Classe Admiral Kuznecov
Le classe Admiral Kuznecov o Progetto 1143.5 è una classe di 2 portaerei di progettazione sovietica da oltre 60.000 tonnellate di dislocamento, con una lunghezza fuori tutto di 306 metri ed una dotazione normale di circa una quarantina tra aerei ed elicotteri.
Проект 1143.5 Адмирал Флота Советского Союза Кузнецов Proekt 11435 Аdmiral Flota Sovetskogo Sojuza Kuznecov | |
---|---|
L'Аdmiral Kuznecov nel 1996 | |
Descrizione generale | |
Tipo | Тяжёлый авианесущий крейсер ракетный (ТАВКР) Pesante aereo incrociatore missilistico |
Numero unità | 2 |
In servizio con | Voenno-morskoj flot Marina dell'EPL |
Altri utilizzatori | Voenno-morskoj flot |
Ordine | 3 marzo 1981[1] |
Costruttori | Soviet Shipyard No. 444 |
Cantiere | Mykolaïv (RSS Ucraina) |
Impostazione | 1 settembre 1982[2] |
Varo | 4 dicembre 1985[3] |
Battesimo | 4 ottobre 1990[4] |
Completamento | 1989-1990 |
Consegna | 25 dicembre 1990 |
Entrata in servizio | 20 gennaio 1991 |
Ammodernamento | 1996-1998 2001-2004 01-06/2016 |
Nomi precedenti | classe Kreml |
Stato | In manutenzione |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 61 390 t (67 670 short ton; 60 420 long ton) max 59 100 t (65 100 short ton; 58 200 long ton) totale 53 050 t (58 480 short ton; 52 210 long ton) normale 46 540 t (51 300 short ton; 45 800 long ton) standard |
Portata lorda | 14 850 t (16 370 short ton; 14 620 long ton) tpl |
Lunghezza | o/a 306,45 m (1 005,4 ft) w/l 270 m |
Larghezza | max 71,96 m (236,1 ft) w/l 33,41 m |
Altezza | globale 64,49 m |
Pescaggio | min 8,05 m max 10,4 m |
Ponte di volo | 14 700 m² (158 000 ft²) 300 × 49 m |
Propulsione | 4 turbine a vapore da 50 000 CV (37 000 kW) 8 caldaie a vapore 9 turbogeneratori da 1 500 kW (2 000 CV) 6 generatori diesel da 1 500 kW (2 000 CV) 4 eliche a 5 pale |
Velocità | massima 29 kn (54 km/h) combat 18 kn (33 km/h) economica 14 nodi (26 km/h) |
Autonomia | 45 giorni 3 850 nmi (7 130 km) a 29 kn (54 km/h) 7 680 nmi (14 220 km) 18 kn (33 km/h) 8 417 nmi (15 588 km) 14 kn (26 km/h) |
Equipaggio | 1.980 uomini: 520 ufficiali, 322 sottufficiali e 1.138 marinai |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Kompleks «Bejsur» 1 × RLK s FAR «Mars-Passat» 1 × RLS MR-750 «Fregat-MA» 2 × RLS MR-360 «Podkat» |
Sistemi difensivi | BIUS «Lesorub» Kompleks svjazi «Buran-2» GAK «Polinom-T» GAS «Zvezda-M1» Kompleks RÈB «Sozvezdie-BR» |
Armamento | |
Artiglieria | 6 × 6 AK-630 (48.000 proiettili) |
Missili | 12 × SS-N-19 Shipwreck 4 × 2 CADS-N-1 Kaštan (256 razzi, 48.000 colpi) 4 × 6 SA-N-9 Gauntlet (192 missili) |
Altro | 2 × 10 UDAV-1 (60 bombe) |
Mezzi aerei | da progetto : 26 × MiG-29K e Su-27K 4 × Ka-27RLD 18 × Ka-27 e Ka-29 2 × Ka-27PS in realtà : |
Note | |
I dati si riferiscono all'Admiral Kuznecov | |
#note e #collegamenti esterni | |
voci di classi di portaerei presenti su Wikipedia |
Il nome completo è in russo Тяжёлый авианесущий крейсер ракетный Проект 1143.5 Адмирал Флота Советского Союза Кузнецов?, Tjažёlyj avianesuščij krejser raketnyj Proekt 1143.5 Admiral Flota Sovetskogo Sojuza Kuznecov, la cui traduzione letterale in italiano è Pesante aereo incrociatore missilistico Progetto 1143.5 Ammiraglio della Flotta dell'Unione Sovietica Kuznecov[5][6]. Il loro nome in codice NATO è Admiral Kuznetsov (dal nome della nave capoclasse secondo la traslitterazione anglosassone: Proyekt 1143.5 Аdmiral Flota Sovetskogo Soyuza Kuznetsov); la classificazione russa è in russo