Gran Premio di San Marino 1989

corsa automobilistica
Bandiera di San Marino Gran Premio di San Marino 1989
470º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 2 di 16 del Campionato 1989
Imola
Imola
Data 23 aprile 1989
Nome ufficiale IX Gran Premio di San Marino
Luogo Imola, Bandiera dell'Italia Italia
Percorso 5,040[1] km
Distanza 58[1] giri, 292,32[1] km
Clima Sereno[2]
Note Gara sospesa per incidente al 3º giro
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera della Francia Alain Prost
McLaren - Honda in 1'26.010[1] McLaren - Honda in 1'26.795[1]
(nel giro 45)
Podio
1. Bandiera del Brasile Ayrton Senna
McLaren - Honda
2. Bandiera della Francia Alain Prost
McLaren - Honda
3. Bandiera dell'Italia Alessandro Nannini
Benetton - Ford Cosworth

Il Gran Premio di San Marino 1989 fu la seconda gara della stagione 1989, disputata il 23 aprile sul Circuito di Imola. La manifestazione venne vinta dal pilota dalla McLaren Ayrton Senna, seguito dal compagno di squadra Alain Prost e dall'italiano Alessandro Nannini su Benetton - Ford Cosworth.

Al terzo giro Gerhard Berger fu vittima di un drammatico incidente alla curva Tamburello. A causa di un cedimento meccanico la sua Ferrari finì a muro a 290 km/h e prese fuoco. L'intervento tempestivo dei "Leoni" della CEA (gli addetti alla sicurezza antincendio di Imola) salvò il pilota, che se la cavò sorprendentemente con lievi danni ritornando in pista nel Gran Premio del Messico un mese dopo.

La gara venne sospesa e ripartì in seguito con il completamento dei 55 giri mancanti.

Prima della gara modifica

Pre-Qualifiche modifica

Risultati modifica

Pos. No Pilota Costruttore Tempo Distacco
1 8   Stefano Modena Brabham - Judd 1:27.350
2 7   Martin Brundle Brabham - Judd 1:28.197 +0.747
3 21   Alex Caffi Dallara Scuderia Italia - Ford Cosworth 1:29.346 +1.996
4 17   Nicola Larini Osella - Ford Cosworth 1:29.787 +2.437
Vetture non qualificate
NPQ 37   Bertrand Gachot Onyx - Ford Cosworth 1:30.384 +3.034
NPQ 33   Gregor Foitek EuroBrun - Judd 1.30.620 +3.270
NPQ 18   Piercarlo Ghinzani Osella - Ford Cosworth 1:30.631 +3.281
NPQ 36   Stefan Johansson Onyx - Ford Cosworth 1:30.647 +3.297
NPQ 41   Joachim Winkelhock AGS - Ford Cosworth 1:32.071 +4.721
NPQ 32   Pierre-Henri Raphanel Coloni - Ford Cosworth 1:32.267 +4.917
NPQ 35   Aguri Suzuki Zakspeed - Yamaha 1:32.287 +4.937
NPQ 34   Bernd Schneider Zakspeed - Yamaha 1:32.855 +5.485
NPQ 39   Volker Weidler Rial - Ford Cosworth 1:36.480 +9.130

