Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate

film del 2014 diretto da Peter Jackson

Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate (The Hobbit: The Battle of the Five Armies) è un film fantasy del 2014 diretto da Peter Jackson e scritto dallo stesso regista con Fran Walsh, Philippa Boyens e Guillermo del Toro. Basato sulla parte finale del romanzo Lo Hobbit e sulle Appendici de Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, è il terzo e ultimo capitolo della trilogia de Lo Hobbit che funge da prequel alla trilogia de Il Signore degli Anelli. È preceduto da Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012) e Lo Hobbit - La desolazione di Smaug (2013).

Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage) e l'esercito dei Nani in una scena del film
Titolo originaleThe Hobbit: The Battle of the Five Armies
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneNuova Zelanda, Stati Uniti d'America
Anno2014
Durata144 min[1] (versione cinematografica)
163 min[2] (versione estesa)
Rapporto2,35:1
Genereepico, fantastico, avventura
RegiaPeter Jackson
Soggettodal romanzo Lo Hobbit di J. R. R. Tolkien
SceneggiaturaPeter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens, Guillermo del Toro
ProduttorePeter Jackson, Fran Walsh, Zane Weiner, Carolynne Cunningham
Produttore esecutivoAlan Horn, Toby Emmerich, Ken Kamins, Carolyn Blackwood
Casa di produzioneNew Line Cinema, Metro-Goldwyn-Mayer, Warner Bros. Pictures, WingNut Films
Distribuzione in italianoWarner Bros. Pictures
FotografiaAndrew Lesnie
MontaggioJabez Olssen
Effetti specialiJoe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, R. Christopher White
MusicheHoward Shore
ScenografiaDan Hennah, Simon Bright, Ra Vincent
CostumiAnn Maskrey, Bob Buck, Richard Taylor
TruccoPeter Swords King, Rick Findlater, Tami Lane, Richard Taylor
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

È stato l'ultimo film degli attori Christopher Lee e Ian Holm.

È prodotto da Metro-Goldwyn-Mayer, New Line Cinema, Wingnut Films e distribuito dalla Warner Bros. Pictures. In Italia è uscito il 17 dicembre 2014, con prime proiezioni notturne nazionali in diverse sale a partire da mezzanotte e un minuto[3][4][5]. Il film è uscito lo stesso giorno anche nelle sale degli Stati Uniti. Come i due precedenti capitoli, il film è distribuito in 2D, 3D, HFR 3D e IMAX 3D. Il film ha ottenuto una nomination agli Oscar 2015.

Trama modifica

Il malvagio drago Smaug, infuriato a causa del tentativo andato a vuoto del nano Thorin Scudodiquercia e della sua compagnia di eliminarlo, attacca Pontelagolungo, devastando in poco tempo tutta la città con le sue fiamme. Il governatore della città, terrorizzato, tenta disperatamente di fuggire portando con sé, con l'aiuto del fido Alfrid e delle guardie, tutto l'oro possibile a bordo di una barca. Nel frattempo Bard riesce a scappare dalla prigione dove era stato rinchiuso e, arrampicatosi su una torre, prova senza successo ad uccidere il drago con arco e frecce. Raggiunto dal figlio Bain, che ha recuperato la Freccia Nera, Bard viene visto da Smaug, che inizia a incedere verso di lui. Bard quindi utilizza il ragazzo come appoggio per una balista improvvisata e colpisce il drago nel punto in cui il suo antenato Girion, decenni prima, ne aveva scalfito la corazza. Colpito a morte, Smaug precipita ormai senza vita, con il suo cadavere che cade sulla barca del governatore, uccidendo lui e le sue guardie. La mattina seguente, sulle sponde del lago, Alfrid, sopravvissuto al massacro, rischia di essere linciato dai superstiti, ma viene salvato da Bard, il quale prende la guida dei concittadini sopravvissuti, conducendoli verso le rovine di Dale.