Тяжёлый авианесущий крейсер ракетный (ТАВКР)?, Tjažёlyj avianesuščij krejser raketnyj (TAVKR)[7], letteralmente Pesante aereo incrociatore missilistico; secondo l'hull classification symbol della US Navy si tratta di una portaerei (CV)[8]. Tale designazione, incrociatore invece che portaerei, consente alla Russia di "aggirare" la convenzione di Montreux per le navi che transitano per i Dardanelli e il Bosforo tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero[9]. La classe e la nave capoclasse portano il nome di Nikolaj Gerasimovič Kuznecov (1904-1974), Admiral Flota (1944-1948 e 1953-1955), Admiral Flota Sovetskogo Sojuza (1955-1956 e dal 1988 a titolo postumo) ed Eroe dell'Unione Sovietica (1945).
Storia
modificaProgetto
modificaLo sviluppo di portaerei nell'Unione Sovietica[10] dopo la seconda guerra mondiale fu lento a causa di considerazioni storiche e politiche (Stalin era contrario a questo tipo di nave), e i primi progetti – Progetto 71, Progetto 72 e Progetto 85 – iniziati a partire dal 1939 e sponsorizzati anche dall'Ammiraglio della flotta dell'Unione Sovietica Nikolaj Gerasimovič Kuznecov – furono abbandonati uno dopo l'altro negli anni cinquanta, sotto Chruščёv. L'ammiraglio Sergej Georgievič Gorškov avanzava la richiesta di una decina di portaelicotteri e ciò portò alla realizzazione del Progetto 1123 Moskva, ovvero due portaelicotteri da 15.000 ton pesantemente armate per la lotta antisommergibile. Negli anni settanta il Progetto OREL prevedeva la realizzazione di superportaerei (a propulsione nucleare e CATOBAR) per confrontarsi direttamente con le omologhe statunitensi. Un primo progetto fu il Progetto 1160 Orel, questo prevedeva delle navi di 80.000 ton a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 60/70 tra aerei ed elicotteri; il Progetto 1160 fu cancellato nel 1973. Un secondo progetto, derivato dal Progetto 1160 Orel, fu il Progetto 1153 Orel, questo prevedeva una nave un poco più piccola, da 70.000 ton sempre a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 50 tra aerei ed elicotteri; ma anch'esso fu cancellato nel 1978. Parallelamente alle ipotesi di superportaerei, fu realizzato il Progetto 1143 Kiev, una classe di 4 portaeromobili STOVL da 40.000 ton, pesantemente armate e con un gruppo aereo di 30 tra aerei STOVL (Yak-38) e elicotteri. L'idea di dotarsi di superportaerei, paragonabili a quelle statunitensi dell'epoca, produsse il Progetto 1143.7 Ul'janovsk, una classe di navi da quasi 80.000 ton a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 52 aerei (24 Su-27K, 24 MiG-29K e 4 Yak-44) e 18 elicotteri (Ka-27); sebbene la costruzione della prima unità fu iniziata nel 1988, il progetto fu cancellato nel 1992 a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Lo sviluppo della classe di portaerei Admiral Kuznecov comincia nel novembre 1977 al Nevsky Design Bureau col nome di Progetto 1143.5, come il nome del progetto lo suggerisce, si tratterebbe un'evoluzione del Progetto 1143 Kiev, anche se alla fine l'Admiral Kuznecov sarà una nave profondamente diversa da quelle del progetto precedente[11]. Traendo ispirazione dai Progetti 1160 e 1153, il progetto iniziale prevedeva una nave con catapulte a vapore (CATOBAR), ma in seguito il progetto fu modificato in STOBAR e fu aggiunto un trampolino a prua (sky-jump). Lo sviluppo dei diversi design (10 varianti) terminò il 23 luglio 1980 e il 7 maggio 1982 fu approvato il design finale della nave.