Qualifiche modifica

Risultati modifica

Pos. N. Pilota Costruttore Q1 Q2[3] Distacco[1]
1 1   Ayrton Senna McLaren - Honda 1:42.939 1:26.010
2 2   Alain Prost McLaren - Honda 1:44.538 1:26.235 +0.225
3 27   Nigel Mansell Ferrari 1:49.665 1:27.652 +1.642
4 6   Riccardo Patrese Williams - Renault 1:47.486 1:27.920 +1.910
5 28   Gerhard Berger Ferrari 1:42.781 1:28.089 +2.079
6 5   Thierry Boutsen Williams - Renault 1:49.451 1:28.308 +2.298
7 19   Alessandro Nannini Benetton - Ford Cosworth 1:45.536 1:28.854 +2.844
8 11   Nelson Piquet Lotus - Judd 1:48.124 1:29.057 +3.047
9 21   Alex Caffi Dallara Scuderia Italia - Ford Cosworth 1:48.868 1:29.069 +3.059
10 26   Olivier Grouillard Ligier - Ford Cosworth 1:47.371 1:29.104 +3.094
11 23   Pierluigi Martini Minardi - Ford Cosworth 1:47.321 1:29.152 +3.142
12 9   Derek Warwick Arrows - Ford Cosworth 1:47.859 1:29.281 +3.271
13 16   Ivan Capelli March - Judd 1:48.178 1:29.385 +3.375
14 17   Nicola Larini Osella - Ford Cosworth 1:47.577 1:29.488 +3.478
15 24   Luis Pérez-Sala Minardi - Ford Cosworth 1:46.800 1:29.503 +3.493
16 22   Andrea De Cesaris Dallara Scuderia Italia - Ford Cosworth 1:53.681 1:29.669 +3.659
17 8   Stefano Modena Brabham - Judd 1:48.415 1:29.761 +3.751
18 40   Gabriele Tarquini AGS - Ford Cosworth 1:48.795 1:29.913 +3.903
19 15   Maurício Gugelmin March - Judd 1:52.119 1:30.163 +4.153
20 30   Philippe Alliot Lola Larrousse - Lamborghini 2:00.293 1:30.168 +4.158
21 10   Eddie Cheever Arrows - Ford Cosworth 1:45.375 1:30.233 +4.223
22 7   Martin Brundle Brabham - Judd 1:46.279 1:30.271 +4.261
23 20   Johnny Herbert Benetton - Ford Cosworth 2:05.126 1:30.347 +4.337
24 12   Satoru Nakajima Lotus - Judd 1:46.483 1:30.697 +4.687
25 3   Jonathan Palmer Tyrrell - Ford Cosworth 1:51.229 1:30.928 +4.918
26 29   Yannick Dalmas Lola Larrousse - Lamborghini 1:58.083 1:31.137 +5.127
Vetture non qualificate
NQ 4   Michele Alboreto Tyrrell - Ford Cosworth 1:51.329 1:31.206 +5.196
NQ 25   René Arnoux Ligier - Ford Cosworth 1:48.091 1:31.268 +5.258
NQ 38   Christian Danner Rial - Ford Cosworth 1:47.967 1:31.342 +5.332
NQ 31   Roberto Moreno Coloni - Ford Cosworth 1:50.947 1:31.775 +5.765

Gara modifica

 
Il terribile incidente alla curva del Tamburello, con le fiamme che divorano la Ferrari di Gerhard Berger. Sul fondo, l'auto del servizio antincendio CEA che si precipita in soccorso del pilota austriaco.

Al via Senna mantenne la testa della corsa, davanti a Prost, Mansell, Patrese e Berger; nel corso del quarto giro quest'ultimo andò a sbattere violentemente contro le barriere di protezione della curva del Tamburello a più di 300 km/h, a causa di un cedimento dell'alettone anteriore della sua Ferrari. La vettura dell'austriaco si disintegrò e prese fuoco poiché un radiatore bucò la scocca nella zona dei serbatoi benzina; per il pilota non ci sarebbe stato scampo se non solo grazie al tempestivo intervento degli uomini del servizio antincendio del circuito di Imola, che spensero il fuoco in meno di venti secondi[4]. Dominate le fiamme, Berger fu estratto in tempo e se la cavò con una costola rotta e qualche ustione alle mani; tornerà in pista in occasione del Gran Premio del Messico a fine maggio.

 
Senna supera Prost alla ripartenza della gara, disattendendo a quanto convenuto in precedenza dai due.

La gara fu sospesa per circa un'ora e si decise di organizzare una nuova procedura di partenza, disputando poi altri 55 giri oltre ai 3 già percorsi e stilando la classifica finale in base ai risultati complessivi. Al secondo via, Prost scattò meglio del compagno di squadra, ma questi lo sopravanzò alla Tosa prendendo il comando; tale sorpasso venne denunciato da Prost, in quanto i due avevano dapprima stabilito di non superarsi tra loro nelle prime fasi della corsa, tanto che il francese criticò aspramente e personalmente Senna per la manovra. Ciò rappresentò il primo atto di una rivalità sportiva che stava trasformandosi in una rissa, ovvero la dichiarazione di guerra tra i due[4].

Il campione brasiliano condusse senza problemi fino al traguardo, precedendo di circa 40 secondi il suo compagno di squadra; Nannini approfittò dei ritiri di Mansell e Patrese per conquistare il terzo gradino del podio, mentre i piazzamenti a punti andarono a Boutsen, Warwick e Palmer. La vittoria di Senna fu la prima nella storia del mondiale ottenuta da un motore a 10 cilindri.