Nel mentre i quattro Nani rimasti ad Esgaroth prendono una barca per raggiungere i propri compagni alla Montagna Solitaria, ma prima Kíli dichiara il proprio amore all'elfa Tauriel, promettendole di tornare. Subito dopo, Tauriel viene raggiunta da Legolas e da un altro elfo, che le comunica che Thranduil l'ha bandita dal suo reame. A questo punto anche Legolas rifiuta di tornare dal padre, e i due decidono di partire per Gundabad, per seguire le tracce dell'orco Bolg. Intanto, a Erebor, Thorin contrae "la malattia del drago" e, colto da una bramosia insaziabile, cerca ossessivamente l'Arkengemma. Bilbo, che è in realtà riuscito a prendere la preziosa pietra a Smaug, concorda con Balin sul fatto che trovare il gioiello non farebbe altro che aggravare la follia di Thorin. Intanto, vedendo che i sopravvissuti della Città del Lago hanno raggiunto Dale, Thorin ordina agli altri nani di murare l'entrata della Montagna, per proteggerne i tesori.

L'orco Azog, in marcia verso Erebor con il suo esercito, viene raggiunto da Bolg, che lo informa dell'intromissione di Legolas e Tauriel. Azog, preoccupato di un intervento militare degli elfi, lo invia a Gundabad per reclutare un'altra legione di orchi. Nel frattempo il Bianco Consiglio salva Gandalf, tenuto prigioniero a Dol Guldur. Qui Sauron palesa il suo piano: conquistare la Montagna Solitaria per poter, da lì, controllare tutto il nord, rifondando il reame di Angmar e muovendo poi guerra all'intera Terra di Mezzo. Tuttavia, dopo un lungo combattimento, Galadriel riesce a scacciare dalla fortezza Sauron e i suoi nove Spettri, usando la luce della stella di Eärendil. Dopodiché Saruman rassicura Elrond, intenzionato ad avvisare Gondor, di come Sauron non abbia poteri senza il suo Anello, e del fatto che sarà lui stesso ad occuparsi del Signore Oscuro. Gandalf, che viene portato da Radagast nella sua dimora a Rhosgobel, chiede a quest'ultimo di informare Beorn e le aquile dell'imminente guerra e parte per Erebor, con l'intento di avvertire i nani.

Quando l'esercito di Thranduil arriva a Dale, questi si allea con Bard, poiché entrambi vantano diritti su una parte del tesoro di Erebor (il re degli elfi, in particolare, desidera le Bianche Gemme di Lasgalen, gemme di pura luce stellare incastonate in una collana, appartenenti alla sua stirpe). Volendo inizialmente evitare il conflitto, Bard cerca di trattare con Thorin, ma il nano non vuole sentire ragioni, e perciò elfi, uomini e nani si preparano alla guerra. Mentre i nani si apprestano alla battaglia, Thorin dona a Bilbo una cotta di mithril in segno della loro amicizia,[6] confidandogli il sospetto che uno degli altri nani gli abbia rubato l'Arkengemma. Nel mentre, a Dale arriva Gandalf, il quale tenta inutilmente di dissuadere Thranduil e Bard dall'uso delle armi, mettendoli in guardia dell'imminente attacco degli orchi. Durante la notte, Bilbo abbandona di soppiatto la Montagna e consegna l'Arkengemma agli assedianti, in modo da rendere Thorin meno restio alle trattative.