Costruzione
modificaLe unità di cui venne avviata la costruzione, presso i cantieri di Mykolaïv, furono due, ma una sola è stata completata ed è entrata in servizio nella Marina Sovietica, mentre per la seconda unità la costruzione fu interrotta prima del completamento a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica. La prima unità è in seguito passata nella Marina Russa, dove è tuttora operativa; mentre la seconda, completata solo al 68%, è stata venduta dall'Ucraina (che nel frattempo ne aveva ottenuto la proprietà) nel 1998 alla Cina, che l'ha in seguito completata, presso i cantieri navali di Dalian, e messa in servizio attivo nella propria marina nel 2012.
Missioni
modificaLa Admiral Kuznecov è attualmente in servizio (al 2017) nella 43ª Divisione Navi Missilistiche nella Flotta del Nord della Marina Russa con base a Severomorsk. Di seguito alcune missioni della Admiral Kuznecov:
- Dal 23 dicembre 1995 al 22 marzo 1996 primo dispiegamento nel mare Mediterraneo, in particolare al largo della Siria, al fine di testare la nave nel clima mediterraneo.
- Nell'inverno 2000-2001 la nave doveva effettuare un dispiegamento nel mare Mediterraneo, che fu annullato a causa dell'incidente del sottomarino Kursk e prese parte ai soccorsi.
- Dal 5 dicembre 2007 al 3 febbraio 2008 secondo dispiegamento nel mare Mediterraneo.
- Dal 5 dicembre 2008 al 2 marzo 2009 terzo dispiegamento nel mare Mediterraneo.
- Dal 6 dicembre 2012 al 17 febbraio 2013 dispiegamento nel mare Mediterraneo, il 12 dicembre è al largo della Scozia, l'8 gennaio è al largo di Tartus e il 17 febbraio è di rientro a Severomorsk.
- Dal 17 dicembre 2013 la nave effettua un dispiegamento nel mare Mediterraneo, nel gennaio 2014 è al largo della Scozia e il 28 febbraio è a Cipro.
- Nell'ottobre 2004, la nave prese parte ad un'esercitazione con la flotta nell'oceano Atlantico.
- Il 15 ottobre 2016, la nave parte per una missione nel mare Mediterraneo nel quadro dell'intervento militare russo in Siria (guerra civile siriana e intervento militare contro lo Stato Islamico) ed è accompagnata dall'incrociatore della classe Kirov Pëtr Velikij e dai cacciatorpediniere della classe Udaloj Vice-Admiral Kulakov e Severomorsk[12]. Il gruppo di navi arriva al largo della Siria l'8 novembre 2016[13] e il gruppo aereo imbarcato inizia le sue operazioni il 12 novembre 2016[14]. Il gruppo aereo compie 420 uscite distruggendo più di 1 252 obiettivi terroristici in Siria[15]; la missione termina il 6 gennaio 2017 e la portaerei rientra in Russia all'inizio di febbraio.
La Liaoning è attualmente in servizio (al 2017) nella Flotta del Sud della Marina Popolare Cinese con porto base a Zhanjiang e serve soprattutto come nave scuola per l'aviazione Marina Popolare Cinese.[16][17][18]
Caratteristiche
modificaLe due portaerei della classe Admiral Kuznecov, insieme alla Vikramaditya e alla Shandong, sono le uniche al mondo del tipo STOBAR (Short Take-Off But Arrested Recovery), cioè dotate di un trampolino a prua (ski-jump) per il decollo degli aerei e di un ponte di volo angolato con cavi di arresto per l'atterraggio. La dotazione di aerei prevede le versioni navalizzate di MiG-29K, Su-27K e Su-25 e di elicotteri Ka-27 per la russa Admiral Kuznecov.
A differenza delle omologhe navi in servizio in occidente, le Admiral Kuznecov hanno un pesante armamento di missili antinave, compresi missili da crociera, che le conferiscono notevoli capacità di autodifesa, che ne fanno sostanzialmente più un'unità da difesa della flotta che di attacco, lasciando tale compito ai potenti incrociatori della classe Kirov.
