la partecipazione anche di ospiti statunitensi.
Nelle frazioniModifica
Carnevale dei Ragazzi di PiumazzoModifica
Ottavario della Madonna della Provvidenza. Si tiene a Piumazzo, ogni anno, nel periodo compreso tra l'ultima domenica di maggio e la prima di giugno. Per l'occasione l'immagine della Madonna della Provvidenza contenuta nella fioriera, viene portata dal santuario sito nell'omonimo borgo fino a Piumazzo, e qui resta per l'intera settimana. Il mercoledì dell'Ottavario è il momento culminante della festa. Si celebrano le SS. Cresime al mattino (con un Vescovo di Bologna perché, sebbene amministrativamente Piumazzo appartenga ora alla Provincia di Modena, tuttavia la Curia di pertinenza è rimasta quella di Bologna), la processione con l'immagine sacra all'imbrunire, la festa di piazza la sera.
Palio dei CiuchiModifica
Il palio si tiene l'ultima domenica di settembre in occasione della festa del Ringraziamento e vede contrapposte le contrade della frazione di Manzolino in una sfida a cavallo di asini.
EconomiaModifica
In una delle aree maggiormente vocate alla coltivazione intensiva delle piante da frutto in Italia, Castelfranco Emilia è il comune della provincia di Modena con la maggior superficie territoriale dedicata a questa coltivazione (1.073,70 ha, circa 1/10 di tutta le superficie interessata in Provincia), è secondo per numero di giornate/anno di lavoro aziendale in agricoltura (231.178), terzo per numero di aziende agricole (665)[21].
Attività estrattivaModifica
Sito di estrazione di metano a Recovato, frazione di Castelfranco Emilia.
Infrastrutture e trasportiModifica
Il Comune di Castelfranco Emilia vanta una rete stradale di circa 216 km. La principale arteria di importanza nazionale è la via Emilia (s.s. n. 9). Le arterie di importanza provinciale sono le strade provinciali n. 14 e la n. 6 (SP 14 di Castelfranco Emilia e SP 6 di S.Giovanni in Persiceto).
La città ha una stazione ferroviaria posta sulla linea ferroviaria Milano-Bologna[22] e servita da collegamenti regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Emilia-Romagna. Il territorio castelfranchese è attraversato dalla linea ad alta velocità Milano-Bologna. Tale tracciato passa a nord del paese.
Fra il 1912 e il 1934 Castelfranco Emilia rappresentò il capolinea settentrionale della tranvia Castelfranco-Bazzano, esercita con trazione a vapore e raccordata ai fini del traffico merci con la stazione ferroviaria. La stazione tranviaria sorgeva sul lato nord di piazza della Vittoria.
AmministrazioneModifica
Il comune di Castelfranco è stato sempre guidato, dal II dopoguerra ad oggi, da formazioni politiche di centro sinistra.
Primo cittadino | Partito | Mandato | Elezione | ||
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Inizio | Fine | ||||
Alessandro Melotti | 1901 | 1903 | |||
Raffaele Stagni | 1903 | 1903 | |||
Luigi Gaudino | Commissario prefettizio | 1904 | 1904 | ||
Alessandro Melotti | 1904 | 1905 | |||
Alfredo Mazzoli | 1905 | 1905 | |||
Alessandro Melotti | 1906 | 1907 | |||
Amleto Bettini | 1908 | 1908 | |||
Giuseppe Neri | 1909 | 1912 | |||
Giuseppe Malaguti | 1913 | 1913 | |||
Augusto Pierantoni | Commissario prefettizio | 1914 | 1920 | - | |
Alfredo Galetti | 1920 | 1921 | |||
Sante Veronesi | Commissario prefettizio | 1922 | 1922 | - | |
Alberto Cuccoli | 1922 | 1926 | |||
Vittorio Amaduzzi | Commissario prefettizio | 1926 | 1926 | - | |
Sante Veronesi Podestà | Partito Nazionale Fascista | 1927 | 1936 | ||
Adelchi Simonini Podestà | Partito Nazionale Fascista | 1937 | 1938 | ||
Domenico Morelli | Commissario prefettizio | 1938 | 1938 | - | |
Mario Boni Podestà | Partito Nazionale Fascista | 1938 | 1940 | ||
Alberto Tagliani | Commissario prefettizio | 1940 | 1940 | - | |
Mario Boni Podestà | Partito Nazionale Fascista | 1940 | 1943 | ||
Massimo Mazzoli | Commissario prefettizio | 1944 | 1944 | - | |
Gaetano Melotti | 1945 | 1945 | |||
Guido Armaroli | 1946 | 1946 | |||
Giuseppe Borghi | Partito Comunista Italiano | 1946 | 1949 | Elezioni 1946 | |
Adelmo Gnugnoli | Partito Comunista Italiano | 1949 | 1951 | ||
Enrico Marchesini | Partito Comunista Italiano | 1951 | 1970 | Elezioni 1951 | |
Pietro Drusiani | Partito Comunista Italiano | 1970 | 1973 | Elezioni 1970 | |
Giovanni Francesconi | Partito Comunista Italiano | 1973 | 1973 | ||
Paolo Cristoni | Partito Socialista Italiano | 1973 | 1976 | ||
Roberto Martinelli | Partito Socialista Italiano | 1976 | 1980 | Elezioni 1975 | |
Giovanni Righi | Partito Comunista Italiano | 1980 | 1985 | Elezioni 1980 | |
1985 | 1988 | Elezioni 1985 | |||
Fausto Galetti | Partito Comunista Italiano | 1988 | 1990 | ||
Partito Democratico della Sinistra | 1990 | 1995 | Elezioni 1990 | ||
1995 | 1999 | Elezioni 1995 | |||
Democratici di Sinistra | 1999 | 11 giugno 2004 | Elezioni 1999 | ||
Sergio Graziosi | La Margherita
Partito Democratico |
12 giugno 2004 | 6 giugno 2009 | Elezioni 2004 | |
Stefano Reggianini | Partito Democratico | 7 giugno 2009 | 2014 | Elezioni 2009 | |
2014 | 10 giugno 2019 | Elezioni 2014 | |||
Giovanni Gargano | Partito Democratico | 10 giugno 2019 | in carica | Elezioni 2019 |
GemellaggiModifica
- Marktredwitz, dal 1997
Patti d'amiciziaModifica
SportModifica
CalcioModifica
La Polisportiva Virtus Castelfranco Emilia Calcio è la squadra di calcio che attualmente gioca in Eccellenza.