Il giorno successivo Thranduil e Bard, con le rispettive armate schierate, chiedono un'ultima volta a Thorin di consegnare loro quanto promesso in cambio dell'Arkengemma. Thorin rifiuta nuovamente, credendo che quella non fosse la vera Arkengemma. Tuttavia Bilbo, tornato alla Montagna, confessa al nano di aver portato lui la pietra fuori da Erebor, con l'intenzione di evitare un'inutile battaglia, e Thorin, furibondo, tenta di ucciderlo. Gandalf, raggiunti gli assedianti, dissuade Thorin dal fargli del male, permettendo allo hobbit di fuggire. Nel momento in cui Thorin è sul punto di cedere, inaspettatamente sopraggiunge, con un esercito di nani, Dáin, signore dei Colli Ferrosi e cugino di Scudodiquercia, da lui precedentemente (e segretamente) chiamato a difesa della Montagna. Nonostante gli sforzi di Gandalf per farlo ragionare, Dáin minaccia Thranduil e Bard, ma improvvisamente piomba sul campo di battaglia l'esercito di Azog (che ha superato le colline circostanti muovendosi in gallerie sotterranee scavate da enormi vermi, chiamati "mangiaterra") e non resta altra scelta per i contendenti che allearsi contro il comune nemico. Comincia così la battaglia delle cinque armate.

Quando Azog ordina ad una parte degli orchi di attaccare Dale, Gandalf, Bilbo, Thranduil e Bard (con i rispettivi eserciti) accorrono all'interno delle mura della città, per difenderla. L'esercito dei nani guidati da Dáin, invece, affronta il restante (e numeroso) esercito di orchi ai piedi della Montagna. Intanto Thorin, sopraffatto dalla follia, rinuncia a scendere in campo durante i combattimenti, preferendo segregarsi (con grande disappunto dei compagni) con il tesoro e l'intera compagnia all'interno di Erebor. Tormentato dai sensi di colpa e dai rimproveri di Bilbo e del fidato Dwalin, il re nanico (dopo una visione onirica che gli mostrava la sua morte per mano dello stesso oro che tanto avidamente amava) torna in sé e decide di unirsi alla battaglia. Uscito da Erebor con una carica trionfale, in grado di motivare nuovamente l'esercito dei nani, Thorin si dirige con Dwalin, Fíli e Kíli verso Collecorvo, la torre da cui Azog comanda le sue truppe, per uccidere l'orco pallido e destabilizzare le forze avversarie. Gli altri membri della compagnia invece restano a combattere nella valle.

A Dale, anche le donne e gli anziani si uniscono alla battaglia, mentre Bard si rende conto che non desidera governare il popolo di Pontelagolungo, rinunciando alla carica di governatore per prendersi cura della sua famiglia. Alfrid, avendo trovato dell'oro, preferisce invece fuggire travestito da donna. Nel mentre, Legolas e Tauriel fanno ritorno a Dale, avvertendo Gandalf dell'imminente arrivo dell'esercito di Bolg, e pertanto Bilbo, noncurante dei rischi, accorre ad avvisare Thorin (ancora ignaro dell'altro esercito), usando l'Anello per attraversare invisibile la battaglia e raggiungere Collecorvo. Nel frattempo Thranduil, turbato dalle numerose perdite subite, vuole ritirare le truppe elfiche, scontrandosi però con Tauriel e con suo figlio Legolas, i quali non hanno intenzione di abbandonare nani e uomini al loro destino. Legolas e Tauriel si dirigono quindi anch'essi a Collecorvo, in aiuto di Thorin, Kíli e gli altri.

Giunti a Collecorvo, il quartetto dei nani si separa per stanare Azog, ma Fíli viene quasi subito catturato e ucciso da Azog, di fronte agli altri nani e a Bilbo. Subito dopo sopraggiunge anche Bolg che, dopo aver fatto perdere i sensi a Bilbo, affronta Tauriel e Kíli, il quale viene ucciso nello scontro davanti all'elfa, che assiste impotente. Tauriel, sconvolta, attacca Bolg e precipita con lui da un dirupo, ma l'orco sopravvive. Legolas, vedendola in difficoltà, soggioga un troll e fa crollare una torre di guardia che, fungendo da ponte, gli permette di raggiungere e duellare con Bolg. Intanto anche Thorin, in difficoltà con alcuni goblin mercenari, viene salvato dall'elfo, che ne trafigge uno scagliandogli in petto la spada Orcrist, recuperata poi dal nano. Poco dopo, Legolas uccide Bolg, infilzandolo alla testa con uno dei suoi pugnali elfici. Improvvisamente giungono in aiuto le aquile, insieme allo stregone Radagast e a Beorn, che sbaragliano l'esercito di Gundabad, compresi i pipistrelli di Dol Guldur, e il grosso delle truppe degli orchi. Thorin intanto affronta il suo acerrimo nemico Azog sul fiume ghiacciato di Collecorvo. Dopo un violento scontro, Thorin riesce ad uccidere l’orco, pur rimanendo gravemente ferito. Bilbo, rinvenuto appena in tempo, si riconcilia con l'amico nei suoi ultimi istanti di vita. Si conclude così la battaglia.

