Peter Jackson

regista neozelandese
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Peter Jackson (disambigua).

Sir Peter Robert Jackson (Pukerua Bay, 31 ottobre 1961) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico neozelandese, marito della sceneggiatrice e produttrice Fran Walsh, con la quale collabora sin dal 1989. Nella sua carriera ha collezionato 9 candidature all'Oscar, di cui 3 vittorie per il film Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re.

Peter Jackson al San Diego Comic-Con International 2014
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film 2004
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior regista 2004
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore sceneggiatura non originale 2004

La sua opera più conosciuta è la trasposizione cinematografica de Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, divisa in una trilogia, ed è tra i maggiori incassi nella storia del cinema[1]. Nel 2005 ha diretto il film King Kong, remake dell'omonimo film del 1933[2]. Nel corso degli anni ha prodotto diversi altri film, tra cui District 9, Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno e la trasposizione cinematografica de Lo Hobbit di J. R. R. Tolkien. Quest'ultima saga, strutturata come trilogia, è il prequel de Il Signore degli Anelli, di cui Jackson è stato anche regista e sceneggiatore.

L'8 dicembre 2014 il suo nome è stato inserito nella Hollywood Walk of Fame di Boulevard[3]. Il 1º gennaio 2010 è stato inserito nella New Year Honors' List neozelandese ed è quindi insignito del titolo di Cavaliere ("Sir") dalla regina Elisabetta II, capo di Stato della Nuova Zelanda in quanto reame del Commonwealth, per «aver prestato i suoi servigi al cinema».[4]

Biografia modifica

Jackson nasce nella notte di Halloween del 1961 e cresce a Pukerua Bay, una città costiera vicino a Wellington. I suoi genitori sono entrambi immigrati dall'Inghilterra.[5][6] All'età di otto anni comincia a girare dei piccoli cortometraggi con gli amici, mentre a 17 anni abbandona il Kapiti College per intraprendere la carriera di fotografo. In questo periodo dirige e realizza il suo primo cortometraggio, The Valley, che successivamente verrà ampliato in un film. Inoltre, sempre in quel periodo, concepisce una parodia di James Bond chiamata Coldfinger.[7]

Gli inizi e i film splatter modifica

 
Peter Jackson alla prima de Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (2003)

Jackson diventò celebre in tutto il mondo per due film splatter-demenziali: Fuori di testa (Bad Taste), il suo esordio, girato con una macchina da presa 16 mm, autoprodotto e nel quale interpreta ben due ruoli (Derek e Robert), e Splatters - Gli schizzacervelli (Braindead), considerato l'unico film splatter estremo degli anni novanta[8]. Tra i due film, divenuti in seguito cult per gli amanti del genere, diresse anche un film di pupazzi e burattini, Meet the Feebles, in cui il regista ironizza sul mondo dello spettacolo e su vari altri argomenti attraverso animali antropomorfi.

A Splatters seguirono due film in cui l'indole beffarda e iconoclasta del regista si attenuò: Creature del cielo, che racconta l'epilogo tragico dell'amicizia tra due ragazze (basato su una storia realmente accaduta) e Forgotten Silver goliardico mockumentary sulla vita di un fittizio regista cinematografico in cui lo stesso Jackson figura come attore nei panni di se stesso. Nel 1995 gira Sospesi nel tempo, commedia di fantasmi con protagonista Michael J. Fox.

Il Signore degli Anelli (2000-2003) modifica

Già in tenera età, Jackson ebbe modo di apprezzare il romanzo de Il Signore degli Anelli dopo aver guardato la versione cinematografica animata del 1978 di Ralph Bakshi.[9] Il film entusiasmò il regista[10] al punto da spingerlo a leggere diverse parti del romanzo[11] durante un viaggio di dodici ore da Wellington ad Auckland all'età di diciassette anni.[12]