Il disegno dello scafo è derivato da quello della classe Kiev del 1982[19], ma è più grande, lo scafo è più lungo di circa 33 metri (+12%) e più largo di 20 metri (+38%). Il ponte di volo, con una superficie di 14 700 m² (158 000 ft²), è di configurazione convenzionale con un ponte angolato, dotato di cavi d'arresto, e un trampolino a prua inclinato di 12°, senza le catapulte per gli aerei.
La forma del ponte di volo (angolato) è vagamente simile a quello delle portaerei della marina francese o della marina statunitense, solo che a differenza di queste, che sono di tipo CATOBAR, le portaerei della classe Admiral Kuznetsov sono di tipo STOBAR; in entrambi i tipi vi sono i cavi d'arresto ma nelle STOBAR vi è il trampolino in luogo delle catapulte per aerei. L'aereo imbarcato è la versione navalizzata del Su-27 Flanker, il Su-27K Flanker-D, il quale ha 12 piloni di aggancio (invece di 10) e una capacità di carico limitata a 6 500 kg (14 300 lb) (invece di 4 430 kg (9 770 lb) del Su-27) a causa del maggiore MTOW (33 000 kg (73 000 lb)) e un rapporto spinta-peso pari a 0,83. Due ascensori, posizionati sul lato destro della nave, uno avanti e uno dietro l'isola consentono la movimentazione degli aeromobili tra il ponte di volo e l'hangar, che misura 3 978 m² (42 820 ft²)[20].
Propulsione
modificaIl sistema di propulsione della Admiral Kuznecov è convenzionale ed è composto da 4 turbine a vapore GTZA TV-12-4, ognuna delle quali produce 50 000 CV (37 MW), che spingono 4 eliche a 5 pale, il sistema è completato da 8 caldaie a vapore KVG-4, 9 turbogeneratori TG-1500 da 1 500 kW (2 000 CV) e 6 generatori diesel DRG-1500 da 1 500 kW (2 000 CV).
La sua velocità massima è di 29 kn (54 km/h), la velocità economica da combattimento è di 18 kn (33 km/h) e la velocità economica è di 14 kn (26 km/h).
Inizialmente gli analisti occidentali pensavano che la nave avrebbe avuto una propulsione nucleare Combined Nuclear And Steam (CONAS), simile a quella della montata sulla classe Kirov e sulla SSV-33 Ural[21].
Armamento
modificaLa Admiral Kuznecov ha 12 lanciatori per i missili antinave P-700 Granit / 3M45 / SS-N-19 "Shipwreck", diversamente dalle portaerei della NATO che portano principalmente missili terra-aria e armamento di piccolo calibro. La presenza di questa capacità di missilistica antinave è tipica di un incrociatore aereo.
Per la difesa aerea a lungo raggio, la Admiral Kuznecov dispone di 24 lanciatori verticali per il sistema missilistico Tor con i 192 missili terra-aria 3K95 "Kinzhal" / SA-N-9 "Gauntlet".
Per la difesa aerea ravvicinata, la Admiral Kuznecov dispone di 8 CIWS Kortik / CADS-N-1 "Kaštan". Ognuno monta 2 lanciatori per i missili SAM 9M311 e una coppia di cannoni automatici Gatling GSh-6-30. La nave possiede anche 6 cannoni singoli AK-630.
Per la difesa e la lotta antisommergibile la Admiral Kuznecov imbarca 2 sistemi di lanciarazzi RBU-12000 / UDAV-1.
L'armamento della cinese Liaoning è differente ed è basato su 2 CIWS Type 1030 e 4 sistemi da difesa aerea a corto raggio HQ-10.
- 6 × 6 AK-630 (48.000 proiettili) con cannone automatico Gatling GSh-6-30
- 4 × 2 Kortik / CADS-N-1 "Kaštan" (256 razzi, 48.000 colpi) con 2 cannoni automatici Gatling GSh-6-30 e 2 lanciatori di missili 9M311
- 4 × 6 3K95 "Kinzhal" / SA-N-9 "Gauntlet" (192 missili)
- 2 × 10 RBU-12000 / UDAV-1 (60 bombe)
- Gruppo aereo imbarcato
- 3 × Type 1130 con cannone automatico Gatling
- Gruppo aereo imbarcato
- 26 × Shenyang J-15[22]
- 6 × Changhe Z-18J (AEW)
- 8 × Changhe Z-18F/Y[23]
- 2 × Harbin Z-9S (SAR)
Elettronica
modificaLa Admiral Kuznecov ha un sonar di ricerca e attacco a media e bassa frequenza. Gli elicotteri ASW hanno un radar di ricerca di superficie, dipping sonar, sonoboe e detettori di anomalie magnetiche.
