Thierry Boutsen
Thierry Boutsen | ||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||
Automobilismo ![]() | ||||||||||||||||||||||
Categoria | Formula 1 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||
Thierry Boutsen (Bruxelles, 13 luglio 1957) è un ex pilota automobilistico belga, vincitore di 3 Gran Premi di Formula 1.
Ritenuto un ottimo collaudatore e abile a guidare su pista bagnata,[1][2] Boutsen prese parte ad undici campionati della massima serie automobilistica, ottenendo come miglior risultato un quarto posto in classifica piloti.
Ha ottenuto anche diversi successi nelle competizioni a ruote coperte, tra cui la vittoria alla 24 Ore di Daytona nel 1985.
Dopo essersi ritirato dalle corse, a seguito di un incidente nel 1999, dirige una compagnia aeronautica che porta il suo nome.
CarrieraModifica
Gli iniziModifica
Boutsen cominciò la sua carriera nel 1975, entrando a far parte della scuola per piloti Pilette.[2] Decise quindi di abbandonare gli studi di ingegneria per dedicarsi al mondo delle corse.[2] Nel 1977 fece, dunque, il suo debutto in Formula Ford 1600 comprando una vettura e correndo tramite i propri mezzi.[2] L'anno seguente riuscì poi ad imporsi in campionato vinse il titolo, salendo per quindici volte sul gradino più alto del podio in 18 gare.
Nel 1979 Boutsen passò poi alla Formula 3 e, dopo un anno di apprendistato, nel 1980 concluse il campionato al secondo posto dietro all'italiano Michele Alboreto.
Passato per il 1981 alla Formula 2 giunse secondo a fine campionato dietro a Geoff Lees. Nello stesso anno partecipò alla 24 Ore di Le Mans durante la quale ebbe un terribile incidente, causato dal cedimento di una sospensione, in cui rimase ucciso il commissario di percorso Thierry Mabillat, mentre il pilota belga ne uscì illeso.
Nel 1983, poi, Boutsen passò a vetture da turismo disputando il campionato europeo.
Formula 1Modifica
Arrows (1983-1986)Modifica
L'esordio di Boutsen in Formula 1 avvenne in occasione del Gran Premio del Belgio 1983. Per l'occasione, il pilota belga pagò alla Arrows 500.000 dollari ottenuti da vari sponsor, con cui si garantì il sedile per l'intera stagione 1983.[3] Durante l'anno giunse per due volte settimo, senza ottenere alcun punto.
I primi risultati arrivarono nel 1984 (sempre con la Arrows), grazie a due quinti e a un sesto posto.
L'anno successivo rimase nella scuderia inglese e conquistò un secondo posto di grande valore a San Marino, più alcuni altri buoni piazzamenti. Nel 1985 vinse la 24 Ore di Daytona pilotando una Porsche 962.
Il 1986 fu invece una brutta annata, visto che la Arrows non riuscì a garantire buone prestazioni.
Il passaggio in Benetton (1987-1988)Modifica
Nel 1987 Boutsen passò alla Benetton e i risultati migliorarono, fino a raggiungere l'apice proprio nell'ultimo Gran Premio della stagione con un podio.
Il 1988 rappresentò il miglior risultato del belga che con appena 27 punti raggiunge il quarto posto nella classifica piloti. Risultato che si deve, in gran parte alla tirannia imposta dalla McLaren che conquistò 15 Gp su 16. Va detto che Boutsen era salito sul podio cinque volte.
Gli anni in Williams(1989-1990)Modifica
Nel 1989, dopo due anni abbandonò la scuderia anglo-italiana e passò alla Williams, con cui siglò un contratto biennale, e fu qui che ottiene la prima vittoria in carriera sul circuito di Montreal, una vittoria fortunata a causa di una rottura a una sospensione di Prost e a una rottura del motore per Ayrton Senna a soli tre passaggi dalla fine. Seguì un'altra vittoria in Australia, sempre nel 1989, e una in Ungheria l'anno successivo.
L'ultimo periodo in Formula 1 (1991-1993)Modifica
Il ritorno di Nigel Mansell in Williams nel 1991, costrinse Boutsen a cambiare team. Ormai trentaquattrenne, passò alla Ligier con la prospettiva che, per il 1992, la squadra francese sarebbe stata fornita del V10 Renault. La Ligier avrebbe quindi affrontato un'annata di transizione, utilizzando il motore Lamborghini V12.
La stagione si rivelò, sia per Boutsen sia per il suo compagno di squadra Erik Comas, molto deludente. La Ligier JS35 era infatti più pesante delle sue concorrenti e soffriva il fatto di avere un serbatoio dell'olio molto ingombrante. Inoltre, la preparazione proseguì a rilento e la monoposto scese in pista per la prima volta due settimane prima dell'inizio del campionato.[4] Boutsen affrontò quindi una stagione difficile, che nemmeno l'introduzione di una versione B della monoposto contribuì a migliorare, e concluse il campionato senza ottenere punti; non riuscì infatti mai ad andare oltre il settimo posto.