Dopo il rifiuto della Universal Studios di produrre il remake di King Kong, il regista iniziò a pensare ad un possibile adattamento cinematografico del romanzo di Tolkien. Jackson e sua moglie Fran Walsh scrissero la sceneggiatura[13], che in seguito fu rimaneggiata con l'aiuto di nuovi sceneggiatori coinvolti nel progetto. La casa di produzione Miramax Films esortò Jackson a dirigere l'adattamento in un unico film, ma il regista insistette per girarlo in due segmenti. Quando la produzione del film andò oltre i limiti di budget, la New Line Cinema ampliò la trasposizione del libro da due a tre film per rispettare meglio i tempi della saga di Tolkien.[14] I tre film vennero girati contemporaneamente in diversi set sparsi in Nuova Zelanda. Essi sono caratterizzati da un ampio utilizzo di effetti speciali innovativi, modellini e diorama, sviluppati interamente dalla Weta Digital e dalla Weta Workshop, società cinematografiche fondate da Peter Jackson stesso. Il primo film della trilogia de Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello, fu un enorme successo e garantì a Jackson grande fama internazionale. I due successivi capitoli (Le due torri e Il ritorno del re) ottennero ancora più successo. L'ultimo film incassò un miliardo di dollari in tutto il mondo[15], classificandosi al secondo posto fra i maggiori incassi nella storia del cinema dell'epoca[15] e ottenendo numerosi riconoscimenti, fra i quali undici statuette ai Premi Oscar 2004. Grazie al lungometraggio, Jackson ricevette l'Oscar al miglior regista di quell'anno.[16] La trilogia, inoltre, ha ricevuto ampi consensi riguardo al cast e agli innovativi effetti speciali digitali.[17][18][19]

(EN)

«And the Oscar goes to...it's a clean sweep, for "Lord of the Rings - The Return of the King: Barrie M. Osborne, Fran Walsh and Peter Jackson"»

(IT)

«E l'Oscar va a... è piazza pulita: per Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re: Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Peter Jackson»

Da King Kong ad Amabili Resti (2005-2009) modifica

Jackson, fin da piccolo, aveva una grande passione per il cinema. Il suo film preferito era King Kong, ed era intenzionato a riportare il personaggio al cinema con un remake.[20] Il desiderio inizia a concretizzarsi nel 1996, ma il progetto, che era entrato in pre-produzione, venne annullato dopo circa 6-7 mesi.[21] Dopo il successo ottenuto con la trilogia de Il Signore degli Anelli, Jackson venne contattato per King Kong già durante le riprese de Le due torri.[22] A Jackson furono offerti circa $20 milioni per dirigere il film, l'offerta più alta mai fatta ad un regista cinematografico.[23] Dopo due anni dall'ultimo capitolo della trilogia, il film si rivela un grande successo e incassa nelle sale di tutto il mondo una somma complessiva di circa 550 milioni di dollari[24] contro il budget di 207 milioni.[25] Inoltre riceve anche ottimi consensi da parte della critica e ottiene numerosi riconoscimenti, tra cui tre Premi Oscar 2006.

Dopo due anni dall'uscita di King Kong, dirige insieme a Neill Blomkamp Crossing the Line, un cortometraggio che narra una scena di battaglia aerea vista dalla cabina di un aereo militare comandato da un pilota e soldato alle prime armi.

Nel 2007, a Jackson viene offerta la regia di Amabili resti, basato sull'omonimo libro di Alice Sebold.[26] Jackson acquistò i diritti cinematografici del romanzo, in maniera da ideare un film indipendente, e iniziò la stesura dello script insieme a sua moglie.[27] Il film uscì il 12 febbraio 2010[28], riscuotendo critiche contrastanti[29] e un discreto incasso al botteghino.[30]

Lo Hobbit e produzioni varie modifica

 
Peter Jackson con Andres Useche nel 2008

Jackson è stato impegnato nella produzione del film Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno, film diretto da Steven Spielberg,[31] di cui dirigerà il possibile sequel. Jackson avrebbe dovuto anche produrre un film tratto dal videogioco Halo.[32][33] Dopodiché il regista ha deciso di produrre il remake di The Dam Busters (1955)[34][35] e il film District 9 per la regia di Neill Blomkamp, quest'ultimo uscito nel 2009.[36]

Peter Jackson era considerato il primo candidato alla regia dei due film tratti da Lo Hobbit, ma dopo aver avviato una causa legale contro la New Line, la casa di produzione decise di optare per un nuovo regista.[37][38] Successivamente, Jackson venne assunto in qualità di co-produttore.[31] In seguito alla rinuncia di Guillermo del Toro come regista, Jackson ha accettato di dirigere i tre film tratti dal racconto di J. R. R. Tolkien usciti rispettivamente nell'ultimo mese del 2012, del 2013 e del 2014[39][40][41].