Legolas, turbato dagli avvenimenti recenti, decide di non tornare a Bosco Atro e il padre gli consiglia di recarsi tra gli uomini dunedain alla ricerca di un giovane ramingo del Nord dal grande destino, chiamato "Grampasso", dicendogli infine che sua madre lo ha amato, più della vita stessa. Tauriel, in lacrime sul corpo di Kíli, viene anch'essa perdonata da re Thranduil, il quale riconosce che tra loro due vi era un amore reale. A Dale vi è la commemorazione in onore dei caduti, a cui partecipano Bard, la sua famiglia e tutti i cittadini sopravvissuti.

Bilbo e Gandalf salutano i propri compagni d'avventura, e ripartono per la Contea. Prima di congedarsi da Bilbo ai confini della Contea, lo stregone gli confessa di sapere dell'anello magico in suo possesso (senza però immaginare che si tratti proprio dell'Unico Anello) e lo mette in guardia sull'uso di tali artefatti magici. Al rientro a Casa Baggins, Bilbo scopre che i suoi beni vengono venduti all'asta e che lui è dato per morto: solo mostrando il contratto stipulato con i Nani tredici mesi prima riesce a convincere i presenti della sua identità e a rientrare nella sua casa ormai vuota, carico di cimeli (tra cui il bottino dei tre troll) e ricordi della sua avventura.

Sessant'anni dopo, Gandalf bussa alla porta di Casa Baggins, dove ci si appresta a festeggiare il centoundicesimo compleanno di Bilbo, ancora in possesso dell'Unico Anello. Stanno per avere inizio gli eventi della Compagnia dell'Anello.

Personaggi modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lo Hobbit (serie di film) § Personaggi.

Produzione modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lo Hobbit (serie di film).

Le riprese si sono svolte in Nuova Zelanda, principalmente in concomitanza con le riprese dei primi due film della trilogia[7], dal 21 marzo 2011 al 6 luglio 2012 Inizialmente concepito e lavorato come un adattamento in due parti, il 30 luglio 2012 Peter Jackson annunciò al Comic-Con di San Diego, durante la presentazione del primo capitolo, che il progetto cinematografico de Lo Hobbit sarebbe diventata una trilogia. Con l'introduzione del terzo capitolo, i precedenti due film vennero quindi riadattati e rieditati in fase di montaggio, lasciando al terzo capitolo la narrazione dell'arrivo di Smaug alla Città del Lago e dell'epica Battaglia dei Cinque Eserciti, per la quale, come accaduto nei due precedenti capitoli, è stato tratto materiale anche dalle Appendici de Il Signore degli Anelli. Le riprese aggiuntive vennero effettuate dal 10 maggio al 29 giugno 2013[8] e tornarono sul set la maggior parte degli attori. Quest'ultimo capitolo della trilogia dello Hobbit è il film con il budget più elevato di tutti e sei film sulla terra di Mezzo e uno dei film più costosi mai realizzati: la cifra per la sua realizzazione è stata di circa 250 000 000 di dollari.