PallavoloModifica
La Borghi Castelfranco Volley, la locale squadra di pallavolo maschile, è stata promossa in serie B il 29 marzo 2014, raggiungendo il risultato più importante nella storia della Polisportiva Castelfranco.
A.S.D. Polisportiva Manzolino, nella stagione 2018/2019 realizza 46 punti nel campionato provinciale pallavolo FIPAV di seconda divisione femminile.
Pattinaggio artisticoModifica
Dalila Laneve, campionessa europea 2012 di pattinaggio rotelle artistico.
KartingModifica
Al Kartodromo Rastellino, pista di circa 600 m, nella frazione di Rastellino, a pochi chilometri dal paese.
Atletica leggeraModifica
Elisa Cusma varie volte campionessa italiana di mezzofondo e semifinalista alle olimpiadi negli 800 metri.
NoteModifica
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
- ^ www.bulaggna.it Archiviato il 28 maggio 2011 in Internet Archive.
- ^ www.bologna.chiesacattolica.it, su bologna.chiesacattolica.it. URL consultato il 5 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2012).
- ^ Appiano, Bella Civilia, III, 9, 66, 70; Cicerone, Ad familiares, X, 30
- ^ a b Informazioni tratte dal Sito del comune
- ^ Regio Decreto Legge 24 gennaio 1929, n. 106, art. 1
- ^ www.anpi.it Archiviato il 26 novembre 2012 in Internet Archive.
- ^ Tratto dal Corriere della Sera del 6 maggio 2005
- ^ http://www.comune.castelfranco-emilia.mo.gov.it/upload/castelfrancoemilia/gestionedocumentale/riconoscimento%20del%20titolo%20di%20citta_784_1978.pdf
- ^ A Castelfranco la Medaglia d’Argento al Valore Civile, su Sassuolo 2000, 26 ottobre 2005. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ Copia archiviata, su comune.castelfranco-emilia.mo.gov.it. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 21 febbraio 2013 (archiviato il 22 giugno 2013).
- ^ www.gazzettadimodena.it
- ^ Fonte: Centro di documentazione provinciale di Modena
- ^ www.emiliaromagnateatro.com Archiviato il 10 marzo 2012 in Internet Archive.
- ^ Tortellini di Venere
- ^ Fonte ISTAT - 5º censimento generale agricoltura anno 2000
- ^ Informazione tratta dal sito ufficiale del comune
- ^ Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo (PDF), su comune.forli.fc.it. URL consultato il 19 novembre 2020.
BibliografiaModifica
- AA.VV., Città di Castelfranco Emilia, edito dal Comune di Castelfranco Emilia, 2007.
- AA.VV., La parrocchia di Castelfranco Emilia, edito da Arbe, Modena 1987.
- AA.VV., Guida alle Chiese del territorio, Ecclesia, Castelfranco Emilia 2005
- Andrea Di Paolo, VILLA SORRA, Storia di un luogo straordinario tra Modena e Bologna, Ed. Sigem, Modena, 2014 (ISBN 978-88-7387-043-2)
- Antonio Masini, Bologna perlustrata, 1666
- Giampaolo Pansa, Il sangue dei vinti, Sperling Bestseller, 2006. ISBN 88-6061-092-3.
- Saltini Antonio, Salomoni M. Teresa, Rossi Cescati Stefano, Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare, Edagricole, Bologna, 2003. ISBN 88-506-4958-4.
- Terenzio Ascari, La lunga strada delle libertà, a cura dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, 1994.
- Maurizio Baroni - Maurizio Benassi "Castelfranco Emilia nei Ricordi" - Dicembre 2000 - Edizioni Multimedia Arte e Comunicazione - Castelfranco Emilia
- Maurizio Benassi - Francesca Benassi "Cento anni di immagini a Castelfranco Emilia e dintorni" - Edizioni Multimedia Arte e Comunicazione - Castelfranco Emilia
- Sandro Bellei - Maurizio Benassi - Francesco Battaglia - Francesca Benassi "Navigatore Gastrononomico di Castelfranco Emilia - Tradizioni e Ricette" - Edizioni CDL
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castelfranco Emilia
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su comune.castelfranco-emilia.mo.it.
- Castelfranco Emilia, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 149109389 · LCCN (EN) n99024060 · WorldCat Identities (EN) lccn-n99024060 |
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