Vita privata modifica

Nel 1987 Jackson ha sposato Fran Walsh, che diverrà presto sua stretta collaboratrice in tutti i film da Meet the Feebles (1989) in avanti, e dalla quale ha avuto due figli: Billy (1995) e Katie (1996). La madre di Jackson, Joan, morì tre giorni prima dell'uscita del primo film della trilogia tratta dai romanzi di Tolkien e, per onorarla, il regista propose una proiezione speciale del film dopo il funerale.[42] Dopo l'ultimo film della trilogia, Jackson perse in breve tempo molti chili, tanto da diventare irriconoscibile. Egli stesso rivelò successivamente in un'intervista di aver iniziato una dieta mangiando yogurt e müsli, al posto degli hamburger.[43]

Jackson ha dato in beneficenza NZ$ 500.000 per la ricerca sulle cellule staminali.[44] Ha anche comprato una chiesa nel sobborgo di Seatoun Wellington per circa 10 milioni di dollari, salvandola così dalla demolizione.[45]

Secondo la nota rivista Forbes Jackson avrebbe un patrimonio di 1.5 miliardi di dollari.

Stile modifica

Jackson è un regista perfezionista ed attento al dettaglio, famoso per la maniacale preparazione e documentazione riguardo ai film che si accinge a dirigere oltre che amante dell'innovazione cinematografica[46], tanto da essere riuscito con il tempo a sviluppare un proprio stile registico riconoscibile e molto amato dai fan di tutto il mondo. I suoi primi film si caratterizzavano per una forte componente comico-satirica, una natura iconoclastica ed un senso dell'umorismo estremamente macabro (molto spesso vicino allo humor nero) pur mantenendo un'atmosfera di generale giocosità[47] al limite del fiabesco, caratteristica quest'ultima che si può, in parte, ritrovare anche nei suoi film più recenti.

Nell'ambiente cinematografico si è contraddistinto per l'abitudine di girare molte scene da diversi punti di vista, tanto da trascorrere giornate di riprese in una singola scena, così da poter avere più possibilità di scelta durante le operazioni di montaggio ed editing della pellicola. Questo è evidente nel suo lavoro dove anche scene con semplici dialoghi fra personaggi spesso dispongono di una vasta gamma di molteplici angolazioni e primi piani sui volti degli attori creati utilizzando obiettivi grandangolari[48]. Inoltre diversi sono i marchi di fabbrica nel suo stile registico: lunghi piani-sequenza che vedono gli attori spostarsi in più ambienti, carrellate, zoommate violente sui volti o sui particolari di alcuni attori.

La filmografia del regista neozelandese è legata, come già detto, alla costante collaborazione con la moglie Fran Walsh, che ha co-sceneggiato e co-prodotto quasi tutti i suoi film, ma anche ad altre abituali collaborazioni come quelle con il direttore della fotografia Andrew Lesnie, il montatore Jamie Selkirk, il tecnico degli effetti speciali Joe Letteri e lo scenografo Grant Major assieme ai quali ha spesso lavorato. Inoltre Jackson è un regista profondamente legato alla sua terra d'origine, la Nuova Zelanda, tanto da aver più volte nella sua carriera chiesto od imposto alle produzioni straniere per le quali lavorava di poter girare i propri film nel suo paese natale.

Amante del fantastico e del fantasy, i suoi film più recenti, molto spesso agevolati anche dai grandi budget messi a disposizione dalle case di produzione, si distinguono per la lunga progettazione durante la pre-produzione, l'ampio uso di effetti speciali o computer grafica all'avanguardia, modellini e diorama innovativi (per il cui utilizzo e sviluppo specifico il regista, assieme a Richard Taylor ed altri, ha fondato delle proprie aziende indipendenti: la Weta Workshop, la quale si occupa di fornire il materiale di scena, e la Weta Digital, che si occupa invece degli effetti digitali), oltre che per la cura profonda infusa nella preparazione e nella realizzazione delle scenografie, dei set in interni, del trucco e dei costumi utilizzati. Molti suoi film (vedi quelli ambientati nella Terra di Mezzo o King Kong) si sono inoltre fatti notare per le orchestrate ed accurate battaglie (con un gran numero di comparse utilizzate) ed i combattimenti messi in scena: molto coreografati e altamente spettacolari, tanto da somigliare quasi ad una danza.