Nell'agosto 2012 il film venne sottotitolato There and Back Again (in italiano Racconto di un ritorno)[9], ma il 24 aprile 2014 Peter Jackson annunciò tramite la propria pagina Facebook che il sottotitolo del film sarebbe stato modificato in The Battle of the Five Armies (La Battaglia delle Cinque Armate).[10][11] In proposito, su Facebook, Jackson commentò tale scelta spiegando che Racconto di un ritorno era il titolo adatto per il secondo film di una saga in due parti, con l'arrivo di Bilbo a Erebor e il suo ritorno a casa. Ma con la divisione in tre film Bilbo arriva a Erebor nel capitolo centrale, ovvero ne La desolazione di Smaug, e quindi il titolo era divenuto ormai fuori luogo.[11] Anche Shaun Gunner, presidente della The Tolkien Society, ha supportato il cambiamento di titolo affermando che La Battaglia delle Cinque Armate cattura molto meglio l'argomento del film e si collega molto bene all'essenza della storia.[12]

Colonna sonora modifica

La colonna sonora è stata composta da Howard Shore, già compositore di quella della trilogia de Il Signore degli Anelli e dei precedenti capitoli de Lo Hobbit. La canzone per i titoli di coda è The Last Goodbye interpretata da Billy Boyd, Pipino nella precedente trilogia[13].

Disco uno

  1. Fire and Water - 5:57
  2. Shores of the Long Lake - 4:01
  3. Beyond Sorrow and Grief - 4:11 (extended version)
  4. Guardians of the Three - 5:47 (extended version)
  5. The Ruins of Dale - 3:39
  6. The Gathering of the Clouds - 5:52 (extended version)
  7. Mithril - 3:08
  8. Bred for War - 3:19
  9. A Thief in the Night - 4:14
  10. The Clouds Burst - 4:12
  11. Battle for the Mountain - 4:38

Disco due

  1. The Darkest Hour - 5:31
  2. Sons of Durin - 4:23
  3. The Fallen - 4:56
  4. Ravenhill - 5:47
  5. To the Death - 7:22 (extended version)
  6. Courage and Wisdom - 5:09
  7. The Return Journey - 4:16
  8. There and Back Again - 4:19
  9. Billy BoydThe Last Goodbye - 4:05
  10. Ironfoot - 6:11 (extended version)
  11. Dragon-Sickness (bonus track) - 3:51
  12. Thrain (bonus track) - 3:24

Distribuzione modifica

Il teaser trailer è stato distribuito online il 28 luglio 2014 dalla Warner Bros. dopo essere stato presentato in anteprima al San Diego Comic-Con International 2014.[14] Il 6 novembre è stato pubblicato il trailer ufficiale del film, che è stato distribuito nelle sale in allegato alle copie del film Interstellar di Christopher Nolan.[15]

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane e statunitensi dal 17 dicembre 2014 nei formati 2D, 3D, HFR 3D e in IMAX 3D.

Accoglienza modifica

Incassi modifica

Anche l'ultimo capitolo della trilogia cinematografica de Lo Hobbit si è rivelato un gran successo al botteghino, dominando la stagione natalizia. In tre settimane negli Stati Uniti il film ha raggiunto la cifra d'incassi di circa 220 milioni di dollari[16]. In Italia la pellicola ha conquistato il periodo natalizio, incassando nelle sale circa 12 milioni di euro in solo tre settimane, diventando così uno dei maggiori incassi cinematografici italiani del 2014.[17] A fine corsa il film ha incassato 255 119 788 dollari negli Stati Uniti, 700 900 000 dollari nel resto del mondo per un totale di 956 019 788 dollari[18].

Riconoscimenti modifica

Scene aggiunte nell'Edizione estesa modifica

Come già successo per la trilogia de Il Signore degli Anelli, Un viaggio inaspettato e La desolazione di Smaug, anche per questo film è stata realizzata un'edizione estesa, che contiene 20 minuti di scene aggiuntive rispetto a quella cinematografica. Essa è stata distribuita in Italia in download digitale a partire dal 21 ottobre 2015 e in Blu-ray Disc 2D / 3D e DVD il 18 novembre 2015. Il 1º dicembre 2020 è uscita la versione in formato Blu-ray 4K, con tutti e tre i film in altrettante steelbook dove sono incluse sia la versione cinematografica che estesa.