- Sistema «Бейсур» («Bejsur»)
- 1 Phased array PESA «Марс-Пассат» («Mars-Passat»)
- 1 Phased array МР-760 «Фрегат-МА» (MR-760 «Fregat-MA»)
- 2 МР-360 «Подкат» (MR-360 «Podkat»)
- 1 «Вайгач» («Vajgač»)
- Equipaggiamento elettronico
- Combat Information Control System: БИУС «Лесоруб» (BIUS «Lesorub»)
- Sistema di comunicazione: Комплекс связи «Буран-2» (Kompleks svjazi «Buran-2»)
- Sonar: ГАК МГ-355 «Полином-Т» (GAK MG-355 «Polinom-T»)
- Sonar: ГАС «Звезда-М1» (GAS «Zvezda-M1»)
- Sistema di guerra elettronica: Комплекс РЭБ «Созвездие-БР» (Kompleks RÈB «Sozvezdie-BR»)
Unità
modificaN. di scafo N. di progetto |
Hull number |
Nome | Eponimo | Operatore | Costruttore, Città |
Impostata | Varata | Commissionata | Stato |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
№105 11435 |
063 | Admiral Kuznecov | Admiral Kuznecov | Soviet Shipyard No. 444, Mykolaïv | 1 settembre 1982 | 4 dicembre 1985 | 20 gennaio 1991 | in manutenzione complessa ferma nei cantieri di Murmansk | |
№106 11436 |
16 | Liaoning | Provincia di Liaoning | Soviet Shipyard No. 444, Mykolaïv Dalian Shipbuilding Industry, Dalian |
6 dicembre 1985 | 4 dicembre 1988 | 24 settembre 2012 | in servizio attivo |
Scafo nº 105
modifica- Admiral flota Sovetskogo Soyjza Kuznecov « Адмирал флота Советского Союза Кузнецов »
- nomi precedenti — in ordine di assegnazione — «Советский Союз» (Sovetskij Sojuz), «Рига» (Riga), «Леонид Брежнев» (Leonid Brežnev), «Тбилиси» (Tbilisi) e infine «Адмирал флота Советского Союза Кузнецов» (Admiral flota Sovetskogo Sojuza Kuznecov).
L'Admiral Kuznecov fu costruita nei cantieri di Mykolaïv, all'epoca nella RSS Ucraina, impostata col nome di Riga, fu varata come Leonid Brežnev ed entrò in servizio come Admiral Kuznecov. Inquadrata nella Flotta del Nord della Marina Russa, la nave è ufficialmente entrata in servizio attivo nel 1991 ma ha ricevuto i suoi aerei nel 1993 per essere completamente operativa dal 1995.
Il gruppo aereo imbarcato è in composto da:
- Su-33 (Su-27K) e Su-25UTG del 279º reggimento autonomo di aviazione di marina (Oblast' di Murmansk) (in russo 279-й отдельный корабельный истребительный авиационный полк (Мурманская обл.)?, 279-j otdelʹnыj korabelʹnыj istrebitelʹnыj aviacionnыj polk (Murmanskaja obl.))
- MiG-29K e MiG-29KUB del 100º reggimento autonomo di aviazione di marina (Oblast' di Murmansk) (in russo 100-й отдельный корабельный истребительный авиационный полк (Мурманская обл.)?, 100-j otdelʹnыj korabelʹnыj istrebitelʹnыj aviacionnыj polk (Murmanskaja obl.))
Generalmente il gruppo da battaglia è composto da:
- 1 incrociatore della classe Slava o della classe Kirov
- 1 o 2 cacciatorpediniere della classe Sovremennyj
- 1 o 2 cacciatorpediniere della classe Udaloj
- 1 o 2 SSN della classe Akula I/II
- a volte 1 SSGN della classe Oscar I/II
Scafo nº 106
modifica- Liaoning « 辽宁舰 »
- nomi precedenti — in ordine di assegnazione — «Рига» (Riga), «Варяг» (Varjag), «施琅» (Shi Lang) e infine «辽宁» (Liaoning).