In molti suoi film Jackson partecipa come attore oppure facendo un veloce cameo, come amava fare anche Alfred Hitchcock. Altra curiosità su di lui è il fatto che durante la lavorazione de Il Signore degli Anelli, Jackson era famoso per indossare sempre pantaloncini ed andare in giro a piedi nudi, anche se alla maggior parte degli addetti ai lavori sul set era stato richiesto di indossare scarpe per motivi di sicurezza[49].

Filmografia modifica

Regista, sceneggiatore e produttore modifica

Lungometraggi modifica

 
Illustrazione di Peter Jackson, circondato da personaggi dei suoi film

Documentari modifica

Sceneggiatore modifica

Produttore modifica

Cortometraggi modifica

Attore modifica

Premi e riconoscimenti modifica

In grassetto sono evidenziati i premi vinti:

Premio Oscar modifica

Golden Globe modifica

Premio BAFTA modifica

Altri premi modifica

L'8 dicembre 2014 gli è stata conferita una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Doppiatori italiani modifica

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Box Office Mojo, su boxofficemojo.com. URL consultato il 2 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2004).
  2. ^ This gorilla of a film is blockbuster of the year, su Daily Mail, 5 dicembre 2005.
  3. ^ (EN) Peter Jackson to Get Star on Hollywood Walk of Fame.
  4. ^ Better than the Oscars, says Sir Peter Jackson, su nzherald.co.nz, NZ Herald News, 31 dicembre 2009. URL consultato il 28 dicembre 2010.
  5. ^ FilmReference.com, FilmReference.com. URL consultato il 24 marzo 2010.
  6. ^ David Smith, Guardian.co.uk, in Guardian, London, 30 novembre 2003. URL consultato il 24 marzo 2010.
  7. ^ Sean Gandert, Salute Your Shorts: Peter Jackson's "Forgotten Silver", su pastemagazine.com, Paste Magazine, 11 dicembre 2009. URL consultato il 26 maggio 2010.
  8. ^ Roberto Nepoti, Lo splatter (il montaggio) e l'imago del corpo in frammenti, in The Body Vanishes. La crisi dell'identità e del soggetto nel cinema americano contemporaneo, Torino, Lindau, 2000.
  9. ^ Russel Baillie, 'Peter Jackson's trip from splatstick to RAF', New Zealand Herald, 29 October 2006, NZherald.co.nz.
  10. ^ Peter Jackson interview, Explorations (the Barnes & Noble Science Fiction newsletter), ottobre/novembre 2001.
  11. ^ Ian Nathan, Peter Jackson, Empire, 28 novembre 2003, p. 90.
  12. ^ Sibley (2001), pp.11-12
  13. ^ Brian Sibley, Quest for the Ring, in Peter Jackson: A Film-maker's Journey, London, Harper Collins, 2006, pp. 329–87, ISBN 0-00-717558-2.
  14. ^   The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring Appendices, New Line Cinema, 2002.
  15. ^ a b Box office Mojo., URL consultato il 02-09-2007.
  16. ^ Remaking King Kong an honor for Jackson. URL consultato il 20 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2007). by John Horn, last retrieved on 5 August 2006
  17. ^ The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring, su uk.rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 12 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2006).
  18. ^ The Lord of the Rings: The Two Towers, su uk.rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 12 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2006).
  19. ^ The Lord of the Rings: The Return of the King, su uk.rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 12 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2006).
  20. ^ Paul Fischer, Interview: Peter Jackson "King Kong", in Dark Horizons, 5 dicembre 2005. URL consultato il 27 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2009).
  21. ^ Utichi, Joe, Interview with Peter Jackson — King Kong, su Film Focus, 2005. URL consultato il 14 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2006).
  22. ^   Recreating the Eighth Wonder: The Making of King Kong, Universal, 2006.