Riuscì a conquistare 2 punti nel 1992, sempre alla guida della vettura della casa francese.
Inizialmente rimasto senza un volante per la stagione 1993, a seguito della rescissione del rapporto contrattuale tra Ivan Capelli e la Jordan, si accordò con il team irlandese per disputare le gare previste fino al termine del campionato. Eddie Jordan intendeva infatti affiancare al debuttante Barrichello un pilota di esperienza. Il belga, però, ebbe molte difficoltà ad adattarsi alla vettura; in particolare l'abitacolo risultava di dimensioni troppo ridotte rispetto alla sua altezza e non trovò mai il giusto feeling con la monoposto.[5] Senza mai aver ottenuto piazzamenti utili, dopo il Gran Premio del Belgio, amareggiato dagli scarsi risultati e dal ruolo sempre più marginale del pilota rispetto al mezzo meccanico, rescisse consensualmente il contratto con la sua squadra e decise di ritirarsi dalla Formula 1 per andare a correre nelle serie automobilistiche statunitensi.[6]
Risultati completiModifica
1983 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Arrows | A6 | Rit | 7 | 7 | 15 | 9 | 13 | 14 | Rit | 11 | 9 | 0 |
1984 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Arrows | A6 e A7 | 6 | 12 | Rit | 5 | 11 | NQ | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 5 | Rit | 10 | 9 | Rit | 5 | 15º |
1985 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Arrows | A8 | 11 | Rit | 2 | 9 | 9 | 7 | 9 | Rit | 4 | 8 | Rit | 9 | 10 | 6 | 6 | Rit | 11 | 11º |
1986 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Arrows | A8 e A9 | Rit | 7 | 7 | 8 | Rit | Rit | Rit | NC | NC | Rit | Rit | Rit | 7 | 10 | 7 | Rit | 0 |
1987 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Benetton | B187 | 5 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 7 | Rit | 4 | 4 | 5 | 14 | 16 | Rit | 5 | 3 | 16 | 8º |
1988 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Benetton | B188 | 7 | 4 | 8 | 8 | 3 | 3 | Rit | Rit | 6 | 3 | SQ | 6 | 3 | 9 | 3 | 5 | 27 | 4º |
1989 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Williams | FW12C e FW13 | Rit | 4 | 10 | Rit | 6 | 1 | Rit | 10 | Rit | 3 | 4 | 3 | Rit | Rit | 3 | 1 | 37 | 5º |
1990 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Williams | FW13B | 3 | 5 | Rit | 4 | Rit | 5 | Rit | 2 | 6 | 1 | Rit | Rit | Rit | 4 | 5 | 5 | 34 | 6º |
1991 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Ligier | JS35 | Rit | 10 | 7 | 7 | Rit | 8 | 12 | Rit | 9 | 17 | 11 | Rit | 16 | Rit | 9 | Rit | 0 |
1992 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Ligier | JS37 | Rit | 10 | Rit | Rit | Rit | 12 | 10 | Rit | 10 | 7 | Rit | Rit | Rit | 8 | Rit | 5 | 2 | 15º |
1993 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Jordan | 193 | Rit | Rit | 11 | Rit | 12 | 11 | Rit | 13 | 9 | Rit | 0 |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
Dopo la F1Modifica
Abbandonata la Formula 1 Boutsen si dedicò alle corse americane, guidando vetture sport. Ottenne il suo risultato più importante nel 1997 con un secondo posto alla 24 Ore di Daytona, ma nel 1999, dopo un incidente nella 24 Ore di Le Mans decise di porre fine alla sua carriera da pilota.
NoteModifica
- ^ Claudio Colombo, Capelli: «Che rabbia, ho guidato la peggior Ferrari degli ultimi 20 anni», in Corriere della Sera, 22 dicembre 2000, p. 47 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2011).
- ^ a b c d (EN) Drivers: Thierry Boutsen, grandprix.com. URL consultato l'8 dicembre 2011.
- ^ (EN) Rob Widdows, On a different plane, Motor Sport Magazine, giugno 2012. URL consultato il 12 luglio 2020.
- ^ (EN) Joe Saward, Ligier's woes in 1991, su grandprix.com, 1º Ottobre 1991. URL consultato il 25 luglio 2020.
- ^ (EN) Eddie Jordan, An indipendent man: the autobiography, Orion Publishing Group, 2011. URL consultato il 12-07-2020.
- ^ Dalla F. 1 va alla Indy Boutsen in Usa <Dove il pilota conta ancora> [collegamento interrotto], in La Stampa, 05 settembre 1993, p. 33.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Thierry Boutsen
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su boutsen.com.
- (EN) Thierry Boutsen, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC.
- (EN) Thierry Boutsen, su driverdb.com, DriverDB AB.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 257868615 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2019054205 |
---|