La Riga fu varata nei cantieri di Nikolaev nel 1988 e prese il nome Varjag nel 1990. A causa della dissoluzione dell'Unione Sovietica, la costruzione fu interrotta e la nave divenne di proprietà dell'Ucraina. Già nel 2002, una delegazione cinese propose al governo ucraino di acquistarla ma questo non accettò. Tuttavia, l'interesse c'era e nel 1998 la Chong Lot Travel Agency (una società (di copertura) basata a Macao di proprietà di un'altra società (di copertura) di Hong Kong, la Chinluck Holding) la acquistò per 20 milioni di dollari per trasformarla in un casinò. La Turchia era obbligata a far transitare lo scafo (la nave era ufficialmente un rottame, infatti fu trainata da Mykolaïv fino a Dalian), tuttavia impiegò 16 mesi per autorizzare il transito. Il 2 novembre 2001, lo scafo (rimorchiato) transitò lo stretto dei Dardanelli, e, poiché il canale di Suez non autorizza il transito di navi rimorchiate, la nave dovette attraversare lo stretto di Gibilterra e superare il capo di Buona Speranza prima di addentrarsi nello stretto di Malacca e arrivare a Dalian il 3 marzo 2002. Nonostante le smentite delle autorità, vi sono state a più riprese voci sull'intenzione della marina cinese, che poi di fatto prese possesso dello scafo, di rendere operativa la portaerei. La nave fu messa nel bacino di carenaggio a Dalian nel maggio 2005 e quando ne uscì, nell'agosto 2005, era ridipinta nella livrea grigia della PLAN. I lavori di ricostruzione durarono fino al 2011 e il 27 luglio 2011 il Ministro della Difesa Cinese confermò che la nave era stata ristrutturata per ricerche scientifiche, sperimentazione e addestramento. Una decina di prove in mare furono condotte tra l'agosto 2011 e l'agosto 2012 e il 24 settembre 2012 la nave fu ufficialmente consegnata e commissionata per la PLAN col nome di Liaoning (16).[16][17][18][24][25]
La Liaoning appartiene alla classe navale cinese Type 001; la seconda portaerei cinese – la Shandong – appartiene alla classe navale cinese Type 001A ed è una versione aggiornata della Liaoning; la terza portaerei cinese – in progetto – appartiene alla classe navale cinese Type 002 e sarà una versione completamente nuova e di tipo CATOBAR.
Note
modifica- ^ Col nome di Unione Sovietica.
- ^ Col nome di Riga.
- ^ Col nome di Leonid Brezhnev.
- ^ Il 4 ottobre 1990 fu ufficialmente nominata Аdmiral flota Sovetskogo Sojuza Kuznecov, in precedenza, l'11 agosto 1987, era stata rinominata Tbilisi.
- ^ (RU) «Адмирал Флота Советского Союза Кузнецов», su Большая Российская Энциклопедия, vol. 1, pp. 237-238, ISBN 5-85270-329-X. URL consultato il 19 marzo 2017 (archiviato il 19 marzo 2017).
- ^ Тяжёлый = Pesante, авианесущий è la fusione del prefisso авиа = aria e несущий = portante, крейсер = incrociatore e ракетный è la fusione di ракет = missile e del suffisso ный = che ne produce la forma aggettivata.
- ^ A volte anche in sigla ТАКР / TAKR senza la В / V.
- ^ L'Admiral Kuznecov potrebbe eventualmente essere classificata come superportaerei, che secondo la definizione corrente sono quelle portaerei con un dislocamento superiore a 70 000 short ton (63 503 t; 62 500 long ton), anche se la Admiral Kuznecov ha un dislocamento massimo un poco inferiore, pari a 61 390 t (67 670 short ton; 60 420 long ton).