Classifica modifica

Pos N. Pilota Costruttore Giri Tempo/Causa ritiro Pos Partenza Punti
1 1   Ayrton Senna McLaren - Honda 58 1:26:51.245 1 9
2 2   Alain Prost McLaren - Honda 58 + 40.225 2 6
3 19   Alessandro Nannini Benetton - Ford Cosworth 57 + 1 Giro 7 4
4 5   Thierry Boutsen Williams - Renault 57 + 1 Giro 6 3
5 9   Derek Warwick Arrows - Ford Cosworth 57 + 1 Giro 12 2
6 3   Jonathan Palmer Tyrrell - Ford Cosworth 57 + 1 Giro 25 1
7 21   Alex Caffi Dallara Scuderia Italia - Ford Cosworth 57 + 1 Giro 9
8 40   Gabriele Tarquini AGS - Ford Cosworth 57 + 1 Giro 18
9 10   Eddie Cheever Arrows - Ford Cosworth 56 + 2 Giri 21
10 22   Andrea De Cesaris Dallara Scuderia Italia - Ford Cosworth 56 + 2 Giri 16
11 20   Johnny Herbert Benetton - Ford Cosworth 56 + 2 Giri 23
12 17   Nicola Larini Osella - Ford Cosworth 52 Incidente 14
Rit 7   Martin Brundle Brabham - Judd 51 Problemi all'alimentazione combustibile 22
NC 12   Satoru Nakajima Lotus - Judd 46 Non classificato 24
Rit 24   Luis Pérez-Sala Minardi - Ford Cosworth 43 Testacoda 15
Rit 15   Maurício Gugelmin March - Judd 39 Problemi alla trasmissione 19
Rit 11   Nelson Piquet Lotus - Judd 29 Motore 8
Rit 27   Nigel Mansell Ferrari 23 Problemi al cambio 3
Rit 6   Riccardo Patrese Williams - Renault 21 Motore 4
Rit 8   Stefano Modena Brabham - Judd 19 Incidente 17
Rit 23   Pierluigi Martini Minardi - Ford Cosworth 6 Problemi al cambio 11
SQ[5] 26   Olivier Grouillard Ligier - Ford Cosworth 4 Squalificato 10
Rit 28   Gerhard Berger Ferrari 3 Incidente 5
Rit 16   Ivan Capelli March - Judd 1 Testacoda 13
Rit 30   Philippe Alliot Lola Larrousse - Lamborghini 0 Problema all'impianto elettrico 20
Rit 29   Yannick Dalmas Lola Larrousse - Lamborghini 0 Problema all'impianto elettrico 26
DNQ 4   Michele Alboreto Tyrrell - Ford Cosworth
DNQ 25   René Arnoux Ligier - Ford Cosworth
DNQ 38   Christian Danner Rial - Ford Cosworth
DNQ 31   Roberto Moreno Coloni - Ford Cosworth
DNPQ 37   Bertrand Gachot Onyx - Ford Cosworth
DNPQ 33   Gregor Foitek EuroBrun - Judd
DNPQ 18   Piercarlo Ghinzani Osella - Ford Cosworth
DNPQ 36   Stefan Johansson Onyx - Ford Cosworth
DNPQ 41   Joachim Winkelhock AGS - Ford Cosworth
DNPQ 32   Pierre-Henri Raphanel Coloni - Ford Cosworth
DNPQ 35   Aguri Suzuki Zakspeed - Yamaha
DNPQ 34   Bernd Schneider Zakspeed - Yamaha
DNPQ 39   Volker Weidler Rial - Ford Cosworth

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f (EN) Darren Galpin, 1989 Grand Prix of San Marino, su silhouet.com, Teamdan.org. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  2. ^ (EN) San Marino 1989, su statsf1.com, STATS F1. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  3. ^ (EN) San Marino 1989 - Starting grid, su statsf1.com, STATSF1. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  4. ^ a b (EN) Grand Prix Results: San Marino GP, 1989, su grandprix.com. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  5. ^ Grouillard fu squalificato perché il suo team lavorò sulla sua vettura nell'intervallo tra le due partenze.
  • Tutti i risultati di gara sono tratti dal sito ufficiale Formula 1.com, su formula1.com. URL consultato il 22 settembre 2008.

Altri progetti modifica

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1989
                               
   

Edizione precedente:
1988
Gran Premio di San Marino Edizione successiva:
1990
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