In questa versione, ci sono diverse scene inedite rispetto a quella cinematografica:

  • Mentre Bard corre sui tetti per raggiungere la torre, Smaug lo vede e cerca di ucciderlo, ma Bard riesce a scappare e si salva rimanendo aggrappato alla freccia infilata nel tetto.
  • A Dol Guldur, il guardiano delle segrete nota che Gandalf ha con sé Narya e, dopo avergli chiesto informazioni sugli altri due Anelli elfici, cerca di tagliargli la mano per prendersi l'Anello. Tuttavia, arriva Galadriel, che, dopo averlo minacciato, lo disintegra sfruttando il potere di Nenya. Inoltre, la battaglia tra Elrond, Saruman e i Nazgûl è più lunga.
  • Prima che Gandalf parta per Erebor, Radagast gli consegna il suo bastone, ritenendo che sia più utile per Gandalf che per lui. Tuttavia, Radagast avverte Gandalf che il bastone è difettoso.
  • Prima che Bilbo vada a Dale per consegnare l'Arkengemma a Bard e Thranduil, viene scoperto da Bofur: in un primo momento, Il Nano consiglia allo Hobbit di tornare nella Montagna, poi i due riflettono sul fatto che quelli che stanno passando siano giorni oscuri. Infine, Bofur, credendo che Bilbo sia in procinto di fuggire via da ciò che li attende, si ricorda che Bombur ha il turno successivo di guardia e va a svegliarlo, lasciando quindi lo hobbit andare via indisturbato. Questa scena, oltre ad essere molto simile a quella del libro, mette in risalto il rapporto di fiducia che si è sviluppato tra Bilbo e Bofur durante la loro avventura.
  • Dopo che Bilbo è stato lasciato andare dall'infuriato Thorin, che si rifiuta di consegnare quanto promesso agli assedianti, Thranduil suggerisce a Bard di vendere la pietra a Echtelion di Gondor (padre di Denethor e nonno di Boromir e Faramir, personaggi de Il Signore degli Anelli), facendo infuriare ancora di più il Nano. A questo punto, Gandalf e Balin cercano di riportare Thorin alla ragione, senza successo.
  • L'arrivo di Dáin è molto diverso in questa versione: egli avanza da solo verso gli Uomini e gli Elfi, lasciandosi alle spalle il suo esercito, composto da fanteria, Nani in groppa ad arieti e carri trainati da arieti, e, come nell'edizione cinematografica, intima minacciosamente agli assedianti di lasciargli strada libera. Nonostante Gandalf cerchi di riportare tutti alla calma, Dáin ordina agli arieti di caricare, e Thranduil risponde facendo avanzare il suo esercito, e ordina a Bard di far ritirare i suoi uomini perché si occuperà lui dei Nani. Poi, gli arcieri elfici scagliano le frecce, cui i Nani rispondono con le baliste a ombrello che bloccano tutti i dardi dei nemici. Inizia dunque una vera e propria battaglia tra Nani ed Elfi, e alcuni rimangono uccisi. All'improvviso, arrivano i Mangiaterra, seguiti dagli Orchi: a questo punto, gli Elfi e i Nani cessano le ostilità, e si alleano contro il nemico comune. Nella versione cinematografica Dáin avanza con tutto l'esercito per trattare con Thranduil, ma l'esercito degli Orchi arriva prima che ci possa essere alcuno scontro ed entrambi gli eserciti si coalizzano immediatamente per affrontare la minaccia. La scena in versione integrale è dunque più fedele al libro, dato che pure in questo i due eserciti hanno un primo iniziale scontro che precede la battaglia contro gli orchi.