- ^ La convenzione di Montreux permette alle nazioni che si affacciano sul Mar Nero (tra cui l'URSS e poi la Russia) il transito delle navi militari delle proprie marine ma con alcune condizioni e limitazioni, in particolare resta precluso il transito alle portaerei, che sono definite come «navi di superficie da guerra [...] progettate o adattate con l'obiettivo primario di trasportare o operare aerei» viceversa «un ponte di volo su una nave da guerra, se questa non è stata progettata o adattata con l'obiettivo primario di trasportare o operare aerei non deve essere far classificare la nave come una portaerei». Inoltre, per ragioni politiche, una portaerei era considerata dall'Unione Sovietica un'arma di aggressione e quindi, poiché l'Unione Sovietica proclamava la pace nella sua politica estera, la presenza di portaerei nella propria flotta non era desiderata. Infine, il termine usato è in russo Авианесущий крейсер?, Avianesuščij krejser che letteralmente è traducibile come incrociatore d'aviazione o incrociatore aereo e le navi in questione sono realmente dotate di un armamento missilistico pesante come gli incrociatori.
- ^ (EN) Top 10 Imperial, Soviet and Modern Russian Aircraft Carriers Through History, su sputniknews.com, 27 novembre 2016. URL consultato il 28 novembre 2016 (archiviato il 28 novembre 2016).
- ^ Non si può fare a meno di notare che la INS Vikramaditya, ovvero la Admiral Gorshkov della classe Kiev, una volta trasformata in portaerei STOBAR, sia visualmente molto simile all'Admiral Kuznecov.
- ^ (EN) It's Time: Admiral Kuznetsov Carrier Group Heads to Med to Kick Daesh Ass, in sputniknews, 15 ottobre 2016. URL consultato il 15 ottobre 2016 (archiviato il 18 ottobre 2016).
- ^ (EN) Russia's Aircraft Carrier Group Prepares Strike on Terrorists in Aleppo Province, in sputniknews, 8 novembre 2016. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2016).
- ^ (EN) Aircraft of Russia's Admiral Kuznetsov Carrier Group Start Flights, in sputniknews, 12 novembre 2016. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato il 13 novembre 2016).
- ^ (EN) Russian Naval Aviation Destroys 1,252 Terrorist Targets in Syria Over 2 Months, in sputniknews, 6 gennaio 2017. URL consultato il 6 gennaio 2017 (archiviato il 7 gennaio 2017).
- ^ a b (EN) Varyag (Liaoning) Aircraft Carrier - VaryagWorld.com, su varyagworld.com. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato il 31 ottobre 2016).
- ^ a b (EN) WorldWideAircraftCarriers.com - PLAN Liaoning Page, su jeffhead.com. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato il 13 novembre 2016).
- ^ a b (EN) THE RISING SEA DRAGON IN ASIA VARYAG TRANSFORMATION, su jeffhead.com. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato il 20 settembre 2016).
- ^ naval-technology.
- ^ Le dimensioni sono 153 m × 26 m × 7,2 m (502 ft × 85 ft × 24 ft), russianships
- ^ fas.
- ^ Aereo da caccia imbarcato, versione navalizzata dello Shenyang J-11, a sua volta versione cinese del Sukhoi Su-27SK, in pratica una versione cinese del Sukhoi Su-33 russo.
- ^ Elicottero medio da trasporto, versione aggiornata del Changhe Z-8, a sua volta versione cinese del Super Frelon.
- ^ (EN) Varyag Aircraft Carrier - SinoDefence.com, su sinodefence.com, 22 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2013).
- ^ (EN) Liaoning (Varyag) Aircraft Carrier, su sinodefence.com, 14 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2016).
Bibliografia
modifica- (EN) Barry Dean, Kiev & Kuznetsov, Hong Kong, Concord Publication, 1993, p. 62, ISBN 978-962-361-040-7, OCLC 31451768.
- (RU) Vladimir Shigin, Imia Na Bortu, Mosca, Andreevskiĭ flag, 1996, ISBN 978-5-85608-035-2, OCLC 40473656.
- (EN) Anton Žabkar, The aircraft carrier Admiral Kuznetsov - evidence of the power of the new Russian fleet or a memorial to the former Soviet navy? : operational / strategic analysis, in Le Monde Atlantique, n. 62, Bruxelles, settembre 1996, pp. 40-48, ISSN Y502-7012 , OCLC 441646318. URL consultato l'8 agosto 2017 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2017).