  23. ^ Thompson, Anne, Studios learning that A-list isn't everything, su The Hollywood Reporter, 16 giugno 2006. URL consultato il 14 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2006).
  24. ^ King Kong, su BoxOfficeMojo.com. URL consultato il 12 ottobre 2006.
  25. ^ King Kong 'goes $32m over budget', in BBC, London, 28 ottobre 2005. URL consultato il 14 giugno 2006.
  26. ^ Michael Fleming, Jackson team bones up on 'Lovely', in Variety, 22 aprile 2004. URL consultato il 13 giugno 2007.
  27. ^ Michael Fleming, Putting his own bucks into 'Bones', in Variety, 17 gennaio 2005. URL consultato il 13 giugno 2007.
  28. ^ Submitted by ambear913 on Thu, 15 October 2009 - 9:07pm., The Lovely Bones Is Fit for a Queen, su dreadcentral.com, 15 ottobre 2009. URL consultato il 24 marzo 2010.
  29. ^ THE LOVELY BONES, su BoxOfficeMoJo.com. URL consultato il 26 dicembre 2009.
  30. ^ The Lovely Bones (2009), su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 27 febbraio 2010.
  31. ^ a b Peter Jackson to produce the Hobbit and Sequel [collegamento interrotto], in comingsoon.net, 18 dicembre 2007.
  32. ^ Jackson Says He Won't Be Making `Hobbit', in Comcast.net, Associated Press, 21 novembre 2006. URL consultato il 28 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2007).
  33. ^ Xbox Family — Home [collegamento interrotto], su n4g.com. URL consultato il 24 marzo 2010.
  34. ^ Peter Jackson to film Dam Busters, in BBC News, 31 agosto 2006.
  35. ^ Omar Aviles, Fry writes Dambusters, su joblo.com, 28 maggio 20.
  36. ^ Michael Fleming, Peter Jackson gears up for 'District', su Variety, 1º novembre 2007. URL consultato il 17 novembre 2007.
  37. ^ Director sues over Rings profits, in BBC News Online, 2 marzo 2005. URL consultato il 17 agosto 2007.
  38. ^ Jackson ruled out of Hobbit film, in BBC News Online, 11 gennaio 2007. URL consultato il 30 settembre 2008.
  39. ^ Nicole Sperling, Peter Jackson in negotiations for 'The Hobbit', su hollywoodinsider.ew.com (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2012).
  40. ^ 'Peter Jackson's Deal for 'The Hobbit' Is Finalized".
  41. ^ Tom Cardy, Peter Jackson to direct The Hobbit in 3-D, in The Dominion Post, 16 ottobre 2010. URL consultato il 27 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2011).
  42. ^ "Charlie Rose - Peter Jackson" (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2011)., February 2004
  43. ^ "Peter Jackson's muesli diet secret"., kongisking.net, 12 April
  44. ^ Peter Jackson gives $500,000 for stem cell research, su New Zealand Herald, 15 luglio 2006. URL consultato il 24 marzo 2010.
  45. ^ Stella Maris Retreat Centre and Chapel saved, Scoop, 12 settembre 2007. URL consultato il 18 ottobre 2007.
  46. ^ Cameras in Middle-earth: The Fellowship of the Ring, Special Extended Edition DVD Documentary.
  47. ^ "Big-atures" Rotk see DVD Documentary
  48. ^ Cameras in Middle-earth: The Fellowship of the Ring, Special Extended Edition DVD Documentary. Actor Christopher Lee remarks about having twelve takes for one scene, before being told by Ian McKellen he did 24 takes for two lines the previous day
  49. ^ Intervista di Peter Jackson a @askPeter evento live dalla Weta Workshops per Lo Hobbit
  50. ^ (EN) Christian Tobin, The Imitation Game leads Empire Awards 2015 nominations, in Digital Spy, 24 febbraio 2015. URL consultato il 3 ottobre 2020.
  51. ^ (EN) Emily Blake, 2015 Saturn Awards: Captain America: Winter Soldier, Walking Dead lead nominees, Entertainment Weekly, 4 marzo 2015. URL consultato il 24 agosto 2015.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN84213729 · ISNI (EN0000 0001 0920 2504 · SBN RAVV227995 · ULAN (EN500470428 · LCCN (ENno96017219 · GND (DE12345395X · BNE (ESXX1177304 (data) · BNF (FRcb13182829t (data) · J9U (ENHE987007455171505171 · NDL (ENJA01026213 · CONOR.SI (SL20602211 · WorldCat Identities (ENlccn-no96017219