  • Dopo che Azog fa entrare i Troll, gli Elfi scagliano le frecce contro di loro. Poi, i Troll distruggono alcuni carri dei Nani.
  • In una scena successiva, Thranduil e Dáin combattono fianco a fianco nella valle.
  • Vengono mostrate alcune sequenze dalla Compagnia dei Nani sul campo di battaglia: alla fine, Bofur riesce a domare un Troll.
  • Dopo che Alfrid è stato smascherato, vediamo le donne e gli anziani combattere contro gli Orchi a Dale.
  • Quando Thorin incontra suo cugino Dáin nella valle, quest'ultimo gli intima di lasciar perdere Azog, ma Thorin gli risponde che lui è il loro Re, quindi deve andare a Collecorvo. Thorin a questo punto carica gli Orchi in groppa ad un ariete, seguito da Balin, Dwalin, Fíli e Kíli, che sono a bordo di un carro. Questi ultimi sono poi inseguiti da un Troll, che viene ucciso dal Troll che Bofur aveva precedentemente domato. In seguito, sono attaccati dai Mannari, e capiscono che non c'è più nulla da fare, quindi Balin intima agli altri di seguire Thorin a Collecorvo. Fíli, Kíli e Dwalin salgono in groppa agli arieti superstiti del carro e seguono Thorin a Collecorvo, mentre Balin uccide i Mannari con le frecce.
  • Gandalf è in difficoltà con un Troll perché si rende conto che il bastone è difettoso. Alfrid è nascosto lì vicino all'interno di una catapulta: una moneta gli cade dal vestito e finisce sul meccanismo di scatto, facendo catapultare Alfrid nella bocca del Troll. Entrambi rimangono quindi uccisi.
  • Bofur sta lottando contro un Orco, e finisce a terra. Viene quindi aiutato da Bifur, che dà una testata all'Orco: i due rimangono incastrati a causa dell'ascia che Bifur ha in testa, quindi Bombur li stacca prendendo l'Orco per i fianchi. Bofur fa notare a Bifur che ha perso l'ascia, ma in realtà l'ha presa Bombur: egli la restituisce a Bifur, ma questi non gradisce e la getta via (in questa scena, Bombur e Bifur parlano per la prima e unica volta).
  • Ad un certo punto, mentre si fa portare a Collecorvo da un pipistrello, Legolas è a testa in giù, e uccide alcuni Orchi con i suoi pugnali.
  • Lo scontro tra Legolas e Bolg è più violento: Legolas infila il pugnale nella mano del capo degli Orchi di Gundabad e, in seguito, affonda più profondamente la lama nella sua testa.
  • Ci sono più fotogrammi di Beorn in forma ursina che uccide gli Orchi.
  • Dopo la Battaglia, c'è la scena del funerale: Thorin è sul sepolcro, con l'Arkengemma e Orcrist sul petto, e accanto a lui ci sono Fíli e Kíli. Alla cerimonia partecipano anche Radagast e Beorn, tornato in forma umana. Bilbo piange disperato sul corpo di Thorin. Poi, Gandalf grida «Il Re è morto!», quindi Balin risponde «Lunga vita al Re!», e gli altri Nani ripetono «Lunga vita al Re!». Infine, viene inquadrato Dáin con la corona in testa.