- (EN) A.S. Pavlov, Warships of the USSR and Russia, 1945-1995, traduzione di Gregory Tokar, Annapolis, Naval Institute, 1997, ISBN 978-1-55750-671-9, OCLC 36165054.
- Francesco Fatutta, La Marina sovietica e russa (1946-1999) Repertorio del naviglio, in Supplemento alla Rivista Marittima, No. 11, novembre 1999, Roma, Rivista marittima, 1999, OCLC 43517751.
- (EN) Robert Hutchinson e Keith Faulkner, Jane's warship recognition guide, Londra, HarperCollins, 1999, pp. 34-35, ISBN 978-0-00-472211-5, OCLC 40883157.
- (RU) С. А. Балакин e В. П. Заблоцкий, Советские авианосцы. Авианесущие крейсера адмирала Горшкова, Mosca, Yauza, Eksmo, 2007, pp. 153-215, ISBN 978-5-699-20954-5.
- (EN) Bernard Ireland, Aircraft carriers : an illustrated history of aircraft carriers of the world, from Zeppelin and seaplane carriers to V/STOL and nuclear-powered carriers, featuring over 170 aircraft carriers with 500 identification photographs, Londra, Southwater Pub., 2010, ISBN 978-1-84476-938-4, OCLC 489009250.
- (EN) Sara Anne Garrett, Beyond Submarines: Development and Use of CTOL Aircraft Carriers in the Soviet Union and Russian Federation, 1945-present, Columbus (Ohio), Ohio State University, 2011, p. 58, OCLC 743326541. URL consultato il 19 marzo 2017 (archiviato il 19 marzo 2017).
- (FR) Bernard Prézelin, Flottes de combat 2012, Editions Maritimes et d'Outre Mer, 2012, ISBN 978-2-7373-5021-4, OCLC 835296068. URL consultato l'8 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2021).
- (EN) Eric Wertheim, The Naval Institute Guide to Combat Fleets of the World, 16th Edition: Their Ships, Aircraf, and Systems, 16ª ed., Annapolis, U.S. Naval Institute, 2013, ISBN 978-1-59114-954-5, OCLC 816165796.
- (EN) Commodore Stephen Saunders, Jane's Fighting Ships Yearbook 15/16, IHS Inc., 2015, ISBN 978-0-7106-3143-5, OCLC 919022075.
- Web
- (RU) ТАВКР Адмирал Кузнецов - Project 1143.5, su aviaros.narod.ru. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (RU) ТАВКР Варяг - Project 1143.6, su aviaros.narod.ru. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (EN) Kuznetsov Class - Project 1143.5, su globalsecurity.org. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (EN) Aircraft Carrier Liaoning, su globalsecurity.org. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (EN) Admiral Kuznetsov (CV Project 1143-5_6), su militaryfactory.com. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (EN) CNS Liaoning (16), su militaryfactory.com. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (EN) Kuznetsov Class (Type 1143.5) Aircraft Carrier, Russia, su naval-technology.com. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (EN) Liaoning (Varyag) Aircraft Carrier, China, su naval-technology.com. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (FR) Projet 1143.5 - classe Kouznetsov, su krasnayazvezda.com. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (FR) Projet 1143-5 Kouznetsov, su red-stars.org. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
Voci correlate
modifica- Aviacija Voenno-Morskogo Flota Rossijskoj Federacii (Aviazione di Marina Militare Russa)
- Voenno-Morskoj Flot Rossijskoj Federacii (Marina Militare Russa)
- Progetto 1143 Kiev
- Progetto 1143.7 Ul'janovsk
- Lista di classificazioni navali russe
- Lista di nomi in codice NATO per navi sovietiche
- Progetto 9935
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su classe Admiral Kuznetsov
Collegamenti esterni
modifica- Classe Admiral Kutznetsov, su digilander.libero.it. URL consultato il 17 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
- (RU, EN) Admiral Flota Sovetskogo Soyuza Kuznetsov, su rusnavy.com. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (RU, EN) Heavy aircraft-carrying cruiser - Project 11435, su russianships.info. URL consultato il 20 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
- (EN) Project 1143.5 Kreml class - Aircraft Carrier Cruiser, su fas.org. URL consultato il 25 agosto 2016 (archiviato il 25 agosto 2016).