Analogie con la trilogia de Il Signore degli Anelli modifica

Note modifica

  1. ^ Peter Jackson e Philippa Boyens sull’edizione estesa dello Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate!, su hobbitfilm.it, 2 dicembre 2014. URL consultato il 19 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2015).
  2. ^ Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate Extended Edition, le date e il gift set! | HobbitFilm.it
  3. ^ Tutte le maratone e Sale HFR 3D per il capitolo definitivo, su tolkienitalia.net, 1º dicembre 2014. URL consultato il 23 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2014).
  4. ^ BadTaste.it e HobbitFilm.it vi invitano alla Maratona dello Hobbit!, su badtaste.it, 29 novembre 2014. URL consultato il 23 dicembre 2014.
  5. ^ Acquista qui i biglietti per la nostra maratona Hobbit di Roma!, su badtaste.it, 4 dicembre 2014. URL consultato il 23 dicembre 2014.
  6. ^ Questa cotta è la stessa che Bilbo darà a Frodo ne Il Signore degli Anelli.
  7. ^ (EN) Pip Bulbeck, 'Hobbit' Filming Finally Under Way in New Zealand, su The Hollywood Reporter, 20 marzo 2011. URL consultato il 21 marzo 2011.
  8. ^ (EN) Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate, su imdb.com. URL consultato il 19 aprile 2015.
  9. ^ Pamela McClintock, Third 'Hobbit' Film Sets Release Date, in The Hollywood Reporter, 31 agosto 2012. URL consultato il 31 agosto 2012.
  10. ^ Lo Hobbit: Il terzo capitolo si intitolerà La battaglia delle cinque armate, su badtaste.it, 14 maggio 2014.
  11. ^ a b Ben Skipper, Hobbit Third Movie Renamed The Hobbit: The Battle of the Five Armies, su ibtimes.co.uk, International Business Times UK, 24 aprile 2014.
  12. ^ Shaun Gunner, The Battle of the Five Armies is the right name for the third Hobbit film, su tolkiensociety.org, The Tolkien Society, 28 aprile 2014. URL consultato il 28 aprile 2014.
  13. ^ Svelata la tracklist della colonna sonora di Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, su hobbitfilm.it, 1º novembre 2014. URL consultato il 19 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2014).
  14. ^ Comic-Con 2014: il teaser trailer di Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate!, su badtaste.it, 28 luglio 2014.
  15. ^ Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate, il trailer finale in arrivo fra 3 giorni, su badtaste.it. URL consultato l'11 gennaio 2015.
  16. ^ (EN) The Hobbit: The Battle of the Five Armies, su boxofficemojo.com. URL consultato il 21 aprile 2015.
  17. ^ Box-Office Italia: Maleficent guida i maggiori incassi di un 2014 in calo, su badtaste.it, 3 gennaio 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.
  18. ^ (EN) The Hobbit: The Battle of the Five Armies, su boxofficemojo.com. URL consultato il 14 agosto 2021.
  19. ^ Tutte le nomination agli Oscar 2015, su ilpost.it, 15 gennaio 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.
  20. ^ The 21st Annual Screen Actors Guild Awards, su sagawards.org, Sag Awards. URL consultato l'11 gennaio 2015.
  21. ^ Critics’ Choice Movie Awards, su criticschoice.com, Critic's Choice Awards. URL consultato l'11 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2015).
  22. ^ Critics’ Choice Awards – "Interstellar", "Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate" e "Vizio di forma" tra i candidati, su warnerbros.it. URL consultato l'11 gennaio 2015.
  23. ^ The 2015 BAFTA Nominations Are Here, su empireonline.com. URL consultato l'11 gennaio 2015.
  24. ^ (EN) 2015 Saturn Awards: Captain America: Winter Soldier, Walking Dead lead nominees, su ew.com. URL consultato il 24 agosto 2015.
  25. ^ (EN) Full List of 2015 Saturn Awards Winners - Dread Central, su dreadcentral.com. URL consultato il 26 giugno 2015.
  26. ^ Kids Choice Awards 2015: Ecco tutti i vincitori!, su gingergeneration.it. URL consultato il 20 aprile 2015.
  27. ^ (EN) Winners Empire Awards 2015, su empireonline.com. URL consultato il 20 aprile 2015.
  28. ^ (EN) MTV Movie Awards 2015: See The Full Winners List, su mtv.com, 12 aprile 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.
  29. ^ (EN) MTV Movie Awards 2015 Winners, su mtv.com, 12 aprile 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.
  30. ^ (EN) Variety Staff, Teen Choice Awards 2015 Winners: Full List, su variety.com. URL consultato il 23 agosto 2015.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàLCCN (ENno2014168126 · J9U (ENHE987010360466905171